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La preghiera.
Sto leggendo il testo avventista "La preghiera" di sorella White e lo sto trovando tutto interessante, nonostante io non sia un fan di tale pratica. Si tratta di un invito alla preghiera, con continui riferimenti a episodi descritti nella Bibbia.
Comincio a pubblicarlo.
Potete leggerlo per intero nel sito degli avventisti del 7° giorno:
https://egwwritings.org/?module=writings
LA PREGHIERA
PREFAZIONE
Le Sacre Scritture c’invitano a “pregare incessantemente”. Questo non significa che dobbiamo stare tutto il tempo in ginocchio a pregare. Significa che dobbiamo vivere e servire il Signore in un’atmosfera di preghiera. La preghiera è il canale di comunicazione tra le nostre anime e Dio. Dio ci parla attraverso la Sua Parola, noi gli rispondiamo attraverso la preghiera, Egli ci ascolta sempre. Noi non possiamo stancare Dio o opprimerlo con le parole del nostro cuore. A volte ci presentiamo davanti a Lui con grandi pesi. Gli eventi di questo mondo esigono che ogni seguace di Cristo mantenga ferventemente la sua relazione con Dio. Per rafforzare questo nostro rapporto, per soddisfare i nostri bisogni sia emotivi sia spirituali, dobbiamo imparare quanto potente possa essere la preghiera. Come fecero i discepoli, dobbiamo supplicare il Signore chiedendo: - Signore, insegnaci a pregare! - Il Signore è pronto ad ascoltare e a rispondere a tutte le nostre preghiere in tutte le circostanze. Egli è un Padre amorevole; si interessa di noi sia quando le cose vanno bene sia quando le vicissitudini della vita ci devastano e ci colpiscono. Quando il Signore sente il nostro pianto, le nostre invocazioni: - Dio, dove sei? -, Lui s’ incontra con noi nella preghiera. Uno scrittore ha detto: - Più cose sono presentate in preghiera che il mondo neppure s’immagina! - La stessa verità concerne la chiesa. La rinascita della vera pietà nella nostra chiesa è la questione più urgente tra tutti i nostri bisogni. Questo dovrebbe essere la nostra priorità per eccellenza. (1SM, 121) Rientra nel piano di Dio accordarci, in risposta alla preghiera della fede, quello che non otterremmo, se non lo avessimo domandato. (GC, 525) Dobbiamo riconoscere che abbiamo bisogno dell’effusione dello Spirito Santo; ma questo può essere fatto solo quando preghiamo individualmente e collettivamente. Quando il popolo di Dio prega con sincerità, sia individualmente sia collettivamente, Dio risponderà sempre. Grandi cose accadranno in mezzo al Suo popolo. Il mondo sentirà l’impatto, quando lo Spirito Santo verrà a sostenere e a rinfrancare il Suo popolo. Siamo convinti che questo libro troverà una calda accoglienza tra persone di culture diverse. Mentre leggiamo i passaggi selezionati dalla penna di Ellen G. White, che parlano della vitalità della preghiera, potremo sentire nei nostri cuori una leggera commozione. Questi messaggi toccheranno le nostre anime. Il nostro cuore sarà pervaso da nuove convinzioni, che ispireranno una risposta alla chiamata di Dio per una vita di preghiera più profonda e più ricca. “Il nostro Padre celeste vorrebbe concederci le sue benedizioni senza limiti e noi, che abbiamo il privilegio di nutrirci di questo amore infinito, preghiamo così poco. Dio è pronto ad ascoltare ogni preghiera sincera dal più umile dei Suoi figli. . . Perché mai i figli di Dio sono così riluttanti a pregare, pur sapendo che la preghiera è la chiave, che nella mano della fede, apre i forzieri celesti, dove sono custodite le benedizioni infinite dell’ Onnipotente?” SC, 94, 95 Board of The Trustees of the Ellen White Estate.
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Perché ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno.....
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1. Dio c’ invita a pregare
Sintonizzati con Dio attraverso la preghiera.
