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Le stagioni dell'amore
Si spendono fiumi di parole sull'amore - cos'è, cosa non è, come dovrebbe essere o non essere, di che tipo, come si manifesta, cosa deve portare con sè... perchè finisce
Ma prima di finire cosa accade? E perché accade?
Cosa fa appassire il sentimento, la voglia di stare assieme, il senso di coppia spontanea?
Prima di scoppiare una coppia, di solito, attraversa quasi inconsapevolmente fasi o situazioni che fanno scemare lentamente e inesorabilmente i sentimenti - indipendentemente dal fatto che poi si compia la scelta di stare comunque assieme - per mille e una ragioni -.
Per quella che è la mia esperienza, sia diretta che indiretta, ne ho notati alcuni emblematici (ricorrenti da "sempre"), quasi banali, ma incorreggibili a quanto pare.
Darsi per scontati
Anteporre quasi tutto o tutti al partner (lavoro, interessi, amici, parenti,...)
Tarpare le ali al partner - caricandolo solo di pesi e negandogli la possibilità di poter avere una strada professionale sua o di poter seguire le sue propensioni naturali)
Perdere interesse reciproco (smettere di fare cose assieme o non avere nulla da dirsi)
Caricare l'altro delle proprie difficoltà e negatività (usandolo come sostegno unilaterale).
Come ve la cavate voi in agricoltura sentimentale?
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Io personalmente sono stata corteggiata da ragazzi bellissimi e alcuni anche molto sensibili, ma non mi sono mai voluta legare perchè sinceramente non mi sono sentita pronta, ma ora non so se ho fatto bene, perchè un legame soprattutto di un sentimento vero e sincero nella vita ci vuole...
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Astrid
Si spendono fiumi di parole sull'amore - cos'è, cosa non è, come dovrebbe essere o non essere, di che tipo, come si manifesta, cosa deve portare con sè... perchè finisce
Ma prima di finire cosa accade? E perché accade?
Cosa fa appassire il sentimento, la voglia di stare assieme, il senso di coppia spontanea?
Prima di scoppiare una coppia, di solito, attraversa quasi inconsapevolmente fasi o situazioni che fanno scemare lentamente e inesorabilmente i sentimenti - indipendentemente dal fatto che poi si compia la scelta di stare comunque assieme - per mille e una ragioni -.
Per quella che è la mia esperienza, sia diretta che indiretta, ne ho notati alcuni emblematici (ricorrenti da "sempre"), quasi banali, ma incorreggibili a quanto pare.
Darsi per scontati
Anteporre quasi tutto o tutti al partner (lavoro, interessi, amici, parenti,...)
Tarpare le ali al partner - caricandolo solo di pesi e negandogli la possibilità di poter avere una strada professionale sua o di poter seguire le sue propensioni naturali)
Perdere interesse reciproco (smettere di fare cose assieme o non avere nulla da dirsi)
Caricare l'altro delle proprie difficoltà e negatività (usandolo come sostegno unilaterale).
non si tromba più; non per fare la battutina pruriginosa, ma perché - per persone dotate di normale pudore e autocensura - quello è un momento di verità, in tutte le precedenti elencate vengono al pettine;
mi devo ripetere: se li metti in fila - tipo gioco della ghigliottina - quei comportamenti sono accomunati dall'originaria fungibilità di un partner come strumento di consolidamento di una realtà da conseguire/conservare, e non come agente imprevisto di un cambiamento/progresso che diventa costitutivo dell'identità;
le relazioni finiscono anche in questi casi, ma lasciano prima o poi uno strascico di gratitudine che ha puntellato anche le fasi precedenti di distacco; cioè, le fasi d'ombra di chi vive distacchi da un amore di questo tipo producono emozioni di tipo essenzialmente autocritico e non quelle circostanze brutali e unilaterali che elenchi.
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Si crea una divergenza laddove esisteva una convergenza :v Forse diversità originarie messe in secondo piano dal magnetismo della forte attrazione sessuale, o cambiamenti che creano una diversità successiva. Molti, in coppie in crisi, si chiedono: "Ma io come ho fatto a non rendermi conto di questa cosa che ora odio tanto ?" Ripensi al passato felice e non te ne capaciti. C'è un delicato equilibrio gratificazioni/frustrazioni che deve mantenersi sbilanciato a favore delle gratificazioni, altrimenti tutto salta. È vero che non puoi cambiare l'altro, ma l'agricoltura sta nel compensare questo conto. Infatti, quando Marito mi vede pronta ad andare dall'avvocato, prenota un viaggio :asd:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
non si tromba più; non per fare la battutina pruriginosa, ma perché - per persone dotate di normale pudore e autocensura - quello è un momento di verità, in tutte le precedenti elencate vengono al pettine;
mi devo ripetere: se li metti in fila - tipo gioco della ghigliottina - quei comportamenti sono accomunati dall'originaria fungibilità di un partner come strumento di consolidamento di una realtà da conseguire/conservare, e non come agente imprevisto di un cambiamento/progresso che diventa costitutivo dell'identità;
le relazioni finiscono anche in questi casi, ma lasciano prima o poi uno strascico di gratitudine che ha puntellato anche le fasi precedenti di distacco; cioè, le fasi d'ombra di chi vive distacchi da un amore di questo tipo producono emozioni di tipo essenzialmente autocritico e non quelle circostanze brutali e unilaterali che elenchi.
Sono d'accordo. Non l'ho scritto apposta perchè quella, secondo me, è la conseguenza - una sorta di prova del nove -.
Secondo me la passione muore perchè prima ha iniziato ad appassire altro: stima e fiducia per prime.
La sessualità è un momento di fusione con un'alta componente neuronale, oltre che ormonale - almeno per come la vedo io -.
Il desiderio presume interesse - senza interesse non ci può essere desiderio -.
ma prima di perdere interesse credo che passi un po' (tanta) acqua sotto i ponti dell'amore.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
nahui
Si crea una divergenza laddove esisteva una convergenza :v Forse diversità originarie messe in secondo piano dal magnetismo della forte attrazione sessuale, o cambiamenti che creano una diversità successiva. Molti, in coppie in crisi, si chiedono: "Ma io come ho fatto a non rendermi conto di questa cosa che ora odio tanto ?" Ripensi al passato felice e non te ne capaciti. C'è un delicato equilibrio gratificazioni/frustrazioni che deve mantenersi sbilanciato a favore delle gratificazioni, altrimenti tutto salta. È vero che non puoi cambiare l'altro, ma l'agricoltura sta nel compensare questo conto. Infatti, quando Marito mi vede pronta ad andare dall'avvocato, prenota un viaggio :asd:
I "vizi" all'origine. Ovvero i soppalchi. Vero.
Il (voler) vedere l'altro con lenti adattative spesso è inconscio. I guai inizia quando si prende consapevolezza , sia di sè che del mondo circostante.
L'equilibrio frustrazione/graticazione è prima che di coppia soggettivo. Se il problema resta irrisolto in noi, figuriamoci a gestirlo in coppia.
Il segreto credo stia nel saper guardare sia se stessi che l'altro in maniera oggettiva.
Galleggiare non basta a nessuno.
Parlando si impara a nuotare... sempre che uno dei due non sia logorroico e l'altro sordo.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
ReginaD'Autunno
Io personalmente sono stata corteggiata da ragazzi bellissimi e alcuni anche molto sensibili, ma non mi sono mai voluta legare perchè sinceramente non mi sono sentita pronta, ma ora non so se ho fatto bene, perchè un legame soprattutto di un sentimento vero e sincero nella vita ci vuole...
Regina (vado un po' o.t.) ma secondo te quanto conta nell'economia di un amore l'estetica fine a se stessa?
Gobbo di Notre-Dame a parte, mettendo sulla bilancia attrazione fisica e affinità mentale, quale dovrebbe prevalere a lungo termine - in considerazione del fatto che la bellezza piano piano scema con tempo -?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Astrid
I "vizi" all'origine. Ovvero i soppalchi. Vero.
è arrivato l'architetto, donne... c.i.l.a., s.c.i.l.a., sanatorie, ripristini... è arrivato l'architetto... :asd:
Citazione:
Il (voler) vedere l'altro con lenti adattative spesso è inconscio. I guai inizia quando si prende consapevolezza , sia di sè che del mondo circostante.
L'equilibrio frustrazione/graticazione è prima che di coppia soggettivo. Se il problema resta irrisolto in noi, figuriamoci a gestirlo in coppia.
Il segreto credo stia nel saper guardare sia se stessi che l'altro in maniera oggettiva.
Galleggiare non basta a nessuno.
