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Bauxite
Le risposte sono già presenti in Moby Dick.
E Cono lo ha letto Melville?? :mumble:
:D
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bumble-bee
E Cono lo ha letto Melville?? :mumble:
:D
Forse ha visto Nemo.
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Bauxite
Forse ha visto Nemo.
Il pesce? o il capitano? :D
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bumble-bee
Il pesce? o il capitano? :D
Il pesce pagliaccio.
Oppure era un capitone!
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Bauxite
Il pesce pagliaccio.
Oppure era un capitone!
Il capitone non mi piace... in genere i pesci d'acqua dolce non mi piacciono... a parte la trota.
Comunque... alla fine mi sforzai di capire cosa fosse questo benedetto trascendentalismo.... boh... mi parse una stronzata. Però per gli americani fu importante. Specie per coloro che cercarono un contatto intimo con la natura come Thoreau.
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bumble-bee
Il capitone non mi piace... in genere i pesci d'acqua dolce non mi piacciono... a parte la trota.
Comunque... alla fine mi sforzai di capire cosa fosse questo benedetto trascendentalismo.... boh... mi parse una stronzata. Però per gli americani fu importante.
Il tuo riassunto è commovente :D
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Originariamente Scritto da
Bauxite
Il tuo riassunto è commovente :D
No veramente.... i discorsi di Emerson tutti epici ma astratti a mio avviso. Cosa ti fa transcendere a tal punto da avere un contatto diretto con Dio? Probabilmente per la società di allora, un paese giovane e alla ricerca della propria identità.... ma per navigati come noi, qui in magna grecia... boh.
Io non sono mai trasceso.... a parte con le donne!! :D
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Doppio
Ma dai... almeno altrettanti non lo sono, forse di più, e anche ammettessimo che siano di più i credenti non è che sia da mettere ai voti: uno o più Dei esistono oppure non esistono, e in base alla sensibilità individuale possono o non possono costituire una valida giustificazione al caos esistenziale, per te e per molti altri questa tradizione paternalistica giudaico cristiana è adeguata, per un indiano no, per me, se saltasse fuori che Dio è quello che descrive il cristianesimo mi schiererei apertamente dalla parte opposta, ma guarda caso posso permettermi di essere agnostico (e potrei permettermi di essere ateo, se non fossi restio a schierarmi in maniera così marcata) e indagare i perché (eventuali) considerando il divino come condizione non necessaria. Se dai per scontato che un perché esista non stai indagando e cercando di capirlo, lo stai accettando passivamente, è un ragionamento circolare: Dio esiste altrimenti non ci sarebbe un perché e un perché deve esistere in quanto Dio non avrebbe fatto le cose a caso.
Prima di risponderti voglio anch'io farti una domanda: Secondo te Dio (se esistesse) amerebbe di più quelli che credono in Lui o anche (allo stesso modo, se non maggiormente) gli atei e gli agnostici?
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Vega
Tu confondi la fede personale con le nozioni. Non ti fosse mai stato fatto presente...
I tuoi figli laureati in medicina potranno essere credenti ma non hanno trovato scritto sul libro di fisica, di chimica, di genetica o di fisiologia che studiano i fenomeni creati da dio o i geni e gli ormoni creati da dio e lo scopo per cui ci sono ecc...
Per cui ti ripeto (e non è difficile il concetto eh!) che la religione non colma le lacune della scienza, non è complementare ad essa, non aggiunge conoscenze ed informazioni e tutto resta nell'ambito della fede, delle credenze, delle speranze e di ciò che è indimostrato.
E visto che si parla dei doni dell'amore, uno che servirebbe Cono sarebbe quello di coltivare un pò di amore per la conoscenza e la comprensione verso gli altri e come va il mondo, oltre ad un pò di amore per l'onestà intellettuale.
Più un medico studia e osserva il Corpo Umano...e più si avvicina a Dio.
Più un astrofisico studia e osserva il Cosmo...e più entra nell'idea di un ordine troppo perfetto per essere frutto del caso.
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Astrid
Lavoro, Cono, lavoro. E quel che è peggio è che mi piace pure tanto.
Il mio filo sarebbe: ma dopo anni d'amore, facendo un bilancio (sia uscite che entrate), quali sono i dono dati e quelli ricevuti?
Perchè non credo che sia tutto e sempre equiparabile tra i due attori.
Ogni coppia morosa è unica e difficilmente raffrontabile (sia per percorso personale che per vissuto condiviso), quindi ci sarà chi sa dare di più qualcosa e meno altro e soprattutto: facendo un'istantanea quali sono i doni del momento di "ciascuno"?
Non credo che una coppia che dorme insieme raramente (per tempi o stanchezze diverse), che mangia raramente assieme (magari solo la domenica), che si consulta solo per cose pratiche e si accarezza poco, si bacia raramente e copula solo per scopi fecondativi sotto l'egida di Knaus (Ogino non lo cito perchè lui stesso sconfessò il metodo) possa sentirsi "ricca" di doni quanto una che è l'esatto opposto - evito elenchi, ma credo che ci siamo capiti comunque -.
