OKKUPIAMO...ancora?!?

come forse alcuni di voi avranno notato anche quest'anno, arrivato il periodo tardo autunnale, parecchie scuole italiane si sono mosse all'attacco della riforma scolastica della moratti e hanno dato il via a la settimana di occupazione o autogestione...
io, studentessa del primo liceo classico, dopo due anni attivissimi passati a far gran casino, quest'anno mi sono resa conto ke ormai questi tipi di proteste non danno + vita a nulla...allora sono entrata in classe a far regolarmente lezione...ma ho scritto questo documento di dissenso alla protesta ke si stava svolgendo a scuola, eccone una piccola parte:

Prima di esporre quello che è il mio pensiero a riguardo di ciò che sta accadendo, del modo in cui la maggioranza di noi sta affrontando le problematiche che affliggono la nostra società e la nostra scuola, voglio precisare che la mia decisione è stata presa -in maniera molto sofferta!- inseguito ad un atteggiamento demagogico e antidemocratico, che ha causato il mio forte dissenso![...]
Vorrei concludere invitando tutti i lettori a riflettere che, nonostante l’articolo “che bello! La scuola è occupata! Si cazzeggia!” uscito sul “messaggero degli studenti”n ° 2 [il gionalino della mia scuola] affermi di avere il totale disinteresse nei confronti dell’opinione pubblica che giudica i nostri movimenti dediti soltanto all’ ozio, nel senso moderno del termine, io invece dico che coloro che non vivono più nel sistema scolastico hanno tutte le ragioni, ormai, di vederci abili nel trovare un modo sempre diverso per accaparrarci qualche giorno di festa, abbiamo quindi il dovere di escogitare nuovi strumenti di protesta, perché ora come ora le nostre grida, le nostre azioni cadono senza provocare il benché minimo smottamento. Non guardiamo all’amato ’68, dobbiamo conoscerlo perchè retaggio della nostra formazione di studenti, ma pensiamo con la testa del giovane rivoluzionario del XI secolo!
Potremmo farci sentire tramite la rete web, irrompendo all’ interno dei siti più in voga![...]

sarei curiosa di sentire i vostri pareri!!!!! soprattutto di coloro ke nn stanno più seduti dietro i banchi verdi!

Ciao!
Faccio parte del CNR (Consiglio Nazionale Ricerche).
Ho i dati alla mano di quanto questo governo abbia peggiorato la situazione della ricerca e dell'universit

Molti a scuola mia volevanooccupare... Anch'io se fosse stato un movimento unito, avrei aderito volentieri!
Eravamo anche disposti a far lezione la mattina e la sera dormire in palestra, come al Mamiani. Dopotutto trascurare il programmo avrebbe portato conseguenze negative a noi, non certo alla cara Letizia..
Ma alla fine, come al solito, non siamo riusciti a combinare nulla di particolarmente significativo...
Io continuo ad oppormi a questa riforma, ma ormai lo faccio per conto mio..

Mi son resa conto, soprattutto grazie alla mia stupenda classe (di me

è vero...l'occupazione è una gran figata!!!! e non puoi immaginare quanto mi sono flaggellata nel non essere stata a scuola pomerioggio e sersa a confrontarmi e a divertirmi...solo ke non se ne può proprio più di questa situazione...da noi (a L'Aquila) l'occupazione è diventata una cosa talmente di prassi ke viene ormai quasi legalizzata! i 4 rappresentanti vanno dalla preside e firmano un documento del cavolo...una sorta di autorizzazione...chi vuole può fare lezione gli altri cazzeggiano al piano terra della scuola!! ke senso ha camuffare e atuttire il rumore ke questa mossa DOVREBBE produrre???? se si vuole continuare a occupare ke si facesse come lo facevano una volta...senza mezze misure!!!! anche perchè anche oggi i motivi ci sono...
il punto è ke dobbiamo metterci intorno a un tavolo e cercare di creare nuove, fantasiose e + rumorose azioni di protesta!!!!

Io vi dico: l'occupazione può essere, al di là del fatto che chi la fa non fa altro che mettersi nei bordelli da solo, se organizzata bene, anche una forma di protesta che non condivido, ma almeno tollero. D'altronde, ognuno esprime il proprio dissenso come vuole, in toni più pacati o meno...
Il problema è che come espresso da caciotta89, per prima cosa la maggior parte degli studenti (almeno qui da noi) non sa neanche cosa sia un'occupazione. Non sa neanche per cosa lotta. L'informazione è poca ed i loro cervelli sono troppo piccoli anche per carpire quel poco che viene detto. In secundis, anche a chi sa qualcosa non gliene può fregar di meno. Gli basta la promozione, andare bene a scuola e di quello che accade intorno a loro, ma soprattutto perchè ciò accade, se ne possono tranquillamente lavare le mani. Però quando la cosa li tocca di persona, vengono a piangere da noi.
Il terzo ostacolo è che anche chi si dà da fare per organizzare occupazioni o manifestazioni di sorta è completamente disorganizzato e brancola nel buio. Questa gente si infervora nelle assemblee di istituto con parole altisonanti miste a parolacce che fanno molto figo, ma poi è del tutto spaesata. Da una parte ha anche ragione però, perchè non può contare neanche sulla partecipazione di un discreto (non dico grande, ma discreto) gruppo di studenti, per il secondo problema, dato che gli studenti che si interessano costituiscono un gruppo veramente penoso di persone.

Esempio lampante è stata l'occupazione strafallita che "abbiamo" fatto ad ottobre (se non ricordo male). Due dei miei compagni l'hanno fatta. Uno perchè appartiene alla cerchia di quelli che non sanno un c**** ma lo fanno per poi andarlo a raccontare ai quattro venti, l'altro almeno perchè era effettivamente convinto del buon esito dell'occupazione (:rolleyes:)
Risultato?

1) In cinque minuti eravamo in classe e facevamo lezione: ci siamo "goduti" un quasi normale giorno di scuola mentre fuori infuriava la ressa.
2) Certi intelligentoni del triennio hanno spaccato i vetri del comune: segue arrivo dei carabinieri, due studenti portati in questura ed ennesima pantomima dei compagni che in forma di protesta sono andati a piedi fino alla questura per mettersi ulteriormente nei guai.
3) Quelli che almeno sono stati un po' più pacati, meglio che non li riconosce il preside sennò sono cazzi amari, molto amari. In più si dovranno sorbire il "corso di vivere civile" che il preside ha annunciato di voler fare per quelli che hanno partecipato all'occupazione.

Parliamo tanto del '68. Vogliamo veramente fare come quelli del '68? Allora ci vuole coraggio, ci vuole convinzione in ciò che si fa, ci vuole consapevolezza di ciò che si fa, ci vuole organizzazione. Tutte cose che ormai non ci sono più!

Questo per farvi capire come e quando si può fare un'occupazione e come e quando capire che è meglio restarsene a casa belli tranquilli.

saggia affermazione... credo cmq ke sar

[QUOTE]Originale inviato da caciotta89
[I]da noi (a L'Aquila) l'occupazione

vaglielo a spiegare alla massa!!!!!!!!

mai partecipato ad uno sciopero. mai fatto una focaccia a scuola. mai firmato per un'occupazione. mai stato dalla parte di chi vuole solo far casino. mai sfruttato le facili soluzioni. mai astenuto dal fare il mio dovere.

[QUOTE]Originale inviato da [B]edmond dant

giustamente...se tutti lasciassero scorrere tutto ci

quando si protesta contro qualsiasi cosa, e se ne ha ben diritto, ci si trova nella delicata posizione di essere responsabili, perch

[QUOTE=caciotta89]come forse alcuni di voi avranno notato anche quest'anno, arrivato il periodo tardo autunnale, parecchie scuole italiane si sono mosse all'attacco della riforma scolastica della moratti e hanno dato il via a la settimana di occupazione o autogestione...
io, studentessa del primo liceo classico, dopo due anni attivissimi passati a far gran casino, quest'anno mi sono resa conto ke ormai questi tipi di proteste non danno + vita a nulla...allora sono entrata in classe a far regolarmente lezione...ma ho scritto questo documento di dissenso alla protesta ke si stava svolgendo a scuola, eccone una piccola parte:

[COLOR="Red"]Prima di esporre quello che

Quello su cui voglio riflettere io è che ci sono altri modi per farsi sentire, che non richiedono tutti questi casini e che abbiamo pieno diritto di fare, tipo le manifestazioni.
Solo che molti studenti sono soltanto dei deficienti e se le manifestazioni non si fanno la mattina non vengono perchè comunque non si perde un giorno di scuola.
Inconsciamente hanno anche ragione, perchè una manifestazione deve comunque arrecare il maggior "danno" possibile... ma è il loro modo di pensare che mi costringe a dar loro torto, non possiamo pensare di batterci per qualcosa di cui noi risentiamo andando sull'orma di questo ragionamento.
Però c'è anche l'altra faccia della medaglia che sono i professori ed il preside... stando a quello che ho detto prima, si potrebbero fare manifestazioni solo al mattino, ma questo scatenerebbe l'incazzatura dei prof che penserebbero che tutti la fanno al mattino solo per perdere un giorno di scuola (ed in effetti, anche se non interamente, hanno ragione).
Quindi sia che si faccia il mattino sia il pomeriggio è sempre un casino...
Le uniche due doti che mancano molto sono la serietà e l'umiltà...
Speriamo che qualcuno da lassù ci porti un 2006 con una grande quantità di queste doti e che le elargisca agli studenti italiani... forse qualcosa cambierà.

per rispondere a caesar dico semplicemente ke, se sa ke il problema scolastico è di ordine sociale, allora nn può scrivere ke dei nostri problemini adolescenziali se ne sbatte allegramente! tutti dobbiamo contribuire a rendere migliore l'italia...nn x patriottismo, ma xk la maggior parte di noi ci vivrà fino all'ultimo giorno!