Ricordo che i primi anni '90... sono stati gli anni più belli... superavo da poco i vent'anni... avevo indipendenza economica.... abitavo da solo... e a dire il vero... sono stai gli anni in cui ho usato più preservativi della mia vita.
Non mi piacevano affatto... li trovato scomodi, fastidiosi al tatto e mi facevano puzza... con quel odore di plastica andata a male...
Altro pezzo dell'89 che mi sparavo in vena durante i primi anni '90 (qui riproposto dal vivo)
E come no! Merito degli anni di fermento revival che ho respirato :D loro sono tutti fantastici!
09-03-2020, 19:10
Turbociclo
Yellow is the colour of my true love's hair
In the mornin' when we rise
In the mornin' when we rise
That's the time, that's the time
I love the best
Blue's the colour of the sky
In the mornin' when we rise
In the mornin' when we rise
That's the time, that's the time
I love the best
Green's the colour of the sparklin' corn
In the mornin' when we rise
In the mornin' when we rise
That's the time, that's the time
I love the best
Mellow is the feeling that I get
When I see her, mm hmm
When I see her, uh huh
That's the time, that's the time
I love the best
Freedom is a word I rarely use
Without thinkin', mm hmm
Without thinkin', mm hmm
Of the time, of the time
When I've been loved
Dolcissima, orecchiabile, e una voce particolare che mi piaceva tanto, quella di Gilbert O' Sullivan... dedicò questa bellissima canzone alla sua bambina...
Per ricordare un'estate spensierata, quando si poteva ridere e ubriacarsi senza troppi pensieri. E nella speranza che le cose, prima o poi, torneranno così.
17-03-2020, 11:50
Turbociclo
Quando si parla del giorno appena trascorso come di un secolo fa nell'età dell'oro mi vengono i brividi...e il pensiero molesto dell'età avanzata, quando ahimè di tempo che avanza ce n'è poco... :(
26-03-2020, 21:47
Turbociclo
I primi ricordi del juke box...che meraviglia era...LALLALA-LALLALALALLALALLALA!
Guardo avanti a me... le luci della città, di fronte a noi, si riflettono sul mare, creando degli effetti luminosi che spezzano la monotonia del colore buio della notte. Alle mie spalle questa canzone risuona creando un'atmosfera adatta alla situazione.
Lei è accanto a me, mi guarda... sorride. Tutti gli altri ballano sotto la tettoia... il loro ritmo è blando. Un susseguirsi di ondeggiamenti dal ritmo lento... gli uni di fronte agli altri. I loro volti, illuminati a tratti dalla luce stroboscopica, cambiano di colore e poi spariscono nel buio, diventando ombre colorate. Sullo sfondo, le cabine disegnano un monotono orizzonte fatto da tante guglie in stile gotico... seduti ai tavoli, i genitori di tutti noi, parlano tra loro, ridono, scherzano e si godono la serata... aspettando il momento in cui il dj, metta tanghi, lisci e mazzurche, per potersi scatenare in pista anche loro!!
Il momento è giunto, eppure... sono fermo, immobile... pietrificato. Mi serve tanto coraggio per riuscire a spiccare due parole : "Ti amo". Due semplici parole, ma quasi impossibili da pronunciare. Ho paura. Paura di esser rifiutato. Paura di esser deriso. Eppure siamo rimasti noi due. Gli unici single della comitiva. Quindici anni sono troppo pochi per spiccare il volo. Quindici anni sono troppo pochi per sentirsi uomini. Quindici anni.... sono troppo tristi se sei un tipo timido e insicuro.
Il tempo passa, la canzone sta per finire... sto perdendo l'attimo fuggente... Devo agire. Ma come? Quel posto è un selva di occhi dagli sguardi indiscreti... se fai una cosa, il genitore di uno, diventa il genitore di tutti... pronto sputtanarti di fronte la collettività... la collettività balneare. Qui siamo i figli di tutti.... di tutti coloro che si conoscono... tutti i colleghi mariani. Le mamme poi, sono le mamme di tutti... difficile sfuggire alla collettività. I genitori sono spesso i primi a sapere che i loro figli... si sono appena fidanzati... tra loro!! Come sfuggire al nostro destino?
Le cabine... dobbiamo raggiungere le cabine. Per avere la nostra intimità... per stare un momento soli... e anche lì, non è detto che ci si riesca, bisogna raggiungere le cabine.
La desidero da morire e... sto tergiversando... immobile, con un blocco mentale che mi paralizza dalla testa ai piedi. Lei continua a guardare il mare... poi mi avvicino... prendo coraggio e...
le cingo i fianchi con il mio braccio destro e mi dondolo seguendo il ritmo della canzone... lei si gira, mi guarda e con un braccio mi allontana.
Troppi sguardi intorno... troppa gente che già ci ha scrutati ed ha memorizzato il gesto. Ha paura. Ci allontaniamo dalla ringhiera che da sul mare e raggiungiamo le cabine. In una di queste, riusciamo ad entrare. E' la
numero 17. Chiudiamo la porta e immediatamente ci baciamo. L'incertezza, la paura, la timidezza, spariscono in un attimo. Il mio corpo è pervaso da brividi. La testa, mi gira, mentre sono attaccato alle sue labbra come
una ventosa. Un bacio interminabile che ci fa trasalire!! E' andata. Siamo in paradiso.
Le cabine della Spiaggia Sottufficiali di Augusta, sono stati i luoghi in cui noi ragazzi, abbiamo avuto i nostri primi contatti ravvicinati del terzo tipo. Anzi, dirò di più... in un caso, le cabine sono state il luogo in cui è
stato concepito un bambino. Lei aveva 16 anni... lui 18. Una ragazzina bellissima, la più bella di tutte. Una storia che fece scandalo, all'epoca e che inimicò due famiglie.... e due padri, i quali, in precedenza erano
colleghi, imbarcati sulla stessa nave. Erano i mitici... primi anni '80.