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Simboli
Ne troviamo in abbondanza in tutta la storia dell'uomo: dalle mani impresse nelle grotte di altamira, alla svastica hindu, alle rune, fino al thao od al simbolo della pace e cos� via fino alle icone dell'era del computer e i simboli di movimenti politici, religiosi, sociali, ai tattoo, ai falli che torviamo abbondantemente sui muri delle nostre belle citt�.
Quali sono quelli che vi piacciono di pi�, che vi ispirano maggiormente, che magari vi siete tatuati? Hanno mai avuto un significato, magari apertamente placebo non importa che ci crediate, quanto che vi risulti utile come punto di riferimento?
Oppure li ritenete qualcosa che allontana dall'azione, e quindi controproducente?
Tirate fuori i vostri simboli preferiti!
A me, tra i tanti, per esempio piace il simbolo Klingon:
Allegato 25086
d� idea di stabilit�, risolutezza e forza.
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Visto alla rovescia com'�?
Dai Acquerapide, tu che sei cos� bravo, "faccelo ved� girato".......:dentone:se non ti d� fastidio....visto l'avatar.
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Semiotica, eh... non vorrei annoiare perci� mi tolgo subito una parentesi smaccatamente filosofica che cercher� di ridurre al minimo e passando in rassegna in maniera veloce le nonzioni di sinn e bedeutung (questi tedeschi... se non avessero una parola per qualcosa vorrebbe dire che quel qualcosa davvero non � nemmeno immaginabile) che Frege tratta ampiamente nei suoi scritti: potremmo affermare che ogni simbolo � un sinn (tradotto generalmente come senso) e come tale portatore di molti bedeutung (tradotto generalmente come significato), rispettivamente queste nozioni si possono interpretare come una pi� generale, ma non per questo generalista nella sua dicitura: Venere (astronomico) � sinn di quel particolare oggetto nel cielo che a seconda del contesto sar� associato al bedeutung di stella della sera, stella del mattino o secondo pianeta per distanza dal sole nel nostro sistema stellare. Nello stesso modo l'icona di Google � un oggetto univoco, ma incredibilmente denso di possibili significati.
Il potere dei simboli � innegabile (per ci avesse dubbi si riveda Ghostbuster 2) e i simboli del potere sono mezzi efficaci in molte occasioni: le bandiere in primo luogo sono simboli, dal nostro sfortunato tricolore (che ci ricordiamo solo quando l'Italia vince i mondiali... non io, che invece ci sputo sopra ad ogni vittoria, applicando una differente simbologia) al Jolly Roger che 4-500 anni fa avresti sperato di non incrociare mai su una rotta commerciale. � curioso quanto si senta il bisogno dei simboli anche quando questi sono in aperto contrasto con il messaggio che trasmettono, ne � un esempio eclatante la A cerchiata simbolo dell'anarchia... l'anarchia dovrebbe intensecamente rigettare i simboli in quanto questi sono portatori di ordine e organizzazione, eppure pare averne bisogno. I loghi commerciali sono ovunque, anche dove non hanno alcuna ragione d'essere (quale funzione svolge il dromedario che rappresenta i programmatori Perl? Sono una Lega Nerd di stampo massonico?). I simboli di uso comune adempiono egregiamente a funzioni pratiche: sfrecciando in autostrada, magari in un paese di cui non conosciamo la lingua non avremo troppe difficolt� a trovare dove fermarci a pranzo. Anche le persone possono essere simboli, pi� facilmente se morte (Gandhi, Hitler, Napoleone, Giulio Cesare, Socrate), ma non necessariamente (Bin Laden � stato simbolo dell'integralismo islamico nemico dell'occidente, a prescindere da chi fosse veramente, Pablo Escobar il simbolo dei trafficanti di droga, Jack lo squartatore il simbolo di un sanguinoso secolo che si stava concludendo per far posto ad un secolo che avrebbe superato tutti gli altri quanto a violenza).
