Mi limito a percepirne l'esistenza. Non e' importante credere o non credere.
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Mi limito a percepirne l'esistenza. Non e' importante credere o non credere.
No, non ci credo. Non ce la faccio proprio. Rispetto per
Ferruccio Ferrari...
Querty, possono sembrare banali ma le tue domande sono importantissime! Chi siamo noi? Un casuale incontro di aminoacidi o il frutto di un immenso disegno d'amore? Percepiamo dal mondo intorno a noi, contemporaneamente, la perfezione della natura e del cosmo e il proliferare del male, in tutte le accezioni che vogliamo (malattie, guerre, ingiustizie). Come rispondere allora? La Fede ci dice che la nostra vita e' importante, che noi lo siamo, che ogni uomo lo e'...in quanto "Emanazione" come dici tu, dell'Amore di Dio. Il quale ci ha tanto amati da dare il Suo Figlio unigenito per la salvezza di tutti, ma proprio di tutti, non solo dei "buoni" dei "credenti"...ma dei peccatori. Ciononostante, anche chi e' privo di Fede puo' arrivare a percepire l'ordine e la bellezza della vita, che essa non e' affatto un caos...
Tutto dipende secondo il mio parere dall'ambiente in cui viviamo,alle persone che ci circondano,all'amore che riceviamo e a ciò che i nostri genitori ci hanno insegnato nello scegliere il modo di intravedere il nostro mondo ,della bellezza del nostro universo,dell'immensità del mare,,dell'infinito cielo,dell'oscura terra, dell'aria che respiriamo per poter vivere ,dei nostri amici ma anche dei nostri nemici, degli animali di ogni specie che calpestano questo suolo e tante altre cose che adesso mi sfuggono.
Se le nostre scelte fossero rivolte all'unico Essere Supremo che ha avuto il desideri di donarci qualcosa di veramente straordinario,pensando con genialità a soddisfare tutti i nostri bisogni quotidiani,senza farci mancare niente,allora saremmo vicino alla verità,credere ma non vedere ,credere ma non toccare con mano ,allora Dio sarebbe con noi,nella nostra anima ,nella nostra mente e guidati dal suo amore saremmo automaticamente portatori di pace e di serenità
Viceversa,se gia nel nostro io,noi dubitassimo della sua presenza e dei suoi prodigi ,allora cadremmo nell'oscurità più profonda ,dove tutto sarebbe materiale,dove regnerebbe la vendetta dove non ci sarebbe luce nè spiraglio di pace,ma solo odio e rancore,poichè tutti indistintamente vivrebbero la loro vita anche a discapito degli altri,agirebbero senza giudizio ,fremendo solamente nel desiderio di raccimolare ,di avere ogni giiorno sempre di più.
Ma Dio con tutto ciò ama e aspetta in silenzio il redimersi di tutti quelli che brancolano nel buio,senza distinzione di razza,di sesso e di età
Devo dire che ho letto quasi tutta la discussione,
....uhmmm....domanda molto difficile.....mi ci vuole più tempo per pensare....
no no... non riesco a rispondere... ci devo riflettere ancora qualche tempo...
Non credo esista una entit
Ciao a tutti
Io credo in Dio, ma non prchè sia battezzaato e cattolico (bè almeno non solo per questo), ma è come una certezza interiore che è difficile da spiegare.
Molte volte penso a tutte le meraviglie del mondo, alle grandi storie degli uomini vissuti e che tutt'ora vivono, alla straordinarietà nel fatto che ognuno di noi esseri umani è particolare a modo suo, nessuno è uguale ad un altro, ciò rende tutto grande, una cosa che mi fa convncere ancora di più al lavoro divino nel fare tutto ciò; cioè penso chi se non Dio avrebbe potuto mai creare tutto ciò.
Poi comunque sono anni che faccio un cammino nella Gioventù francescana, e qui sono stato più a contatto con la preghiera, e devo dire che quando prego è come se sentissi la presenza di Dio, cioè come se dialogassi con Lui, un dialogo in cui mi sento davvero bene, estraniandomi un momento dal mondo.
