[QUOTE=Xilinx23;998736]La fede non dovrebbe concernere con l'educazione, la fede
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[QUOTE=Xilinx23;998736]La fede non dovrebbe concernere con l'educazione, la fede
Secondo me due importanti fattorii entrano sicuramente in gioco e caratterizzano la grazia di Dio:
1) la grazia è per tutti, come la pioggia che cade sia sulla terra dei buoni che in quella dei cattivi;
2) affinché la grazia fruttifichi l'uomo deve essere libero di accettarla o rifiutarla ( altrimenti il libero arbitrio a cui segue l'atto di volontà per aderire andrebbe al diavolo:asd:, e a Dio non piace le scelte se non sono libere).
Mi dici dove sta l'atto di libera scelta di un neonato se non è capace neanche di mangiare e di pulirsi il culetto?:asd:)
Ma allora nemmeno dovrebbe fare la Prima comunione o la cresima, se si parte dal concetto di libero arbitrio. Quello lo si esercita da grandi, come giusto.
Troppi riti, troppa burocrazia. Questo Dio è peggio di un ragioniere!!
Siamo noi uomini che riduciamo tutto a una legge....
[QUOTE=Vega;998905]Troppi riti, troppa burocrazia. Questo Dio
[QUOTE=Xilinx23;998971]Concordo sul non solo, e anche qualcosa di pi
E ovvio che i figli rispondano in modo diverso a questa imposizione, come la chiamate voi, che per me invece ha un nome ben pi
Cioè ha senso che tuo figlio decida, una volta battezzato, se credere o no, ma non che decida, se credente, di essere battezzato o meno?
Non mi pare che il Regno dei Cieli sia concreto e tangibile.
Attendo prova a discarico.
Ma mai ho pensato sia qualcosa di diabolico.
Che sia una testimonianza dei genitori verso i figli sono concorde, ma dato che la fede è una scelta della persona, una scelta sostanzialmente interiore e privata, questa dovrebbe potersi sviluppare in modo autonomo. Ovviamente con tutte le testimonianze che si vuole, che siano dei genitori, o di amici, o di altri parenti ad esempio, ma senza forzare l'ingresso in una comunità di una persona che ancora non ha la minima coscienza e conoscenza di quello a cui lo stanno introducendo.
E, permettimi, ma vivere rispettando il prossimo, sviluppando il più possibile l'amore per il prossimo, per la vita e per la nostra terra, comprendendo le motivazioni delle feste tralasciando il loro aspetto consumistico, è qualcosa che può benissimo essere insegnato all'esterno di una religione. Anzi, ancor più fuori da una religione (qualsiasi) si dovrebbe insegnare il rispetto reciproco e la tolleranza. Quelli sono valori universali, non riconducibili ad una sola religione è soltanto ad un ambito religioso.
Concordo nel modo più assoluto.
Infatti il cattolicesimo è una religione molto seria, che prevede determinati sacramenti/liturgie/precetti comportamentali a cui non ci si dovrebbe sottrarre, quindi non certo un culto quasiasi come l'esoterismo che si adatta ai desideri/preferenze dell'individuo, come una sorta di religione fai-da-te per poi comportarsi come si vorrebbe.
In tale ottica rinunciare al battesimo sarebbe da incoerenti e non permetterebbe di raggiungere lo scopo.
E' evidente che due genitori di comune accordo, all'interno del percorso di crescita e della cultura/filosofia che intendono trasmettere ai figli come spetta a loro, se decidessero di avviarli anche verso un certo percorso spirituale non possono non procedere con il battesimo. O tutto o niente.
Come si scelgono il percorso scolastico ed eventuali attività sportive/extrascolastiche del bambino, si ha la possibilità di determinare anche il suo eventuale percorso spirituale, sempre all'interno di una cultura e filosofia generale che lo prevede.
A parte che il diavolo e l'acqua santa non vanno molto d'accordo, a parte che il battesimo non è una testimonianza ma è cambiamento e ena conversione, lo dice Gesù; a parte che parlare ai figli di come funziona il mondo non c'é bisogno di andare in Chiesa; a parte che la parola di Gesù è stata trasmessa ormai a tutto il mondo, e chi vuole ne mangia a sazietà senza l'insegnamento del prete ( di maestro ce n'è uno solo diceva Gesù).
Alla fine io credo che molti cedenti, scusate l'intreccio, non sanno neanche cosa ha fatto realmente Gesù perché l'anno conosciuto in un solo modo.
Ma Gesù è libero di andare dogve vuole, come il vento sai che c'è ma non sai né da dove viene e né dove andrà.
Poi continuando, il giorno di natale è convenzionale anzi gesù non è nato in inverno perché all'inverno i pastori non stanno all'aperto con le pecore perché in Palestina l'inverno è rigido.
Ultimo, se tu e tua sorella siete cresciute diverse vuol dire che la fede è una questione personale come personale è la morte: ad ognuno il suo.
:mahciao: