Non capisco cosa vuoi dire
Il non uccidere è un divieto umano, non perché lo vuole Dio, lo vuole l'uomo per non sterminarsi da solo.
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voglio dire che anche la legge civile deve ispirarsi ad un pool di valori assoluti e non negoziabili, analoghi a quelli religiosi e, a volte, congruenti a questi ultimi; se io enuncio i principi di una costituzione laica puoi vedere che sono altrettanto arbitrari e assoluti di quelli religiosi.
E allora?
Dove andiamo a finire:dentone:? Siamo già in un terreno conosciuto.
no, perché è un imperativo che opera anche quando non vi sia un rischio; per esempio nella rinuncia alla pena di morte;
è il classico imperativo categorico dell'etica laica, distinto da quello eventuale, opportunista, condizionato da un risultato;
il fatto che non si attribuisca a Dio il precetto non cambia affatto la natura assoluta del valore; per questo anche la legge civile deve comunque appoggiarsi ad un insieme di valori assoluti - e non funzionali - che ne stanno al vertice.
bah, senti, io non ti voglio molestare, perché vedo che sei in difficoltà;
tu non parli da credente, esibisci solo il tuo credere in qualcosa di cui non si può parlare; il credente, al contrario, afferma sempre una volontà divina che gli è manifesta e che si traduce in precetto, quello che tu dribbli, neghi; altrimenti quel dio che non pone espliciti paletti morali al comportamento sarebbe estraneo alle vicende umane, e non avrebbero senso tutti i testi sacri;
ma, in ultima analisi, sono solo fatti tuoi;
paze e béne, come esordiva padre Mariano, che ricorderai di certo :asd:
No, non sono in difficoltà e quindi non mi molesti affatto, il fatto è che scindere la personalità in due per esaminarsi non è sempre facile ed a portata di mano; la difficoltà maggiore e nel riordinare le idee per la ricerca dei coordinamenti tra il mio pensare ed il mio agire, o tra la mia azione ed il mio probabile pensier poiché a mio avviso, per essere pignoli, pensiero ed azione e viceversa sono talmente uniti che i legami degli atomi gli fanno un baffo.
Non sapevo che per credere ci volesse il patentino. Per il seguito posso risponderti semplicemente che parlare di Dio è parlare di se con se, ma non viceversa.
Non ho la pretesa di limitare Dio pensandolo e quindi definendolo in quanto lo ritengo indefinibile, seppur sensibile; come non ho la pretesa di far capire i miei sentimenti più complessi che sono talmente complessi nella loro semplicità che neppure io stesso riesco a vederci chiaro. Alla fine, come succede con mia moglie, discutiamo, discutiamo, poi alla fine ognuno va a casa sua proprio per non discutere più.
Se ti interessa come ragiona un religioso hai tanto di quel materiale e tanti di quei soggetti da esaminare soggetti che basta scendere in strada o guardare nella cassetta postale.
Quando dici poi che con me non se ne può parlare, mi spieghi in questi anni cosa abbiamo fatto?:asd:
Volevi convertirmi eh?:rotfl:
io sono solo curioso delle idee altrui, perché comunque mi arricchiscono sempre, sia in senso privato per l'eventuale rilevanza intrinseca di quelle idee, sia per la spiegazione sociale della mentalità diffusa, dei modi per articolare un certo pensiero;
ogni persona con cui discuto in qualche modo incarna un archetipo ideologico del quale in questo modo riesco a capire i meccanismi mentali e logici che portano a quella formulazione; in alcuni casi, quando i fini morali sono analoghi ai miei o anche diversi, ma c'è una capacità di rivedere certe posizioni per forza logica - non è il caso di questa sezione, beninteso - cerco di essere convincente; ma, appunto, si tratta di argomenti tangibili e documentabili, fattuali, non certo la fede;
in qualche caso mi impunto, se vengono passate falsità come verità e solo se queste implicano un portato aggressivo e d'odio o di sopraffazione.
Amare il nemico è prerogativa di Dio. L'Uomo di carne....di terra....è impossibilitato a farlo. E dunque è necessario lasciare l'Uomo vecchio, l'Uomo materiale e rivestire l'Uomo celeste, Crepuscolo, l'Uomo spirituale. Solo allora, per lui, sarà possibile amare alla maniera di Dio.
"Infatti, mentre noi eravamo ancora peccatori, Cristo morì per gli empi nel tempo stabilito. Ora, a stento si trova chi sia disposto a morire per un giusto; forse ci può essere chi ha il coraggio di morire per una persona dabbene. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi perché, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi!"
(Romani 5)
Morto per noi, Suoi nemici. Capisci? Ha amato noi, poveri peccatori, fino a dare la Vita!!! :love:
Mi sembra una contraddizione dire che l'uomo non può amare a meno che non diventi diverso da quello che è.
Non ci sono fasi così nette; le fasi ci sono se uno si attiene a liturgie.
Sembra anche assurdo che prima del battesimo l'uomo non ami e dopo il battesimo ami. Com'è questo amore del cosiddetto uomo spirituale?
Chi conosce dunque questo amore, che da quanto ho capito per te è incompatibile, di cui tu parli è già uomo spirituale o no?
Tra due esseri, uno battezzato e l'altro no che differenza c'è oltre il fatto che uno è battezzato e l'altro no?
E' qui che secondo me ti sbagli, io non sono mai stato nemico di Gesù.
Inutile appellarsi a qualcosa sempre più grande di te, costruzione mentale della chiesa, e non riesci ma a raggiungerla a meno che ........., e c'è sempre un :a meno che tu.....
E' una condizione creata dalla chiesa, non certo da Gesù; Gesù considerava le persone per quel che erano e non per quello che dovevano essere.
"Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; 44ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste."
Siamo nemici di Gesù quando pecchiamo, quando vogliamo fare di testa nostra, quando disubbidiamo ai Comandamenti, quando rubiamo, mentiamo, ci lasciamo prendere dall'ira e dalla superbia. Quando tradiamo la Moglie o il Marito, quando giudichiamo, quando idolatriamo il denaro, la carriera, il successo....
E come reagisce Gesù? Potrebbe fulminarci in un istante. E invece ci ama! Ci perdona. Attende che possiamo ritornare a Lui....
A questo modo, ama Gesù. E ci chiede di fare altrettanto. Il Battesimo non è un rito di un giorno lontano, non è fine a sè stesso se lo vivi concretamente ogni giorno: Lasci l'uomo vecchio nell'acqua e vieni fuori nuovo! Finalmente capace di amare. Anche il nemico (il capufficio, il vicino di casa, il capo-condominio, il collega, la nuora, la suocera, la moglie, il marito eccetera)