Buon 25 aprile

Mi piace il 25 aprile perché è divisivo.
Mi piace il 25 aprile perché non è la festa di tutti. Perché, celebrandolo, ti costringe a prendere posizione.
Mi piace perché chi non lo festeggia si sente sempre in dovere di giustificarsi, smarcandosi e saltellando fra scuse, cazzate e vergogna, perché in fondo sa che c'è solo un motivo per non festeggiare il 25 aprile.
Mi piace il 25 aprile perché non è semplicemente una festa, è memoria. Perché non devi andare a pranzo da nessuno, vestirti elegante, fare regali. Mi piace il 25 aprile perché non c'è una liturgia concordata, perché lo puoi festeggiare dove vuoi e come vuoi. Però lo devi festeggiare.
Mi piace il 25 aprile perché è sobrio, solido, inamovibile. Perché anche se son passati gli anni e c'è chi vorrebbe dimenticare, annacquare, smussare gli angoli e magari chiudere tutto il discorso con una gita fuori porta, lui non si lascia banalizzare, ammorbidire, semplificare.
Mi piace il 25 aprile perché non ci sono dolci tipici, non ci sono uova, non ci sono decorazioni, né saldi. Mi piace perché rigetta naturalmente ogni tentativo di commercializzazione, e anche se qualcuno prova comunque a venderselo, finisce sempre col risultare fuori luogo.
Mi piace il 25 aprile perché, ogni volta, riesce sempre a far incazzare le persone giuste.
Mi piace il 25 aprile perché spesso ha più dignità di chi lo celebra. Mi piace perché resiste a ogni forma di speculazione, di narrazione, di abuso. Perché indipendentemente da queste righe e da tutte quelle che ogni anno lo imbrattano, lui riesce a raccontarsi benissimo da solo.
Mi piace il 25 aprile perché è l'unico giorno in cui non solo si celebra un valore, ma lo si rivendica e lo si trasmette ad altri.
Mi piace il 25 aprile perché ogni anno ha sempre la stessa forza. Perché se da queste parti il fascismo è ricorsivo, lo è pure la voglia di pigliarlo a calci in culo.
Mi piace il 25 aprile perché è una festa che viene presa molto sul serio, e l'idea di un Paese dove, nonostante tutto, la liberazione rimane un discorso serio mi rassicura.
Soprattutto mi piace il 25 aprile perché è imprescindibile. E se decidete di non festeggiarlo, lo state festeggiando.
Buon 25 aprile.

https://youtu.be/kWkIS084eSw

Che sia stato un buon 25 aprile a te pazza di Acerra e alle persone come te.

Una netta lezione del presidente della Repubblica sulla nascita e il valore della nostra Costituzione dalla Resistenza e dalla lotta al Fascismo.

https://www.repubblica.it/politica/2...www.google.com

Che poi se non erro, il 25 Aprile del 1945 fu il giorno della resa agli alleati, delle forze dell'asse dislocate in Italia. Data usata dopo la guerra per festeggiare anche lo sforzo dei partigiani contro i nazifascisti.

Detto ciò io da italiano non fascista dico :

L'Italia è stata fascista per oltre vent'anni e molti italiani hanno creduto nel fascismo, altri no, naturalmente.
Degli italiani che hanno creduto nel fascismo, molti ci sono nati in quegli anni e fino ai vent'anni avevano vissuto in uno nazione senza conoscere pienamente cosa volesse dire essere liberi.
Liberi di agire, liberi di dire, di fare, di non fare.... insomma avere un termine di paragone. Vent'anni sono tanti...

Con la guerra, a parte gli entusiasmi iniziali, le successive privazioni e tragedie personali hanno "aperto" gli occhi alla gente.... o magari gli hanno fatto cambiare idea... e per carità è più che giusto.

Io colloco il fascismo italiano nel suo contesto storico.... e condanno ogni forma di abuso e di costrizione presente oggi... anche se continuiamo a viverci in un contesto del genere...

Pertanto non penso, ne immagino che oggi come oggi, si possa tornare a fascismo di quel tempo... sarebbe anacronistico, irreale, la gente oggi ha i mezzi per conoscere, informarsi e quindi capire
che l'uomo forte e i suoi gregari, non hanno più spazio in un contesto moderno.

Detto ciò, parlare di antifascismo oggi riferito a quello di 80 anni fa, non ha più senso. Mi fa piacere osannare i partigiani (Pertini è per me un mito) ma gridare al lupo al lupo, mi sembra un voler
tenere il fronte sempre aperto contro una direzione, senza poi guardare la supposta che viene da un'altra direzione....

per esempio uno Stato moderno e liberale che impone la vaccinazione a tutti... senza avere il coraggio di entrare in casa tua con "l'olio di ricino", piuttosto minacciarti di non darti il bollino verde (green pass)
per andare a lavorare... se non è una forma di costrizione questa e quindi un esempio di fascismo moderno...

ma lo dico come linea di principio.... mica perché no vax.... perchè io vigliaccamente poi mi sono andato a vaccinare, dovendo scegliere se farlo o non portare a casa il pane.



Voi direte ma che c'entra?

C'entra... perchè alcuni associano il colore nero al fascimo... ma ci sono altri fascismi di altri colori, ma pure sempre gli stessi.

Il 25 aprile rappresenta memoria, liberazione dal nazifascismo, da un regime dittatoriale...un simbolo di liberazione e quindi di ritrovata libertà e un monito per il futuro. Perchè le dittature non sono solo "nere" ma possono essere di vari colori anche "rosse".

Il 25 aprile, amici ed amiche, il giorno della memoria, sono importanti per non dimenticare. Sono importanti perché l'uomo tende a ripetere i suoi tragici errori: ce lo dice la Storia, purtroppo.

In merito a questo episodio :

https://www.youtube.com/shorts/VmMP1zRPdg4


Stamane ho sentito via radio l'intervista al reduce...
e niente, sarà anche una brava persona ed eroe nazionale, ma anche un tantino spregevole...
e soprattutto uno di quegli anziani che credono di avere una loro morale "uber alles" e tanto basta
per giustificare la mancata stretta di mano ad uno che non stima, anche se indossa, come lui,
il "fascio" tricolore anche se non intorno al collo. E a Sgarbi tutto si può dire, tranne che fascista.
Certi "pensionati" è meglio che rimangano a casa se non sanno distinguere l'uomo dalla carica
che questo rappresenta.