Questo, credo che sia un filo possibile.
Per quanto riguarda l'aspetto religione (che qui è stato trattato più che abbondantemente e parecchio O.T:, ne aprirei uno specifico nella sezione adatta).
Te lo dico nel mio dialetto: A me tu mi piaci!!! E parecchio :asd:
Il grande male dal quale sono ferite tante Coppie di oggi, è perlappunto l'incomunicabilità. Non ci si comprende più, dall'oggi al domani si diventa estranei, tutti presi a rincorrere non si sa bene che cosa.
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conogelato
Più un medico studia e osserva il Corpo Umano...e più si avvicina a Dio.
Più un astrofisico studia e osserva il Cosmo...e più entra nell'idea di un ordine troppo perfetto per essere frutto del caso.
Questa è una stupidata colossale.
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Io solitamente sono ottimista, ma oggi come oggi, penso che il creato, sia frutto della sfiga.
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conogelato
Più un medico studia e osserva il Corpo Umano...e più si avvicina a Dio.
Più un astrofisico studia e osserva il Cosmo...e più entra nell'idea di un ordine troppo perfetto per essere frutto del caso.
Questa è l'ennesima "conata" e pisciata fuori dal vaso. E quelli non credenti che fanno gli stessi mestieri?
E' abbastanza labile come prova questa, no? Se ti affidi alle fisime, alle credenze ed alla sensibilità personale per qualcosa che poi non può essere nemmeno dimostrata, vai poco lontano.
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Vega
Questa è l'ennesima "conata" e pisciata fuori dal vaso. E quelli non credenti che fanno gli stessi mestieri?
E' abbastanza labile come prova questa, no? Se ti affidi alle fisime, alle credenze ed alla sensibilità personale per qualcosa che poi non può essere nemmeno dimostrata, vai poco lontano.
A parte che si dà la zappa sui piedi di solo, perché è noto che quasi il 90% degli scienziati è ateo.
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conogelato
Te lo dico nel mio dialetto: A me tu mi piaci!!! E parecchio :asd:
Il grande male dal quale sono ferite tante Coppie di oggi, è perlappunto l'incomunicabilità. Non ci si comprende più, dall'oggi al domani si diventa estranei, tutti presi a rincorrere non si sa bene che cosa.
Grazie Cono, però ti vorrei avvisare che sono fortemente allergica ai complimenti.
La tua risposta è molto evasiva, per nulla soggettiva e molto teorica.
Da un forum io m'aspetto considerazioni di vissuto personale, non deduzioni sociologiche o psicanalitiche.
La mia reply non era distruttiva, voleva essere ricognitiva e partecipata in prima persona.
Ti faccio un esempio (ovvero inizio io):
- il mio ex coniuge era "distratto" dal mondo esterno, sia umano che sensibil-materiale e non aveva molto interesse a condividere pensieri, parole, opere, sentimenti con me (e questo nonostante avessimo il lavoro che ci accomunava);
- mio Marito (con il quale, condivido in parte il lavoro, e con cui non sempre possiamo essere assieme continuativamente) è presentissimo, condividiamo tutto senza riserve, non viviamo competizioni malsane, non pretendiamo, ci sappiamo prendere in giro, e non stiamo a guardare chi fa cosa o quanto.
Il senso di progettualità sta anche nell'andare a dormire assieme, nel magiare assieme, nel fare cose assieme (cose materiali, frutto della progettualità condivisa), anche cose di poco conto ma con un senso (a me vedere coppie che al sabato lei stira e lui ripulisce il garage e poi lui va a fare corsetta e lei va a fare spesa mette tristezza). Ma non è che se li obblighi a stare assieme cambia qualcosa: "rieducare" alla coppia non si può. Farli stare assieme per forza men che meno.
Amore è lasciare le persone libere di essere se stesse e di amare come e chi vogliono.
Tenere assieme due che non si amano più è un delitto (e di delitti materiali ce ne sono stati diversi negli ultimi giorni).
Si può scegliere di stare assieme comunque, come vecchi amici. Ma a quale fine? Coabitare per poi uno andare al bar la sera o stare davanti alla tv fino alle 2 di notte e l'altra avere una vita parallela con abitudini e ritmi diversi e slegati? Oppure avere ciascuno una sua vita relazionale parallela, celata a favor di facciata?
Stare assieme per i figli? Peccato che i figli non sono scemi e spesso sono proprio loro a chiedere di smettere la recita...
L'amore è libertà di sentimento, non un sigillo di ceralacca o un lucchetto del quale s'è buttata la chiave.
Cono, la teoria e la vita sono cose molto diverse.
Puoi obbligare a stare assieme... ma è giusto? A cosa porta la costrizione? A non sopportarsi più in ancor meno tempo. Come due carcerati in una gabbia troppo stretta.
Se l'amore non si rinnova muore. Esattamente come le persone.
E soprattutto le persone cambiano e con esse la loro percezione di sè, dei sentimenti e del mondo.
Tutte cose che bisogna aver vissuto in prima persona per poterne anche solo parlare, figuriamoci mettersi a dare lezione sull'argomento.