Farmaci di marca ed equivalenti

Sono anni che ci viene propinata l'uguaglianza tra i due prodotti; ma per mia esperienza questa non sussiste su una larga fascia di farmaci.

La differenza fra i due segue principi inizialmente economici, nel senso che se un farmaco rientra nella fascia di tempo in cui � coperto da brevetto dalla sua scoperta, non si possono mettere nel mercato prodotti con lo stesso principio attivo.

Lo stesso principio attivo, sembra essere l'unico paramentro sufficiente per definire un farmaco equivalente, ma cos� proprio non �. Intanto bisogna per onest� elencare le carateristiche che un farmaco equivalente deve possedere, che non si limitano invero al solo principio attivo:

Un farmaco equivalente deve:

Citazione:

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- avere lo stesso principio attivo, ossia la sostanza responsabile del suo effetto
farmacologico (terapeutico);
-il principio attivo non deve essere protetto da brevetto;

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e ok, fin qui ci siamo. Continuiamo:

Citazione:

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- avere la stessa forma farmaceutica e via di somministrazione (per es.
compresse,capsule, soluzione iniettabile etc.
- avere lo stesso dosaggio unitario;
- essere bioequivalente al medicinale di riferimento;
- avere un costo di almeno il 20% inferiore rispetto al corrispondente medicinale di
riferimento.

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Tutto pulito pare, equanime e tendente al vantaggio dei generici rispetto a quelli di marca.
La verit� � pi� complessa, e comunque essa non porta all'equivalenza. Molti di noi abbiamo avuto esperienza di farmaci dei due tipi, proposti da farmacisti senz'altro in buona fede nel consigliare l'uno (di solito) o l'altro.

Chiaramente ogni prodotto ha per la farmacia un margine di guadagno differente, quindi dovremmo sapere i prezzi all'acquisto ed alla vendita dei due prodotti. sarebbe utile parlare del fatto o mia opinione che illustrer�, che � molto pi� il medico di famiglia che "vende il farmaco" e ci guadagna, pi� che la farmacia. Torner� sull'argomento. Ma torniamo alla differenza fra i due per come � percepita.

Molti hanno avuto esperienze nella scelta dei due prodotti e per una gran fetta essi sono effettivamente equivalenti. Ma allo stesso modo penso che a volte abbiamo potuto verificare alcune differenze.

Prima di esporre i miei dubbi, vorrei avere le vostre esperienze. I farmaci generici sono sempre stati uguali uguali? Ovviamente mi rivolgo a chi ha provato entrambi i prodotti.

A voi :)

Mah, come si fa a dire? Ad esempio per il mal di testa ho preso brufen o il pi� generico ibuprofene, ma senza trovare delle differenze, nel senso che entrambi mi attenuano il mal di testa. Magari poi le differenze ci sono, ma io posso valutare solo l'effetto finale, ossia che mi si risolva il problema...

L'argomento � assai interessante, ssperiamo di non leggere castronerie.

Un aspetto da tenere ben presente � in quale modo viene confezionato il farmaco, se in compresse (cpr) o capsule (cps) ovuli, gocce (gtt), o fiale (fl). L'equivalente avr� la medesima forma dell'originale ma prendiamo ad esempio i 'Prazolo' (Omeoprazolo, Lansprazolo, Esomeprazolo etc.) tanto utili nella protezione per e dello stomaco. Questi sono disponibili, in alcuni casi, sia in compresse che in capsule ed ecco che il generico, per risparmiare, si pu� urilizzare, purch�, a mio avviso, sia in formato compresse e non in capsule, poich� il talco per confezionare la compressa non dar� problemi, mentre la 'gomma', proveniente dalla Cina, per preparare le capsule, assai spesso � risultata nociva....

I farmaci salvavita non esito mai a scehliere solo quelli di marca, pagando il relativo sovraprezzo, per altri, sempre curativi, si pu� prendere in considerazione l'equivalente, un esempio?

Per abbassar-controllare il colesterolo si utilizza l'Atorvastatina, ecco che un 'generico equivalente' fa risparmiare rispetto a quelli di 'marca'.

