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Temi maturità 2019
Vi sono piaciuti? Voi quale avreste scelto? E perchè?
• Tipologia A – Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
1. Giuseppe Ungaretti da “L’Allegria” in Il Porto Sepolto
2. Leonardo Sciascia, Il giorno della civetta
• Tipologia B – Analisi e produzione di un testo argomentativo
1. Tomaso Montanari, Istruzioni per l’uso del futuro
2. Steven Sloman – Philip Fernbach, L’illusione della conoscenza
3. L’eredità del Novecento, partendo dall’introduzione di Corrado Stajano alla raccolta di saggi La cultura italiana del Novecento
• Tipologia C – Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità
1. Partendo da un testo di commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia nel 1982, argomentare sui valori dell’antimafia, traendo spunto dal testo, dalle vicende che narra e dalle proprie considerazioni personali.
2. Tra sport e storia: una riflessione sul rapporto tra sport, storia e società partendo da un articolo sul ciclista Gino Bartali.
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Sono passati troppi anni dalla mia maturità, non sono preparata.
Indecisa tre Sciascia oppure il primo della tipologia C sul caso Dalla Chiesa.
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Io sicuramente, tipologia B: l'eredità del Novecento, perchè è il secolo in cui abbiamo vissuto e mi piace parlare di tutto ciò che di interessante e successo! :shy:
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Io avrei fatto sicuramente Dalla Chiesa, ma a suo tempo ricordo che feci Manzoni.
Comunque Stajano è un mio concittadino, onore al merito.
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Io avrei fatto quello su Bartali: Mi ritrovo in queste considerazioni....
Lo sport è sinonimo di vita. Così come ci si comporta in campo o in pista, così ci si comporta fuori, tra la gente e le strade di sempre. Gino Bartali ne è stata una prova. La sua pedalata era sincera, forte, piena di amore. Un amore che andava oltre la propria persona, oltre il proprio personaggio pubblico.
Gino era un ciclista ma era anche un credente. Un uomo che capiva la fatica, la difficoltà di arrivare alla fine di un percorso in salita, la sofferenza che andava nascosta agli occhi di chi conta su di noi.
GINO BARTALI, STORIA
Lui capiva e, di conseguenza, agiva. Nonostante quelle pedalate, quelle sudate corse per il bene di qualcun altro, avrebbero potuto costargli la vita, Gino Bartali non esitò a farsi carico di un compito così arduo. Non rinunciò a usare il suo dono per un bene comune e collettivo, per un bene più grande.
Non è proprio questa l’essenza dello sport? Non è forse il rispetto dell’altro, avversario o meno che sia, che sta alla base di ogni relazione sociale?
Purtroppo, la storia insegna che non sempre il rispetto è stato parte di questo mondo. Ciò non toglie che una sola persona può essere in grado di fare la differenza. Una sola persona può cambiare le sorti di un intero paese. Anche solo portando un po' di serenità e di spirito di unione in un momento in cui questi sentimenti sono totalmente assenti.
https://www.studenti.it/traccia-svol...rita-2019.html
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L'illusione della conoscenza, un bel titolo per chi si prepara a ricevere un pezzo di carta. In ogni caso tracce così lunghe e particolareggiate sono l'antitesi di qualunque afflato creativo degno di tal nome.
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Continua, per favore: Le trovi controproducenti? Non aiutano invece a sviluppare il pensiero?
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Come no, nei modi di chi ti ha già dettato cosa vuol sentirsi dire. Ai tempi in cui mi sono diplomato io c'era un titolo che si prestava alla perfezione ad andare fuori dalle righe già scritte, e mi ci sono fiondato in bomba. Pur rispettando tutti i punti della traccia, le conclusioni raggiunte non erano proprio quelle che si aspettavano, e il tema non è stato apprezzato. Mi sono giocato il voto di maturità, ma se fosse oggi rifarei tutto, e pure molto meglio di allora.
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Sarebbe stato interessante e coraggioso un tema vertente sul problema dell'immigrazione, dello spostamento di popolazioni dal luogo d'origine, l'incontro-scontro di culture diverse...Chiaramente impostando l'argomento in modo il più possibile politicamente neutro, facendo in modo che il maturando potesse sviluppare le sue argomentazioni in piena libertà. Ma mi rendo conto di quanto utopica possa essere questa idea nel panorama attuale della scuola italiana...nella quale uno svolgimento giudicato troppo "salviniano" porterebbe a risultati disastrosi per il giudizio finale. Ne uscirebbero al solito svolgimenti "leccaculo"...