Le arti visive da sempre (ma forse oggi pi� di ieri) sono piene di simboli: dai graffiti, ai fumetti, c'� una maestria nell'uso di un segno grafico essenziale che rimandi subito l'osservatore a qualcosa (e non sempre questo � semplice come pu� apparire: su un'immagine per forza di cosa statica rendere l'idea di un evento dinamico non � cos� immediato), ma tornado ai loghi, beh, questi sono un'espressione di un linguaggio in perpetua evoluzione (acqua calda raffreddata: tutti i linguaggi sono in perpetua evoluzione) antico (se si pensa ai sigilli con i simboli delle famiglie nobiliari ce servivano a validare documenti nei secoli passati), ma che oggi, a differenza che in passato coinvolge praticamente tutti (perch� anche l'autografo con cui conferiamo valore ad un'autocertificazione � il nostro personalissimo simbolo).
Per rispondere al quesito sui miei simboli preferiti... beh posso citarne due che uso alternativamente come sfondo del desktop:
il Jolly Roger del pirata Jack Rackham:
http://www.talismancoins.com/catalog...Roger_Flag.jpg
e il simbolo dell'Accion Mutante:
http://3.bp.blogspot.com/_xM-5virQQd...on_mutante.jpg
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Ho una grande passione per i simboli, e soprattutto per i significati che essi hanno e hanno avuto nelle diverse culture. Ma la cosa che pi� mi appassiona � seguirne il percorso, vedere come � possibile mettere in correlazione determinate realt� proprio grazie a simboli comuni che le contraddistinguono. Cos� come ad esempio la croce rossa templare, che riappare anche come simbolo di alcuni rituali massonici. E la si ritrova ancora come simbolo di potere in diversi contesti moderni.
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Mi piace l'intreccio della triquetra, che � usato nelle zone cattoliche del sud-est asiatico come simbolo di trinit�, ed � usato quindi nelle arti marziali indigene per la stessa ragione. Ho letto poi che sono di origine celtica, sembra.
Fin da bambino sono attirato dalla Trinacria, simbolo della mia isola, e che ha molto in comune con il simbolo di sopra.
Per ultimo il gi� citato Tai Chi Tu, simbolo del taoismo e dell'opposizione dei principi. O come descritto in una puntata di My Name is Earl, due girini che scopano.
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La spirale in tutte le sue varianti: la dea madre, la terra, la luna che la feconda, la fertilit�, il rinnovamento.
http://pixabay.com/static/uploads/ph...-40462_640.png
Il simbolo dell'infinito
http://weller60.myblog.it/media/01/0...f0a2567a3e.jpg
La tartaruga, che mi � cara per un sogno carico di speranze
Citazione:
� quello della Tartaruga, la quale � posta tra le due parti superiore e inferiore della sua corazza come
l�Uomo fra il Cielo e la Terra!
In tale raffigurazione, la stessa forma delle due parti � significativa almeno quanto la loro posizione: la parte
superiore, che �copre� l�animale, per la sua forma arrotondata corrisponde ancora una volta al Cielo e la parte
inferiore, che lo �sostiene�, per la sua forma piatta corrisponde alla Terra. L�intera corazza � perci�
un�immagine dell�Universo (in sintonia con il principio ermetico del �come in alto cos� in basso�) e la
tartaruga, posta tra le sue due parti, rappresenta naturalmente il termine
mediano della Grande Triade, ossia l�Uomo. Inoltre, la sua ritrazione
all�interno della corazza simboleggia la concentrazione nello �stato
primordiale�, lo stato dell��uomo vero�; tale concentrazione costituisce poi
la realizzazione della pienezza delle possibilit� umane perch�, anche se in
apparenza il centro � solo un punto senza estensione, in realt� questo punto
contiene tutte le cose � come in una sorta di Ologramma cosmico o
nell�Aleph cabalistico magistralmente descritto da Jorge Luis Borges �.
