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Ritorno al '900
Io sento spesso situazioni, nel mondo del lavoro, che mi fanno pensare che siamo tornati ai primi del '900...
quando ancora non c'erano state tutte le lotte dei lavoratori per ottenere dei diritti sul lavoro...
Trucchi delle aziende per non pagare tasse ai danni dei lavoratori, e quando i lavoratori si ribellano: licenziamnto
http://www.ilsole24ore.com/art/impre...?uuid=AE0cmi4C
Mamma di 39 anni licenziata perché chiede di non entrare alle 7, come stabilito dal software aziendale (IKEA) che elabora i turni, per portare il figlio disabile a fare le terapie.
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2...lgoritmo.shtml
Gente che lavora a 3 € l'ora, senza assicurazione e con orari che cambiano ogni settimana...mah !
Nella sua intervista al Corriere della Sera, Delrio - dopo aver vestito i panni del mediatore nella vicenda taxi - da un lato si è detto "aperto" nei confronti dell'innovazione "che in molti campi sta migliorando le nostre vite", ma dall'altro ha sottolineato che la tecnologia non è "un bene a prescindere. Dipende da cosa fa, da come lo fa, dalle conseguenze". E l'esempio che riporta è: "i fattorini in bici che portano le cene a casa per tre euro l'ora, per dire: sono innovazione o sfruttamento? Nuovo non significa per forza meglio".
https://www.agi.it/innovazione/food_...ws/2017-02-24/
e poi i giovani non sanno un tubo di tutte quelle lotte, e mi sembra che ricomincino da zero in un mondo molto più complesso e globalizzato di quello degli anni '60...
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I giovani d'oggi sono sovrastimolati fin dalla nascita con internet e cellulari, nonostante queste tecnologie per paradosso solo apparente sono sempre più ignoranti, si accontentano della prima risposta che trovano, non si sanno esprimere e fra poco non sapranno neanche tenere una penna in mano. Vivono fra le quattro mura in famiglie ridotte quando non disastrate, e ciononostante crescono nella bambagia, credono di avere tutti i diritti ma non sanno soffrire né conquistarsi le cose; figurarsi se possono avere solidarietà e senso sociale.
Anch'essi sono figli del loro tempo, come ciascuno del proprio, e rappresentano lo specchio della società in cui stiamo vivendo: non posso evitare di pensare a quanto l'impoverimento e la polverizzazione delle coscienze siano del tutto funzionali a un'epoca caratterizzata dallo svilimento del lavoro e più in generale dei diritti acquisiti nei decenni passati, che tuttora esistono ma solo sulla carta, a fronte di un apparato burocratico soffocante che invece di rendersi utile al cittadino pensa solo a pesargli addosso complicando leggi e procedure, onde salvaguardare la propria esistenza. Va da sé che quei fortunati che ancora conservano un lavoro valido devono provvedere anche a mantenere un'orda di parassiti, che poi sono gli stessi a dare l'allarme per la perdita di competitività del paese.
Per fortuna ogni tanto fra i giovani qualche mente sveglia e curiosa si trova ancora, ma sono rare eccezioni, e soprattutto non sanno come si viveva prima, avendo conosciuto solo quest'epoca di ottundimento.
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hai detto tutto! :v
cmq sostanzialmente concordo..purtroppo.
Anche se... forse i giovani sono meglio di quel che pensiamo.. almeno spero !
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Sono meglio! E vengono trattati peggio. E' la contraddizione di fondo italiana :(
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Però che non dobbiamo più tenere la penna in mano è un avanzamento tecnologico e un progresso per il genere umano.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Magiostrina
Però che non dobbiamo più tenere la penna in mano è un avanzamento tecnologico e un progresso per il genere umano.
mah non so... scrivere con la mano di sicuro faceva sviluppare aree del cervello diverse
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Yele
mah non so... scrivere con la mano di sicuro faceva sviluppare aree del cervello diverse
Si, come imparare a memoria testi non scritti quando ancora non era stata inventata la stampa. In entrambi i casi ne abbiamo guadagnato in velocità e chissà cos'altro.
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mah, a me hanno detto che se non hai mai tenuto la penna in mano non puoi portare a termine gli studi...:asd: