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Chi comanda davvero?
E' tempo che rifletto sulle effettive forze del potere politico rispetto a quello economico. Mi sono fatta anche una mia personale idea, ma la esporr� in un secondo momento. Ora mi interessa sapere voi cosa ne pensate. Chi comanda davvero gli Stati? Chi ha davvero in mano le redini del potere? Noi ci accaniamo contro Monti, contro Berlusconi, contro Bersani, ma comandano davvero loro? E l'Europa?
So che l'argomento non � facile e sicuramente cadremo nella fantapolitica, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate!
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Il potere che si concretizza con le scelte del momento � una risultante di numerose pressioni ciascuna delle quali � un potere con i suoi momenti di alti e bassi in funzione del contesto corrente.
Se sei indebitato � conseguente che i creditori assumano un potere che non avrebbero qualora la tua situazione economica fosse stata pi� tranquilla, ma la scelta di indebitarti l'hai fatta prima quando potevi fare certe considerazioni fra il mantenerti un pieno potere interno con i suoi disagi, o metterti in meno ai creditori con i suoi vantaggi.
Al contorno, nel momento in cui le tue scelte influenzano le situazioni altrui � normale che gli altrui mettano bocca e facciano azione di pressione sulle tue scelte e la sovranit� limitata � cosa normale per chi non � una superpotenza autosufficiente e deve chiedere.
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posta cos�, la domanda � essa stessa una risposta, nel senso che induce ad immaginare una qualche "regia" egemonica, coerente ed intenzionale;
all'osservazione, il sistema politico-economico contempla molteplici attori con maggiore o minore peso politico, le cui strategie mutano in itinere man mano che interagiscono con quelle degli altri;
gli avvenimenti politici, sociali ed economici che si producono possono essere letti correttamente solo come una risultante di forze ad intensit� variabile, pi� o meno misurabili; altrimenti, la scelta degli attori osservati contempla gi� una tesi interpretativa;
per rispondere ad una domanda del genere, si dovrebbe procedere ad un censimento ponderato dei macro-attori socio economici e poi seguirne le mosse in modo ordinato per tempi e contesti, tenendo sempre conto che le ipotesi che si possono fare sono sempre estremamente approssimative; es:
che linearit� e coerenza si pu� attribuire al percorso tecnico-politico di Monti che, appoggiato in modo pi� o meno convinto e/o a tratti riluttante da PD e PDL, decide di avvicinarsi in qualche modo ad una candidatura contro entrambi, con l'appoggio della casa-madre di uno dei due ?
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Chi comanda davvero? Comandano i produttori di armi, di petrolio e di materie prime in genere, ovvero quelli che in combutta riescono nel miracolo di far pagare le loro guerre a noi, e gonfiarsi le tasche loro. Comandano le banche, che a costoro concedono crediti illimitati e interessi di favore, mentre ci strozzano e chiedono allo stato (cio� a noi) di salvarle.
Scendendo la scala, comandano via via quelli che in varia misura subiscono le decisioni dei primi, ma riescono grazie anche ad accordi di cartello a mantenere inalterato il loro margine di profitto scaricando il tutto, come al solito, sul consumatore finale. Certo, in fin dei conti siamo tutti consumatori finali, ma qualcuno pu� permettersi il lusso di scaricare i propri pesi sulla schiena degli altri, mentre la gran massa � puro e semplice bestiame da soma.
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Tutto il sistema naturale poggia sull'azione delle forze quindi semmai ci sarebbe da valutare quali dinamiche complesse hanno posto quelle forze in mano a chi le detiene in quel momento.
Es le necessit� alimentari vanno a costituire una forza in mano a chi le pu� soddisfare, ma se rinunci alla tua autosufficienza alimentare per altri scopi, come uno sviluppo industriale, poi c'� da vedere chi � l'oppressore e chi l'improvvido che sbagli� a vivere.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
BiO-dEiStA
Chi comanda davvero? Comandano i produttori di armi, di petrolio e di materie prime in genere, ovvero quelli che in combutta riescono nel miracolo di far pagare le loro guerre a noi, e gonfiarsi le tasche loro. Comandano le banche, che a costoro concedono crediti illimitati e interessi di favore, mentre ci strozzano e chiedono allo stato (cio� a noi) di salvarle.
Scendendo la scala, comandano via via quelli che in varia misura subiscono le decisioni dei primi, ma riescono grazie anche ad accordi di cartello a mantenere inalterato il loro margine di profitto scaricando il tutto, come al solito, sul consumatore finale. Certo, in fin dei conti siamo tutti consumatori finali, ma qualcuno pu� permettersi il lusso di scaricare i propri pesi sulla schiena degli altri, mentre la gran massa � puro e semplice bestiame da soma.
Questa � l'analisi che pi� si avvicina al mio pensiero.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
dark lady
Questa � l'analisi che pi� si avvicina al mio pensiero.
Aspetta a dirlo, il topic � appena partito.
