Tra moglie e marito...non mettere dito!

Come da titolo, appunto, il proverbio dice "tra moglie e marito, non mettere dito"; ovvero non bisogna mettersi in mezzo nelle liti tra coniugi. Vero, ogni coppia ha le sue dinamiche e i litigi vanno risolti tra partner, ma c'� un momento in cui si dovrebbe intervenire in qualche modo?

Una mia amica, si � sposata pochi anni fa con un uomo di cui non � mai stata completamente innamorata. Hanno un bambino di sei anni e il matrimonio, � avvenuto per sistemare alcune questioni burocratiche. :no:
Io mi sono sempre pronunciata contro quest'unione, perch� secondo me, sarebbe stata una fonte di sofferenza per lei.
Come previsto, i problemi sono arrivati: prima piccoli e poi grossi. La scorsa primavera hanno iniziato ad avere litigi sempre pi� pesanti e il rapporto sembrava irrecuperabile. Lei non fa altro che lamentarsi da anni di com'� lui, di come non le dia le cose che vuole, si guarda intorno verso altri, ecc. Lui idem, ma ha voluto tenere la famiglia unita per il piccolo. Io ho cercato di tenermene fuori il pi� possibile, anche perch� dopo un po' di volte, in cui ascoltavo e davo timidi consigli, mi sentivo un po' inutile e, onestamente, di avere i resoconti delle loro discussioni nei particolari, non me ne poteva fregare di meno. Via, via ho smesso di rispondere ai messaggi, alle telefonate, ecc. perch� il ruolo di consulente matrimoniale mi stava piuttosto stretto e sentire le lamentele di una persona che non ha voglia di risolvere veramente i problemi, dopo un po', � fastidioso.

Da qualche settimana, questa mia amica si � fatta risentire. Io ho avuto parecchi problemi e non le ho dato molta retta, ma ora sta iniziando a farmi preoccupare. A quanto pare suo marito a volte alza le mani e si comporta male, minacciando, urlando e terrorizzando il bambino.

Non so nemmeno io cosa fare. Parlarle serve a poco, non ne vuole uscire da questa storia, ma allo stesso tempo non mi sembra giusto stare a guardare, mentre quello l� le fa violenza.

Voi che fareste?

Hanno bisogno di recuperarsi. A vicenda. Potresti invitarli a ripensare le radici...le ragioni del loro stare insieme. La cosa da evitare � dire: "Io te l'avevo detto".

Si, ma questo avrebbe senso se il matrimonio tra loro, avesse delle basi affettive e sentimentali. Loro si sono sposati perch� hanno avuto un figlio per caso e perch� lui aveva bisogno del permesso di soggiorno...
Non � che quando si sono sposati si odiassero, ma secondo me per sposarsi devono esserci di mezzo altre cose...

Beh, allora cosa intendi quando dici "non completamente innamorata"? Una qualche base sentimentale c'era o no?

Io riporto quello che mi ha detto lei. Ha sempre sostenuto che lui non le ha mai fatto battere il cuore, che con lui ha poco in comune, se non il figlio. Dice che sono culturalmente diversi e che anche fisicamente non la fa star bene.

Sostanzialmente si vogliono bene come due amici, perch� hanno condiviso la vita per un bel po' di tempo, ma non si amano.

Un figlio � "poco" secondo te?
Proprio da quella creaturina venuta al mondo per mezzo loro, potrebbero ripartire e dare nuovo ossigeno al matrimonio: E' troppo presto per smettere di lottare.

Io la vedo diversamente.
Non ha nessun senso forzare un'unione, soprattutto se lui si permette di picchiarla, minacciarla e suo figlio ne � terrorizzato.

Non hanno deciso di creare una famiglia. Lei � rimasta incinta per un puro caso e non era la prima volta. Questa, secondo me, si chiama incapacit� di essere responsabili, non � amore, � fare le cose senza usare la testa, tant'� che alla fine si � sposata uno che nemmeno le piace sul serio.

Comunque la mia preoccupazione, non � dare dei consigli a lei o a lui. Quello sono fatti loro, ognuno decide per s� che fare della propria vita. Il mio dubbio si � sollevato ora, perch� si sta parlando di VIOLENZA. Del resto non mi interessa, ripeto: sono cose loro.

Sei in una posizione molto difficile.
Potresti provare a parlarle, a dirle di reagire alla violenza, soprattutto perch� c'� di mezzo un bambino che rischia di crescere in un ambiente malsano e fatto di silenzi, urla, omert� e paura.
E' importante che lei capisca che deve togliere il bimbo da una situazione potenzialmente pericolosa e dannosa.
Se non lo capisce da sola non so quale sia il giusto modo di comportarti, col bimbo di mezzo � dura stare a guardare e dire "affari loro".

Che ci sia da combattere � fuor di dubbio. Se in pi� subentra anche la violenza, la faccenda diventa drammatica, � vero.
Sono sposati solo civilmente?

Si sono sposati in comune e (non ne sono sicura) con una sorta di rito musulmano.

Ailis, se lui alza le mani ed � violento consigliale di parlarne con un'associazione che si occupa di violenza sulle donne. Purtroppo molte donne vivono questo incubo per anni senza riuscire a uscirne, e a volte si sfocia nella tragedia. Nelle associazioni ci sono anche psicologi e consulenti che sapranno consigliarle come comportarsi...

Citazione:

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Originariamente Scritto da Ailis

Si sono sposati in comune e (non ne sono sicura) con una sorta di rito musulmano.

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Capisco. Manca anche il poter pregare insieme, allora. Mi allineo al suggerimento di Dark, qualora le violenze perdurassero.

L'ha gi� fatto, ma alla situazione attuale, non � cambiato molto, anzi la situazione � peggiorata perch� lui si sente "minacciato". Uff un bel casino.

non vorrei essere frainteso per cinico, ma queste situazioni purtroppo sono paragonabili alle tossicodipendenze;
nel senso che chi ci finisce di solito ha una predisposizione, perch� in genere non � che manchino gli indizi la capacit� di rendersi conto che non sarebbe il caso, sin dall'inizio;

in questi casi, o si tratta di una persona a cui sei legatissima e per la quale ti senti di assumerti una responsabilit� attiva - come se legassi un amico tossico alla sedia, per intenderci - oppure puoi solo dare un conforto blando;
perch� se lei si � scelta quella susta per il suo qulo, vuol dire che di quella aveva bisogno;
tanta gente � masochista in misura pi� o meno accentuata, perch� questo li fa stare meno in ansia di quanto sarebbero in una felicit� comunque caduca e allevia il timore di una punizione divina: guarda come soffro gi�; non mi punire..!
perci� si accoppia cos�, e se finisce cerca qualcuno della stessa risma...

per esperienza diretta, le coppie vanno lasciate tranquille nella loro felicit�/infelicit�, perch� tanto non c'� nessun senso intellegibile dall'esterno quando la relazione deraglia in un tragitto guidato dalla nevrosi, se non il senso della nevrosi stessa, che impera.

nno fare nulla tanto non serve

sta a lei evitare di finire nelle cronache dei tg