Spazio per le vostre recensioni e stroncature: tiriamo fuori il Tullio Kezic e il Giorgio Ghezzi che vivono dentro di noi...
Qui postiamo solo le nostre recensioni.
I dibattiti sui film visti si svolgono su altri thread.
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Jim Jarmusch ci regala un altro film da non perdere.
Come al solito il suo sguardo sul mondo
?
Che film hai recensito?:|
scrivo qualcosa anch'io, così per dimostrare che dai...
allora comincio con l'ultimo film che ho visto: vizi di famiglia
partiamo col cast
Jennifer Aniston: bella e brava, più simpatica che mai da quando non è più la signora pitt, dimostra di calzare alla perfezione i ruoli romantici nelle commedie a volte anche un po' grottesche...
Mark Ruffalo: un attore che ha ancora tutto da dire, chi l'ha ammirato in collateral si sarà già reso conto che ha le carte in regola per fare l'attore diversissimi tipi di personaggio... da scoprire
Shirley MacLaine: una diva del cinema che vuole reinventarsi e ci riesce, il personaggio più scoppiettante della commedia e anche il meglio riuscito... quando una è divina...
Kevin Costner: veste insolita, visto troppo per interpretare un ruolo come quello richiesto, ma d'altro canto come non apprezzare il suo brizzolato invecchiare come il buon vino....
il film ha buoni ritmi, ovviamente finale scontato, ma sviluppo buono e piacevole, un intrattenimento gradevole per chi desidera passare del tempo in allegria senza impegno... trovata molto dilettevole.
a chi piacciono le commedie romantiche ma non sdolcinate e con qualche frase di un certo spessore...........
buono
The New World di Terrence Malick
Stupenda fotografia, ottime musiche ed effetti sonori.
E' un film sinceramente "diverso", fuori dal comune, con nessun effetto
speciale ma impregnato di un'atmosfera magica e suggestiva.
La storia
match point
come al solito parto con le critiche agli attori:
Jonathan Rhys-Meyers nel ruolo di Chris Wilton, semplicemente stupendo. questa scoperta del cinema anglosassone che riesce a coprire, col suo magnetismo, l'altrettano notevole Scarlett. dopo un film leggero come sognando beckham, un ruolo impegnato per questo "cattivo ragazzo" che fa l'attore solo "per tirare avanti" ma senza pretese da divo. quando si dice chi ha i denti non ha il pane etc.... sexy e creativo, assolutamente un fuoriclasse.
Matthew Goode nel ruolo di Tom Hewett. peccato non aver visto questo british gentleman alle prese con una qualche rivisitazione di un romanzo alla wilde. sharme, freschezza ed eleganza naturale. buca lo schermo con svariati sorrisi maliziosi e un portamento felino appena percepibile ma intrigante. da vedere all'opera.
Emily Mortimer nel ruolo di Chloe Hewett Wilton. non si sa bene come prendere l'interpretazione quasi naturalistica della mortimer. si direbbe molto brava se non fosse che il personaggio che interpreta sembra ripetersi di film in film. dopo il signore degli anelli e la guerra dei mondi sembra relegata ad un ruolo un po' madre, amica, moglie tutto insieme. delicata, un soffio di vento.
Scarlett Johansson nel ruolo di Nola Rice. la johansson sembra correre al ruolo di donna più odiata al mondo dopo essere divenuta a soli 22 anni la nuova musa di un impegnato woody allen. dopo essere rimasta impressa in pellicole di stampo diversificato... da the island a lost in translation, da la ragazza con l'orecchino di perla fino a una canzone per bobby long... la bionda talentuosa fa emergere tutto il suo sex appeal in questo film che sembra quasi essere stato scritto per lei. grosse labbra e scatti d'ira sottolineano un personaggio che lei calza alla perfezione, con la stoffa di una grande attrice. speriamo che non si bruci e che continui a regalarci ottime interpretazioni.
il film non è assolutamente scontato. l'aria londinese trapassa lo schermo per posarsi come la nebbiolina sulle braccia dello spettatore. lo stato d'animo che domina il film penetra le fibre dellìepidermide per sedimentare nell'arco delle più di due ore di film.
tensione, mai noia, e profondità di sguardi. un film fatto di primi piani. uno sguardo all'interno, verso quelle che sono le nostre paure, i nostri conflitti... fino ad arrivare al buco nero che ci divora, quel senso di autodistruzione insito in ogni forma di vita. scelte di regia preziose, accurate, scelte al millimetro. quando la semplicità viene resa opera d'rate. veramente molto molto bello.
preferivo le pantagane intramuscolari di "visitors"Citazione:
Originariamente Scritto da mat612000
Tirale fuori...Citazione:
Originariamente Scritto da Somnia
Questo film uscito nel 2000 è forse il migliore di Salvatores, principalmente perchè escludendo "Nirvana" e il pessimo "Quo vadis baby?", riesce a scrollarsi con decisione di dosso quell'atmosfera nostalgica di rimpatriata tra amici che permea le altre sue opere che, seppur piacevolissime, si autoconfinano in un ghetto comunicativo decisamente troppo limitato ed autoreferenziale.
Il nostro film è la storia della metamorfosi fisica e dell'evoluzione sentimentale ed emotiva del protagonista interpretato da un Sergio Rubini in grande forma.
La metamorfosi avviene attraverso la vicenda dentistica del protagonista il quale via via si confronta sia coi suoi ricordi che emergono in modo caotico a causa di anestetici vari, sia con vari tipi emblematici di donne e di uomini.
I denti sono organi sensibilissimi e possono provocare dolori allucinanti, attraverso questa constatazione della realtà del dolore fisico, il film propone anche un piano di lettura allegorico e metaforico nel quale i denti possono rappresentare la nostra parte spirituale più sensibile e fragile.