Compro sempre gli equivalenti. Tra varie marche di equivalenti mi � capitato di notare lievissime differenze nel passaggio da una marca all'altra, negli effetti collaterali tipo ritenzione idrica o disturbi digestivi. Credo che possa dipendere dagli eccipienti utilizzati, tipo la presenza o meno di lattosio, edulcoranti, ecc. per chi � sensibile.

Uso pochissimi farmaci (per fortuna) e di solito non noto differenze tra equivalenti e "originali".
Il loro lavoro lo fanno, ma ammetto che spesso devo curare delle emicranie o delle infiammazioni al nervo sciatico, o i classici dolori mestruali,
quindi bisognerebbe forse testare i farmaci su qualcosa di pi� specifico.

Parto con un paio di esempi, arecata ha gi� messo pi� carne seria al fuoco ma prima di rinfrescarmi le idee vorrei dire qualcosa di "fronda"

Alcuni farmaci in gocce sono edulcorati. Ho una limitata esperienza con lo xanax. Beh, quello di marca ha un sapore al mandarino. Io ODIO l'aroma artificiale al mandarino, lo avrete presente, c'� in tante caramelle dolcini sciroppi per la tosse ecc. L'alprazolam (xanax generico) ha un altro sapore. Un punto per il generico.

Due: il ventolin � uno spray antiasma che molti conosceranno. Imparare a usarlo correttamente non � facile e immediato, se non si seguono le istruzioni va tutto sulla lingua e sul palato. Fa cmq effetto cos� per via sistemica (viene assorbito nel sangue) ma in modo estremamente diluito. Per questo molti si attaccano al ventolin finch� non sopravviene una crisi tachicardica pi� o meno seria.
Il ventolin generico (ora non riordo se � il ventolin, qualcosa del genere) ha uno spray che sputa uno schizzetto stile degli spray contro il mal di gola. A questo punto oltre che irritante � impossibile assumerlo correttamente. Un punto per quello di marca.

Tre: il principio attivo si chiama cos� perch� � quello che agisce sul disturbo interessato, ma non � che gli eccipienti siano acqua calda. Sono sostanze chimiche che nel corpo non sono inerti. Per esempio, se un farmaco di marca ha l'aspartame (non entro in merito a aspartame si o no, per fare un esempio che conosciamo tutti) posso preferire quello senza aspartame. Pi� in generale, i farmaci hanno i loro "ingredienti" e principi attivi o no, andrebbero valutati come le etichette delle cose da mangiare.

Ora mi faccio i miei compitini sull'origine geografica dei generici e sui controlli, cos� posso raggiungere arecata sul sodo della discussione :asd:

Fatte ricerche, � un po' lunga ma vale la pena vi prego di seguirmi, vale la pena.

Facendo ricerche su google (il cui logaritmo odio sempre di pi�) non ho trovato altro che siti istituzionali e/o siti di giornali non proprio antagonisti, vedi Panorama (non mi piace l'antagonismo puro, ma vorrei sentire entrambe le campane e alcuni presunti gombloddari, che amer� sempre cmq pi� di Sallusti, sono ottimi punti di partenza per ricerche online)

Tre pagine di appiattimento. E chi arriva mai alla quarta pagina di google? Intendiamoci, quello che scrive il giornalista medio � una via di mezzo tra quello su cui non � specializzato e quello che pu� scrivere. Non ci vuole molto a capire che se domani fossimo assunti in un giornale un articolo contro i farmaci generici � come mettersi sotto la zampa di un elefante africano incazzato e anch'io se scrivessi su un blog ad alta visibilit� avrei qualche remora a dire quello che dico quindi no biasimo nessuno.

Tant'�, l'informazione scientifica in italia � quello che �.

Gli interessi sono da entrambe le parti. Faccio un esempio per parte.

Nuovi farmaci, pressoch� sempre usati, sono entrati nel mercato esattamente quando il precedente andava in pensione. Sono piccole variazioni con discutibili benefici rispetto a quelli precedenti, solo che siccome chi deve controllare tra la corruzione dilagante (s�, sono gombloddaro) e la paura di mettersi contro cose troppo grosse non controlla e dice :sisi: :sisi: :sisi:

Insomma, chi deve certificare che un farmaco � effettivamente pi� vantaggioso di uno vecchio ha la stessa libert� che ha uno studente di maturit� che scrive sul compito in classe "la commissaria ministeriale � una puttana".
Scrivi, scrivi... tua moglie e i tuoi figli saranno molto felici di sapere che hai lasciato un lavoro ben retribuito per raggiungere la sempre crescente quota di disoccupati italiani :sticazzi:



Oggi molto usata per le allergie � la Desloratadina. Conosciuta come Aerius o Azomyr. Sostituisce la precedente Loratadina, uscita dal brevetto. Non importa che non la pagate perch� in fascia A, la paga lo stato per ogni scatola che prendete.

