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10 mesi di fuoco
il 22 ottobre 2022 si è insediato il nuovo governo presieduto dalla 'nana' Meloni. Nana per l'altezza fisica e nana, come abbiamo avuto modo di constatare, nel governare.
Nonostante le critiche anche interne alla sua stessa coalizione, imoperterrita prosegue, ma alcuni pezzi minori, dipendenti dai pezzi grossi cambiati, non si assoggettano al cambiamento e se sono a contratto, interrompono, o vengono obbligati ad interrompere, il rapporto di lavoro. Ben altro discorso per chi è invece dipendente a tempo pieno ed in questo caso, come la giornalista Maria Luisa Busi, da le dimissioni dalla sua carica per evitare di dover raccontare menzogne ai telespettatori italiani del massimo telegiornale nazionale, quello delle orde 20 di RAI 1,
TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA DI MARIA LUISA BUSI AL DIRETTORE DEL TG 1 RAI
“Caro direttore
ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell’edizione delle 20 del Tg1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali. Questa è per me una scelta difficile, ma obbligata. Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il Tg1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilità nei confronti dei telespettatori.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perché è un grande giornale. E’ stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati. Questo è il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani. Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non è mai stato il giornale di una voce sola. Oggi l’informazione del Tg1 è un’informazione parziale e di parte. Dov’è il Paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d’Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perché negli asili nido non c’è posto per tutti i nostri figli? Devono farsi levare il sangue e morire per avere l’onore di un nostro titolo.
E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie. Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell’Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perchè falliti? Dov’è questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell’Italia esiste. Ma il tg1 l’ha eliminata. Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel Tg1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale.
L’Italia che vive una drammatica crisi sociale è finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un’informazione di parte – un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull’inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo – e l’infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo. Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della più importante azienda culturale del Paese. Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di più alto profilo e interesse generale”.
Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma. Un conduttore, una conduttrice, può soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell’affidamento dei telespettatori è infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. E’ lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori.
Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verità.
Quello che nutro per la storia del Tg1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere.
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Molti sono stati i cambiamenti in Rai dall’insediarsi del governo Meloni , non solo nel Tg1: ora non vado a controllare, ma mi pare che tutti i direttori siano stati cambiati.
Io seguo pochissimo le trasmissioni Rai, ad eccezione del notiziario regionale, pur pagando il canone: preferisco affidarmi a La7 per le news della serata, molto più approfondite ed aperte ad un respiro internazionale.
Come scrive anche la giornalista che ha dato le dimissioni, i notiziari 1 e 2 non mi soddisfano per i motivi che lei ha elencato.
E mi taccio delle dipartite dalla Rai di programmi e firme di successo, come Che tempo che fa di Fabio Fazio o il programma della Annunziata.
Pare che molti altri nomi e programmi siano esposti alla corrente d’aria attuale: si parla addirittura di Augias ed anche di Gramellini e forse della trasmissione Report.
Davvero non so più perché paghiamo il canone.
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Una veloce risposta alla mia amica Follemente : non pago il canone RAI da anni (gli over 75 non pagano il canone RAI) ed inoltre non posso godere del TG di Mentana poichè essendo sordo seguo il TG con i sottotitoli e quello de La 7 non li ha
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Per vostra informazione, e a proposito delle fake news: Maria Luisa Busi è dal maggio 2010 che non conduce il TG1.
E' un notizia di 13 anni fa !
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E' vero, la lettera della signora Busi fu redatta nel 2010 ma a chi era indirizzata come persona fisica? E per quali sostanziali motivi? Il direttore del TG RAI 1 dell'epoca era il senatore di Forza Italia Augusto Minzolini e chi c'era al governo come presidente della Camera dei Deputati? Silvio Berlusconi.
Magari la vostra memoria vi ha fatto dimenticare le epurazioni bulgare dell'epoca che sono adeguate alle attuali, cambiano i nomi, ma i fatti restano inalterati, ecco perchè è ritornata alla ribalta la lettera della Busi a ricordare QUEL malgoverno cui ha dato il cambio l'attuale riveduto e scorretto.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
arecata
il 22 ottobre 2022 si è insediato il nuovo governo presieduto dalla 'nana' Meloni. Nana per l'altezza fisica e nana, come abbiamo avuto modo di constatare, nel governare.
Nonostante le critiche anche interne alla sua stessa coalizione, imoperterrita prosegue, ma alcuni pezzi minori, dipendenti dai pezzi grossi cambiati, non si assoggettano al cambiamento e se sono a contratto, interrompono, o vengono obbligati ad interrompere, il rapporto di lavoro. Ben altro discorso per chi è invece dipendente a tempo pieno ed in questo caso, come la giornalista Maria Luisa Busi, da le dimissioni dalla sua carica per evitare di dover raccontare menzogne ai telespettatori italiani del massimo telegiornale nazionale, quello delle orde 20 di RAI 1
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Originariamente Scritto da
arecata
E' vero, la lettera della signora Busi fu redatta nel 2010
Devo comprendere che hai espressamente e a ragion veduta, propalato una notizia manipolatoria?