Parlando si impara a nuotare... sempre che uno dei due non sia logorroico e l'altro sordo.
le lenti adattative a livello inconscio ci sono; ma ti ingannano molto meglio se non hai schemi per difenderti dalla percezione;
se, invece della vieta retorica amorosa, fossimo educati alla circostanza che ogni relazione ha una componente strumentale, si sarebbe in grado di valutare gli strumenti, come nei matrimoni-patrimoniali, e prevedere spazi accessori; oppure amministrare il romanticismo in modalità matura;
vabbè, mi rendo conto che sono chiacchiere e la realtà è più complessa; ma pure mettersi al timone di un 11 metri a Bonifacio senza avere esperienza di vela non è che sia una cosa intelligentissima.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Astrid
Regina (vado un po' o.t.) ma secondo te quanto conta nell'economia di un amore l'estetica fine a se stessa?
Gobbo di Notre-Dame a parte, mettendo sulla bilancia attrazione fisica e affinità mentale, quale dovrebbe prevalere a lungo termine - in considerazione del fatto che la bellezza piano piano scema con tempo -?
Anche secondo me non è solo la bellezza fisica a dover prevalere, ma è la forza morale che mi dovrebbe conquistare, e alla fine dei conti se la bellezza esteriore è vuota non conta più niente essere di bell'aspetto se non si ha anche un briciolo di coraggio nell'esporsi in un sentimento.
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Allegati: 1
:OT:
Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
originaria fungibilità di un partner come strumento di consolidamento di una realtà da conseguire/conservare, e non come agente imprevisto di un cambiamento/progresso che diventa costitutivo dell'identità
Allegato 31895
essere "partner" é tutto questo? :bua:
fine OT
:ban:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
:OT:
Allegato 31895
essere "partner" é tutto questo? :bua:
fine OT
:ban:
in molti casi sì; quanta gente si lascia senza gratitudine, perché semplicemente si è resa conto che quella persona ha esaurito una "funzione", appunto fungibile ?
più o meno, capita a tutti, o quasi; ci sono pochissimi fortunati; altri, un po' di più, che non se ne rendono conto e tirano avanti l stesso, non danno un nome all'inquietudine;
non è che sono, siamo, "cattivi"; è solo che non sono, siamo, stati educati a vederci e a vedere l'altro, ma a provare sentimenti sulla base di un copione sgangherato, tipo palazzina abusiva superfetata in millenni, di finalismo;
hai un copione di coppia e ti aspetti l'apparizione; così la vedi;
di solito, la gente che si conosce dopo i 40 ed esperienze varie, pesca abbastanza bene e sconta tante cose, ma sta parecchio più serena; sarà un caso ?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Astrid
Cosa fa appassire il sentimento, la voglia di stare assieme, il senso di coppia spontanea?
Prima di scoppiare una coppia, di solito, attraversa quasi inconsapevolmente fasi o situazioni che fanno scemare lentamente e inesorabilmente i sentimenti - indipendentemente dal fatto che poi si compia la scelta di stare comunque assieme - per mille e una ragioni -.
Secondo me le incomprensioni e discussioni irrisolte che lentamente portano ad accumulare risentimento allontanano.Che una coppia improvvisamente si scopra in crisi, quindi inconsapevolmente attraversa situazioni che fanno scemare i sentimenti non ci credo, se si è un minimo attenti alla propria relazione e situazione si sa cosa sta accadendo, non è una sorpresa, se poi si preferisce non vedere, non guardare,non affrontare, "finchè la barca va... "è un'altra cosa ma se due si conoscono molto bene capiscono al volo quando c'è qualcosa che non va o turba.
Citazione:
Per quella che è la mia esperienza, sia diretta che indiretta, ne ho notati alcuni emblematici (ricorrenti da "sempre"), quasi banali, ma incorreggibili a quanto pare.
Darsi per scontati
Anteporre quasi tutto o tutti al partner (lavoro, interessi, amici, parenti,...)
Tarpare le ali al partner - caricandolo solo di pesi e negandogli la possibilità di poter avere una strada professionale sua o di poter seguire le sue propensioni naturali)
Perdere interesse reciproco (smettere di fare cose assieme o non avere nulla da dirsi)
Caricare l'altro delle proprie difficoltà e negatività (usandolo come sostegno unilaterale).
Concordo sul "darsi per scontati", non si dovrebbe mai darsi per scontati ed è naturale( credo) che quando si perde interesse per l'altro svanisca anche la voglia d'intimità ovvero di trombare, almeno per una donna, ma dipende pure dall'età eh perchè anche l'età che avanza secondo me gioca un ruolo importante e non si può pensare di trombare a 60 anni come a 20.
Finchè c'è voglia di condividere interessi insieme e di sorridere / ridere insieme è buona cosa.
Anteporre tutto, lavoro, amici, parenti contribuisce ad allontanare.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
LadyHawke
Secondo me le incomprensioni e discussioni irrisolte che lentamente portano ad accumulare risentimento allontanano.Che una coppia improvvisamente si scopra in crisi, quindi inconsapevolmente attraversa situazioni che fanno scemare i sentimenti non ci credo, se si è un minimo attenti alla propria relazione e situazione si sa cosa sta accadendo, non è una sorpresa, se poi si preferisce non vedere, non guardare,non affrontare, "finchè la barca va... "è un'altra cosa ma se due si conoscono molto bene capiscono al volo quando c'è qualcosa che non va o turba.
in effetti il punto secondo me è che spessissimo le persone non si conoscono affatto, anche se hanno convissuto per anni:
hanno originariamente intravisto un potenziale adeguato alle aspettative di ognuno, e tanti elementi di quelle aspettative e di soddisfazione hanno cementato una relazione che può riservare tante cose, positive o meno;
mi pare naturale e ovvio che l'appagamento di quei bisogni dell'esordio apra le porte ad altro, prima o poi;
magari no, ma anche questo è, sarebbe spesso, segno di una stasi di un desiderio creativo;
l'analisi transazionale divide le coppie in due:
a) quelle competitive, due persone creative che alimentano il reciproco interesse nella competizione, e che reggono finché questa è equilibrata; non è necessariamente una competizione distruttiva, ma proprio l'emulazione del dispendio energetico in ricerca di stimoli;
b) quelle dipendenti, dove i due sono incastrati in ruoli nevrotici di controllore e controllato, non sempre evidenti, a volte reciproci;
in entrambi i casi, ma moto più nel secondo, la rimozione dei motivi di divergenza è la regola, il motore della struttura nevrotica; chi si sente più debole controlla l'altro col rimprovero, il vittimismo, guarda con estremo sospetto ogni novità e interesse dell'altro come circostanza centrifuga; a sua volta, il controllato può trovare confortevole quell'inibizione, perché è a sua volta insicuro e cerca un vincolo che lo sottragga a situazioni ignote e competitive;
ovviamente, il prezzo di tutto questo è un deterioramento della qualità della relazione, in modalità "rana bollita";
queste situazioni sono graduate, eh... le due figure possono intersecarsi ed avere intensità molto diverse, alcune insostenibili, altre funzionali e serene;
io resto convinto che per la struttura desiderante di un essere umano, il modello di vita famiglia & lavoro, relax standard, non sia adeguato al modello socio culturale in cui ci troviamo; sono troppi gli stimoli a fare anche altro, a misurarsi con attività creative; la gente legge, si identifica in miti da emulare, vive dimensioni epiche che spesso non possono essere frustrate del tutto, ricacciate tra le mura di casa;
detta papale papale, si rinuncia alla storia passionale extra di cui si ha occasione a latere della routine solo se quell'energia è assorbita da altro capace di gratificare molto, e il più delle volte se si hanno svariate esperienze alle spalle.
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Poco fa ho letto un articolo proprio sulla sopravvivenza dei matrimoni
Miriam Clegg, moglie dell’ex liberal democratico e vice premier Nick, ha precisato che ogni decisione viene presa «per il bene della famiglia»: «Alla fine non ci sei mai solo tu, o il tuo lavoro, ci sei tu, la tua famiglia e le tue circostanze»
Ecco parecchie persone dovrebbero farsi entrare queste parole nel cervello
Per esperienza mia, la strafottenza dell’altro di fronte ai miei disagi ha fatto finire tutto
Non me ne sono accorto non può essere possibile, se io te l’ho detto e ribadito in tutte le salse
Tantomeno ho forzato una sessualità che poteva in qualche modo confondere
Non si è scopato più e basta
Se uno non si accorge nemmeno così
Non so cosa altro aggiungere
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
in effetti il punto secondo me è che spessissimo le persone non si conoscono affatto, anche se hanno convissuto per anni:
Mah.
Citazione:
io resto convinto che per la struttura desiderante di un essere umano, il modello di vita famiglia & lavoro, relax standard, non sia adeguato al modello socio culturale in cui ci troviamo; sono troppi gli stimoli a fare anche altro, a misurarsi con attività creative; la gente legge, si identifica in miti da emulare, vive dimensioni epiche che spesso non possono essere frustrate del tutto, ricacciate tra le mura di casa;
Io resto convinta che basterebbe spegnere ogni tanto internet e social, e fare qualcosa insieme.
Io vedo ancora giovani famiglie impegnate tra lavoro, figli e casa, non sono così pessimista.