Ei fu
Dal 5 maggio del Manzoni,
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Ei fu
Dal 5 maggio del Manzoni,
Marcel Proust, Il tempo ritrovato.Citazione:
C'era stato un tempo in cui Swann le era piaciuto, e precisamente quello in cui lei non era "il suo tipo". A dir la verit�, "il suo tipo" lei non lo era stata mai, nemmeno pi� tardi. Eppure, allora l'aveva tanto, e cos� dolorosamente, amata. Pi� tardi, egli stupiva di questa contraddizione, se pensiamo quant'� alta, nella vita degli uomini, la proporzione delle sofferenze patite per donne che "non erano il nostro tipo". Forse ci� deriva da varie cause; anzitutto, proprio perch� quelle donne non sono "il nostro tipo", all'inizio ci lasciamo amare senza amare, e permettiamo cos� di attecchire nella nostra vita ad un'abitudine che non avremmo contratta con un'altra donna, che fosse stata "il nostro tipo" e che, sentendosi desiderata, si sarebbe resa preziosa, sarebbe stata avara di appuntamenti, non avrebbe preso in ogni ora della nostra vita un posto tale che, se pi� tardi vien l'amore, e lei ci viene a mancare, per un litigio, per un viaggio durante il quale ci lascia senza notizie, non uno, ma mille sono i vincoli che essa lacera in noi. poi, l'abitudine cos� contratta � di natura sentimentale, in quanto non c'� alla base un forte desiderio fisico; e, se nasce l'amore, il cervello lavora molto di pi�: c'� un romanzo in luogo d'una necessit�. Delle donne che non sono "il nostro tipo" non diffidiamo, lasciamo che ci amino e, se poi le amiamo anche noi, le amiamo cento volte pi� delle altre, senza nemmeno provare, accanto a loro, la gioia del desiderio appagato.
questo era un genio vero
Bellissime anche le pagine sulla scrittura e sui lettori. L'ho preso in biblioteca ma, come Pastorale Americana, merita un posto stabile a casa.
la cosa potente di quel brano di Proust � il modo in cui sintetizza un'esperienza di vita, o la precede e la suggerisce;
mi accorgo di aver elaborato qualcosa del genere per anni, senza sapere se il fatto di aver letto quel passo abbia avuto influenza, bench� io debba averlo sepolto nell'inconscio da qualche parte;
quello ha scritto una specie di Bibbia per i pellegrini degli stati mentali :v
:asd:Citazione:
In realt�, ogni lettore, quando legge, � soltanto il lettore di se stesso. L'opera dello scrittore � soltanto una sorta di strumento ottico ch'esso offre al lettore per permettergli di scorgere ci� che forse, senza il libro, non avrebbe veduto in se stesso. il riconoscimento entro di s�, da parte del lettore, di quel che il libro dice � la prova della verit� di questo, e viceversa...
Come si fa a recuperare un pezzo che ti � piaciuto di pi�! Il libro piace nella sua totalit�! ci provo
...Invano. Io pensavo alla fanciulla. La mia carne aveva dimenticato il piacere, intenso, peccaminoso e passeggero (cosa vile) che mi aveva dato il congiungermi con lei; ma la mia anima non aveva dimenticato il suo volto, e non riusciva a sentire perverso questo ricordo, anzi palpitava come se in quel volto risplendessero tutte le dolcezze del creato. Avvertivo, in modo confuso e quasi negando a me stesso la verit� di quanto sentivo, che quella povera, lercia, impudente creatura che si vendeva (chiss� con quanta proterva costanza) ad altri peccatori, quella figlia di Eva che, debolissima come tutte le sue sorelle, aveva tante volte fatto commercio della propria carne, era tuttavia un qualcosa di splendido e mirifico. Il mio intelletto la sapeva fornite di peccato, il mio appetito sensitivo l'avvertiva come ricettacolo di ogni grazia. E' difficile dire cosa provassi. Potrei tentare di scrivere che, ancora preso dalle trame del peccato, desideravo, colpevolmente, di vederla apparire a ogni istante, e quasi spiavo il lavoro degli operai per scrutare se dall'angolo di una capanna, dal buio di una stalla, apparisse quella figura che mi aveva sedotto. Ma non scriverei il vero, oppure tenterei di porre un velo alla verit� per attenuarne la forza e l'evidenza. Perch� la verit� � che io "vedevo" la fanciulla, la vedevo nei rami dell'albero spoglio che palpitavano leggermente quando un passero intirizzito volava a cercarvi rifugio; la vedevo negli occhi delle giovenche che uscivano dalla stalla, e la udivo nel belato degli agnelli che incrociavano il mio errare. Era come se tutto il creato mi parlasse di lei, e desideravo, s�, di rivederla, ma ero pur pronto ad accettare l'idea di non rivederla mai pi�, e di non congiungermi mai pi� con lei, purch� potessi godere del gaudio che mi pervadeva quel mattino, e averla sempre vicina anche se fosse stata, e per l'eternit�, lontana. ...
Tratto da? Devi citare il libro, Saras ;)
La scopata senza cerniera della Jong � troppo nota? Io la sto leggendo solo adesso e quello che mi affascina � proprio l'estraneit� fra i due personaggi, prima e dopo.
Cito i passi pi� significativi, a mio avviso:
La scopata senza cerniera � molto di pi� di una scopata pura e semplice. E' un ideale platonico. (...)
Nella vera scopata senza cerniera, in quella di prima categoria non si arriva mai a conoscere l'uomo. Avevo avuto modo di notare che tutte le mie cotte svanivano come neve al sole appena facevo amicizia con l'uomo, appena cominciavo ad interessarmi genuinamente ai suoi problemi, appena mi decidevo ad ascoltre le sue lagne su sua moglie, o sulle ex-mogli, sulla madre, sui bambini. Dopo continuavo ad amarlo, ma la passione se n'era andata.(...)
La scopata senza cerniera � assolutamente pura. Non ha motivazioni recondite. Non ci sono giochi di potere. L'uomo non "prende" e la donna non "d�". Nessuno sta cercando di far cornuto un marito o di umiliare una moglie. Nessuno sta cercando di provare qualcosa o di ottenere qualcosa da qualcuno. La scopata senza cerniera � la cos api� pura del mondo. E' pi� rara del mondo. Ed io non l'ho mai avuta.
Donna
Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni,
per la sua intelligenza che avete calpestato, per il suo corpo che avete sfruttato,
per l'ignoranza in cui l'avete lasciata, per la libert� che le avete negato,
per la bocca che le avete imbavagliato,
per le ali che le avete tarpato,
per tutto questo
"In piedi, Signori, davanti a una Donna"
Il mio nuovo status di persona inesistente non era spiacevole, e mi ci cullai a lungo. Nel frattempo, quasi senza rendermene conto, passavo in rassegna le mie poche alternative. Dovevo cedere? Dovevo far finta di obbedire, e prendermi gioco del regime in gran segreto? Oppure dovevo lasciare il paese, come avevano gi� fatto molti miei amici? Dovevo forse ritirarmi in silenzio, come alcuni miei importanti colleghi? C'era qualche altra possibilit�?
Finii per aggregarmi a un piccolo gruppo di appassionati che si riuniva per leggere e studiare i classici della letteratura persiana. Una volta alla settimana, la domenica sera, ci trovavamo in casa di uno di noi e per ore e ore studiavamo un testo dopo l'altro. Quel rito si ripet� per anni, anche a lume di candela, se c'era l'oscuramento, ogni volta in una casa diversa, a rotazione. Anche quando le divergenze politiche e caratteriali tendevano ad allontanarci, la magia dei testi ci univa. [...]
Leggevamo a turno, a voce alta, e le parole sembravano salire in alto per poi ricadere su di noi come rugiada. Ascoltare quella lingua perfetta era una gioia quasi fisica, cui ci abbandonavamo increduli. Continuavo a domandarmi: quando l'abbiamo perduta, questa capacit� di dare estro e luce alla vita con la poesia? In quale preciso momento � andata smarrita? Ci� che avevamo adesso, quella retorica melensa, quelle iperboli putride e ingannevoli, era come un'acqua di colonia da quattro soldi.
Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi.
Stupenda, mi rammenta Assja Djebar.
Sophie cominciava a mostrare i capelli scuri di sua madre e, se Charlie vedeva bene, la stessa espressione perplessa di affetto nei suoi confronti (pi� un filo di bava).
"E cos�, io sono la Morte" disse, mentre tentava di mettere insieme un sandwich al tonno. "Il tuo papino � la Morte, tesoro". Controll� il pane, non fidandosi del meccanismo di espulsione (perch� a volte al tostapane piace prenderti per il culo).
"La Morte" ripet�, mentre gli scivolava l'apriscatole e sbatteva la mano fasciata contro il piano di lavoro. "Dannazione!".
Sophie gorgogli�, lasciandosi andare a un allegro mormorio da poppante che Charlie tradusse:Parla, papino.Per favore continua.
"Non posso neppure uscire di casa per paura che qualcuno cada stecchito ai miei piedi. Sono la Morte, tesoro. Certo, tu adesso ridi, ma non ti ammetteranno mai in un buon asilo, con un padre che manda la gente al camposanto".
Sophie fece una bolla di saliva, in segno di comprensione. Charlie fece uscire il pane con le mani. Era poco cotto, ma se l'avesse spinto di nuovo dentro si sarebbe bruciato, a meno che non l'avesse controllato ogni secondo, per poi toglierlo di nuovo a mano. Cos�, probabilmente adesso sarebbe stato infettato da un raro e debilitante agente patogeno dei toast poco cotti. La sindrome del tost pazzo! Fanculo a chi ha inventato il tostapane.
Un lavoro sporco, di Christopher Moore
Quasi tutti abbiamo capito, ormai, che non bisogna giudicare le usanze antiche sul modello di quelle moderne: chi volesse riformare la corte di Alcinoo nell�Odissea sul modello di quella del gran Turco o di Luigi XIV, non sarebbe approvato dai dotti; e chi biasimasse Virgilio per aver rappresentato il re Evandro coperto di una pelle d�orso e accompagnato da due cani, mentre riceve degli ambasciatori, sarebbe un cattivo critico. I costumi degli antichi ebrei sono ancor pi� diversi dai nostri di quelli del re Alcinoo, di sua figlia Nausicaa e del buon Evandro.
Ezechiele, schiavo presso i caldei, ebbe una visione accanto al fiumicello Chebar, che si perde nell�Eufrate. Non c�� da meravigliarsi che egli abbia visto animali con quattro teste e quattro ali, con piedi di vitello, n� delle ruote che andavano da sole e avevano in s� lo spirito di vita; anzi, questi simboli piacciono all�immaginazione. Ma molti critici si sono ribellati contro l�ordine che il Signore gli dette di mangiare, per trecentonovanta giorni, pane d�orzo, di frumento e di miglio, spalmato di merda. Il profeta esclam�: �Puah, puah, puah! la mia anima non si � ancora mai contaminata.� E il Signore gli rispose: �Ebbene io ti concedo sterco di bove invece d�escrementi d�uomo: impasterai di sterco il tuo pane.� Poich� non si usa affatto mangiare simile marmellata col pane, la maggior parte degli uomini trovano tali ordini indegni della maest� divina. Tuttavia bisogna riconoscere che la merda di vacca e tutti i diamanti del Gran Mogol sono perfettamente uguali, non solo agli occhi di un essere divino, ma a quelli di un vero filosofo; e in quanto alle ragioni che Dio poteva avere per ordinare al profeta una colazione simile, non sta a noi indagarle.
Ci basta ricordare che questi comandamenti, che a noi sembrano bizzarri, non apparvero tali agli ebrei. � vero che, ai tempi di san Girolamo, la Sinagoga non permetteva la lettura di Ezechiele prima dell�et� di trent�anni; ma solo perch�, ne capitolo XVIII, egli dice che i figli non porteranno pi� l�iniquit� dei padri, e non si dir� pi�: �I padri mangiarono uva acerba, e i denti dei figli si sono allegati.� In questo, Ezechiele si trovava in aperta contraddizione con Mos� che, nel capitolo XXVIII dei Numeri, assicura che i figli si portano addosso l�iniquit� dei padri fino alla terza e quarta generazione. Ezechiele, nel capitolo XX, fa anche dire al Signore che Egli dette agli ebrei �precetti non buoni�. Ecco perch� la Sinagoga proibiva ai giovani una lettura che poteva far dubitare dell�irrefragabilit� delle leggi di Mos�.
