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Notte di Note
Claudio Baglioni
Notte di note, note di notte
Di luna che imbroglia i cani
Vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
E ci cammino
A tempo col rumore della terra che gira
E fornai che fanno il pane di domani
Secchi d'acqua che svegliano i balconi
Cotti di sole del mattino
In questa notte di ragnatele
Di fili notturni sul mio viso
L'alito largo del vento mi segue
Annusando i pantaloni
E quante dita stanno acchiappando note
Che cadono giù dal paradiso
E le giornate si chiudono
Dietro le serrature dei portoni
Buona notte ai piccoli dolori
Buona notte a tutti i suonatori
Buona notte a queste nubi d'inchiostro
Buona notte a questo figlio nostro
Qui in questa curva di cielo
Ed ogni odore è un ricordo
Che torna a bruciapelo
E porta via
La sete e i giorni sbagliati
Per una notte di pace
Nei cuori affaticati
Notte di note, note di notte
Tesa come pelle di tamburo
Fari che bucan la pazienza dell'aria
Cercando di capirmi gli occhi
In questo stesso istante tra la California e il Giappone
C'è chi inventerà il futuro
Per tutti gli uomini che passano
Sui fogli del mondo come scarabocchi
In questa notte di stelle distratte
Sorprese da un'alba che confonde
Muri vecchi
Che respirano un giovane cielo rattoppato
E un risveglio salato di mare
Sui pontili deserti che scavalcano le onde
Come qualcosa di rauco
Che ti chiedi cos'è mentre ti è già passato
Buona notte ad ogni nota d'argento
Buona notte a un sollievo di vento
Buona notte a questo silenzio d'oro
Buona notte, buona notte tesoro
Qui in questa via di nessuno
Mi sto frugando parole
Per far sognar qualcuno
Quando verrà
Dal cielo dove si trova
Una speranza di luce
Una canzone nuova
Qui in questa notte di note
A guardarmi la vita
Dentro le mani vuote
Ma che cos'è mai
Che mi fa credere ancora
Mi riga gli occhi d'amore
E mi addormenterà dalla parte del cuore
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AFFERMATIVO
Mi ricordo il rumore del vento
Che muoveva la plastica del mio giubbotto
E lo sporco di olio e di merda nel pavimento là sotto
Mi ricordo, pensavo "Finisce, tra poco è finita
Poi sarà solo un racconto
Una storia da dire di sera"
Mi ricordo lo stomaco a pezzi e i capelli salati
Le grida feroci, le spinte
Gli sguardi terrorizzati
Mi ricordo la lingua incendiata
Il cartoccio dei soldi bagnati
Mi ricordo il deserto di notte
L'assurdo spettacolo di un cielo muto
E qualcuno che è stato fratello strappato alla vita
E neanche un saluto
Mi ricordo di quando il futuro è passato
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Le vetrine di Zara e Foot Locker
Ancora più lucide e piene di roba
E kebab e gli hotel extralusso e McDonald
E gli anfibi puliti e i soldati col mitra
E fari di notte e il mare in salita
Il mare in salita, il mare in salita
E le chiazze di vomito multicolore
La faccia di chi ti sta contro
E le macchine in fila che pompano trap
Lo sento il sospetto
Che come un specchio rifletto
La notte mi accendo
Mi rigiro sul letto
Le tag che circondano i bancomat
Con quella voce elettronica per le istruzioni
Che non dice mai niente dei miei genitori
Mi ricordo il riflesso del Sahara
Dentro un paraurti cromato
Poi al largo le sirene impazzite
E un lenzuolo dorato che sembrava un DJ da lontano
Se non fosse stato per quell'espressione
Da campioni sconfitti in finale
A un torneo di pazzia generale
Immerso nella nuvola
Di vita e di morte delle persone
Dentro la propria sorte
Affermativo e unico anche se nel marasma
Esisto, sono qui, non sono un fantasma
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Voglio le strade illuminate per me
Tutte le strade illuminate per me
Che ho vissuto due vite
Domani farò diciotto anni
Tutte le strade illuminate per me
Voglio le strade illuminate per me
Tutte le strade illuminate per me
Che ho vissuto due vite
Domani farò diciotto anni
Voglio le strade illuminate per me
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Non si può vivere in un mondo senza cielo
Non si può vivere in un mondo chiuso
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Qui ce n'è uno, vivo
Affermativo affermativo
Affermativo e unico
Anche se nel marasma
Esisto, sono qui, non sono un fantasma
JOVANOTTI
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Se stiamo insieme
Riccardo Cocciante
Ma quante storie ho già vissuto nella vita
E quante programmate chi lo sà
Sognando ad occhi aperti
Storie di fiumi di grandi praterie senza confini
Storie di deserti
E quante volte ho visto dalla prua di una barca
Tra spruzzi e vento, l'immensità del mare
Spandersi dentro e come una carezza calda
Illuminarmi il cuore
E poi la neve bianca gli alberi gli abeti
L'abbraccio del silenzio
Calmarmi tutti i sensi
Sentirsi solo e vivo tra le montagne grandi
E I grandi spazi immensi
E poi tornare qui, riprendere la vita
Dei giorni uguali ai giorni
Discutere con te
Tagliarmi con il ghiaccio dei quotidiani inverni
No non lo posso accettare
Non e' la vita che avrei voluto mai desiderato vivere
Non e' quel sogno che sognavamo insieme fa piangere
Eppure io non credo questa sia l'unica via per noi
Se stiamo insieme ci sarà un perché
E vorrei riscoprirlo stasera
Se stiamo insieme qualche cosa c'e'
Che ci unisce ancora stasera
Mi manchi sai, mi manchi sai...
E poi tornare qui riprendere la vita
Che sembra senza vita
Discutere con te e consumar così
I pochi istanti eterni
No non lo posso accettare
Che vita e' restare qui a logorarmi in discussioni sterili
Giocar con te a farsi del male il giorno
Di notte poi rinchiudersi
Eppure io non credo questa sia l'unica via per noi
Se stiamo insieme ci sarà un perchè
E vorrei riscoprirlo stasera
Se stiamo insieme qualche cosa c'e'
Che ci unisce ancora stasera
Mi manchi sai, Mi manchi sai....
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Da qualche giorno ho in testa questa
In giardino il ciliegio è fiorito
Agli scoppi del nuovo sole
Il quartiere si è presto riempito
Di neve, di pioppi e di parole
All'una in punto si sente il suono
Acciottolante che fanno i piatti
Le TV sono un rombo di tuono
Per l'indifferenza scostante dei gatti
Come vedi tutto è normale
In quest'inutile sarabanda
Ma nell'intreccio di vita uguale
Soffia il libeccio di una domanda
Punge il rovaio d'un dubbio eterno
Un formicaio di cose andate
Di chi aspetta sempre l'inverno
Per desiderare una nuova estate
Son tornate a sbocciare le strade
Ideali ricami del mondo
Ci girano tronfie la figlia e la madre
Nel viso uguali e nel culo tondo
In testa identiche, senza storia
Sfidando tutto senza confini
Frantumano un attimo quella boria
Grida di rondini e ragazzini
Come vedi tutto è consueto
In quest'ingorgo di vite morte
Ma mi rattristo, io sono lieto
Di questa pista di voglia e sorte
Di questa rete troppo smagliata
Di queste mete lì da sognare
Di questa sete mai appagata
Di chi starnazza e non vuol volare
Appassiscono piano le rose
Spuntano a grappi i frutti del melo
Le nuvole in alto van silenziose
Negli strappi cobalto del cielo
Io sdraiato sull'erba verde
Fantastico piano sul mio passato
Ma l'età all'improvviso disperde
Quel che credevo e non sono stato
Come senti tutto va liscio
In questo mondo senza patemi
In questa vita presa di striscio
Di svolgimento corretto ai temi
Dei miei entusiasmi durati poco
Dei tanti chiasmi filosofanti
Di storie tragiche nate per gioco
Troppo vicine o troppo distanti
Ma il tempo, il tempo chi me lo rende?
Chi mi dà indietro quelle stagioni
Di vetro e sabbia, chi mi riprende
La rabbia e il gesto, donne e canzoni
Gli amici persi, i libri mangiati
La gioia piana degli appetiti
L'arsura sana degli assetati
La fede cieca in poveri miti
Come vedi tutto è usuale
Solo che il tempo stringe la borsa
E c'è il sospetto che sia triviale
L'affanno e l'ansimo dopo una corsa
L'ansia volgare del giorno dopo
La fine triste della partita
Il lento scorrere senza uno scopo
Di questa cosa che chiami vita
[Francesco Guccini - Lettera]
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Canzone delle osterie di fuori porta (F. Guccini)
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
Ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
Qualcuno è andato per età, qualcuno perché già dottore
E insegue una maturità, si è sposato, fa carriera ed è una morte un po' peggiore
Cadon come foglie o gli ubriachi sulle strade che hanno scelto
Delle rabbie antiche non rimane che una frase o qualche gesto
Non so se scusano il passato per giovinezza o per errore
Non so se ancora desto in loro, se m'incontrano per forza, la curiosità o il timore
Io ora mi alzo tardi tutti i giorni, tiro sempre a far mattino
Le carte, poi il caffè della stazione per neutralizzare il vino
Ma non ho scuse da portare, non dico più d'esser poeta
Non ho utopie da realizzare: stare a letto il giorno dopo è forse l'unica mia meta
Si alza sempre lenta come un tempo l'alba magica in collina
Ma non provo più quando la guardo quello che provavo prima
Ladri e profeti di futuro mi hanno portato via parecchio
Il giorno è sempre un po' più oscuro, sarà forse perché è storia, sarà forse perché invecchio
Ma le strade sono piene di una rabbia che ogni giorno urla più forte
Son caduti i fiori e hanno lasciato solo simboli di morte
Dimmi se son da lapidare se mi nascondo sempre più
Ma ognuno ha la sua pietra pronta e la prima, non negare, me la tireresti tu
Sono più famoso che in quel tempo quando tu mi conoscevi
Non più amici, ho un pubblico che ascolta le canzoni in cui credevi
E forse ridono di me, ma in fondo ho la coscienza pura
Non rider tu se dico questo, ride chi ha nel cuore l'odio e nella mente la paura
Ma non devi credere che questo abbia cambiato la mia vita
È una cosa piccola di ieri che domani è già finita
Son sempre qui a vivermi addosso, ho dai miei giorni quanto basta
Ho dalla gloria quel che posso, cioè qualcosa che andrà presto, quasi come i soldi in tasca
Non lo crederesti, ho quasi chiuso tutti gli usci all'avventura
Non perché metterò la testa a posto, ma per noia o per paura
Non passo notti disperate su quel che ho fatto o quel che ho avuto
Le cose andate sono andate ed ho per unico rimorso le occasioni che ho perduto
Sono ancora aperte come un tempo le osterie di fuori porta
Ma la gente che ci andava a bere fuori o dentro è tutta morta
Qualcuno è andato per formarsi, chi per seguire la ragione
Chi perché stanco di giocare, bere il vino, sputtanarsi ed è una morte un po' peggiore
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Canzone quasi d'amore (Francesco Guccini)
Non starò più a cercare parole che non trovo
Per dirti cose vecchie con il vestito nuovo
Per raccontarti il vuoto che al solito ho di dentro
E partorire il topo vivendo sui ricordi
Giocando coi miei giorni, col tempo
O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti
O che per le mie navi son quasi chiusi i porti
Io parlo sempre tanto, ma non ho ancora fedi
Non voglio menar vanto di me o della mia vita
costretta come dita dei piedi
Queste cose le sai, per te siam tutti uguali
E moriamo ogni giorno dei medesimi mali
Perché siam tutti soli ed è nostro destino
Tentare goffi voli d'azione o di parola
Volando come vola il tacchino
Non posso farci niente e tu puoi fare meno
Sono vecchio d'orgoglio, mi commuove il tuo seno
E di questa parola io quasi mi vergogno
Ah, c'è una vita sola
Non ne sprechiamo niente in tributi alla gente o al sogno
Le sere sono uguali, ma ogni sera è diversa
E quasi non ti accorgi dell'energia dispersa
A ricercare i visi che ti han dimenticato
Vestendo abiti lisi
Buoni ad ogni evenienza
Inseguendo la scienza o il peccato
Tutto questo lo sai e sai dove comincia
La grazia o il tedio a morte del vivere in provincia
Perché siam tutti uguali, siamo cattivi e buoni
E abbiam gli stessi mali
Siamo vigliacchi e fieri saggi, falsi, sinceri, coglioni
Ma dove te ne andrai? Ma dove sei già andata?
Ti dono, se vorrai, questa noia già usata
Tienila in mia memoria, ma non è un capitale
Ti accorgerai da sola
Nemmeno dopo tanto
Che la noia di un altro non vale
D'altra parte, lo vedi, scrivo ancora canzoni
E pago la mia casa, pago le mie illusioni
Fingo d'aver capito che vivere è incontrarsi
Aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare
Bere, leggere, amare, grattarsi
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La trovo bella, ma molto triste, Pazza.
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Auschwitz
Francesco Guccini
Son morto con altri cento,
Son morto che ero bambino,
Passato per il camino
E adesso sono nel vento
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz c'era la neve,
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento,
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz tante persone,
Ma un solo grande silenzio:
è strano non riesco ancora a sorridere qui nel vento,
A sorridere qui nel vento...
Io chiedo come può l'uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento,
In polvere qui nel vento
Ancora tuona il cannone
Ancora non è contenta
Di sangue la bestia umana
E ancora ci porta il vento
E ancora ci porta il vento
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
E il vento si poserà...
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adesso ci vorrebbe:
e correndo mi incontrò lungo le scale ...
ma forse è meglio provare con qualcosa di più allegro.
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...o di più profondo:
Esseri umani
Marco Mengoni
Oggi la gente ti giudica
Per quale immagine hai
Vede soltanto le maschere
E non sa nemmeno chi sei
Devi mostrarti invincibile
Collezionare trofei
Ma quando piangi in silenzio
Scopri davvero chi sei
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
Prendi la mano e rialzati
Tu puoi fidarti di me
Io sono uno qualunque
Uno dei tanti, uguale a te
Ma che splendore che sei
Nella tua fragilità
E ti ricordo che non siamo soli
A combattere questa realtà
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani
Credo negli esseri umani che hanno coraggio
Coraggio di essere umani
L'amore, amore, amore
Ha vinto, vince, vincerà
L'amore, amore, amore
Ha vinto, vince, vincerà
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Questa mi sembra tutt'altro che profonda, Cono: pensieri triti e ritriti.
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Io la trovo bellissima. E attualissima. Verissima.
Anche questa non è male:
LA COSA PIU' BELLA DEL MONDO
Io dalla vita ho imparato a rinascere
dalle occasioni ho imparato a non perderle
dalla gioia il senso delle lacrime
io dal dolore ho imparato a non fingere
dai miei figli ho imparato a crescere
dall amore come sopravvivere
davanti a me ho visto un cielo coperto di nuvole
e dopo il sole splendere
e poi ho visto te
che sei la cosa più bella del mondo
il tuo sorriso è un paesaggio stupendo
dove mi piace perdermi
perdermi con te
che sei la cosa più grande del mondo
per me che forse non merito tanto
per ogni volta che un ostacolo ti metterà alla prova
o sentirai un brivido un' emozione nuova
tu non avere mai paura non sentirti mai persa
è solo vita amore che ogni giorno ci attraversa
e nei capitoli che ancora non abbiamo ancora scritto
tra quelle pagine che ancora non abbiamo letto
se tu mi cercherai anche solo un momento
mi troverai sempre al tuo fianco te lo prometto
SIMONE CRISTICCHI
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man in black - johnny cash
Well, you wonder why I always dress in black,
Why you never see bright colors on my back,
And why does my appearance seem to have a somber tone.
Well, there's a reason for the things that I have on.
I wear the black for the poor and the beaten down,
Livin' in the hopeless, hungry side of town,
I wear it for the prisoner who has long paid for his crime,
But is there because he's a victim of the times.
I wear the black for those who never read,
Or listened to the words that Jesus said,
About the road to happiness through love and charity,
Why, you'd think He's talking straight to you and me.
Well, we're doin' mighty fine, I do suppose,
In our streak of lightnin' cars and fancy clothes,
But just so we're reminded of the ones who are held back,
Up front there ought 'a be a Man In Black.
I wear it for the sick and lonely old,
For the reckless ones whose bad trip left them cold,
I wear the black in mournin' for the lives that could have been,
Each week we lose a hundred fine young men.
And, I wear it for the thousands who have died,
Believen' that the Lord was on their side,
I wear it for another hundred thousand who have died,
Believen' that we all were on their side.
Well, there's things that never will be right I know,
And things need changin' everywhere you go,
But 'til we start to make a move to make a few things right,
You'll never see me wear a suit of white.
Ah, I'd love to wear a rainbow every day,
And tell the world that everything's OK,
But I'll try to carry off a little darkness on my back,
'Till things are brighter, I'm the Man In Black.
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Franco Battiato - Inneres Auge
Come un branco di lupi
Che scende dagli altipiani ululando
O uno sciame di api
Accanite divoratrici di petali odoranti
Precipitano roteando come massi da
Altissimi monti in rovina.
Uno dice che male c'è
A organizzare feste private
Con delle belle ragazze
Per allietare primari e servitori dello stato?
Non ci siamo capiti
E perché mai dovremmo pagare
Anche gli extra a dei rincoglioniti?
Che cosa possono le leggi
Dove regna soltanto il denaro?
La giustizia non è altro che una pubblica merce
Di cosa vivrebbero
Ciarlatani e truffatori
Se non avessero moneta sonante da gettare come ami fra la gente.
La linea orizzontale
Ci spinge verso la materia,
Quella verticale verso lo spirito
Inneres auge, das innere auge
Con le palpebre chiuse
S'intravede un chiarore
Che con il tempo e ci vuole pazienza,
Si apre allo sguardo interiore
Inneres auge, das innere auge
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
Quella verticale verso lo spirito.
La linea orizzontale ci spinge verso la materia,
Quella verticale verso lo spirito.
Ma quando ritorno in me,
Sulla mia via, a leggere e studiare,
Ascoltando i grandi del passato
Mi basta una sonata di Corelli,
Perché mi meravigli del creato!
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L’Atlantico è nato oggi e vi racconterò come è successo.
Le nuvole in cielo si sono aperte e l’hanno fatto cadere.
Ero sulla superficie di una sfera perforata
quando, improvvisamente, l’acqua riempì ogni buco.
E migliaia e migliaia di persone crearono un oceano
formando isole dove nessun isola dovrebbe stare, oh no.
Quelle persone erano felicissime, partirono sulle loro navi.
Lo immaginavo meno come un lago e più come un fossato.
Il ritmo dei miei passi per terre allagate verso la tua porta
non farà mai più rumore.
Sei troppo, troppo lontana perché io riesca a remare fino a te.
Sembra più lontano che mai, oh no.
Ho bisogno di averti molto più vicina.
Forza, forza.
Transatlanticism - Death Cab For Cutie
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Quando si vuole bene
(Riccardo Cocciante)
Quando si vuole bene
Bene veramente
Bene fino in fondo
Bene solamente
Tutto il resto è poco
Tutto il resto è niente
Quando si vuole bene
Quando si vuole bene
Bene solamente
Non si è più banali
Non si e più comuni
E anche una parola
Se soltanto è mia
Sfiora le tue labbra
E diventa una poesia
Si può camminare
Gli occhi dentro agli occhi
Attraverso i muri delle nostre case
Camminare dritti sopra le campagne
Sopra a un mare caldo
Sopra le montagne
Sopra una tempesta fino a chissà dove
Dove il tempo è bello pure
Pure quando piove
Dove il tempo è tutto
E dove tutto è niente
Vivere nel vento, mente nella mente
Si può immaginare
D'essere bambini
Anche quando il tempo
Scappa dalle mani
Continuare insieme tutta un'altra vita
Anche quando questa poi sarà finita
Quando si vuole bene
Bene fino in fondo
È perfino bello
Anche questo mondo
Anche questo mondo
Anche questo mondo
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IL PESO DEL CORAGGIO
Sono questi vuoti d'aria
Questi vuoti di felicità
Queste assurde convinzioni
Tutte queste distrazioni
A farci perdere
Sono come buchi neri
Questi buchi nei pensieri
Si fa finta di niente
Lo facciamo da sempre
Ci si dimentica
Che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
Ognuno i suoi diritti, ognuno la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo, il peso del coraggio
E ho capito che non sempre il tempo cura le ferite
Che sono sempre meno le persone amiche
Che non esiste resa senza pentimento
Che quello che mi aspetto è solo quello che pretendo
E ho imparato ad accettare che gli affetti tradiscono
Che gli amori anche i più grandi poi finiscono
Che non c'è niente di sbagliato in un perdono
Che se non sbaglio non capisco io chi sono
Sono queste devozioni
Queste manie di superiorità
C'è chi fa ancora la guerra
Chi non conosce vergogna
Chi si dimentica
Che ognuno ha la sua parte in questa grande scena
Che ognuno ha i suoi diritti e ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo, il peso del coraggio
E ho capito che non serve il tempo alle ferite
Che sono sempre meno le persone unite
Che non esiste azione senza conseguenza
Chi ha torto e chi ha ragione quando un bambino muore?
Allora stiamo ancora zitti, che così ci preferiscono
Tutti zitti, come cani che obbediscono
Ci vorrebbe più rispetto, ci vorrebbe più attenzione
Se si parla della vita, se parliamo di persone
Siamo il silenzio che resta dopo le parole
Siamo la voce che può arrivare dove vuole
Siamo il confine della nostra libertà
Siamo noi l'umanità
Siamo in diritto di cambiare tutto
E di ricominciare, ricominciare
Ognuno gioca la sua parte in questa grande scena
Ognuno ha i suoi diritti, ognuno ha la sua schiena
Per sopportare il peso di ogni scelta
Il peso di ogni passo, il peso del coraggio
Il peso del coraggio
Fiorella Mannoia
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Volevo scriverti da tanto
Mina
Volevo scriverti da tanto
Ma poi 'ste cose non le fai
E dirtelo da troppo tempo
Così che non l'ho fatto mai
Un po' di cuore se lo chiede
Se sono matta o no
Puoi ascoltarmi tra le pieghe
Di un cielo ancora più blu
Volevo dirti che io
Io canto ancora di te
Eppure se a modo mio
Sono cattiva con me
Volevo dirti che anche io
Non so più a chi credere
E ho litigato con Dio
Che non mi parla da un po'
Volevo dirti che io
Avrò bisogno di te
Adesso che a modo mio
Ho fatto pace con me
Per sempre
Ci sono notti in cui la notte
È troppo lunga anche per me
E sciolgo dentro un caffellatte
Ogni mio stupido perché
Il bello è proprio lì
Che quando si fa duro il gioco
Un'altra emozione è già qui
Volevo dirti che io
Avrò bisogno di te
Adesso che a modo mio
Ho fatto pace con me
Volevo scriverti e poi
Poi tutto il resto già lo sai
Volevo scriverti ma
Lo faccio adesso se vuoi
Volevo dirti che io
Io canto ancora di te
Eppure se a modo mio
Ho fatto pace con me
Per sempre
Volevo dirti che anche io
Non so più a chi credere
E ho litigato con Dio
Che non mi parla da un po'
Volevo scriverti da tanto
Scusa se non l'ho fatto mai
Lettera di Mina a Lucio Battisti
” Caro Lucio, questa è una lettera che volevo scriverti da tanto, tanto tempo. Ogni volta che sentivo un tuo pezzo, ogni volta che qualcuno, per strada, fischiettava qualcosa di tuo mi veniva voglia di mettermi in contatto con te, ma ho preferito rispettare (figurati se proprio io non lo dovevo fare…) il tuo desiderio di essere lasciato in pace. E forse ho fatto male, sai? Perché adesso non so come fare per restituirti, almeno in parte, la gioia, la tenerezza, il senso di invincibilità, la coscienza di fare qualcosa di perfetto che mi dava il cantare i tuoi pezzi. Erano come il più inattaccabile meccanismo, come l’arma più efficace, come una corazza lucentissima, come una seconda pelle ancora più aderente della prima. Erano costruiti con quella apparente semplicità, con quel naturale delizioso totale mood cosmico, che fa pensare alla fluidità di Puccini, al prezioso andamento di certi canti gospel. E insieme così piantati nella tradizione della canzonetta italiana da far cantare i garzoni mentre vanno in bicicletta a consegnare il pane, i bambini e tutte le madri d’Italia mentre preparano il pranzo per i propri cari.
Che talento straordinario, che dono raro quello di essere capiti da tutti e da tutti essere amati proprio per quello che realmente si è. Sei stato il più grande nel realizzare il miracolo che ci fa sentire tutti figli della stessa materia, che ci fa cantare tutti insieme con le lacrime agli occhi.
In questi giorni ho dovuto assistere a qualche intervento sgradevole e a tanti, tantissimi omaggi commossi e sinceri. Voglio ricordarmi soltanto questi. Voglio ricordarmi gli occhi lucidi di ragazzi giovanissimi e di uomini e donne anche più che adulti. Voglio ricordarmi i tuoi, che Dio li benedica, ti hanno difeso con la forza dell’amore da tutto il caravanserraglio massmediatico. Voglio ricordarmi quei piccoli mazzolini di fiori, quei bigliettini che ti hanno portati anche loro, credo, per cercare di restituirti un pochino di quello che tu hai dato a tutti noi. Sai, avevo un sogno. Una pazzia. Insieme con Moreno, un giovane corista molto bravo che tu non hai conosciuto, ma che ti ama almeno quanto me, avevamo deciso che se tu mai avessi fatto di nuovo un concerto, saremmo venuti a farti il coro. Per il grande piacere di stare dietro di te e cantare insieme a te quelli che sono i nostri perfettissimi, storici, splendidi, adorati pezzi di vita. E, nella nostra follia, avevamo già pensato alla scaletta, a quali pezzi fare, alla formazione dell’orchestra, persino ai vestiti. Ogni volta che ci incontravamo in sala di incisione aggiungevamo qualche dettaglio al nostro progetto. Tutto era variabile tranne la presenza di due soli coristi: noi due, per l’appunto. Non importa. Vuol dire che la cosa è soltanto rimandata.
Tua Mina“.
https://www.ilprofumodelladolcevita....ucio-battisti/
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Testo America, Primo Amore
Mauro Lusini
Single: 1970
America, America, ma che mondo sei
ti amo, ti odio, ancora non so
hai in mano la fiamma della Libertà
e l'altra la croce del Ku Klux Klan
America, America, a un passo da qui
sei sempre dovunque anche dentro di me
lassù sulla Luna un piede c'è già
ma l'altro è rimasto sulla tomba di John Brown
America, America, di Buffalo Bill
amico di indiani, Apache e Cheyenne
nei pascoli verdi son nate città
ma chi sta morendo laggiù ad Alcatraz
. . . . . .
America, America, ma che mamma sei
ti sei innamorata di quattro Marine
e gli altri tuoi figli li hai già persi ormai
son figli dei fiori e non figli tuoi
America, America, dell'F.B.I.
tu che tutto vedi, tu che tutto sai
John Kennedy, Bob, Luther King, Malcom X
non son quattro croci, ma son quattro X
. . . . . .
America, America, dei grattacieli
chi ha dollari va più in alto che può
finché tocca il cielo, ma quando è lassù
si sente più solo, Iddio non c'è più
America, America, del Columbus Day
Buon Compleanno, ma quanti anni hai
ritorna bambina, perché non lo fai
per San Valentino, per questi occhi miei.
-
A te
Jovanotti
A te che sei l'unica al mondo
L'unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All'angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perche non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all'aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po'
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l'arte dell'avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia, sei una pianta, sei un uragano
Sei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l'unica amica
Che io posso avere
L'unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita
Bella da morire
Che riesci a render la fatica
Un immenso piacere
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
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29 settembre
Lucio Battisti
Seduto in quel caffè
io non pensavo a te
Guardavo il mondo che
girava intorno a me
Poi d'improvviso lei sorrise
e ancora prima di capire
mi trovai sottobraccio a lei
stretto come se non ci fosse che lei.
Vedevo solo lei
e non pensavo a te.
E tutta la città
correva incontro a noi.
Il buio ci trovò vicini
un ristorante e poi di corsa
a ballar sottobraccio a lei
stretto verso casa abbracciato a lei
quasi come se non ci fosse che,
quasi come se non ci fosse che lei.
.....
quasi come se non ci fosse che lei,
come se non ci fosse che lei.
Mi son svegliato e,
e sto pensando a te...
Ricordo solo che,
che ieri non eri con me.
Il sole ha cancellato tutto
di colpo volo giù dal letto
e corro lì al telefono
e parlo, rido e tu, tu non sai perchè
t'amo t'amo e tu, tu non sai perchè.....
parlo, rido e tu, tu non sai perchè....
t'amo t'amo e tu, tu non sai perchè.....
parlo, rido e tu, tu non sai perchè....
...
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Le Con (Pierre Perret)
Petit mouflard petit con rebondi
Petit connin plus fier que lévrier hardi
Plus que lion au combat courageux
Agile et prompt en tes folâtres jeux
Plus que le singe ou le jeune châton
Connin vetu de ton poil folâtron
Plus riche que la toison de Colcos
Charmant dodu, sans aretes et sans os
Friand morceau de naïve bonté,
O joli petit con, bien assis, haut monté
Loin de danger et bruit de ton voisin
Qu'on ne prendrait jamais pour ton cousin,
bien embouché d'un bouton vermeillet
Ou d'un rubis servant de fermeillet,
Joint et serré, fermé tant seulement
Que ta facon ou joli mouvement
Soit le corps droit, assis, gambade ou joue,
Si tu ne fais quelque amoureuse moue.
Source d'amour fontaine de douceur,
Joli petit ruisseau apaisant toute ardeur,
Mal et langueur ô lieux solacieux
Et gracieux séjour délicieux,
Voluptueux plus que tout autre au monde
Petit sentier qui droit mène à la bonde
D'excellent bien et souverain plaisir,
Heureux sera cil duquel le désir
Contenteras qui prendre te pourra
Et qui de toi pleinement jouira
Petit mouflard petit con rebondi
Petit connin plus fier que lévrier hardi
Plus que lion au combat courageux
Agile et prompt en tes folâtres jeux
Plus que le singe ou le jeune chaton
Connin vetu de ton poil folâtron
Plus riche que la toison de Colcos
Dodu parfait sans aretes et sans os
Contenteras, qui prendre te pourra
Et qui de toi pleinement jouira
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L'AMORE PER TE
È di colpo che è arrivata la musica
C'è chi la chiama America, chi la scossa elettrica
Io so solo che vivevo di aria, scusa se sembra retorica
Eri tutto il contrario di quel che cercavo
Che credevo giusto per una come me
Invece chi ha visto lontano qui è lui
Ha il gusto di eterno più bello che mai
L'amore per te non si fa scrivere su un foglio
Non si fa cantare in una canzone ma intanto
Mi lascia così... senza fiato
Bello come un sole appena nato
Prima o poi lo vedi che non è logica
La vita che ci capita non è matematica
Ci si prende per lasciarsi più andare
Forse scoprire che è unica
Un po’ dolce, un po’ amaro
Un po’ fango, un po’ cielo
Dove trovi tanti anni in un cinema?
Nel posto dove non si guarda mai
Quel pugno in faccia che è il tempo per noi
L'amore per te non si fa mettere da parte
Non mi fa pensare che a te e alle nostre impronte
Belle così... disordinate
Alcune giuste altre sbagliate
Ma l'amore per te è unico a regola d’arte
È come fosse magico e voltasse le carte
È un po’ come te che non sai mai niente
E poi mi leggi nella mente se ti va
Ta, tairara... tututu
Se mi prendi le mani sorridi mi sento unica
Mi sento l'unica
E noi possiamo fare tutto ma dimmelo ancora che sono libera
Dentro la vita a cui non penso mai
In quel pugno in faccia che è il tempo per noi
L'amore per te è stupido e non importa di niente
Non si fa consigliare e non sa farti domande
È fatto così... irriverente
Non ci passa neanche per la mente
Ma l'amore per te è unico a regola d’arte
E come fosse magico e voltasse le carte
Un po’ come te che non sai mai niente
E poi mi leggi nella mente se ti va
ELISA
https://www.youtube.com/watch?v=3btLXFLvoOM
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Gocce di memoria
Giorgia
Sono gocce di memoria
Queste lacrime nuove
Siamo anime in una storia
Incancellabile
Le infinite volte che
Mi verrai a cercare
Nelle mie stanze vuote
Inestimabile
È inafferrabile
La tua assenza che mi appartiene (che mi appartiene)
Siamo indivisibili
Siamo uguali e fragili
E siamo già così lontani (lontani)
Con il gelo nella mente
Sto correndo verso te
Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un'eternità
E dimmi come posso fare
Per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso
Per raggiungere te
Siamo gocce di un passato
Che non può più tornare
Questo tempo ci ha tradito
È inafferrabile
Racconterò di te
Inventerò per te
Quello che non abbiamo
Le promesse sono infrante
Come pioggia su di noi
Le parole sono stanche
So che tu mi ascolterai
Aspettiamo un altro viaggio
Un destino, una verità
E dimmi come posso fare
Per raggiungerti adesso
Per raggiungerti adesso
Per raggiungere te
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Baciami ancora
Jovanotti
Un bellissimo spreco di tempo
Un'impresa impossibile
L'invenzione di un sogno
Una vita in un giorno
Una tenda al di là della duna
Un pianeta in un sasso, l'infinito in un passo
Un riflesso di un sole sull'onda di un fiume
Son tornate le lucciole a Roma
Nei parchi del centro l'estate profuma
Una mamma, un amante, una figlia
Un impegno, una volta una nuvola scura
Un magnete sul frigo, un quaderno di appunti
Una casa, un aereo che vola
Baciami ancora
Baciami ancora
Tutto il resto è un rumore lontano
Una stella che esplode ai confini del cielo
Ooh, baciami ancora
Baciami ancora
Voglio stare con te
Inseguire con te
Tutte le onde del nostro destino
Una bimba che danza, un cielo, una stanza
Una strada, un lavoro, una scuola
Un pensiero che sfugge
Una luce che sfiora
Una fiamma che incendia l'aurora
Un errore perfetto, un diamante, un difetto
Uno strappo che non si ricuce
Un respiro profondo per non impazzire
Una semplice storia d'amore
Un pirata, un soldato, un dio da tradire
E l'occasione che non hai mai incontrato
La tua vera natura, la giustizia del mondo
Che punisce chi ha le ali e non vola
Baciami ancora
Baciami ancora
Tutto il resto è un rumore lontano
Una stella che esplode ai confini del cielo
Ooh, baciami ancora
Baciami ancora
Voglio stare con te
Invecchiare con te
Stare soli io e te sulla luna
Coincidenze, il destino
Un gigante, un bambino
Che gioca con l'arco e le frecce
Che colpisce e poi scappa
Un tesoro, una mappa
E l'amore che detta ogni legge
Per provare a vedere
Che c'è laggiù in fondo
Dove sembra impossibile stare da soli
A guardarsi negli occhi
A riempire gli specchi
Con i nostri riflessi migliori
Ooh, baciami ancora
Baciami ancora
Voglio stare con te
Inseguire con te
Tutte le onde del nostro destino
Ooh, baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
Baciami ancora
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L'anno che verrà
Lucio Dalla
Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po'
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c'è una grande novità
L'anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va
Si esce poco la sera, compreso quando è festa
E c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando
Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderá dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno
Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno
E si farà l'amore, ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a una certa età
E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppo furbi
E i cretini di ogni età
Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento
Di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro amico cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperare
E se quest'anno poi passasse in un istante
Vedi amico mio
Come diventa importante
Che in questo istante ci sia anch'io
L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità
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Perfetti sconosciuti
Fiorella Mannoia
Dove sei stato, in questi anni
Quando tutto crollava intorno
Ai nostri sogni e ai nostri affanni
Hai mai pensato a quanti inganni
Alle ferite in superfice
E a tutte quelle notti insonni
Quando i silenzi si mettevano tra noi
E ognuno andava per i fatti suoi
Come perfetti sconosciuti
Doveva andare tutto così
Anche se adesso ci troviamo qui
Sulla stessa strada, dopo una vita già spesa
Io sono stata sempre qui
A innamorami ogni giorno di più
Di questa nostra vita
Che ci ricorda ancora
Che quando si ama non si perde mai
Dove sei stato, in questi giorni
Oltre il muro dei segreti
Vissuti come tradimenti
Hai mai pensato a quanti sbagli
Alle parole buttate al vento
E a tutte quelle ancora dentro
In questo quadro dipinto a fatica
Dopo un'attesa che dura una vita
Ma cosa vuoi farmi credere
Doveva andare tutto così
Anche se adesso ci troviamo qui
Sulla stessa strada, dopo una vita sospesa
Io sono stata sempre qui
A innamorami ogni giorno di più
Di questa nostra vita
Che ci ricorda ancora
Che quando si ama non si perde mai
No, non si perde mai
Quando i silenzi si mettevano tra noi
E ognuno andava per i fatti suoi
Come perfetti sconosciuti
Doveva andare tutto così
Anche se adesso ci troviamo qui
Sulla stessa strada, dopo una vita già spesa
Io sono stata sempre qui
A innamorami ogni giorno di più
Di questa vita vera
Che ci ricorda ancora
Che quando si ama non si perde mai
No, non si perde mai
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L'ILLOGICA ALLEGRIA Giorgio Gaber
Da solo
Lungo l′autostrada
Alle prime luci del mattino
A volte spengo anche la radio
E lascio il mio cuore incollato al finestrino
Lo so
Del mondo e anche del resto
Lo so
Che tutto va in rovina
Ma di mattina
Quando la gente dorme
Col suo normale malumore
Mi può bastare un niente
Forse un piccolo bagliore
Un'aria già vissuta
Un paesaggio o che ne so
E sto bene
Io sto bene come uno quando sogna
Non lo so se mi conviene
Ma sto bene, che vergogna
Io sto bene
Proprio ora, proprio qui
Non è mica colpa mia
Se mi capita così
È come un′illogica allegria
Di cui non so il motivo
Non so che cosa sia
È come se improvvisamente
Mi fossi preso il diritto
Di vivere il presente
Io sto bene
Quest'illogica allegria
Proprio ora, proprio qui
Da solo
Lungo l'autostrada
Alle prime luci del mattino
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Abbi cura di me
Simone Cristicchi
Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare
Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole
Più che perle di saggezza sono sassi di miniera
Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera
Non cercare un senso a tutto, perché tutto ha senso
Anche in un chicco di grano si nasconde l'universo
Perché la natura è un libro di parole misteriose
Dove niente è più grande delle piccole cose
È il fiore tra l'asfalto, lo spettacolo del firmamento
È l'orchestra delle foglie che vibrano al vento
È la legna che brucia, che scalda e torna cenere
La vita è l'unico miracolo a cui non puoi non credere
Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi
E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri
Tu allora vivilo adesso, come se fosse l'ultimo
E dai valore ad ogni singolo attimo
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrò paura di cadere
Che siamo in equilibrio sulla parola insieme
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Il tempo ti cambia fuori, l'amore ti cambia dentro
Basta mettersi al fianco invece di stare al centro
L'amore è l'unica strada, è l'unico motore
È la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità, semmai proteggila
È solo luce che brilla sull'altra faccia di una lacrima
È una manciata di semi che lasci alle spalle
Come crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battaglia
Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia
Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso
Perché l'impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore, arrivaci fino in fondo
Anche se sarà pesante come sollevare il mondo
E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte
E ti basta solo un passo per andare oltre
Ti immagini se cominciassimo a volare
Tra le montagne e il mare
Dimmi dove vorresti andare
Abbracciami se avrai paura di cadere
Che nonostante tutto noi siamo ancora insieme
Abbi cura di me
Qualunque strada sceglierai, amore
Abbi cura di me
Abbi cura di me
Che tutto è così fragile
Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino
Perché mi trema la voce come se fossi un bambino
Ma fino all'ultimo giorno in cui potrò respirare
Tu stringimi forte e non lasciarmi andare