Comprende cosmologia, astronomia, fisica della materia, relatività, fisica delle particelle e qualsiasi argomento che concerne la fisica classica
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Comprende cosmologia, astronomia, fisica della materia, relatività, fisica delle particelle e qualsiasi argomento che concerne la fisica classica
La temperatura dell'universo è costante?
Direi di no, c'è letteralmente tutto nell'universo dalle stelle ai pianeti congelati.
Ho riaperto questa nuova discussione su questo argomento già trattato da Bruco nel Marzo 2010 e degenerato in polemica senza fine...in ottemperanza alle direttive ed al regolamento dei mediatori ritenendolo molto interessante.
Ciò premesso Bruco si chiedeva se la temperatura dell'universo fosse costante.
In primo luogo sembra ormai che l'universo dia in continua espansione dalla analisi dei quasars che si spingono a velocità relativistiche oltre il visibile e dalla costante di gravitazione universale che continua ad essere aggiornata e sembra confermare questa ipotesi.
E' da considerarsi anche il fatto che la quantità di materia a noi nota è molto inferiore a quella osservata ( materia oscura) e che le forze che spingono le galassie fuori dall'universo conosciuto (forza oscura) sono ancora sconosciute.
L'universo sconosciuto fra materia oscura e forza oscura rappresentano il 95% di quanto siamo in grado di vedere e misurare.
Mi occuperò di questo problema in post successivi ora...devo andare a pranzare!
Ciao a tutti e benvenuti nella nuova discussione!🤗🤔
Citazione:
Originariamente Scritto da gillan
Giuste le osservazioni di Vega e Doppio.
La questione in oggetto è molto controversa e si può riassumere nella domanda: l'universo si riscalda o si raffredda?
Come saprete la maggior parte del calore si concentra nelle stelle e nei loro agglomerati, le galassie, sotto forma di plasma che sostengono la loro reazione termonucleare...con emissione di luce (fotoni) e calore (vento solare) ...e trascurando la materia oscura...che per mio modestissimo parere non esiste...vedi le teorie di gravità modificata come MOND (MOdified Newtonian Dynamics)...con gran pace delle teorie standard e della relatività einsteniana...considerando che i buchi neri non sono altro che dei acculatori di energia che prima o poi rilascieranno l'energia accumulata (teoria di Hawking) si possono fare le seguenti considerazioni.
Secondo la teoria MOND dopo la formazione delle prime stelle i fotoni interferendo con gli eletttroni hanno aumentato la loro energia provocando la formazione di gas caldo.
Riepilogando questo processo cosmico... la materia inizia ad aggregarsi formando – per accrescimento e fusione – altre strutture cosmiche come galassie e ammassi di galassie. Il gas che cade gravitazionalmente nelle strutture, essenzialmente idrogeno, si costituisce come un elemento di base ed indipendente nella struttura dell'universo ... filamenti di gas caldo che sembrano creare una rete di connessione fra stelle e galassie e negli stessi ammassi galattici che sono state osservati con speciali radiotelescopi.
Qual è la sua temperatura? Nei casi più estremi, cioè nelle strutture di maggior massa come gli ammassi di galassie, il gas resta confinato dalla gravità ma si ionizza, si trova cioè in uno stato di plasma caldo – in cui una gran frazione degli elettroni è libera. Sono proprio loro i protagonisti del fenomeno noto come diffusione Compton inversa dei fotoni del Cmb (radiazione cosmica di fondo), o anche effetto Sunyaev-Zeldovich (S-Z) termico: si tratta di una vera e propria iniezione di energia nei fotoni della Cmb a causa dell’interazione con gli elettroni del plasma caldo e collassato nelle strutture più massicce come gruppi e ammassi di galassie – fotoni che risulteranno quindi spostati ad energie maggiori rispetto a quelle attese, nello spettro della radiazione osservata. Maggiore è la massa di queste strutture, maggiore è la loro temperatura e quindi maggiore il segnale S-Z, e più visibile risulterà, ai nostri occhi astronomici, il gas caldo degli elettroni e la struttura su larga scala stessa. Inoltre, poiché le strutture più massive si formano in modo gerarchico nel tempo, diventando sempre più grandi e numerose, è come se l’universo si popolasse sempre più di regioni calde. Detto altrimenti, è come se la sua temperatura media aumentasse.