I censori dei nostri giorni sono ancor pi� disorientati dal capitolo XVI di Ezechiele: ecco come questo profeta si esprime per far conoscere i delitti di Gerusalemme. Egli finge che il Signore parli a una giovinetta cos�: �Quando tu nascesti, non ti fu reciso il cordone ombelicale, non fosti detersa con sale, eri ignuda, e io ebbi piet� di te. Sei diventata grande, il tuo seno s�� formato, t�� spuntato il pelo; io sono passato, t�ho vista, ho capito che era giunto il tempo degli amori; ho coperto la tua vergogna; mi sono steso su di te col mio mantello; sei stata mia: io t�ho lavata, profumata, ben vestita, ben calzata; t�ho donato una sciarpa di cotone, dei braccialetti, una collana; ti ho messo al naso una pietra preziosa, degli orecchini alle orecchie, una corona sulla testa ecc. Allora, confidando nella tua bellezza, hai fornicato per conto tuo con tutti i passanti� Hai costruito un bordello� Ti sei prostituita perfino sulle pubbliche piazze, aprendo le gambe davanti a tutti i passanti� Sei andata a letto con gli egiziani� e infine hai anche pagato i tuoi amanti, hai fatto loro dei doni perch� fornicassero con te�; e, pagando, invece d�essere pagata, hai fatto il contrario delle altre donne� Il proverbio dice: "Tale la madre, tale la figlia", ed � quanto si dice di te��
Ancor pi� insorge il censore contro il capitolo XXIII. Una madre aveva due figlie, che avevan perduto di buon�ora la loro verginit�: la maggiore si chiamava Oolla, la minore Ooliba: �Oolla and� pazza per dei giovani signori, magistrati e cavalieri; fornic� con gli egiziani fin dalla sua prima giovinezza� Ooliba, sua sorella, fornic� ben pi� con ufficiali, magistrati e bei cavalieri; mise a nudo la sua turpitudine, moltiplic� le sue fornicazioni, ricerc� con ardore gli amplessi di coloro che hanno il membro grosso come quello di un asino, e che spandono la loro semenza come cavalli�� Queste descrizioni, che scandalizzano tanti cervelli deboli, stanno solo a significare le iniquit� di Gerusalemme e di Samaria: le espressioni, che ci sembrano troppo libere, non lo erano allora. La stessa ingenuit� si palesa senza timore in pi� di un passo della Scrittura. Vi si parla spesso di aprire la vulva; i termini che servono a indicare l�accoppiamento di B�oz con Ruth, di Giuda con la nuora, non sono affatto disdicevoli in ebraico, mentre lo sarebbero nella nostra lingua.
Non ci si copre con un velo quando non ci si vergogna della propria nudit�; perch� a quei tempi si sarebbe dovuto arrossire nel nominare i genitali, se quando qualcuno faceva una promessa a qualcun�altro gli toccava, appunto, i genitali? Era un segno di rispetto, un simbolo di fedelt�, come in altri tempi, da noi, i signori dei castelli mettevano le loro mani tra quelle del loro sovrano. Noi abbiamo tradotto i genitali con �coscia�. Eleazaro mette la mano sotto la coscia di Abramo, Giuseppe mette la mano sotto quella di Giacobbe. Questo costume era antichissimo in Egitto. Gli egiziani erano cos� lontani dal ritenere indecente quel che noi non osiamo n� scoprire n� nominare, che portavano in processione un�enorme immagine del membro virile, chiamato phallum, per ringraziare gli dei della bont� che essi hanno di far servire questo membro alla propagazione del genere umano.
Tutto ci� dimostra che le nostre convenienze non sono quelle degli altri popoli. In quale tempo, fra i romani, ci fu maggior civilt� che nel secolo di Augusto? Eppure Orazio non teme di scrivere: Nec metuo ne, dum futuo, vir rure recurrat. Augusto si serve della stessa espressione in un epigramma contro Fulvia. Un uomo che, fra noi, pronunciasse la parola che corrisponde a futuo sarebbe considerato come un facchino ubriaco. Questa parola e tante altre di cui si servono Orazio e altri autori, ci sembra ancora pi� indecente delle espressioni di Ezechiele. Liberiamoci da tutti i nostri pregiudizi quando leggiamo gli antichi scrittori, o quando viaggiamo in paesi lontani. La natura � la medesima dappertutto, e le usanze dappertutto diverse.
N.B. Un giorno incontrai ad Amsterdam un rabbino cui era molto piaciuto questo capitolo: �Ah, amico mio,� mi disse, �quanto ve ne siamo grati. Avete fatto conoscere tutta la sublimit� della legge mosaica, il pasto d�Ezechiele, le sue belle attitudini quando giaceva sul fianco sinistro. Oolla e Ooliba sono ammirevoli; sono tipi, fratello mio, tipi che simboleggiano che un giorno il popolo ebreo sar� padrone di tutta la terra; ma perch� avete omesso tante altre cose che sono quasi della stessa forza? Perch� non avete rappresentato il Signore quando dice al saggio Osea, nel secondo versetto del primo capitolo: "Osea, prendi una puttana, e fa� con lei dei figli di puttana." Sono le sue precise parole. Osea si prese la ragazza, ne ebbe un figlio, poi una bambina, poi ancora un maschio: ed era un simbolo, un simbolo che dur� tre anni. "Non basta," disse il Signore, nel terzo capitolo, "devi prendere una donna che non sia solo dissoluta, ma adultera." Osea ubbid�, per� la cosa gli cost� quindici scudi e uno staio e mezzo di orzo; perch� voi sapete che nella terra promessa c�era pochissimo grano: Quale sar� il significato di tutto ci�?� �Non lo so,� risposi. �E io nemmeno,� disse il rabbino. Si avvicin� un gran dotto, e ci disse che erano ingegnose finzioni, molto affascinanti. �Ah, signore,� gli rispose un giovane istruito, �se volete delle finzioni, datemi retta, preferite quelle di Omero, di Virgilio e di Ovidio. Chiunque ama le profezie di Ezechiele merita di far colazione con lui.�
Voltaire, Dizionario filosofico, voce "Ezechiele"
Giovane, non dimenticare la preghiera. In essa, se � sincera, fa capolino ogni volta un nuovo sentimento, e in questo anche un nuovo pensiero, che tu prima ignoravi e che ti riconforter�; e tu comprenderai che la preghiera � un'educazione.
Ricordati ancora di ripetere in te tutti i giorni, e ogni qual volta puoi: Signore abbi piet� di quanti sono oggi comparsi dinnanzi a Te. Perch� ad ogni ora, ad ogni istante migliaia di uomini terminano la loro vita su questa terra e le anime loro si presentano al Signore, e quanti di essi lasciano la terra solitariamente, all'insaputa di tutti, nella tristezza e nell'angoscia, perch� nessuno li piange e nemmeno sa se abbiano vissuto o no!
Ora pu� darsi che dall'estremo opposto della terra si innalzi al Signore la tua preghiera per la pace di un altro, bench� tu non abbia conosciuto affatto lui, n� lui te. Come si intenerir� la sua anima, quando, comparsa trepidante dinnanzi al Signore, sentir� in quell'attimo che c'� chi prega per lei, che � rimasto sulla terra un essere umano che ama lei pure.
E Dio vi guarder� entrambi pi� benignamente; se tu stesso infatti hai avuto tanta piet� dell'altro, quanta pi� ne avr� Egli, che di misericordia e di amore ne ha infinitamente pi� di te? E gli perdoner� in grazia tua.
"I fratelli Karamazov" di F�dor Michajlovic Dostoevskij
Da brividi. Dostoevskij a volte raggiunge vette di spiritualit� che danno letteralmente i brividi....
Hai ragione; ed � anche per questo che, a mio parere, riesce a coinvolgere in un modo cos� particole il lettore.
Nel nostro secolo, infatti, gli uomini si sono tutti divisi in tante singole unit�, ognuno di ficca nel proprio buco da solo, si allontana dagli altri, si nasconde e nasconde quello che ha, e cos� va a finire che respinge lontano da s� gli altri uomini e viene a sua volta respinto, sempre per colpa sua. Accumula ricchezze in solitudine e pensa: �Come sono forte ora, come sono al sicuro!� E non sa, questo sciocco, che quanto pi� accumula, tanto pi� affonda in una impotenza che � autodistruttiva. Perch� si � abituato a sperare solo in s� stesso, e si � staccato dal tutto isolandosi, ha abituato la sua anima a non credere nella solidariet� umana, negli uomini e nell�umanit�, e trema soltanto all�idea di perdere il suo denaro e i diritti acquisiti con esso.
Dostooevskij("I fratelli Karamazov")
Mamma mia, sembra scritto per gli uomini e le donne d'oggi!
Il grande scherzo di Sheffields. Un giorno del 1922 scrisse una lettera al direttore del giardino zoologico di Buenos Aires, descrivendogli un animale che aveva il suo habitat nelle acque della Laguna Negra. Il quadro era cos� esatto, cos� rigoroso, che nessun esperto ebbe il minimo dubbio: si trattava di un plesiosauro. Dozzine di istituzioni scientifiche di tutto il mondo si contesero il diritto di catturarlo. Warren Harding, presidente repubblicano degli Stati Uniti, minacci� rappresaglie se non si metteva il plesiosauro nelle mani dello Smithsonian Institution. La corona britannica giudic� inconcepibile che il plesiosauro non fosse esaminato da specialisti del British Museum. Venne persino composta una canzone, il popolare Tango del plesiosauro.
Ultime notizie dal Sud, Luis Sep�lveda
Li vedo arrivare, io, i ragazzi degli istituti professionali, gli apprendisti, i figli del sostegno scolastico. Le prime volte sbarcano in gruppo. Non esiste che varchino la soglia della biblioteca in solitaria. Arrivano con i compagni, fanno baccano.Come se volessero rincarare la dose per dimostrare di non avere paura, mentre sono terrorizzati, poverini.
Quando entrano nell'arena tremano, sanno che i libri non stanno dalla loro stessa parte. Quando si � sempre stati somari, migliaia di libri riuniti tutti nello stesso posto stordiscono, umiliano, castrano, ma insomma, questo � un dettaglio.Ecco, il mio gruppetto si sistema. � allora che bisogna andargli incontro sorridendo, accogliendoli. Hanno un compito per la scuola. Io gli porto i libri. Loro discutono a voce bassa, si agitano. Gli habitu� l� fulminano con lo sguardo, ma non va cos� male. Perci� alcuni ritornano. Cominciano a raccapezzarsi. Leggono cretinate, ma leggono. Ci possono volere mesi, per questo esercizio di garbo. Sappiamo di averli conquistati quando tornano da soli. Perch� si sentono finalmente a casa, finalmente accettati, rassicurati, legittimati. "La scuola a volte ha sbagliato, la biblioteca rimedia", diceva Eug�ne Morel ...
La custode di libri, Sophie Divry
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La distanza era stata gi� misurata, e quando la slitta si avvicin� alla catasta di legna che indicava la fine delle cento iarde cominci� a levarsi un applauso che divenne sempre pi� forte e che si trasform� in un�acclamazione quando la slitta super� la catasta e si ferm� al comando. Tutti si abbandonavano all�entusiasmo, perfino Matthewson. I cappelli e i mezzi guanti volavano nell�aria. Gli uomini si scambiarono strette di mano senza badare con chi e traboccavano di allegria in una confusione generale.
Thornton cadde in ginocchio accanto a Buck; aveva la sua testa contro la testa di lui e lo scuoteva avanti e indietro. Quelli che erano accorsi lo udirono maledire Buck, e lo maledisse a lungo, con fervore, dolcemente e amorosamente.
�Signore Iddio, Signore Iddio!� cincischi� il re di Skookum Benches. �Vi d� mille dollari per lui, mille dollari, signore� mille e duecento, signore.�
Thornton si alz� in piedi; aveva gli occhi bagnati e le lacrime scorrevano liberamente lungo le sue gote. �Signore,� disse al re di Skookum Benches, �no, signore. Potete andare all�inferno, signore. � tutto quello che posso fare per voi, signore.�
Buck prese fra i denti una mano di Thornton. Thornton lo scosse avanti e indietro. Come animati da un comune impulso, gli spettatori si trassero a rispettosa distanza; e non furono pi� tanto indiscreti da turbarli.
JACK LONDON Il richiamo della foresta
<<Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti � che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilit� di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perch� il mio male non riposa mai>>
<<E allora tu che cosa fai di notte, per curare il tuo male?>>
<< Io uccido >>.
IO UCCIDO - Giorgio Faletti.
�A me sembra, signor ministro, che lo SDECE non pu� scoprire quest'uomo per mezzo dei suoi agenti infiltrati nell'OAS, dal momento che neppure l'OAS ne conosce l'identit�; e che il Servizio d'azione non riuscir� a eliminarlo, in quanto non sa chi deve eliminare. Il DST non pu� bloccarlo alle frontiere perch� non ha un'idea della persona da fermare, e l'RG non ci pu� fornire la documentazione su di lui, perch� gli impiegati non sono in grado di cercare dei documenti specifici. La polizia non pu� arrestarlo, dal momento che non sa chi arrestare ; e il CRS non pu� mettersi alle sue calcagna, perch� non conosce la persona che dovrebbe seguire. L'intera struttura delle forze di sicurezza francesi � imponente, in mancanza di un nome. Di conseguenza, a me sembra che il nostro primo problema sia quello di dare un nome a quest'uomo: senza, ogni altra proposta non ha alcun senso. Con un nome abbiamo una faccia, con una faccia abbiamo un passaporto, con un passaporto un arresto. Ma trovare il nome, e farlo in segreto, � puro e semplice lavoro da agente investigativo.�Tacque di nuovo e si infil� il cannello della pipa fra i denti.
Quello che aveva detto fu assimilato e meditato da ognuno degli uomini intorno alla tavola. E tutti lo giudicarono ineccepibile. Sanguinetti, a lato del ministro, annu� lentamente.�E chi � il miglior agente investigativo di Francia, commissario?� domand� il ministro, con voce ferma. Bouvier si concentr� qualche secondo, prima di togliersi un'altra volta la pipa dalla bocca.�il miglior agente investigativo di Francia, messieurs, � il mio vice, il commissario Claude Lebel.��Lo mandi a chiamare� disse il ministro degli interni.
IL GIORNO DELLO SCIACALLO - F.Forsyth
Josephine Hart - Il dannoCitazione:
Possiamo vivere la nostra vita nella gioia o nell'infelicit�, baciati dal successo o insoddisfatti, amati o no, senza mai sentirci raggelare dalla sorpresa di un riconoscimento, senza patire mai lo strazio del ferro ritorto che si sfila dalla nostra anima, e trovare finalmente il nostro posto (...)
Tutte le mie ambizioni si erano realizzate. La scelta era stata sempre mia. Era una vita beata. Era una bella vita. Ma di chi era quella vita?
Oh, i miei segreti, la mia vergogna, i miei palpiti, i miei rossori, i miei sudori ! Il modo in cui reagisco alle semplici vicissitudini della vita ! Dottore, non resisto pi� a farmi spaventare cos� per niente! Mi conceda la benedizione della virilit� ! Mi renda coraggioso! Mi renda forte! Mi renda completo! Basta con il bravo ragazzo ebreo, che onora i genitori in pubblico e s� sbatte l'uccello in privato! Basta!
Philip Roth - Lamento di Portnoy
Buon natale !
Buon natale!
"Non lasciavo il Sud per dimenticare il Sud, ma per poter un giorno o l'altro comprenderlo, per potere arrivare ad apprendere che cosa i suoi rigori avevano fatto a me, ai suoi figli. Fuggivo, in modo che il torpore della mia vita difensiva potesse svanire e lasciarmi sentire - anni pi� tardi e lontano da l� - il dolore che aveva significato vivere nel Sud".
RAGAZZO NEGRO di Richard Wright
"Uno di quei libri - ha scritto Pavese, consigliandolo quaranta anni fa - che temprano le coscienze e da cui pu� nascere irresistibile l'azione"
...Se sono nato per essere austero con me stesso, che lo sia! Un'estenuante e gratificante vita all'insegna dell'etica, opulenta di sacrificio, voluttuosa di inibizione!
Perch� cavolo non posso avere un po' di divertimento? Perche' la minima cosa che faccio per piacere diventa immediatamente illecita...mentre il resto del mondo s� rotola ghignando nel fango?
Lamento di Portnoy - Philip Roth
Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai vengono bens� spesso, perch� ci si � dato cagione; ma che la condotta pi� cauta e pi� innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa conclusione, bench� trovata da povera gente, c'� parsa cos� giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia. La quale, se non v'� dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'� fatto apposta.