Un dramma (quasi) vittoriano
Se, come me, siete appassionati di libri gialli, probabilmente avrete letto qualcosa o avrete almeno sentito parlare di Anne Perry. Lei:
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Oggi ha 80 anni e vive, sola (anzi, con due gatti) in una bella casa non lontano da Inverness, in Scozia. Autrice di successo, ha scritto molti gialli storici, quasi tutti ambientati nell'Inghilterra vittoriana... ed è per questa ragione che ho deciso di leggere qualcosa di suo, per conoscerla meglio.
Ho così scoperto che Anne Perry non è il suo vero nome; si chiama, in realtà, Juliet Hulme e nel suo passato di adolescente grava una condanna per omicidio.
Nata da una famiglia agiata nel sud-est di Londra, Juliet – bambina riservata e cagionevole di salute (contrae la tubercolosi) – lascia l'Inghilterra all'età di 12 anni quando il padre, scienziato e noto matematico di Cambridge, viene nominato rettore del Canterbury University College a Christchurch, in Nuova Zelanda. Sono i primi anni Cinquanta quando Juliet Hulme conosce a scuola Pauline Parker, un'altra bambina di un anno più vecchia di lei, con la quale ha in comune la salute cagionevole: Pauline soffre, infatti, di osteomielite, che la lascerà zoppa per tutta la vita. A scuola non possono fare sport e guardano le altre ragazze che giocano, corrono, si divertono. La malattia le isola dagli altri e, contemporaneamente, le avvicina: Pauline e Julie fanno amicizia, diventano inseparabili, escludono gli altri e sognano un futuro brillante di attrici. All'inizio, benché socialmente e culturalmente distanti, i genitori delle ragazze incoraggiano il loro legame e Pauline e Juliet sono spesso l'una a casa dell'altra. Leggono, sognano, vivono in un mondo tutto loro, parlano un linguaggio segreto. Una bella amicizia, un grande affetto.
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Juliet Hulme (a destra) e Pauline Parker
Il tempo passa e l'amicizia fra le due ragazze è sempre più forte... ossessiva, quasi. Inquietante. Il padre di Juliet è preoccupato e porta la figlia da uno psicologo; la diagnosi è una bomba per quei tempi, oltre al fatto che ha anche risvolti penali: omosessualità (ma la futura scrittrice negherà sempre questa circostanza). I genitori, di comune accordo, decidono così di separare le due amiche; ma, mentre pensano al modo, la situazione precipita: Juliet scopre sua madre a letto con un amante e questo fatto mette fine al matrimonio dei suoi genitori. Il padre di Juliet, Henry Hulme, decide che – dopo aver ufficializzato il divorzio – spedirà Juliet in Sud Africa da alcuni parenti: il clima favorevole farà bene ai polmoni della figlia e, soprattutto, la allontanerà da Pauline. Juliet però non vuole separarsi dall'amica: a divorzio avvenuto, le due ragazze intendono partire insieme per l'Inghilterra. Ad opporsi con forza a questo progetto è soprattutto la madre di Pauline, Honora Parker. Da qui nasce l'idea di ucciderla. E' Pauline a pensarci per prima e a coinvolgere l'amica... la quale, per non tradire la sua fiducia, accetta di aiutarla. Col pretesto di una passeggiata, portano Honora Parker in un luogo appartato e la uccidono spaccandole la testa a colpi di mattoni. Poi, fingono un'aggressione e corrono a chiamare aiuto, ma la verità non tarda a venire a galla...
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Le due ragazze evitano la pena di morte grazie alla loro giovane età e per la stessa ragione vengono condannate ad una pena lieve: 5 anni di reclusione, con la clausola di non incontrarsi mai più, per tutta la vita. Pauline viene rinchiusa nel carcere minorile di Arohata, Julet in quello durissimo di Mt.Eden, insieme ai condannati a morte. Quando escono, Pauline scompare dalla scena e di lei non si saprà più nulla per lunghissimo tempo, mentre Juliet si ricongiunge a sua madre in Inghilterra, assumendo il nuovo cognome di Perry, dal nuovo marito di quest’ultima, Walter Perry. Per un certo periodo lavora come segretaria, poi emigra a San Francisco, si converte alla religione mormone e a questo punto di lei si perdono le tracce.
Ricompare in Inghilterra parecchi anni dopo con il nome di Anne Perry e comincia a scrivere libri gialli ambientati in epoca vittoriana. Ottiene un grande successo di critica e di pubblico, ma nessuno ancora sa di quella macchia nel suo passato. Finché, nel 1994, esce il film neozelandese Heavenly Creatures con Kate Winslet nei panni di Pauline. Scoprire che fine hanno fatto le due amiche diventa allora un imperativo per i giornalisti, che alla fine arrivano alla verità: la famosa scrittrice Anne Perry è in realtà Juliet Hulme, mentre la pacifica e pia insegnante di equitazione, Hilary Nathan, non è altri che Pauline Parker sotto mentite spoglie. Anche lei vive in Inghilterra... e, nonostante queste rivelazioni, le due donne non si sono mai più incontrate.
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