Una ricerca recente, ha studiato proprio l’effetto S-Z in varie epoche cosmiche, trovando che la temperatura media del gas nelle grandi strutture dell’universo è aumentata di circa 3 volte negli ultimi 8 miliardi di anni, fino a raggiungere oggi circa due milioni di gradi.
Non chiedermi come hanno fatto a giungere a questa conclusione...è ben fuori dalle mie competenze.:D
Sono rimasto perplesso quando si definisce l'universo un "qualcosa" di limitato perché si afferma, secondo l'ultima teoria, che l'universo sarebbe in espansione.
Quanti universi ci sono allora? Cioè dove si espande? Nel vuoto? Il vuoto che, secondo la teoria dell'espansione accelerata, l'universo sta riempiendo non è universo? Se si, forse l'universo si sta assestando, ed a questo punto io direi che la temperatura di tutto l'universo conosciuto e sconosciuto è costante mentre nella parte del nostro universo ci sono gli estremi relativi, allora è probabile che da noi si stia raffreddando.
Bella domanda crepuscolo, il vuoto in cui si stà espandendo l'universo è (sempre secondo la teoria standard) semplicemente il nulla...che è molto peggio del "horror vacui del'antichità"
Se fai la stessa domanda a 10 scienziati diversi avrai 10 diverse risposte.
Ed allora che fare....non ci rimane che attenenersi alla definizione classica di luogo senza spazio-tempo.
comunque i limiti dell'universo dipendono dal nostro metro...cioè la velocità della luce, se la luce delle quasars visibili più distanti impiega 13,5 miliardi di anni luce ...cioè l'età del nostro universo osservabile quanto disterà in quel momento effettivamente la quasar in questine almeno il doppio... ma certamente anche di più visto che l'universo è in espansione accelerata.
Ed ecco che quella quasar nel giro di pochi milioni di anni sparirà dalla nostra vista...chissà quanti oggetti sono già al di là del nostro universo visibile...e quindi invece di parlare di limiti dell'universo dovremmo sempre parlare del limite del nostro universo visibile.
Le alternative non mancano...una di queste sostiene che non è l'universo che si espande ma il nostro metro che rimpicciolisce facendo sembrare l'universo più grande.
A mio parere questa ipotesi per quanto allettante mi sembra alquanto fantasiosa e difficilmente dimostrabile.
Ciao!:)
Me lo diceva sempre mio padre....le germanie devono restare separate.
Diavolo di crucchi mangiakartoffeln....arrivano sempre primi loro e se l'america non avesse soffiato Von Brawn alla Russia ed E. Fermi...non so come sarebbe andata a finire...saremmo tutti a mangiare patate!
La MOND dovrebbe spiegare alcune anomalie gravitazionali nella rotazione delle galassie e l'S-Z serve per le cosiddette anisotropie della radiazione cosmica di fondo, interazione dei fotoni della radiazione cosmica di fondo con gli elettroni della nube intergalattica o dell'ammasso di galassie.
Per me quella descritta non è una constatazione vista dalla Terra, dal punto di vista terrestre, ma ho l'impressione che chi stesse galoppando la velocità di espansione dell'universo limite.
Bisognerebbe conoscere le velocità relative per sapere se noi siamo come quel pilota che aspetta a terra il ritorno del suo gemello partito per le stelle per verificare se è rimasto un giovanotto:asd:.
Ciao.
Non esistono velocità relative, la relatività generale afferma che la velocità della luce è costante rispetto a tutti i sistemi inerziali...quello che si osserva (come nell'esempio dei gemelli) è la contrazione dello spazio-tempo già verificato sperimentalmente.
Se potessimo galoppare alla velocità della luce nella realtà non vedremmo nulla, ma una visione analoga a quella proposta nei telefilm avverrebbe a velocità prossime a quelle della luce, grazie a un effetto di distorsione chiamato Lampa-Terrell-Penrose.
Inoltre, già al 10% della velocità della luce, a causa dell’effetto Doppler, si inizierebbero a percepire diversamente i colori, passando dallo spettro giallo a quello del violetto, fino a raggiungere progressivamente il nero più totale, man mano che ci si avvicina alla fatidica soglia.