Non ti resta che....attendere, dunque. Prima o poi la Chiesa crollerà e di questo Gesù di Nazareth non si sentirà più parlare.
Buona attesa. Auguri. :approved:
Visualizzazione Stampabile
Per cono
Se imparerai a consegnare la tua vita a te stesso è come se togliessi gli occhiali alla tua vista; infatti sono quegli occhiali, una volta rosa, un'altra neri che impediscono di vedere oltre, che equivale a "dentro se stessi".
Ho scelto diversamente, Crep.
Ho scelto di consegnare la mia Vita a Cristo: L'Unico che mi conosce veramente.
Da solo, confidando nei miei pugni chiusi, ho combinato solo macelli.
Non capisci quello che dico, io non aspetto che Cristo risolva le cose per me, la bellezza della presenza in me del Cristo è proprio quel suo esserci senza esserci quando devo decidere, quando poi riesco a risolvere al meglio le cose di questo mondo da solo, senza nessun aiuto, la mia contentezza è grande. Tale aiuto nel bisogno lascerebbe la mia coscienza nell'infantilismo, e l'infantilismo non mi maturerebbe come essere integrato ma mi lascerebbe sempre come essere bisognoso di aiuto, che per me è un non essere, è essere un bambino viziato, senza alcuna responsabilità. Nell'altro mondo è tutto un altro discorso.
Per me non è come nel sogno dell'anonimo che hai riportato, è proprio nelle difficoltà della vita che Gesù mi è assente, per provarmi e farmi comprendere la forza dell'essere umano che sono, e quando le mie cose le risolvo per il meglio io credo che lui sia soddisfatto, è come se mi dicesse: "Hai visto sei stato tu con le tue mani ad uscirne ed io non ho fatto niente ho solo assistito, ed ora che ti senti libero dalla tua schiavitù mi puoi sentire, meglio di prima"; quindi il Cristo non è che non c'è nelle mie difficoltà, ma non fa niente affinché la mia e la sua soddisfazione sia più grande.
E' una regola di questa vita di non delegare per crescere. Poi ognuno è libero di comportarsi come crede, ma io credo che per me sia così come ti ho scritto.
Evidentemente Gesù si nota da molti angoli di visuale, e non mi permetterei di dire che il mio esistere con lui sia il migliore perché primo peccherei di presunzione e secondo limiterei il Cristo al mio improprio giudizio od al mio limitato pensare.
Per finire, tutti quelli che credono seriamente in Gesù Cristo gli affidano la propria vita, ma la vita è ben complessa e spesso crediamo ciò che non è.
Quando ho un problema, la prima cosa che faccio è pregare. Pregarci sopra. Chiedere a Dio l'aiuto. Una luce. Che mi dia discernimento....poi, è chiaro, l'azione dev'esser la mia.
So però di non essere solo. Che in quel problema, in quell'ostacolo, in quella difficoltà, Egli è lì, al mio fianco.
Questo è liberante, Crepuscolo!
Ti dà forza. Coraggio. Speranza.