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Eleutheros Eros
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Annie Louisa Swynnerton, Cupido e Psyche, olio su tela, 1891, Oldham Art Gallery United Kingdom
Il titolo di questo dipinto mi evoca due antiche parole di origine greca: "Eleutheros Eros".
Eleutheros = libero; significato secondario: liberatore, epiteto di divinità greche come Zeus ed Eros, in latino Cupìdus o Amor.
Il nome Eros significa “desiderio”, deriva dal verbo desiderare.
Eros il liberatore: l’appellativo lo collega all’indipendenza, alla libertà nell’amore.
Il tema dell’amore è oggetto di dialogo nel “Fedro”, scritto dall’antico filosofo greco Platone nel 370 a. C. circa. E’ un colloquio tra Socrate e Fedro: un giovane ateniese studioso di retorica.
Socrate e Fedro espongono le loro opinioni mentre camminano per andare nella valle del fiume Ilissòs, a est di Atene.
Il dialogo è articolato su tre temi: due riguardano l'amore, il terzo ha come soggetto la retorica. Sono tutti basati su teorie platoniche e sono strutturati secondo il dialogo socratico.
Eros è descritto come una forza primordiale, non solo fisica ma anche spirituale, che eleva l’individuo alla contemplazione della bellezza assoluta e ideale, basata sull’armonia, l’ordine e la proporzione.
Fedro racconta a Socrate un discorso di Lisia (celebre oratore ateniese) sull’amore. Lisia sostiene che è meglio concedersi a chi non ama, per evitare i problemi e le sofferenze che l’amore comporta a chi è incapace di accettare la fine di una relazione e vive nell’illusione del possesso dell’altra/o, in tal caso l’abbandono diventa insopportabile.
Non si accetta la possibilità che il/la partner non è mai quel che crediamo di conoscere e dominare.
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Annie Louisa Swynnerton, Mater Triumphalis, 1892
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Bellissimo contributo!:love: