Un signore di 36 colpevole di omicidio con arma bianca (coltello), per aver ucciso una cassiera per 50000 lire, nel 2001 era evaso dal carcere e dopo che
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Un signore di 36 colpevole di omicidio con arma bianca (coltello), per aver ucciso una cassiera per 50000 lire, nel 2001 era evaso dal carcere e dopo che
:( Guarda, ste cose mi fanno davvero una rabbia pazzesca...
Suvvia, non facciamo di tutta l'erba un fascio...
... è ben questo il problema... che per un (o più) testa di Biiipppp, ce ne sono altri che magari davvero potrebbero e vorrebbero cambiare la loro vita...
Io non sono così intelligente da proporre nulla di geniale, però resta il fatto, che queste cose lasciano l'amaro a tutti... a prescindere dalle idee politiche.
O no?
se tu fossi la fidanzata dello sbirro morto forse non te ne importerebbe dell' altra erba e dell' altro fascio! chiCitazione:
Originariamente Scritto da JoinZ
[QUOTE=Mototopo]se tu fossi la fidanzata dello sbirro morto forse non te ne importerebbe dell' altra erba e dell' altro fascio! chi
[QUOTE=Mototopo]se tu fossi la fidanzata dello sbirro morto forse non te ne importerebbe dell' altra erba e dell' altro fascio! chi
Abbiamo dimenticato un particolare...
Non ho idea di chi sia il carabiniere ucciso (nel senso che non so quanti anni di esperienza abbia) ma mi chiedo come si faccia ad arrestare un detenuto, a mettergli le manette senza perquisirlo? Com'è che il detenuto è riuscito ad estrarre una pistola addirittura da ammanettato? Mi sembra una dimenticanza non da poco... e i fatti lo hanno dimostrato.
Poi d'accordo che il magistrato che lo ha rilasciato è un pirloide, però lo sappiamo, questa è la realtà italiana... diciamo che se il carabiniere avesse avuto l'accortezza di perquisirlo nulla sarebbe successo.
Senza dubbio...
Non è una questione di buonismo, ma se è vero che per molti detenuti che sono davvero recuperati il discorso riabilitazione vale, è anche vero che per molti altri questo non accade.Chi dovrebbe valutare chi è recuperato e chi no?
Non è che ci stiamo fidando troppo di una scienza aleatoria nel custodire la nostra società dai criminali recidivi?
Non è che per certe categorie di criminali si potrebbero reintrodurre i lavori forzati, almeno gli si dà qualcosa di produttivo da fare e che reintagri i costi della detenzione che sono a carico dei cittadini onesti che pagano le tasse e non delinquono?
Gli interrogativi sono tanti...
Esistono "i lavori forzati", nel senso che alcuni detenuti possono fare richiesta di lavorare.
Ho un parente stretto in carcere, per delitto grave, e il discorso della riabilitazione è molto importante per lui.
Non si può fare di tutta l'erba un fascio. Forse la difficoltà sta nel giudicare e decidere se la persona in questione è in grado di essere riabilitato, questo sì.
Lo so, ma il lavoro inteso in tal senso sarebbe un incentivo alla fuga per molti.
E' anche vero che tantissimi che finiscono in carcere e pagano appieno il loro debito con la giustizia escono cambiati e purtroppo devono affrontare la diffidenza e spesso l'ostilit
Per me il carcere dovrebbere essere unicamente punitivo. Lavori forzati e nessuno sconto di pena.
Quindi tutti quelli che si fanno le canne: palla al piede, piccone e via andare..
datemi un piccone...
BOLOGNA - "Ammetto di sentirmi oggettivamente responsabile perché "ciò che è accaduto" è una conseguenza del mio lavoro. Svolto in un modo corretto, ma è successo questo". Difende il suo lavoro ma prova "grande amarezza e dolore" Luca Ghedini, il magistrato di sorveglianza di Bologna che ha firmato il permesso premio di Antonio Dorio, morto ieri dopo aver ucciso, nel ferrarese, il carabiniere Cristiano Scantamburlo. Permesso premio dunque e non, come detto in un primo momento, semilibertà: che pure Dorio aveva richiesto, ma che il tribunale di sorveglianza aveva respinto. Dal 2005, il detenuto aveva goduto di altri otto permessi, ed era sempre tornato regolarmente. I carabinieri non avevano mai segnalato delle irregolarità sia nei comportamenti che nelle frequentazioni.
Dorio aveva chiesto l'ammissione al regime di semilibertà all'inizio di febbraio, spiega ancora Ghedini, "ma il tribunale di sorveglianza aveva rigettato l'istanza perché aveva ritenuto che l'attività lavorativa prospettata quale fondamento per la semilibertà non fosse idonea, non abbastanza controllabile, troppo sparsa sul territorio". Niente a che vedere, comunque, con l'evasione, precedente, del 2001: in quanto a quell'episodio, "le ostatività di legge erano già cadute - spiega Ghedini - e l'osservazione era nuovamente positiva per la fruizione di permessi premio, mentre anche il carcere diceva che era presto per la semilibertà".
Da: http://www.repubblica.it/2006/b/sezi...iudicresp.html
Che dire? Questo articolo sulla Repubblica mi rende ancora più costernata... perché la scelta del magistrato di dare al detenuto omicidio un permesso premio era assolutamente legittima, ed era conseguenza di una buona condotta.