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Prostitute
Quando torno a casa la sera in questi giorni, spesso mi imbatto in gruppi di prostitute viciano ai viali più grandi di Firenze.
Mi danno da pensare. Certo ci sono alcune che lo fanno volontariamente, da sole, ne ho conosciute quando lavoravo negli hotel, ma quando vedo una ragazzina giovane con una minigonna e un abito scollato a combattere il freddo invernale, mi restano pochi dubbi.
E penso a queste povere criste, strappate dalle loro case e costrette con il ricatto a prostituirsi con chiunque passi, ragazze che potrebbero essere sorelle, madri, figlie, con quest'ingombrante fardello di carica sessuale che impedisce di vederle per quello che sono.
Le persone si fermano, alcuni le offendono, non suscitano la compassione di nessuno, come se fossero lì a fare qualcosa per divertimento.
Potere di ignorare quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Certo, ci sono molte forme di schiavitù, ma questa che è anche più evidente di altre sembra essere figlia di nessuno.
Vorrei confrontare opinioni con voi su questo. Ci sono prostitute nelle vostre zone? Che impressione vi fanno?
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Padova ne era pieno da sempre in qualsiasi orario del giorno , ora un po meno e per contrastare il fenomeno il comune ha pensato bene di permettere ma di multare i clienti , 500 euro e paghi senza contestare per evitare che la multa arrivi a casa .
Personalmente non ho nulla in contrario alla libera professione , ci va chi ci vuole andare , casi umani ce ne sono e dispensare , anche se finto , amore perché no .
La violenza no , l'offesa peggio ancora , nella nostra zona ci sono volontari che portano qualcosa a queste ragazze sul ciglio della strada , un sacchettino con all'interno dei succhi di frutta cracker e tavolette di cioccolata e ti ricambiano con un sorriso vero ..non finto , lo possiamo fare tutti ma discretamente senza interferire col loro lavoro perché c'è qualcuno che sta osservando e potrebbe far del male alle ragazze .
Non è regolarizzato e regolamentato questo lavoro ed è questa la piaga
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Questa cosa, per me da donna, è tosta assai
Dove vivo di donne in strada non ce ne sono, qua credo ci siano quelle "di lusso"
Da come posso vedere in giro, quando osservo più l'atteggiamento di un uomo che di una donna in una posizione del genere
Di ragazze in strada ce ne sono tante sulla litoranea delle mie zone giù
Se ti capita di passarci in macchina la sera, è uno strazio
Non penso che le donne che sono lì lo facciano volontariamente
Penso che chi vuole farci un business, non lo fa in strada, in quel modo
Io umanamente mi ci sento in tutta quella disperazione
A chi andrebbe di mettersi alla mercé di chiunque, di uno psicopatico qualunque, delle malattie sessualmente trasmissibili
Capisco, comprendo ed appoggio le operatrici sessuali (non so se si chiamano così) che operano nel campo delle disabilità
Credo che a Bologna sia partita qualcosa del genere
A loro va la mia ammirazione
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Conosco gente che portava loro da mangiare. Mi hanno raccontato che molte scompaiono col tempo. Senza possibilità di riscatto, sono trattate come motivo di imbarazzo per coppie e adulti con bambini, di gelosie, di ironia. E' davvero triste che una legislazione bigotta impedisca loro di regolarizzarsi, cambiare mestiere, non avere più "protettori" intorno.
Citazione:
Originariamente Scritto da
efua
A loro va la mia ammirazione
Anche la mia
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La regolarizzazione non si farà mai, per lo stesso motivo per il quale non legalizzano la marijuana: sottrarrebbero troppi soldi alla criminalità organizzata, che ha i suoi rappresentanti in parlamento come le altre lobby.
E poi rimarrebbe sempre una professione da paria, la clandestinità è l'unico luogo in cui può essere agita senza perdere la faccia.
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Amsterdam mi ricordo le ragazze in vetrina , ma non sulla strada , nel quartiere dedicato esisteva anche una specie di consultorio per il servizio , qualcuno entrava e chiedeva e gli veniva spiegato il servizio , come una richiesta di lavoro normale con tanto di ricevuta . Turisti affollavano questa zona che tra l'altro era la più controllata perciò protetta della città , penso che ogni lavoro sfruttato debba essere condannato e non solo la prostituzione .
Ho un'amica che si è prostituita per non perdere la casa ed in un momento difficile della sua vita e in confidenza mi disse che gli è anche piaciuto farlo , ne è uscita per il rischio di finire ammazzata per chi fa da se , è un lavoro che viene gestito esclusivamente dalla malavita nel nostro paese
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è un argomento complesso e che mi fa incazzare...quindi faccio fatica ad esprimermi con tranquillità.
Per sintetizzare, io non credo che ci sia una sola donna che lo fa volontariamente e consapevolmente.
Non ho soluzioni facili, perché è qualcosa che ha radici profonde nel rapporto (di potere) di genere, considerando che anche il matrimonio è nato come istituzionalizzazione dello scambio (vendita) di donne, tra uomini.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Yele
è un argomento complesso e che mi fa incazzare...quindi faccio fatica ad esprimermi con tranquillità.
Per sintetizzare, io non credo che ci sia una sola donna che lo fa volontariamente e consapevolmente.
Non ho soluzioni facili, perché è qualcosa che ha radici profonde nel rapporto (di potere) di genere, considerando che anche il matrimonio è nato come istituzionalizzazione dello scambio (vendita) di donne, tra uomini.
se dovessi passare per Mestre dalle parti del porto di Marghera trovi più ragazzi che ragazze prostituirsi e così ti rilassi
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Originariamente Scritto da
dietrologo
se dovessi passare per Mestre dalle parti del porto di Marghera trovi più ragazzi che ragazze prostituirsi e così ti rilassi
non mi rilasso perché sono comunque persone che non hanno avuto una scelta, e per quanti possano essere, non cambiano il paradigma generale.
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ma guarda che è quello che condanniamo tutti , ma non è quello che hai scritto tu sopra condannando gli uomini , ma non voglio aprire una nuova diatriba con te
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Originariamente Scritto da
dietrologo
ma guarda che è quello che condanniamo tutti , ma non è quello che hai scritto tu sopra condannando gli uomini , ma non voglio aprire una nuova diatriba con te
Non voglio condannare gli uomini indiscriminatamente. Ma, dal mio punto di vista, osservo che c'è una certa forma della relazione di genere in cui l'asimmetria di potere indirizza verso certi comportamenti. E' un fatto che gli uomini che si prostituiscono sono una infima minoranza e inoltre, molti di quelli che si prostituiscono sono gay o transgender o transessuali, quindi, in sostanza la prostituzione riguarda praticamente tutti quelli che non sono maschi-etero. Il che colloca il maschio etero quasi esclusivamente sul lato dello sfruttamento (sfruttatore o cliente).
E' un'osservazione sociologica, non è un giudizio indiscriminato.
Nemmeno io voglio fare polemica.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Yele
è un argomento complesso e che mi fa incazzare...quindi faccio fatica ad esprimermi con tranquillità.
Per sintetizzare, io non credo che ci sia una sola donna che lo fa volontariamente e consapevolmente.
Non ho soluzioni facili, perché è qualcosa che ha radici profonde nel rapporto (di potere) di genere, considerando che anche il matrimonio è nato come istituzionalizzazione dello scambio (vendita) di donne, tra uomini.
Yele, in parte condivido quello che scrivi, ma affermare che non ci siano donne che lo fanno volontariamente è falso, probabilmente è la proiezione di un tuo personale sentire, ma non siamo tutte uguali. In rete trovi tonnellate di testimonianze di sex workers anche orgogliose del lavoro che fanno.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Yele
Non voglio condannare gli uomini indiscriminatamente. Ma, dal mio punto di vista, osservo che c'è una certa forma della relazione di genere in cui l'asimmetria di potere indirizza verso certi comportamenti. E' un fatto che gli uomini che si prostituiscono sono una infima minoranza e inoltre, molti di quelli che si prostituiscono sono gay o transgender o transessuali, quindi, in sostanza la prostituzione riguarda praticamente tutti quelli che non sono maschi-etero. Il che colloca il maschio etero quasi esclusivamente sul lato dello sfruttamento (sfruttatore o cliente).
E' un'osservazione sociologica, non è un giudizio indiscriminato.
Nemmeno io voglio fare polemica.
detto in questo modo hai ragione tu , quel che mi va di pensare invece che la società in cui si vive attualmente non è una società col dominatore maschile ma equamente divisa
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Citazione:
Originariamente Scritto da
nahui
Yele, in parte condivido quello che scrivi, ma affermare che non ci siano donne che lo fanno volontariamente è falso, probabilmente è la proiezione di un tuo personale sentire, ma non siamo tutte uguali. In rete trovi tonnellate di testimonianze di sex workers anche orgogliose del lavoro che fanno.
Come ho detto è una questione complessa. In certe circostanze, certe forme di prostituzione diventano un modo, per alcune persone, di ottenere un certo controllo sulla loro vita, una forma di autonomia, persino di emancipazione. Tuttavia, personalmente, credo che se avessero una reale scelta e una diversa stima di sè, non sceglierebbero di vendere il corpo per soldi. Ovviamente non ho certezze, è una mia convinzione, basata sulla mia idea della preziosità del proprio corpo e sulla mia concezione dell'intimità, a cui non credo si possa (o non si dovrebbe) dare un prezzo.
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Originariamente Scritto da
dietrologo
detto in questo modo hai ragione tu , quel che mi va di pensare invece che la società in cui si vive attualmente non è una società col dominatore maschile ma equamente divisa
Sulla carta si è fatto molto per aumentare la parità. Nei fatti, la differenza di genere resta ancora ampiamente asimmetrica.
Ma non è che sia una "colpa" di qualcuno singolarmente o di alcuni/alcune. Si tratta di aspetti sociali e culturali stratificati nei secoli, che evolvono lentamente e in modo diverso a seconda degli ambiti con cui si intrecciano.
Ti faccio un esempio molto banale: le toilette.
A casa nessuno ha un bagno per uomini e uno per donne, mentre in pubblico ci sono. Poi, in realtà, in molti posti i bagni non sono più divisi tra uomini e donne, neanche in luoghi pubblici o collettivi. Però rimane l'idea della separazione, quando non ci sono elementi concreti (biologici, intendo) per averli separati. La separazione è basata su elementi culturali e sociali.
Potremmo parlare di infiniti argomenti in relazione alla differenza di genere e ai rapporti di potere: dalle leggi sul divorzio,a quelle sui congedi di maternità/paternità, alle discriminazioni sul lavoro, il divario salariale, fino al femminicidio...
Delle differenze restano e a volte hanno anche una logica non discriminante. Nel caso della prostituzione, invece, ci vedo una concezione in cui molte donne vengono cresciute, che il loro maggior "valore" risieda nel corpo e non nelle capacità, nell'intelligenza e in altri aspetti della personalità. Pensa ai complimenti banali che si fanno a bambini e bambine, a ragazzi e ragazze... è banale, ma indicativo.