Proprio per questo l�uomo vero racchiude in se stesso tutto ci� che � manifestato nello stato di esistenza con
il cui centro esso si identifica.
http://www.tattootribes.com/multimed...res-tattoo.jpg
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Acquerapide
Quali sono quelli che vi piacciono di pi�, che vi ispirano maggiormente, che magari vi siete tatuati? Hanno mai avuto un significato, magari apertamente placebo non importa che ci crediate, quanto che vi risulti utile come punto di riferimento?
Oppure li ritenete qualcosa che allontana dall'azione, e quindi controproducente?
il fascino dei simboli lo sentiamo un po' tutti, credo;
io fino all'adolescenza, ma crescendo ho cominciato a diffidare delle proiezioni simboliche di appartenenza, perch� ho constatato che quasi sempre nascondono fragilit� identitarie e semplificazioni; soprattutto quelli che si richiamano a cosmogonie politiche, ma anche i marchi della moda, eh...
spesso, come i giapponesi, subiamo il fascino di simbologie culturali esotiche, che non ci appartengono e il cui significato in fondo ci sfugge - vedi la gente che si fa tatuare le cose pi� disparate - ed � questo che li rende attraenti, perch� possiamo proiettarci un po' quello che vogliamo, senza un paticolare impegno, e continuare a vivere in una fantasia da adolescenti;
per� mi piace abbastanza l'araldica privata, che � un sistema abbastanza coerente di simboli, spesso ancorati a realt� ed episodi simpaticamente prosaici :D
e quella pubblica, che mi dice dove mi trovo e mi fa sentire a casa o mi comunica la storia, lupe varie, croci e altro, i tre leopardi inglesi (il leone in araldica � solo quello rampante), il fascio littorio repubblicano francese, nonostante sia stato per un buon periodo piuttosto famigliare ai tre gigli... :D
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Quest ultimo di che cosa � simbolo?
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Non mi hanno mai attratto i simboli in genere ma sul px (bianco) ci attaccai questa ed oggi � sbiadita completamente, il rosso � diventato un rosa pallido che sembra una lingua vera, fa quasi schifo :D
Allegato 25093
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Cono quella � una bandiera, questo � il simbolo della pace:
Allegato 25094
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Molto bello il triquestra di okno :sisi:
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
il fascino dei simboli lo sentiamo un po' tutti, credo;
io fino all'adolescenza, ma crescendo ho cominciato a diffidare delle proiezioni simboliche di appartenenza, perch� ho constatato che quasi sempre nascondono fragilit� identitarie e semplificazioni; soprattutto quelli che si richiamano a cosmogonie politiche, ma anche i marchi della moda, eh...
spesso, come i giapponesi, subiamo il fascino di simbologie culturali esotiche, che non ci appartengono e il cui significato in fondo ci sfugge - vedi la gente che si fa tatuare le cose pi� disparate - ed � questo che li rende attraenti, perch� possiamo proiettarci un po' quello che vogliamo, senza un paticolare impegno, e continuare a vivere in una fantasia da adolescenti;
Questo � senz'altro vero, quando "assumiamo" un simbolo per rappresentarci esternamente senza alto sforzo; per� adottarlo pu� essere anche un proposito di impegno nell'incarnare quello che il simbolo rappresenta, una spinta a migliorare. Magari senza alcuna pretesa metafisica, ma solo come segno (appunto :) ) tangibile nell'incarnarlo. Un pro-memoria diciamo
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Bello vero? Peccato che sia sfruttato commercialmente, altrimenti me lo farei tatuare.
Un altro simbolo che mi piace, parecchio sfruttato anche questo aim�, � la svastica.
Simbolo di buon auspicio, in occidente � talmente odiato che alcune organizzazioni orientali che lo avevano adottato hanno dovuto cambiare logo per poter essere presenti sul nostro territorio (vedi ad esempio Shorinji Kempo).
EDIT: per non essere tacciato di orientofilia, ecco un altro simbolo che se ci fosse l'oscar per il miglior marchio questo lo vincerebbe sicuramente. La croce latina.
Che dire, ovunque la si veda si capisce che cosa simboleggi. Anche questo � uno dei simboli pi� antichi dell'umanit�, sfruttato commercialmente.