Salvini a Santa Maria di Capua Vetere

Così, l'ineffabile Matteo sarà a Santa Maria di Capua Vetere perché "io sto con i poliziotti". A parte il fatto che si chiamano guardie carcerarie, questo essere immondo non sa più che cosa sia la vergogna , perché è vergognoso che un leader di partito non abbia il coraggio di condannare le violenze sui detenuti nel carcere di Santa Maria Caputa Vetere, e lo è a maggior ragione se quel leader è stato anche Ministro dell’Interno.
E lo è ancor di più di fronte a quei filmati agghiaccianti che dimostrano inequivocabilmente quello che è accaduto: detenuti pestati, manganellati, presi a testate, denudati, ispezionati analmente con i manganelli, riempiti di urina e di sputi. Nessuno è stato risparmiato. Nemmeno una persona sulla sedia a rotelle, riempita di manganellate.
E tutto questo è avvenuto non durante la rivolta (e sarebbe comunque grave) ma il giorno dopo,quando i detenuti, che protestavano per chiedere condizioni migliori dopo i casi di Covid all’interno della struttura, avevano già interrotto l’occupazione.
Gli agenti penitenziari lavorano in condizioni spesso difficili e questo è innegabile. Ma tra i loro poteri non ci sono la violenza, gli abusi, la tortura. Non c’è la vendetta.
È questo che ci rende uno Stato di diritto. E se a qualcuno questo non va bene, questo qualcuno rappresenta un pericolo per la democrazia. Un appello alle guardie carcerarie di Santa Maria di Capua Vetere: se Salvini sta con voi, quando arriva lì per il solito giretto turistico-elettorale, perché non ve lo tenere un paio di mesi?

Ho fatto delle litigate con poliziotti che quasi temevo di esser arrestato. Una volta mi sono rifiutato di uscire dal loro ufficio, benché intimato più volte da più poliziotti... ad uno ho gridato ad alta voce, facendomi sentire da molti portuali : "Lei rappresenta la maleducazione in divisa".... ad un altro, che vestiva sempre in borghese, con la pistola messa dietro il culo, nei jeans a uso "Serpico", ebbene il Karma ha voluto che ritornasse a fare il piantone, in ufficio e in divisa... un coglione a vederlo non in borghese.

Ho sempre lottato contro gli abusi, specie quelli verbali... a cominciare da mio padre, maresciallo della Marina Militare il quale spesso si relazionava con me dicendomi : "Giovanotto, abbiamo i capelli lunghi.... giovanotto... giovanotto..."

ed al quale io rispondevo : "Papà, io mi chiamo.... questo nome me lo ha dato tu ed è lo stesso del nonno....giovanotti sono i tuoi sottoposti in caserma... io mi chiamo bumble.... non sono militare, i capelli li porto come mi pare e ringrazia che non mi piacciono ne i tatuaggi, ne i piercing... ne gli orecchini... altrimenti..."

Sono amico di poliziotti, carabinieri, guardie di finanza, marinai... tutte persone squisite, singolarmente.... poi però sempre militari sono e tendenti a comandare chi può esser comandato.

Sono per l'ordine, il rispetto, l'educazione... a 360 gradi e chi indossa una divisa deve essere autorevole e non autoritario...

e comunque, Salvini mi fa schifo.

Per fare un parallelo del famoso detto latino "pecunia non olet" cioè qualunque sia la provenienza sono ben accetti, idem riguardo ai voti elettorali, ben vengano da qualsiasi provenienza essi siano, evidentemente il secessionismo elettoralmente portava poco lontano, meglio fare una inversione di 180 gradi, il nazionalismo é più proficuo elettoralmente.

Poveraccio. Non mi viene un altro aggettivo per salvini. Ok, soffre il sorpasso della Meloni, ma c'è un limite a tutto.

anch'io sto con i poliziotti. e con i carabinieri, la guardia di finanza, le guardie carcerarie, i militari: in poche parole con tutti coloro che portano una divisa per servire lo Stato e i cittadini.
ma non sto con quelli che disonorano la divisa che portano, non sto con quelli che utilizzano una divisa per sentirsi al di sopra delle leggi.
e sono convinto che debba esistere un limite a tutto, anche alla alla demagogia di un politicante che cerca in tutti i modi di recuperare una popolarità in declino.

Da tutto quello che mi pare sia emerso dalla vicenda le guardie carcerarie sono indifendibili: se nell'ambito della rivolta fossero partiti episodi di violenza oltre il limite si poteva anche capire (anche se fa parte proprio del tipo di professionalità che a queste figure è richiesta la capacità di sedare la violenza, non aggravarla), ma essendosi trattato di una ritorsione a rivolta avvenuta non c'è proprio niente da difendere.

Salvini comunque ormai non può più esimersi da un linguaggio totalmente polarizzante: qualcuno avrà sempre ragione e qualcuno sempre torto, e la sua scelta a monte è coerente. Tra l'altro questa polarizzazione estrema è anche il segreto del successo di Salvini e le dinamiche internettiane che ha imparato a gestire molto meglio dei suoi colleghi incentivano attivamente la visibilità di questi contenuti (e parlo di freddi algoritmi, non di persone, non c'è una volontà dietro, solo' l'amplificazione della cultura di massa, nessuno è immune, il populismo becero è assolutamente trasversale agli schieramenti), ergo credo che anche se il messaggio è agghiacciante gli porterà più consensi che critiche.