È una cosa meravigliosa quando possiamo pregare efficacemente, mentre siamo peccatori, e quindi indegni di presentare le proprie richieste a Dio. Quale facoltà più elevata potrebbe desiderare l’uomo più di questa — ossia essere in comunione con il Dio infinito? L’uomo, debole e peccatore, ha il privilegio di parlare al suo Creatore. Le sue parole possono raggiungere il trono del Re dell’ universo. Possiamo parlare con Gesù, mentre camminiamo per strada, e Lui ci sussurra: - Io sono alla tua destra! - Possiamo comunicare con Dio nel nostro cuore; possiamo camminare in compagnia di Cristo. Mentre siamo impegnati nei nostri doveri quotidiani, possiamo esalare i desideri del nostro cuore, in modo così impercettibile che nessun orecchio umano possa udire. Tuttavia, le nostre parole non possono perdersi nel silenzio né cadere nel dimenticatoio. Nulla può soffocare il desiderio dell’anima. Si eleva al di sopra del frastuono della strada, in mezzo al rimbombo delle macchine. È a Dio che parliamo ed Egli ode la nostra preghiera. Chiedete e vi sarà dato. Chiedete l’umiltà, la saggezza, il coraggio, l’aumento della fede. Ogni preghiera riceverà una risposta. Talvolta la risposta non viene come noi la desideriamo o al momento che ci aspettiamo. Essa arriva al momento opportuno, per soddisfare le nostre necessità. Le preghiere vengono offerte in solitudine, nella fatica e nelle prove. Dio non risponde secondo le nostre aspettative, ma sempre per il nostro bene. — Gospel Workers, 258
Gesù c’ invita a pregare — Il Signore ci dà il privilegio di cercarlo individualmente attraverso la preghiera, al fine di deporre i pesi delle nostre anime davanti a Colui che ci invita, dicendo: - Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò riposo. - Oh, come dovremmo essere grati perché Gesù è disposto a portare le nostre infermità, rafforzare e guarire tutte le nostre malattie, agire per il nostro bene e per la Sua gloria. — Medical Ministry, 166
Dio c’ invita a pregare. Il Suo invito è “Venite a me!” Qualunque siano le vostre ansietà o prove, presentate il vostro caso al Signore. — The Desire of Ages, 329
Presentate a Gesù tutte le vostre necessità — Sono pochi quelli che apprezzano il prezioso privilegio della preghiera. Tutti noi dovremmo andare a Gesù, per confidargli i nostri bisogni. Solo a Lui dovremmo portare le nostre preoccupazioni e perplessità, come anche i nostri più grandi problemi. Qualunque cosa che ci turba o angoscia dobbiamo portarla al Signore nelle nostre preghiere, in qualunque momento, quando sentiamo che abbiamo bisogno della presenza di Cristo; Satana avrà poche opportunità di intromettersi tra noi e Cristo con le sue tentazioni. La sua più grande abilità consiste nel separarci dal nostro migliore Amico, Colui che più simpatizza con noi. Il nostro unico confidente deve essere soltanto Gesù. Solo a Lui possiamo dire tutto ciò che abbiamo nel cuore. — Testimonies, vol. 5, 200, 201
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Perché ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno.....
(senza berretto con sonaglini)
Non vedo il nesso con quanto scritto da Arcobaleno. Cosa intendi dire?
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
“Perché mai i figli di Dio sono così riluttanti a pregare, pur sapendo che la preghiera è la chiave, che nella mano della fede, apre i forzieri celesti, dove sono custodite le benedizioni infinite dell’ Onnipotente?” SC, 94, 95 Board of The Trustees of the Ellen White Estate.
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Perché ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno.....
Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
(senza berretto con sonaglini)
Non vedo il nesso con quanto scritto da Arcobaleno. Cosa intendi dire?
Cono ha semplicemente risposta all'ultima domanda fatta da sorella White.