Il protagonista, infatti, oltre ad avere un problema estetico a causa delle dimensioni dei denti, è anche una persona emotivamente ipersensibile quasi come se i denti fossero, appunto, antenne rivolte a percepire le emozioni.
Nel finale, un po' frettoloso, gli eccessi fisici e spirituali si smussano e il protagonista ritrova un minimo d'equilibrio indispensabile per poter andare avanti.
I difetti.
A parte Rubini, tutti gli altri attori sono relegati a poco più che delle comparse e di questo la trama ne risente, c'erano i presupposti per affiancare al personaggio principale anche altri personaggi di maggior spessore e di più incisivo intervento nella narrazione.
Il finale, come già detto, è frettoloso e vien da pensare che il regista avrebbe potuto dilungarsi meno in altre parti del racconto riservando un po' più spazio al finale.
Assolutamente sconsigliato a chi teme le visite dentistiche.
Veramente!
Il film tiene, senza dubbio, e si fa guardare con piacere grazie ad una regia e una fotografia piacevolissime.
Mi ha però lasciato perplesso per alcune cose.
Sembra che Woody Allen si lanci nel genere "noir" col freno a mano tirato.
Il freno mano tirato consiste nei dialoghi brillanti disseminati nel film e nelle situazioni paradossali descritte con l'ironia ed il sarcasmo di cui solo Woody è capace e che sono magistrali, ma hanno anche l'effetto di allentare la tensione pur presente nel film.
Nel film noir, la tensione è merce preziosa, non deve essere sprecata una volta che si è riusciti a crearla...
Per un regista - attore della sua esperienza lanciarsi in un genere diverso dai soliti praticati non deve essere semplicissimo, ma se decide di farlo perchè non provarci fino in fondo?
Paura di fare fiasco?
Inoltre, e questa non è certo da mettere a carico di Woody, è ora che i film siano distribuiti anche in lingua originale (sottotitolati) anche se non in ogni spettacolo (si potrebbe programmare un giorno o alcuni spettacoli).
Nei film come questo in cui sono elementi fondamentali della trama i differenti livelli di espressione e comunicazione verbale tra i personaggi appartenenti a differenti classi sociali ed a differenti nazionalità, la ricchezza del linguaggio col doppiaggio si perde.
Scarlett Johansson fa passi da gigante verso il traguardo di diventare un grande attrice.
Mai sono stato tanto d'accordo con l'assegnazione d'un leone d'oro a Venezia come con questa.
Il film è poetico a tratti struggente e commovente mentre racconta e rappresenta la storia d'amore lunga una vita tra due cow boy del Wyoming.
Gli attori e le attrici sono perfetti nei ruoli loro assegnati, anche quelli marginali.
E' stupefacente e amara una sola constatazione: questo credo sia praticamente il primo film visto al cinema nel quale è raccontata e rappresentata senza troppi omissis una storia d'amore omosessuale come una vera storia d'amore, senza indugiare sugli aspetti morbosi, grotteschi o ridicoli nei quali le storie d'amore gay sono state quasi sempre relegate.
Meravigliosa la natura incontaminata che fa da sfondo alla storia.
Chissà perchè al titolo del film originale "Brokeback Mountain" qualcuno ha voluto aggiungere "I segreti di...", forse perchè voleva aggiungere a tutti i costi qualcosa di peccaminoso, visto l'argomento?
Voto 7,5
Visto al cinema Anteo di Milano sala 400, poltrone comode ma schermo in posizione assurda, voto: 4/5
Figli/Hijos (2001), regia di Marco Bechis.
Un grosso punto interrogativo pervade questo film... i temi che affronta sono sicuramente molto interessanti, il film è girato bene, ma sicuramente su uno spunto così si poteva sviluppare qualcosa di meglio. Gli attori tranne la Sandrelli mi hanno convinto poco... a tratti mi ha dato l'idea che si trattasse di uno dei soliti film italiani pieni di questa drammaticità "finta" e caratterizzati da interminabili scene di silenzio assoluto...
Il finale è troppo tronco per i miei gusti, non si capisce se ciò che dice Rosa è vero, se sono veramente fratelli, perchè l'esame del DNA ha dato esito negativo eccetera.
Ci devo pensare un po'...
Dust (2001) di Milcho Manchevski con Joseph Fiennes e David Wenham. Molto bizzarro devo dire... Un film drammatico di stampo western ma con un'ambientazione diversa. Un tratto negativo è che c'è parecchia violenza, non come negli spaghetti western dove c'erano morti a volontà ma mai un filo di sangue. Inoltre la storia non è molto chiara... Sono ancora indeciso.
Douro, lavoro sul fiume (1931) di Manoel De Oliveira. Bel documentario muto sul lavoro sul fiume portoghese. A tratti la velocità con la quale il regista cambia inquadratura è spiazzante...
Full Metal Jacket (1987) di Stanley Kubrick. L'ho apprezzato molto però di meno degli altri due film di Kubrick che ho visto (Spartacus ed Arancia Meccanica). Ho notato che il nuovo film di Sam Mendes Jarhead prende molto spunto da questo caposaldo sebbene l'ambientazione sia diversa... Sono stato sveglio quasi fino alle tre per vederlo...
It (1990) di Tommy Lee Wallace. Bello bello bello. Non sono riuscito a vederlo tutto perchè dura una fucilata (192 minuti e le cassette registrabili sono da 180), sono arrivato fino al punto in cui Bill porta Audra sulla bicicletta e la prega di dare un segno di vita...
Stephen King come al solito è un genio ed il film è fatto veramente bene.
Adesso Mat mi riprende in giro dicendo che ho un superotto... :bua: