Micro-tax: sogno o incubo?
Sulla spinta alla "virtualizzazione" della moneta, con tutti i suoi benefici (veri o presunti che siano), un nuovo astro nascente guadagna in fulgore. Marc Chensey, professore in Finanza a Zurigo e ispirato dal Nobel James Tobin.Dalla constatazione che i flussi finanziari totali sono centinaia di volte il PIB (per la Svizzera, circa 200 volte), nasce la pensata di sostituire tutte le tasse,imposte, aggi e balzelli con una "piccola" percentuale di ogni transazione (sia "entrante" che "uscente da un "conto")....che darebbe cifre vertiginose, senza fatica e senza problemi per il contrubuente, che non avrebbe più alcuna tassa etc (diretta o indiretta), ma solo questo piccolissimo salassetto ogni volta che caccia quattrini o ogni volta che ne riceve. Ovvio, che tutto deve svolgersi con carte, app etc. il "baratto" e la vilissima moneta....Crimine contro l'umanità (questo lo dico io e non l'esimio prof).Quindi, niente più falansteri di impiegati per le finanze....ma solo una....app che da una tosatina ad ogni operazione e versa allo stato, dopo aver (necessario dirlo?) retribuito l'ente finanziario operatore per il servizio (non precisato se su questa "retribuzione", la tosatura sia d'applicazione).
Non so se questa prospettiva devo considerarla come la panacea al mio stress di contribuente,col "ritorno all'età dell'oro" ,e quindi battermi affinché sia attuata al più presto. O forse no.
Mah.....
