Se la fede riposa sull’irrazionale la fede in un principio come il rispetto per gli animali (che diventa autentica quando non è condizionata da obblighi o giudizi) come precedentemente hai detto,cosa ha di irrazionale?Si tratta di un desideriSe la fede riposa sull’irrazionale la fede in un principio come il rispetto per gli animali (che diventa autentica quando non è condizionata da obblighi o giudizi) come precedentemente hai detto,cosa ha di irrazionale?Si tratta di un desiderio di bene per qualcuno e di un adeguare il comportamento a tal fine.
Il desiderio del bene può far parte di una fede.
Se l’iirazionale,l’indimostrabile è fondamento di fede non può essere oggetto di critica la fede di chi crede in un Dio onniscente e in un Uomo libero.
Si può non accettare ma non criticare essendo una fede.
Chi vive di logica e di razionalità non può avere che fedi che si appoggiano sulla razionalità o può non averne affatto.
Quando dici che siamo tutti analfabeti funzionali ti riferisci a me( qui poco male) o ad una categoria di persone perché,nel secondo caso assumi lo stesso atteggiamento che critichi a Cono di chi ritiene le proprie idee inattaccabili in diritto non di discutere ma di giudicare.
In effetti è una delle prerogative umane quella di difendere le proprie convinzioni(e io non mi tiro fuori altrimenti non sarei qui a scrivere) ma sarebbe necessario aprire uno spiraglio perché passasse anche la voce altrui.
Dici che chi è soddisfatto,sicuro delle proprie idee trasmette un senso di appagamento che si trasmette agli interlocutori ma nelle tue parole io avverto stizza,rabbia per chi non vuol o non è alla tua altezza per comprendere.
Mi sembra un giudizio vero e proprio(i pagani semplici,inadeguati)specialmente in chi crede che ognuno è un vaso precostituito che deve agire per forza in un determinato modo.
Certo che non dobbiamo vantarci dei nostri meriti perché è Dio che ci sostiene e senza di Lui,anche se nel mondo siamo importanti,saremmo dei falliti spirituali.
Aiuto non vuol dire che Dio fa tutto ma è un accompagnatore che sostiene il disabile purché si faccia sostenere.
Comunque se non abbiamo meriti non abbiamo neanche demeriti:viviamo nella neutralità e in una scusante anche abbastanza comoda.
Io non so che vaso sono e in che cosa Dio mi abbia destinata.
Probabilmente faccio parte di quelli che ascoltano l’insegnamento di Gesù senza capire niente ma fidandosi solo della Bontà ma preferisco così piuttosto che seppellirmi nell’orgoglio e nella sicurezza di sapere tutto,di far quadrare la logica o di non fallire nei miei ragionamenti.
Cerco di sostenere la mia fede irrazionale,ne parlo agli altri perché la sento ma imporla sarebbe il peggiore degli errori;alla meno peggio sortirebbe l’effetto contrario.
Paolo parla del vasaio ma anche di tantissime altre cose.Pensiamo all’inno alla carità che è l’esaltazione di un comportamento per l’uomo.Dio ha scelto i talenti(le lingue,saper predicare ecc) ma l’uomo li sviluppa.Paolo dice anche”Se Cristo non è risorto vana è la nostra fede(la fede in Dio che si manifesta nella carne,che muore e risorge)
Nel Vangelo la fede appare misurata(poca fede,più fede,molta fede),addirittura paragonata a quantità(fede piccola come un seme)
Se la fede viene quantificata vuol dire che è modificabile,può essere incrementata,può accrescersi o diminuire a seconda della disposizione umana e non dalle disposizioni di un Dio che gioca a dadi.Una disgrazia può far perdere la fede,una delusione nelle capacità religioso/politiche di Gesù fa perdere la fede a Giuda.
La fede nelle capacità umane nel Vangelo è tanto valorizzata da richiederne anche un minimo(un seme di senapa) per grandi realizzazioni che Dio non impedisce.E’ sempre l’uomo che agisce confidando nelle capacità che possiede.
La fede nella sua irrazionalità salva anche dalle malattie e i miracoli sono il risultato di questa fede.