Riporto e traduco da American Family Physician (originale):

Citazione:

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La desloratadina � simile in termini di efficacia alla fexofenadine e ci si aspetta di produrre risultati simili alla loratadina e agli altri antistaminici non sedativi. Non c'� nessun vantaggio clinico per un paziente che passa dalla loratadina alla desloratadina. Tuttavia, pu� essere una scelta conveniente per quei pazienti la cui assicurazione medica non copre pi� la loratadina, se la quota di pagamento � inferiore al costo del prodotto.(Il che non � ovviamente il caso dell'Italia, ndacquerapide)

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D'altra parte, i farmaci generici sono fatti perlopi� in India e Cina. Non che i farmaci griffati siano fatti sempre nello stesso posto, Novartis e co. delocalizzano ovunque e non producono direttamente centinaia di farmaci su cui mettono il marchio, ma almeno sono di solito fatti in Europa.

Il problema dei generici? I controlli. Questi paesi non devono osservare la certificazione europea di qualit�. Va bene, controlli a caso vengono fatti alle frontiere, ma vuoi mettere uno stabilimento in terra, mettiamo, spagnola, che ben si pu� aspettare un controllo in ogni momento con uno stabilimento cinese i cui prodotti vengono testati a volte a lotti dalla scientifica della finanza? Nel secondo caso tra l'altro nessuno rischia troppo. Fucilano facilmente in cina ma non per questo.

Intanto escono notizie non proprio rassicuranti e si sa, queste cose sono come i fenomeni di corruzione: ne becchi uno su tanti.

Ma non prendiamo per oro colato quello che dice l'aifa, se qualche anno fa il direttore generale � stato arrestato per aver preso mazzette per non fare controlli "scomodi" sull'aulin.

Pi� che discutere sul sesso degli angeli, se accettate un consiglio, acquistate con tranquillit� i farmaci sintomatici equivalenti, mentre, per i curativi salva-vita, affidatevi al farmaco di marca.

Cerco di spiegare meglio :uin'emicrania passeggera, una febbricola, un raffreddore, un mal di gola ed altri malanni di analoga rilevanza, possono benissimo venir curati con i farmaci generici, ma uno stato febbrile-virale (bronchite con febbre etc.) che richiede un valido antibiotico come il ceftriaxone, � da preferire, a mio avviso, il Rocegin della Roche, ai generici.

i farmaci curativi per le patologie croniche, come ad esempio i calcio antagonisti, sono farmaci salvavita per i cardiopatici (Classe C08), il principio attivo verapamil era esclusivo della Knoll con l' Isoptin (ha una classe a se, la C08DA01), oggi ci sono i generici, si risparmia 'qualcosa' sul ticket, ma ne vale davvero la pena rischiare?

Un altro antibiorico � la Levofloxacina (Levoxacin della Glaxo) che dovrebbe avere, in esclusiva, il principio attivo perch� la Levofloxacina generica � un emiidrato del principio attivo.

Per chi non lo sapesse, negli ultimi mesi, mia moglie doveva assumere un farmaco in capsule, fornitomi dalla farmacia dell'ospedale di nome Revlimid, 21 capsule alla modica cifre di 10.640,00�, in pratica 507� a capsula. E' pur vero che l'AIFA (quindi lo stato) riconosce il 50% del prezzo di fustella, ma � mai possibile un costo del genere? Certo che se fosse possibile sai quanti ci proverebbero a fare un 'generico' similare? E voi vi fidereste?

Certi prezzi sono ancora pi� assurdi se si pensa che la stragrande maggioranza delle spese per le case farmaceutiche sono sul marketing e il confezionamento dei prodotti altro che "la ricerca" :no:

A leggere ste cose mi si contorcono le budella. Alla fine c'� sempre qualcuno che si diverte a giocare con la nostra vita. Anche coi farmaci.