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In generale comanda sempre chi � in grado di dare ci� che gli altri vogliono, quindi la partita si gioca sulla capacit� propria di essere autosufficienti.
Nel momento in cui una qualunque capacit� di rsposta propria alle pi� svariate domande di interesse proprio decade si delega in parallelo pure la propria autonomia di scelta.
Ora che c'� fame di capitale comanda, nel periodo, chi ne lo detiene, ma ci� non pu� essere scorporato dalla precedente decisione propria di dipendere eccessivamente da questo fattore.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
BiO-dEiStA
Chi comanda davvero? Comandano i produttori di armi, di petrolio e di materie prime in genere, ovvero quelli che in combutta riescono nel miracolo di far pagare le loro guerre a noi, e gonfiarsi le tasche loro. Comandano le banche, che a costoro concedono crediti illimitati e interessi di favore, mentre ci strozzano e chiedono allo stato (cio� a noi) di salvarle.
Scendendo la scala, comandano via via quelli che in varia misura subiscono le decisioni dei primi, ma riescono grazie anche ad accordi di cartello a mantenere inalterato il loro margine di profitto scaricando il tutto, come al solito, sul consumatore finale. Certo, in fin dei conti siamo tutti consumatori finali, ma qualcuno pu� permettersi il lusso di scaricare i propri pesi sulla schiena degli altri, mentre la gran massa � puro e semplice bestiame da soma.
questa � una spiegazione che poteva avere un qualche senso 25/30 annifa;
bisogna fare attenzione a non confondere il concetto di "comandare", nella sua accezione lineare e dirigista, con quello di "esercitare un'importante influenza, applicato ad una dinamica circolare, che rappresenta meglio l'effettivo dipanarsi delle relazioni economiche e politiche;
quei soggetti che citi, come tutti gli altri soggetti complessi, non sono antropomorfi e rispondono sempre a dinamiche contraddittorie, per tempi e obbiettivi in rapporto all'ambiente in cui operano;
pensa solo alle contraddizioni tra obbiettivi produttivi di m/lungo periodo e andamenti di borsa, oppure alle politiche suicide di saturazione dei mercati che creano strozzature economiche e crisi;
la stessa politica reaganiana intesa a "vincere2 la Guerra fredda, perorata dalla lobby degli armamenti, ha finito per distruggere tutto un set di vincoli politici e strategici che garantivano quello stesso oligopolio di produttori, aprendo una serie di rischiosissime incognite;
e cos� via per le banche, la finanza, ecc...
il punto � che, per quanto influente, non c'� nessuna entit� o settore in grado di dirigere efficacemente politiche che si spingano oltre l'orizzonte di breve periodo, se non in modo molto, ma molto approssimativo ed il pi� delle volte fallace, perch� le interazioni sono troppe e troppo complesse.
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Magari la questione si pu� porre e nella nostra dimensione si pone nei termini non di chi comanda, ma di chi sono i comandati:D perch�, se � vero che le posizioni di comando sono molto incerte e volubili tanto che il grande vecchio non � identificabile se non in una risultante virtuale, � pure vero che a fare la parte dell'ortolano che intercetta i paduli volanti sono sempre gli stessi.
Quindi sul lato del comando, pur disponendo di un potere di influenza, nulla � garantito, invece sul lato dell'ortolano, non disponendo di una forza adeguata si � in balia dei venti caotici che, pur non concretizzando l'esistenza di un signore dei venti, concretizzano l'esistenza dei succubi.
Nello spicciolo se hai adeguate risorse tue non definisci i destini del mondo, ma hai buone possibilit� di sottrarti ai venti a te contrari che il mondo fa soffiare, sicuramente hai pi� possibilit� di chi quelle risorse non ha.
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Cosa rende stupendamente simili i potenti ai poveracci? La morte. Nella bara nessuno porta con s� niente. A cosa serve, in quell'istante, il potere effimero di questo mondo?
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Anche la morte � differianzia da tante cose e poi la questione interessa i vivi che ne hanno la percezione, quando gli interessati sono assenti poco importano i commenti di chi resta.
E comunque ci sono le morti eccellenti per niente uguali a quelle dei nessuno, le prime generano forze che operano, anche pesantemente, post mortem, le altre non lasciano traccia.
Non per niente c'� chi conta di pi� da morto che da vivo, chi da vivo che da morto e chi non conta ne da vivo, ne da morto.
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L'importante non � "contare", secondo me.
L'importante � amare. Povero o ricco che tu sia. Se ami, anche la morte non ti spaventa.
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Non si pone una questione di paura della morte, ma di essere pi� o meno padroni del proprio destino finch� si � vivi ed in questo contesto contano le dinamiche del potere e le risorse proprie che danno la possibilit� di gestire con pi� o meno libert� il proprio quotidiano.
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Si diventa infatti padroni del nostro destino quando, comandi chi comandi, si e' felici di vivere :shy:
Ciao Gatto, � demaine!