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Grazie Arco! È molto bello il tuo argomento :)
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Apriamo il cuore a un Amico — Pregare significa aprire il cuore a Dio come a un amico, non perché sia necessario far sapere a Dio ciò che siamo, ma per permetterci di riceverlo. La preghiera non fa abbassare Dio al nostro livello, ma ci eleva sino a Lui. — Steps to Christ, 93
Quando Gesù era sulla terra, insegnò ai suoi discepoli a pregare, invitandoli a presentare al Signore le loro necessità quotidiane e ad affidare a Lui tutte le loro preoccupazioni. Promise anche che le loro richieste, come del resto anche le nostre, sarebbero state ascoltate. — Steps to Christ, P. 93
Dio ci accoglie nel suo trono — Noi ci avviciniamo a Dio che ci invita; egli ci aspetta per accoglierci in sua presenza. I primi discepoli che seguirono Gesù non si accontentarono di una frettolosa conversazione per strada. Essi chiesero: “... Rabbi dove abiti? ... Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno” (Giovanni 1:38, 39). Anche noi possiamo essere ammessi alla più intima comunione con Dio. “ Chi abita al riparo dell’Altissimo riposa all’ombra dell’Onnipotente” (Salmo 91:1). Coloro che cercano le benedizioni di Dio devono bussare e attendere dietro la porta della grazia con convinzione e dire: “ Signore, tu hai detto che chiunque chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto...” — Thoughts From the Mount of Blessing, 131
Una necessità e un privilegio straordinario — Quando sono in difficoltà e assaliti da feroci tentazioni, i figli di Dio hanno il privilegio della preghiera. Quale straordinario privilegio! Esseri umani limitati, creati dalla polvere della terra, possono essere ammessi alla presenza dell’Altissimo attraverso la mediazione di Cristo. Con tali pratiche l’anima si avvicina alla sacralità divina, per rinnovarsi nella conoscenza e nella santità vera, per essere fortificata contro gli assalti del nemico. — Appeal to Mothers, 24
La preghiera, una necessità spirituale e un privilegio — Alcuni, che hanno professato di amare Cristo, non hanno compreso il rapporto che esiste tra loro e Dio. . . Non comprendono neppure la grande importanza delle richieste della santa legge e quanto sia essenziale mettere in pratica i precetti. Essi non si rendono conto di avere un grande privilegio e quanto necessaria sia la preghiera, il pentimento e il fare la volontà di Cristo. — Selected Messages, book 1, 134
La preghiera ci permette di vivere nella luce della sua presenza — Il nostro privilegio consiste nell’aprire i cuori, per far entrare i raggi della presenza di Cristo nelle nostre anime. Fratello mio, sorella mia, accettate questa stupenda Luce. Ponetevi in contatto personale con Cristo, affinché Egli eserciti su voi un’influenza edificante e rigenerante. Che la vostra fede sia forte, pura e costante. Fate in modo che la vostra gratitudine a Dio riempia i vostri cuori. Quando vi alzate al mattino, inginocchiatevi al vostro capezzale e invocate il Signore, perché vi dia la forza per adempiere i compiti quotidiani e vi protegga dalle tentazioni. Chiedetegli di aiutarvi nei vostri compiti quotidiani e a mettere in pratica la dolcezza del carattere di Cristo. Chiedete il Suo aiuto nell’usare le parole che ispirano le persone intorno a voi, per dare loro la speranza e il coraggio di avvicinarsi al Salvatore. — Sons and Daughters of God, 199
Le nostre preghiere non stancano Dio — Non esiste luogo o tempo che non sia appropriato per elevare un pensiero a Dio, perché nulla può impedirci di rivolgere al Signore una silenziosa, ma fervente preghiera. Quando camminiamo nelle strade affollate, quando siamo impegnati negli affari, possiamo chiedere al Signore che ci guidi, proprio come fece Nehemia, quando presentò la petizione al re Artaserse. Dovunque, possiamo trovare la possibilità di entrare segretamente in comunione con Dio; e se rimaniamo sempre ricettivi agli appelli divini, Gesù si avvicinerà e dimorerà in noi. Per quanto l’atmosfera che ci circonda sia contaminata e corrotta, noi, invece di respirarne le esalazioni, possiamo vivere nell’aria pura del cielo. Possiamo evitare di pensare e di immaginare tutto ciò che è impuro e, attraverso una preghiera sincera, elevarci sino a Dio. Chi è pronto a ricevere l’aiuto e le benedizioni divine, vivrà in un’atmosfera più santa di quella di questo mondo e sarà in costante comunione con il cielo. Abbiamo bisogno di scorgere più chiaramente la figura di Gesù e di comprendere meglio il valore delle realtà eterne, perché così proveremo pienamente la bellezza della santità. Lasciamoci attrarre sempre di più da ciò che è divino, in modo che Dio ci conceda di respirare l’atmosfera del cielo e affinché, quando le prove sopraggiungeranno improvvise, possiamo facilmente rivolgere il nostro pensiero a Dio, con la stessa spontaneità con cui il fiore si orienta verso il sole. Presentate a Dio le necessità, le gioie, le tristezze, le preoccupazioni e i timori che sentite, perché niente lo potrà stancare o infastidire. Egli non è affatto insensibile alle necessità dei propri figli; anzi, di loro conta pure i capelli. Il Signore è pieno di compassione, è misericordioso e si commuove al pensiero dei nostri dolori, e perfino quando noi ci lamentiamo per essi. Presentategli dunque tutto ciò che vi rende perplessi, perché niente è troppo gravoso per Colui che sostiene i mondi e regna su tutto l’universo. Non esiste pensiero che turbi la nostra pace che Egli non noti; tutta la nostra vita è per Dio come un libro aperto e nessun nostro problema è troppo difficile da risolvere per Lui. Ogni disgrazia che colpisce il più piccolo dei Suoi figli, ogni preoccupazione che ci tormenta, ogni gioia che proviamo, ogni preghiera sincera, è immediatamente osservata con interesse dal nostro Padre celeste, che guarisce chi ha il cuore rotto, e fascia le piaghe. I rapporti tra Dio e ogni individuo sono personali e intimi, come se sulla terra non ci fosse nessun altro da aiutare, come se il Figlio diletto fosse morto solo per quella persona. — Steps to Christ, 99,100
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
Cono ha semplicemente risposta all'ultima domanda fatta da sorella White.
Quello, pur essendo de coccio :mmh?:, l'avevo capito.
Ho chiesto cosa intendesse dire scrivendo: "... ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno...."
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Un anticipo del cielo — Abbandoniamoci completamente nelle mani di Gesù. Contempliamo il Suo grande amore, la Sua abnegazione, il Suo sacrificio infinito fatto in nostro favore. Se crediamo in Lui, i nostri cuori saranno pieni di santa gioia, di calma, di pace e indescrivibile amore.
Mentre parliamo di Gesù, mentre lo invochiamo in preghiera, dobbiamo farlo con fede, perché Egli è il nostro Salvatore, perché solo Lui può rinfrancarci col Suo amore salvifico. Con Lui possiamo godere di ricchi momenti d’amore, essere pienamente convinti di essere i Suoi figli adottivi e gustare in anticipo un assaggio di paradiso. Confidiamo nel Signore con fede. Il Signore guida la nostra anima nella preghiera, attraverso la quale ci fa sentire il Suo prezioso amore. Quando ci avviciniamo a Lui, possiamo mantenere una dolce comunione. Attraverso la Sua tenera compassione, mediante la contemplazione del Suo amore, il nostro cuore viene sensibilizzato e quindi attirato a Lui. Solo così possiamo sentire che Cristo dimora nelle nostre anime, che le Sue promesse riempiono la nostra vita, che la pace ricevuta è come un fiume di gloria che inonda il cuore. Egli cenerà con noi e noi con Lui. Comprenderemo il senso dell’amore di Dio e ci abbandoneremo in esso. Nessuna lingua può descrivere questa sensazione, perché è oltre la conoscenza umana. Siamo uno in Cristo; la nostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Abbiamo la certezza che quando Colui che è la nostra vita dovrà apparire, anche noi appariremo con Lui nella gloria. Possiamo chiamare Dio nostro Padre con grande fiducia. —SDA Bible Commentary, vol.3, 1147,1148
Mi pare che il modo corretto di guardare a queste parole di sorella White sia di riferirle a Dio, non già a Gesù, che non disse di pregare lui, ma il Padre in suo nome.
Come potrebbe Gesù uomo sopportare tutti i pesi che tutti gli oranti gli porrebbero addosso?
Sto parlando anche del Cristo del secondo avvento.
Questo, invece, è possibile per il Padre.
La preghiera porta freschezza nella nostra vita spirituale — La nostra vita deve essere intimamente legata a quella di Cristo, dobbiamo ricevere continuamente da lui, far parte di lui, pane vivente disceso dal cielo, e attingere a quella fonte sempre fresca, dalla quale zampillano continuamente acque preziose. Se teniamo presente quanto il Signore ci sia vicino, se il nostro cuore trabocca di gratitudine e lode, la nostra vita religiosa rimarrà sempre fresca e parleremo con Dio in preghiera come con un amico ed Egli ci svelerà i suoi misteri personalmente. Con gioia sentiremo spesso la dolce presenza di Gesù ed il nostro cuore arderà, quando Egli si avvicinerà per comunicare con noi come faceva con Enoc. Quando il cristiano fa veramente questa esperienza, vivrà una vita di semplicità e umiltà, dolcezza e mansuetudine, e quanti gli sono intorno noteranno che conosce Gesù e ha imparato da lui.— Christ’s Object Lessons, 129, 130
Un rifugio sempre aperto — La strada verso il trono di Dio è sempre aperta. Non è necessario essere continuamente inginocchiati in preghiera; le nostre richieste silenziose possono salire costantemente a Dio, in cerca di forza e guida. Ogni qual volta siamo tentati, possiamo rifugiarci in un luogo appartato, per entrare in comunione con l’ Altissimo, dove le Sue amorevoli braccia ci circonderanno. — In Heavenly Places, 86 Il segreto del potere spirituale —
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Arcobaleno
...omissis...
Mi pare che il modo corretto di guardare a queste parole di sorella White sia di riferirle a Dio, non già a Gesù, che non disse di pregare lui, ma il Padre in suo nome.
Come potrebbe Gesù uomo sopportare tutti i pesi che tutti gli oranti gli porrebbero addosso?
Sto parlando anche del Cristo del secondo avvento.
Questo, invece, è possibile per il Padre....omissis...
Accellente osservazione.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Quello, pur essendo de coccio :mmh?:, l'avevo capito.
Ho chiesto cosa intendesse dire scrivendo: "... ci costa. Perché vorremmo non aver bisogno di nessuno...."
Siamo impastati di orgoglio e di superbia: tendiamo dunque a non aver bisogno di nessuno, a non voler chiedere aiuto a nessuno. Nemmeno a Dio.
Ecco perché pregare diventa un atto di umiltà.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Siamo impastati di orgoglio e di superbia: tendiamo dunque a non aver bisogno di nessuno, a non voler chiedere aiuto a nessuno. Nemmeno a Dio.
Ecco perché pregare diventa un atto di umiltà.
tenchiù
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Not at all :)
Cono, quello che hai scritto significa: "assolutamente no";
la risposta di cortesia ad un "grazie" è: "you're welcome"
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Citazione:
Originariamente Scritto da
axeUgene
Cono, quello che hai scritto significa: "assolutamente no";
la risposta di cortesia ad un "grazie" è: "you're welcome"
Cosa ti fa pensare che cono, MaestroGiudice (non-Plagiariomadistrattosmemorato), si sia sbagliato? Un poliglotta come Lui....daàiiiii....
Voleva veramente dire "Del tuo tenchiù me ne impipo".
:mmh?:
:D