Originariamente Scritto da
sandor
si. il problema che volevo porti sarebbe: non ora ma in futuro, potrebbe essere possibile utilizzare il calore di scarto per produrre energia in maniera indefinita? cioè: quando è che si può dire che il calore di scarto non è più utilizzabile, a quali livelli e a quali quantità di temperatura?
La certezza é che a -273,15 °K la materia é al suo stato quantico di energia minima.
Per il resto, non sono competente per rispondere esaurientemente e tanto meno per fare previsioni
ecco. ad esempio l'acqua rappresenta una risorsa "quasi inesauribile", e quindi non vedo perché tu dica che occorre modulare la quantità di acqua immobilizzata introducendo nuove quantità. insomma quando è che il potenziale energetico dell'acqua di una diga si esaurisce con la conseguenza che l'acqua contenuta nella diga diviene inutilizzabile per produrre "energia"?
L'acqua nel mondo/universo é tanta, ma nella diga, no. E la potenza disponibile dipende anche dal "battente idraulico" (l'altezza dell'acqua nel bacino), oltre che dal "salto" (il dislivello) e la portata. I sistemi di pompaggio esistono in centrali con bacini idroelettrici poco alimentati e con grande "salto", nei quali la potenza é data principalmente dall'altezza, più che dalla portata. Non certo nella centrale di Itaipù :D
L'acqua contenuta in un bacino é inutilizzabile se il livello é tale da poter rendere la condotta di presa, "atmosferica". In parole povere, se c'é poca acqua.
Inutile chiedermi quale sia il valore: "poco" :D
si. ma quale è il "livello critico", al di sotto del quale il calore residuo diventa "non utilizzabile"?
vedi sopra
la "carica", come dici, da quali sostanze è costituita?
Per le centrali, ossidi di uranio (più o meno arricchito), per quanto ne so. Nel Sole (e stelle affini), idrogeno.
....penso che guglando trovi di tutto e di più, sull'argomento.
ma a questo punto ti direi che anche la "fusione", essa fusione libera una quantità di energia "negativa e dannosa" come il calore immenso di una carica atomica per uso militare, che come dici sprigiona il proverbiale "fungo".
L'energia, in ogni caso e di qualunque tipo, puo' essere nefasta. A cominciare dalla prima forma usata: il fuocherello del pitecantropo.
La fissione nucleare produce una pletora di prodotti radioattiv; la fusione, elio. Che é un gas nobile, stabile.
io penso che le "dimensioni" contino fino a un certo punto. la massa solare in continua attività potrebbe essere ridotta, nel proprio "funzionamento", a modello per riprodurre su scala minore quello che succede all'interno, sempre del sole. so che il moto perpetuo non esiste ma so come nasce una stella. all'inizio c'è la classica nebulosa, cioè una quantità di minerali e gas scarsamente dotati di massa gravitazionale. quando il processo di formazione di una stella si verifica è perché i gas e tutto il resto raggiungono una tale massa e una tale densità che all'interno sempre della nebulosa si formano delle reazioni "chimiche" le quali, se sono abbastanza diffuse, provocano un collasso del materiale presente il quale precipita su sé stesso e da luogo a una o più reazioni a catena che pian piano forniscono il "carburante" di cui la stella appena partorita necessita per vivere, cioè per continuare a produrre energia. ora, hai presente giove? ecco, giove è una stella "mancata" perché i gas di cui il pianeta in questone è formato, non sono stati sottoposti ad una pressione tale da innescare quelle reazioni a catena che sono invece presenti nel corpo solare. anche la terra è una stella non nata, in quanto priva di reazioni a catena, ma ricca di quegli stessi componenti che si trovano in giove, o in saturno, che "pare" si trovino verso l'interno del nostro pianeta e non sulla sua superficie, che infatti è "abitabile".
Giove non é una "stella mancata". Per esserlo, dovrebbe avere una massa almeno 15 volte maggiore (e sarebbe una "nana bruna"). E 80 volte per essere un (picccolo) sole. I fenomeni non sono chimici, ma nucleari e sono innescati dalla pressione gravitazionale della massa... etc...etc. Non é questo il thread per parlare di cosmogenesi. Né io sono competente in materia. Ti consiglio il divulgativo "Origini" di Jim Baggot (Adelphi)
sono a disposizione per dei chiarimenti, sempre che siano alla mia portata...
No, grazie: l'argomento attualmente non é di mio interesse