Con questo voglio dire che credere in Dio è una cosa normalissima, e non solo chi è praticante può crederci, Dio è con chiunque
Bè non so in che modo descrivere ciò,voglio semplicemente dire che credere Dio è una cosa normale e straordinaria allo stesso tempo..
ciaooo
x come la vedo io, Dio è una sostanza... comunque si, credo in Dio, anche se non ho le idee affatto chiare
Come può il Caso generare qualcosa e poi l'Evoluzione fare il resto? Cosa è questa Evoluzione? Un altro frutto del caso? E nell'eventualità che Evoluzione possa essere inconcilibile, come lo è, con il caso, chi è l'Ordinatore di questa Evoluzione?
Ordine e perfezione non possono sortire dal caso così come la scienza lo intende.
Tra l'altro il Caso non esiste nemmeno, è un paradosso. Nessuno ha mai dimostrato l'esistenza di una vera casualità!
Noi abbiamo l'abitudine di considerare casuale ciò che ci sfugge nelle meccaniche e sembra dovuto a fatti fortuiti, casuali appunto.
In realtà ogni fatto, ogni evento, anche umano ha delle cause che spostate a monte in un'analisi remotissima conducono sempre ad un unica Causa primordiale, essa stessa senza causa.
Il fatto di gettare 2 dadi sul tavolo può indurci erroneamente a pensare che il risultato sia frutto di una casualità, della fortuna direbbero alcuni.
In realtà se si disponesse di un potente calcolatore che potesse tenere conto di tutti gli elementi, di tutte le forze che agiscono sui dadi, da colui che li tira, alla gravità, agli attriti sul tavolo, ecco che il risultato potrebbe essere sempre predetto con certezza matematica. Matematica poichè tutto è numero.
II gioco d'azzardo, o meglio il temine "azzardo", deriva dalla parola araba Hazzard, ovvero regolato dalle Stelle, questo ad indicare un movente "Celeste" al risultato del gioco.
E così per ogni piccolo evento umano e Cosmico.
Allora questa Causa primordiale possiamo chiamarla come vogliamo, anche Caso se ci piace, ma ad un'attenta analisi non sarà qualcosa di casuale.
Circa alla domanda non ci rifacciamo alla scuola Aristotelica ma ad insegnamenti occulti.
Pace e Bene.
[QUOTE=Il Manu;636627]Come pu
[QUOTE=libero;599202]O comunque in una mente superiore che ha creato tutto quello che vediamo.
Esistono Dio,Allah,Budda,ne esiste uno solo o pi
Dio esiste perchè me la vuole far pagare tutta...( il discorso in italiano corretto non torna ma torna per far capire la situazione)
L'evoluzione non è "casuale" ma ha direttrici proprie. Direttrici intelligenti, mirate. Chi le dirige? Il caso? Con questa risposta si sposta solo il problema, non gli si dà una soluzione.
Se l'evoluzione fosse casuale, gli esseri prodotti, sempre che si potesse arrivare casualmente da un essere monocellulare ad esseri più complessi per non parlare di un essere ultra-complesso come l'uomo, sarebbero un caos di forme di vita informi che appaiono e scompaio e non categorie stabili ed ordinate per le possibilità di interazione.
Più verosimilmente un vero caso avrebbe forse prodotto solo i primi aminoacidi e non oltre. E questo senza considerare tutto quello che precede la formazione di questi aminoacidi.
Un Cosmo, dal greco Kosmos, Ordine, retto da Leggi precise e perfette non può non avere un Ordinatore ed un Legislatore altrettanto perfetto.
Questo è quello a cui ci porta l'intelligenza. Chiamarlo caso è un'insulto a questa intelligenza.
Tutte le altre affermazioni materialistiche sono il prodotto del sonno della Ragione.
Pace e Bene