C'è una certa differenza tra lo spiegare il perché e dire il perché, l'approccio della religione basilarmente è dogmatico, ha troppi elementi a priori per parlare di spiegazioni.
Visualizzazione Stampabile
C'è una certa differenza tra lo spiegare il perché e dire il perché, l'approccio della religione basilarmente è dogmatico, ha troppi elementi a priori per parlare di spiegazioni.
La religione (quale poi?) vorrebbe spiegare il perchè ed il credente credere che sia così, ma per tua sfortuna non funziona in questo modo
C'è sempre l'onere della prova. Tu ed altri liberi di credere ad un dio, che abbia creato la materia, l'universo ma pretendere che si affianchi alla scienza o che dia spiegazioni reali ed oggettive, no. E' inutile che continui a pisciare fuori dal vaso o percorrere questo binario, che è morto che più morto non si può. Non c'è complementarietà, non c'è integrazione fra scienza e fede. Fattene una ragione.
Le emozioni ed i comportamenti lo sai già, fanno parte dell'attività del cervello e dei neurotrasmettitori. Ed il bello è che hai anche figli laureati in medicina.
Quindi dai doni dell'amore siamo finiti a religione Vs scienza.
Cercherò di cambiare area (amoroso) nella prossima reincarnazione - giusto per capire come funziona in un altro settore -.
L'unica battuta che mi sento di fare (che fra l'altro non è mia) sarebbe: quando il cuore prende per mano il cervello i guai in vista pullulano.
Ma anche nel caso opposto (sperimentato personalmente: il buonsenso preimpiantato porta spesso a non volersi per nulla bene affatto).
Ma perché in ogni 3d di sesso e sentimenti si deve finire a parlare di religione? :wall:
Tutta colpa dei sentimenti.
Quanti laureati in medicina sono anche credenti? Quanti, nel corso dei secoli, hanno vinto premi Nobel e contemporaneamente professato pubblicamente la loro Fede in Dio? E come mai, rifletti, a scuola ci fanno studiare Scienza, Matematica, Fisica, ma anche Filosofia, Religione e Storia dell'Arte? La Cultura è un paniere colmo di tante cose. All'Uomo non basta sapere com'è fatto, per essere felice. Ha bisogno anche di sapere perchè vive. Da dove viene. Dove sta andando. Verso cosa o Chi è diretta la sua esistenza.....
Ma dai... almeno altrettanti non lo sono, forse di più, e anche ammettessimo che siano di più i credenti non è che sia da mettere ai voti: uno o più Dei esistono oppure non esistono, e in base alla sensibilità individuale possono o non possono costituire una valida giustificazione al caos esistenziale, per te e per molti altri questa tradizione paternalistica giudaico cristiana è adeguata, per un indiano no, per me, se saltasse fuori che Dio è quello che descrive il cristianesimo mi schiererei apertamente dalla parte opposta, ma guarda caso posso permettermi di essere agnostico (e potrei permettermi di essere ateo, se non fossi restio a schierarmi in maniera così marcata) e indagare i perché (eventuali) considerando il divino come condizione non necessaria. Se dai per scontato che un perché esista non stai indagando e cercando di capirlo, lo stai accettando passivamente, è un ragionamento circolare: Dio esiste altrimenti non ci sarebbe un perché e un perché deve esistere in quanto Dio non avrebbe fatto le cose a caso.
Tu confondi la fede personale con le nozioni. Non ti fosse mai stato fatto presente...
I tuoi figli laureati in medicina potranno essere credenti ma non hanno trovato scritto sul libro di fisica, di chimica, di genetica o di fisiologia che studiano i fenomeni creati da dio o i geni e gli ormoni creati da dio e lo scopo per cui ci sono ecc...
Per cui ti ripeto (e non è difficile il concetto eh!) che la religione non colma le lacune della scienza, non è complementare ad essa, non aggiunge conoscenze ed informazioni e tutto resta nell'ambito della fede, delle credenze, delle speranze e di ciò che è indimostrato.
E visto che si parla dei doni dell'amore, uno che servirebbe Cono sarebbe quello di coltivare un pò di amore per la conoscenza e la comprensione verso gli altri e come va il mondo, oltre ad un pò di amore per l'onestà intellettuale.
Provate a bloccarlo col politeismo!!!!! Non scienza contro religione, ma fantasy contro fantasy !!!!!
Lavoro, Cono, lavoro. E quel che è peggio è che mi piace pure tanto.
Il mio filo sarebbe: ma dopo anni d'amore, facendo un bilancio (sia uscite che entrate), quali sono i dono dati e quelli ricevuti?
Perchè non credo che sia tutto e sempre equiparabile tra i due attori.
Ogni coppia morosa è unica e difficilmente raffrontabile (sia per percorso personale che per vissuto condiviso), quindi ci sarà chi sa dare di più qualcosa e meno altro e soprattutto: facendo un'istantanea quali sono i doni del momento di "ciascuno"?
Non credo che una coppia che dorme insieme raramente (per tempi o stanchezze diverse), che mangia raramente assieme (magari solo la domenica), che si consulta solo per cose pratiche e si accarezza poco, si bacia raramente e copula solo per scopi fecondativi sotto l'egida di Knaus (Ogino non lo cito perchè lui stesso sconfessò il metodo) possa sentirsi "ricca" di doni quanto una che è l'esatto opposto - evito elenchi, ma credo che ci siamo capiti comunque -.
Questo, credo che sia un filo possibile.
Per quanto riguarda l'aspetto religione (che qui è stato trattato più che abbondantemente e parecchio O.T:, ne aprirei uno specifico nella sezione adatta).
Mmmmhhhhh....mi sa che è già stato toccato in qualche modo il tasto:D
Comunque per tornare in tema, nei doni dell'amore ci metterei anche le relazioni fra noi e le altre specie.
Cosa poi non sempre facile e scontata, quella di sforzarsi a capire un altro essere vivente, che siano il gatto o il cane di casa e oltre.
Amore abbestia!:love:
E se provassimo a trovare le risposte attraverso il trascendentalismo di Emerson? :mmh?: