Soffrire,
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Soffrire,
18 giugno 1989, domenica ore 14.45, un mio amico seduto dietro di me è morto dopo lo schianto, io l'ultima persona che lui ha visto, con cui lui ha parlato.....la sua giovane vita sciolta nel sangue sull'asfalto rovente, le mie mani sulla sua ferita alla testa.......
no, non è passata, non passerà, vive con me, vivrà sempre con me!
Questa dev'essere una vera sofferenza... Forse quelle che non passano...
ci sono avvenimenti e situazioni passati per cui non aiuta a ricordare
OT per me
Ci sono cose che ti segnano.
Cose che ti faranno stare male per sempre, seppur sempre un poco meno con l'andare del tempo.
Mi sono trovato ferito, sanguinante nel cuore e nell'anima. Salvato da persone a cui ero molto legato, alcune delle quali non sono pi
Un buco... uno squarcio...
poi un "non esserci"...
e tanta confusione e angoscia quando ho tentato di superarla... solitudine...a ritrovarsi con 'sto buco incolmabile dentro...
L'ho fatto, con l'aiuto di una persona che mi ha insegnato a usare gli strumenti che mi appartengono e di cui non conoscevo neanche l'esistenza.
L'ho superata tirando fuori due palle così e lasciandomi dietro la zavorra che mi impediva di risalire....
L'ho fatto con l'amore che ho finalmente accettato di ricevere da me e da altri, accettando la compassione nella sua accezione più vera...
L'ho fatto anche forte dell'idea che la mia visione non può cambiare il mondo ma il mio modo di vivere le mie cose.
[QUOTE=Xilinx23]Fa male ogni giorno, ogni volta che ci si pensa. E ogni volta si arriva a pensare SE si sarebbe potuto fare altrimento, SE ci fosse stata un'altra possibilit
io ho sofferto per colpa di persone che si sono prese gioco di me in un momento in cui io ero troppo debole per reagire.
Non avevo certezze, non avevo riferimenti, e le persone a cui mi sono aggrappata mi hanno tradita e ferita deliberatamente.
Dopo 4 anni mi sono liberata delle mie catene e sono rinata...non mi guardo mai indietro pensando che ho sbagliato a non cercare la forza di liberarmi prima di quel peso, nè che vorrei cancellare tutto.
Quello che è successo fa parte di me e mi ha insegnato a vivere.
Qualche volte mi capita ancora di sognare quei momenti, e allora mi fermo a riflettere sulla mia vita perchè è un segnale che il mio corpo mi da quando a bisogno di cambiare qualcosa.
[QUOTE=LaVale]io ho sofferto per colpa di persone che si sono prese gioco di me in un momento in cui io ero troppo debole per reagire.
Non avevo certezze, non avevo riferimenti, e le persone a cui mi sono aggrappata mi hanno tradita e ferita deliberatamente.
Dopo 4 anni mi sono liberata delle mie catene e sono rinata...non mi guardo mai indietro pensando che ho sbagliato a non cercare la forza di liberarmi prima di quel peso, n
...scusatemi... mancava una "H"
Soffrire fa parte di noi, della nostra vita. Certe sofferenze non si cancellano, ma secondo me si possono trasformare. Le cicatrici servono a renderci pi
sai a volte serve guardarsi indietro per capire dove si sta andando . Parlo solo per mia esperienza personaleCitazione:
Originariamente Scritto da LaVale
Dark è davvero così come dici.
Ma prima di soffrire ancora non lo sai... e quello che stai passando magari ti sembra insormontabile.
Io pensavo di morire in quei momenti, e mi sono lasciata andare. Io ero sempre quella forte, su cui gli altri potevano contare. Ma alla fine non sapevo neanche più io chi ero e com'ero.
Mi sono lasciata trascinare dagli eventi e dalle persone... la cosa più sbagliata che si possa fare... mettere la tua vita, le tue decisioni in mano agli altri. Io non ero più io e così ho iniziato a sbagliare... sbagli che mi hanno portato ad altri sbagli, e la sofferenza cresceva anche se mi illudevo di scansarla.
Fino al mio errore più grande che mi ha scosso.
Perchè io non avevo nessuno che mi diceva "Soli ma che cazzo stai facendo??" oppure che mi dava una spalla su cui piangere. Nessuno.
Ed è stato meglio così... ho toccato il fondo per poi risalire. E un angelo, davvero sceso dal cielo mi ha insegnato e volare.
Un pò di forza, un pò d'orgoglio, la consapevolezza che finchè sei viva ce la puoi fare.
E sono ancora più contenta perchè sono stata io e solo io a tirarmi su. Non devo ringraziare nessuno... Ci saranno altre cose che mi faranno star male, cose più pesanti, più difficili, la vita è questa.
Ma finchè saranno meno difficili di quello che ho già superato andrà tutto bene.
Io sinceramente, nonostante abbia appreso molto su di me, attraverso la sofferenza, ho ancora dei dubbi sull'UTILITà della sofferenza...
io avrei fatto volentieri a meno...
...e per aggiungere una riflessione al mio post di prima, direi anche che forse più che superarla, si riesce a conviverci, ad accettarla... ma se una ferita c'è stata, si può cicatrizzare, ma lì rimane...parlo di sofferenza profonda... che non dipende da tue scelte, in cui veramente sei vittima di qualcosa di inevitabile...
e il superarla per me è stato appunto accettarla e non darle la possibilità di togliermi la felicità... Ci sono tutte e due in me...ben presenti,ma ognuna con un suo spazio...
Hai ragione Micol... anche io ne avrei fatto a meno. Anche perch