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Originariamente Scritto da
arecata
Una veloce risposta alla mia amica Follemente : non pago il canone RAI da anni (gli over 75 non pagano il canone RAI) ed inoltre non posso godere del TG di Mentana poichè essendo sordo seguo il TG con i sottotitoli e quello de La 7 non li ha
Come già stato fatto notare la lettera in questione non è riferita ad un fatto accaduto oggi o in questi giorni ma risale al 2010 e pare essere decontestualizzata.
Seconda informazione non precisa .... com'è che i miei genitori pluriottantenni lo pagano il canone rai?
Saranno mica scemi loro?
Sembra che per non pagare il canone si debba aver superato i 75 anni ed un reddito molto basso, non si devono superare gli 8.000 euro quindi è un esonero non per tutti.
Terzo punto...
Non ho ancora visto tg o mezzi d'informazione stampa che non abbiano una tendenza politica.
Da quando ricordo io,, fin da bambina quando c'erano solo il Tg1, il Tg2 e il Tg3 hanno avuto un diverso orientamento politico.
Ecco perchè a prescindere da chi governa al momento e il susseguirsi di governo destri , sinistri o di centro bisognerebbe guardarsi tutti i tg, non solo quelli Rai ma pure la concorrenza :D....anche se non piacciono ci si fa, o ci si cerca di fare, un' idea più completa e meno di parte.:D
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Non sono un fiscalista, conosco la regola del limite di 8.000€ superato il quale anche dopo i 75 anni si paga il canone, ma io non cumulo il mio reddito (pensionistico) con alcuno ed ho delle detrazioni fisse notevoli per cui, ad esempio, già dal primo gennaio non posso scaricare l'acquisto di farmaci o esami clinici. Abito in una casa (attico) con fitto registrato il cui importo viene totalmente assorbito dalle detrazioni possibili.
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Arrecata non voglio farti i conti in tasca e manco lavoro per il fisco :D, tranquillo era solo per essere precisi dato che come l'hai presentata tu sembra che dopo i 75 anni si avesse diritto(tutti) all' esenzione del pagamento canone e fare notare quindi che la notizia del post iniziale può indurre a credere che le dimissioni della Busi siano state appena presentate o nel 2022 quando si è insediato il governo Meloni ma pare non è così se si va a indagare la notizia . Mi chiedo il senso, può essere una notizia tendenzialmente manipolatoria sull' opinione pubblica?
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l'ho già spiegato, era l'epoca (2010) che si erainsediato il governo del Cavaliere Buon Anima e subito, ma piano piano, cominciò a cambiare, spostare i personaggi come su una scacchiera, cosa che sta avvenendo oggi non in maniera ridotta o diversa, al TG RAI 1 c'era alla direzione Minzolini, non è necessario ti racconti altro sul personggio,e ci furono epurazioni che destarono echi più o meno rumorosi, com'è avvenuto l'altro ieri per Fabio Fazio, la Annunziata etc
Li chiamo CORSI E RICORSI STORICI
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Prima del governo Berlusconi i tg 1 erano indipendenti? Cioè non erano di parte davano informazioni neutre senza alcun orientamento politico?
Ti chiedo.
Richiedo hai mai visto dall' inizio della storia della TV che un qualunque tg all' epoca tg 1, Tg2, Tg3 che non avessero un orientamento politico?
Io sapevo o comunque era idea diffusa che fin dall'inizio il Tg1 fosse di orientamento DC, il Tg2 se non erro socialista e il Tg3 orientamento PC, poi i partiti si sono sfasciati, riformati con altri nomi e altre alleanze ma ognuna delle tre reti ha sempre avuto una connotazione e tendenza politica.
Quindi di cosa ci si meraviglia?
I mezzi d' informazione dovrebbero limitarsi a dare le notizie dei fatti così come accadono senza colorazioni politiche, ma è così?
Cito da Wikipedia:
"Il TG1 è il telegiornale di Rai 1. Viene trasmesso dal Centro di produzione Rai Biagio Agnes a Saxa Rubra in Roma. L'attuale direttore della testata è Gian Marco Chiocci.
TG1Altri titoliTelegiornale Uno (1992-1993)PaeseItaliaAnno1954 – in produzioneGeneretelegiornalePuntate10 al giornoDurata30 min (edizione consueta)
5/10 min (edizione flash)Lingua originaleitalianoRapporto16:9CreditiConduttoreVari IdeatoreEmilio RossiMusicheEgidio Storaci (sigla originale)
Matteo Locasciulli (sottofondo)ProduttoreRaiRete televisivaRai 1
Essendo il telegiornale più seguito della televisione pubblica e della televisione italiana in generale, ha sempre mantenuto un orientamento politico tendenzialmente vicino ai partiti di maggioranza, in particolar modo Democrazia Cristiana, centro-destra (nel caso di Clemente Mimun, Augusto Minzolini e Gian Marco Chiocci) o centro-sinistra (nel caso di Giulio Borrelli)."
Magari anche questa eu un' informazione tendenziosa :D
A me non sembra che l' informazione sia indipendente e un esempio l' ho visto in occasione della notizia sullo scontrino del bar sul lago di Como-Lario dove la notizia riportata nei tg locali( non ricordo se il Tg3 locale o se fosse Mediaset) era completamente diversa, e riportata dal Tg1 non completa senza intervista al gestore che si limitava a dire "è stato un errore" lasciando intendere un errore del bar applicare due euro in più, mentre dall' intervista video del gestore su altro tg induce a pensare a una cosa completamente diversa, l' errore era aver scritto la voce "diviso a metà" nello scontrino non nell' applicazione di un supplemento come coperto e che fra l' altro dalle dichiarazioni era scritto sul menù.
Poi dove sta la verità lo sanno solo i protagonisti, i social, i mezzi d' informazione diffondono le notizie come pare a loro.:D
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Buon pomeriggio Arecata.
Purtroppo l'ideologia politica condiziona l'obiettività.
Sei proprio sicuro che la Busi non abbia voluto più leggere le notizie al telegiornale delle 20.00 perché non obiettivo ?
Successivamente non è stata emarginata, ma ha diretto altri programmi.
Ha fatto una dignitosa carriera. Oggi con il direttore di "centro-destra" è uno dei vice direttori e non si lamenta.
La sinistra è solo capace di strombazzare, a fare proclami, e ci riesce bene...:mad:
Quando è al governo fa e disfa nella Rai.
Se cambia la compagine governativa, il PD e confratelli dovrebbero avere il pudore di tacere !
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A proposito....
Pare che la Busi di sia dimessa dalla conduzione del Tg1 nel lontano 2010 per poi ricevere l' incarico di vicedirettrice del Tg1 nel 2016 :D
Sempre che anche questa non sia una fake news eh :D
Ho trovato riscontro su più di un sito.
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doxa
ed ho detto tutto
buona giornata
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Citazione:
Originariamente Scritto da
arecata
Magari la vostra memoria vi ha fatto dimenticare .......omissis.....ricordare QUEL malgoverno cui ha dato il cambio l'attuale riveduto e scorretto.
Per aiutare la memoria, puo' essere utile questo link
https://www.senato.it/leg/ElencoMemb...o/Governi.html
Per comodità, riporto il copincolla del periodo del quale si parla, dalla XII legislatura.
XII Legislatura
Berlusconi-I (10 maggio 1994 - 16 gennaio 1995)
Dini-I (17 gennaio 1995 - 16 maggio 1996)
XIII Legislatura
Prodi-I (17 maggio 1996 - 20 ottobre 1998)
D'Alema-I (21 ottobre 1998 - 21 dicembre 1999)
D'Alema-II (22 dicembre 1999 - 25 aprile 2000)
Amato-II (26 aprile 2000 - 10 giugno 2001)
XIV Legislatura
Berlusconi-II (11 giugno 2001 - 22 aprile 2005)
Berlusconi-III (23 aprile 2005 - 16 maggio 2006)
XV Legislatura
Prodi-II (17 maggio 2006 - 6 maggio 2008)
XVI Legislatura
Berlusconi-IV (7 maggio 2008 - 15 novembre 2011)
Monti-I (16 novembre 2011 - 27 aprile 2013)
XVII Legislatura
Letta-I (28 aprile 2013 - 21 febbraio 2014)
Renzi-I (22 febbraio 2014 - 11 dicembre 2016)
Gentiloni Silveri-I (12 dicembre 2016 - 31 maggio 2018)
XVIII Legislatura
Conte-I (1 giugno 2018 - 4 settembre 2019)
Conte-II (5 settembre 2019 - 12 febbraio 2021)
Draghi-I (13 febbraio 2021 - 21 ottobre 2022)
XIX Legislatura
Meloni-I (dal 22 ottobre 2022)
Non so, mi sembra, cosi' guardando da lontano, che il tempo (e le legislature) per correggere il malgoverno ci sia stato.
O no?
:mumble:
Già, quale malgoverno?
Vassapé
Io so' "straniero": cose vostre. Non mi impiccio.
:joker: