Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell’erba,
lascian camminando due ombre che s’uniscono,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s’uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
È la felicità una torre trasparente.
L’aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l’eternità della natura.
PABLO NERUDA
05-02-2018, 13:04
efua
Saresti una donna decisa sia nel dare che nel chiedere
Con i colori nitidi e poche mezze tinte
Con i contrasti vivi e il corpo libero
06-02-2018, 01:45
conogelato
E' tua?
06-02-2018, 10:21
efua
No
Ma era per me
06-02-2018, 10:38
Yele
Non mi pento di niente
Della donna che sono
mi succede, a volte, di osservare nelle altre, la donna che potevo essere;
donne garbate esempio di virtù,
laboriose brave mogli, come mia madre avrebbe voluto.
Non so perchè
… tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo
la colpa che le loro vite impeccabili,
per strano maleficio mi ispirano;
mi ribello contro le loro buone azioni,
contro i pianti notturni sotto il cuscino,
contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata.
Queste donne , tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi;
alzano il loro dito accusatore
e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo
e vorrei guadagnarmi il consenso universale,
essere la “brava bambina”, la “donna per bene”, la Gioconda irreprensibile,
prendere dieci in condotta
dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia, dai figli
e da tutti gli esserei che popolano abbondantemente questo mondo.In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è,
ho combattuto numerose battaglie mortali,
battaglie inutili, loro contro di me
-loro contro di me che sono me stessa-
con la psiche dolorante, scarmigliata,
trasgredento progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in me
che, fin dall’infanzia, mi guardano torvo
perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni,
perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile
che si innamora come triste puttana
di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose
perchè, adulta , ha osato vivere l’infanzia proibita
e ho fatto l’amore sulle scrivanie nelle ore d’ufficio,
ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere
del corpo sano e sinuoso di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata.
Non incolpo nessuno. Anzi ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf:
ma nei pozzi scuri in cui spofondo al mattino, appena apro gli occhi,
sento le lacrime che premono, nonostante la felicità che ho finalmente conquistato,
rompendo cappe e stratidi roccia terziaria e quaternaria,
vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo
che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili … contro di me;
contro questa donna fatta, piena,
la donna dal seno sodo e i fianchi larghi,
che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
Gioconda Belli
06-02-2018, 20:43
Acquerapide
And now 't was like all instruments, Now like a lonely flute; And now it is an angel's song, Which makes the heavens be mute.
Meraviglia. Riassume tutto quello per cui sono al mondo ora.
John Keats, To Autumn
06-02-2018, 21:18
Bauxite
Specchio
Sono esatto e d’argento, privo di preconcetti.
Qualunque cosa io veda subito l’inghiottisco
tale e quale senza ombre di amore o disgusto.
Io non sono crudele, ma soltanto veritiero –
quadrangolare occhio di un piccolo iddio.
Il più del tempo rifletto sulla parete di fronte.
È rosa, macchiettata. Ormai da tanto tempo la guardo
Che la sento un pezzo del mio cuore. Ma lei c’è e non c’è.
Visi e oscurità continuamente si separano.
Adesso io sono un lago. Su me si china una donna
cercando in me di scoprire quella che lei è realmente.
Poi a quelle bugiarde si volta: alle candele o alla luna.
Io vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
Me ne ripaga con lacrime e un agitare di mani.
Sono importante per lei. Anche lei viene e va.
Ogni mattina il suo viso si alterna all’oscurità.
In me lei ha annegato una ragazza, da me gli sorge incontro
giorno dopo giorno una vecchia, pesce mostruoso.
S. Plath
07-02-2018, 03:15
conogelato
Ti voglio dire,
che ti voglio
dire, che ti
voglio dire, che
voglio dirti, che
ti voglio dire,
che ti voglio.
T. KIBIROV
07-02-2018, 13:02
Bauxite
The Wind - tapped like a tired Man -
And like a Host - "Come in"
I boldly answered - entered then
My Residence within
A Rapid - footless Guest -
To offer whom a Chair
Were as impossible as hand
A Sofa to the Air -
No Bone had He to bind Him -
His Speech was like the Push
Of numerous Humming Birds at once
From a superior Bush -
His Countenance - a Billow -
His Fingers, as He passed
Let go a music - as of tunes
Blown tremulous in Glass -
He visited - still flitting -
Then like a timid Man
Again, He tapped - 'twas flurriedly -
And I became alone -
Emily Dickinson
07-02-2018, 23:27
Yele
Citazione:
Originariamente Scritto da Acquerapide
And now 't was like all instruments, Now like a lonely flute; And now it is an angel's song, Which makes the heavens be mute.
Samuel Coleridge
è pazzesco cos'hanno fatto gli inglesi, con una lingua poco adatta, tra musica e poesia...
08-02-2018, 08:01
Acquerapide
Meno di quanto si pensi non adatta...
08-02-2018, 08:15
Bauxite
Citazione:
Originariamente Scritto da Yele
è pazzesco cos'hanno fatto gli inglesi, con una lingua poco adatta, tra musica e poesia...
Hanno imparato da altri, questo è sicuro.
08-02-2018, 08:40
Acquerapide
Hanno avuto il loro rinascimento
08-02-2018, 08:47
Bauxite
La letteratura è ANCHE contaminazione.
Per alcune culture la contaminazione è stata essenziale.
Il loro rinascimento, che è secondario al nostro, gli è stato sicuramente vitale.
Così come gli fu vitale l'arrivo dei Normanni e della cultura dell'amore cortese.
Naturalmente mantengono peculiarità solo loro.
Personalmente, tra l'ode per l'urna greca e una qualsiasi di Leopardi, io voto due.