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27 gennaio
"Ci siamo baciati nel parco sotto un cartellone con su scritto: " Cittadini prendetevi cura delle strutture pubbliche. Tenete i cani al guinzaglio", e, in basso a caratteri più piccoli: "Ai sensi della legge sulla cittadinanza del Reich, agli ebrei è consentito utilizzare le panchine gialle". Le panchine erano tutte grigie."
Stella di Takis Wurger
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Alcune esperienze mi hanno fatto percepire l’importanza di questa giornata, altrimenti solo studiata sui libri.
A Berlino, mi pare in Alexanderplatz, la mattina, due attori leggevano i nomi dei deceduti nei campi di concentramento. Vi passai anche il pomeriggio e continuavano a leggere. Ci passai i giorno dopo e loro continuavano a leggere. Il terzo giorno lo stesso. E’ quasi impossibile capire quanti siano sei milioni di persone, ma tutti quei nomi pronunciati, in tutti quei giorni e quelle notti ininterrottamente, lasciano intravvedere la terribile realtà.
Praga, il ghetto ebraico: in una sinagoga, sulle pareti, sono stampati i nomi dei morti nei campi di concentramento: un nome e cognome sopra l’altro, ciascuno una vita, una storia. Non ho retto a quella valanga di nomi e per il magone sono dovuta uscire.
Trieste: incontro con un’ebrea triestina di novant’anni a scuola. Non è finita nei campi di concentramento, perché è stata ospitata da amici in vari paesi. Però nel ’38, il giorno dopo la promulgazione delle leggi razziali, da ragazzina, non ha più potuto frequentare il liceo e, in strada, nessuno dei conoscenti ed amici italiani la salutava e la guardava più: era diventata invisibile.
Mai più.
(Ho già pubblicato queste testimonianze da qualche parte, ma fa niente.)
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Questa non può mancare in un thread come questo.
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
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I N - M E M O R I A M
Le vittime dell'Olocausto, oltre i circa 5.900.000 ebrei, sono state anche di 2.000.000 di cittadini polacchi non ebrei, più di 2 milioni di prigionieri sovietici, centinaia di miglia di zingari (forse 500.000), oltre 200mila disabili, 100-200mila massoni, omosessuali, testimoni di Geova, ed ancora migliaia e migliaia di altre vittime.
Un calcolo preciso delle vittime è impossibile, si parla con approssimazione tra 12,5 milioni e 17,35 milioni di vittime globali, il che comporta che la metà, od un terzo furono vittime israelite, ma le altre, le vogliamo dimenticare?
La triste ricorrenza di oggi : GIORNO DELLA MEMORIA non è un'esclusività ebraica, ma sembra sia l'unica che suscità pietà e rimorso.
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si cara arecata: ti chiedo: qual è la differenza tra morti nei lager e morti in guerra?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
sandor
si cara arecata: ti chiedo:qual è la differenza tra morti nei lager e morti in guerra?
bella domanda, dalla risposta meno scontata di quel che potrebbe sembrare;
in via generale, nel lager si è prigionieri, ridotti all'inoffensività; mentre i soldati sono teoricamente liberi; ma vale anche per i coscritti di uno stato non democratico ?
un'altra linea di discrimine nella questione lager sarebbe quella essenziale, tra persone oppresse in seguito ad una loro scelta o comportamento - oppositori politici - e persone oppresse o eliminate per una loro condizione di nascita, irredimibile e non-negoziabile, come l'appartenenza etno-nazionale; e la circostanza che si tratti di un'oppressione occasionale, oppure ideologicamente prevista, premeditata, essenziale all'ideologia.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
sandor
si cara arecata: ti chiedo:qual è la differenza tra morti nei lager e morti in guerra?
è diverso tra morire in un bombardamento e morire dopo essere stato spogliato della dignità di cittadino e della qualifica di uomo. "vietato l'ingresso agli ebrei"
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Consiglio caldamente a tutti la visione del film "Corri ragazzo corri"
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Allegati: 1
Questa la scattai durante il mio viaggio a Varsavia, con visita ad Auschwitz. Un viaggio che almeno una volta nella vita bisogna fare.
Allegato 29209
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Questa la scattai durante il mio viaggio a Varsavia, con visita ad Auschwitz. Un viaggio che almeno una volta nella vita bisogna fare.
Allegato 29209
Ho visto solo il campo di Dachau, credo che purtroppo quei luoghi si assomigliassero tutti, in quanto costruiti secondo una inquietante logica.