Gli arrugginiti devono avere un " 'ché" sennò non è cosa.
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Gli arrugginiti devono avere un " 'ché" sennò non è cosa.
Boh, io ho sempre usato un metodo esplicito, diretto, tipo questo :
https://youtu.be/6CrfYeaULQo?si=1a4Eyt4s0JtYAKx2
E per educazione, la "molla" mi scatta sempre!!!
no, non propongo nulla :asd:
era solo una riflessione che parte da cose oggettive; le persone si vedono e si piacciono, oppure no; è la chimica che - a ragione - tira sempre in ballo Dark;
però ci si può emozionare anche in virtuale, evidentemente; il che difficilmente sostituisce la chimica, però forse qualche effetto chimico lo produce;
a questo punto varrebbe la pena di chiedersi come funziona una comunicazione a distanza felice;
siccome le persone si raccontano e se la raccontano, soprattutto se hanno una vaga esperantia d'escobar, è probabile che facciano del bonus dolus, a cui però ognuno è istintivamente refrattario; cioè, nun serve a un ca', anzi;
magari invece funzionano certe fragilità che vengono fuori e agganciano l'altro in qualche stanza nascosta dove hanno un posto; ma non si può pianificare la cosa;
e si torna sempre al Via! del Monopoli; finché si ha un controllo sulla propria immagine da esporre è estremamente improbabile che questi meccanismi si attivino; magari due si piacciono lo stesso e trombano; è un caso fortunato;
ma nel percorso in cui c'è un'aspettativa qualsiasi è difficile che vengano fuori quei ganci che invece sporgono con qualcuno che sta lì per caso e non aveva alcuna intenzione;
:D mi ricordo la prima frase in un forum che lessi di una persona, come fosse ieri: ma siete tutti piccolini qua dentro ? e quel piccolini mi fece pensare ad un mio autista calabrese, Gallo, buono e simpatico, che mi accompagnava in jeep nelle polveriere, quando vedeva i piccoli di cinghiale in estate;
beh, quello era un gancio involontario, perché conteneva un tratto di tenerezza ma anche di spirito - si può entrare in un posto nuovo in mille modi - una frequenza di pensiero in cui ero a mio agio, poi confermata;
secondo me le persone si leggono o ascoltano e valutano anche inconsapevolmente sempre tra le righe, su queste cose involontarie, da cui una sensibilità che ascolta può capire o intuire molto di una personalità.
Il caso fortunato, inteso come situazione , può essere quello in cui le due parti non hanno voluto alcuna pianificazione perché ne conoscono i rischi.
L'esempio di efua è quello di una situazione che poteva essere molto divertente, se vissuta con meno costruzioni e con un reciproco ascolto.
me cojioni... ha'detto gnente ! :asd:
per ascoltare qualcuno serve un apparato potente di introspezione pregressa e consapevole, che non ha quasi nessuno; e che, volendo, funziona anche da abs per le situazioni incresciose tipo quella che ha raccontato efua, se proprio uno deve incontrare a feromoni ciechi.
Ma per questo dicevo che chattare oggi non ha più la stessa valenza di anni e anni fa.
A meno che tu e l'altra non siate due persone totalmente disincantate su quei meccanismi per cui o leggi/ascolti o ti ritrovi un casatiello sereticcio che vuole la molla.
In effetti si, poteva essere molto divertente se non ci fossero stati momenti di stop unilaterale e poi riprese
La mia amica e’ una persona piuttosto lineare
Mentre il tipo piuttosto tortuoso
Un protendersi per poi ritirarsi
Voglio, non voglio, ho cambiato lavoro, sto incasinato
Sono depresso per il lavoro che avevo prima e che ho dovuto lasciare
Secondo me, per divertirsi, certa roba la devi lasciare a casa
Che facciamo trovare domani a Cono? :D
la comunicazione bilaterale vale poco o nulla; già in un contesto multilaterale tipo forum vedi come una persona si relaziona pure con gli altri, se è coerente nel farlo con te;
non so, a me viene naturale rilevare la frequenza di pensiero, il tono dell'umore, i tic, se torna tutto o ci sono salti innaturali, blocchi, ecc...
Ma il forum e’ diverso da una chat in cui si comunica a due
E magari di parla di cose sporche :v
Per la felicita’ di Cono :asd:
I livelli sono diversi.
Ognuno di noi, scrivendo, lascia tracce
Ad un occhio attento non la spunti con i fake
beh, carlino quando fa il "coccio", ma ne abbiamo tutti a decine, se uno fa attenzione anche al ritmo del pensiero/scrittura;
prova a farti un fake maschile e vedrai quanto è difficile inventarsi una personalità diversa e tenere il punto, pensare a un ritmo diverso, scrivere usando punteggiatura e stile diverso, ecc...
forse ci riesce uno scrittore, ma prima deve scrivere la "bibbia " del personaggio che vuole interpretare
Da maschio sarei troppo sexy per tutti voi :D
Sta cosa della comunicazione online mi fa pensare. Oggigiorno moltissime relazioni si sviluppano online. Credo che nel parlarsi, anche a distanza, possa scattare un meccanismo che è simile alla chimica, nel cervello delle persone.
La scorsa estate ho frequentato brevemente una persona, con cui inizialmente abbiamo comunicato solo online, e si era instaurata una forte intesa, che poi si è estrinsecata pure a livello fisico. Lasciando perdere che poi non è andata, credo che la mente sia capace comunque di creare reazioni chimiche, o qualcosa che gli somiglia, anche senza i feromoni.