Se dici questo vuol dire che non ammetti l'esperienza di Dio in vita.
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A maggior ragione vale per chi ha poco, in fondo ha detto, dai tutto, mica dai l'eccellente.
guarda, hai proprio frainteso:
si sa che ci sono degli scritti a cui le persone, a diverso titolo, attribuiscono origine divina; questo � l'unico elemento oggettivo; fine;
fraintendi ancora; io non cerco l'oggettivit� in un articolo di fede, dato che questa � impossibile per definizione;
quello che chiedo, anche in una postulazione soggettiva e arbitraria - cio�, Dio esiste, � cos� e cos�,, vuole questo e quello, ecc... - � la coerenza dell'impianto logico, che deve avere un senso;
per dire: non ha senso un creatore onnipotente "buono" e antropomorfo che crei anche il male, la sofferenza, come non ha senso un onnipotente e onnisciente che sia giudice di un comportamento che, in quella logica, sfugge al libero arbitrio; ecc...
poi, mi puoi sostenere qualsiasi impianto e con tutte le libert� soggettive del caso; ma, nel momento in cui - come fai tu e tutti - ne desumi una nozione di giustizia che implica una legge, deve esserci una coerenza logica, perch� non s'� mai vista una legge che precetti e giudichi in modo vago: se prima dell'autovelox non � scritto niente nel cartello del limite di velocit�, o non si legge in modo che sia lo stesso numero per tutti, che ti vuoi giudicare ? non ci vuole un genio a capirla...
questa non l'ho capita; io avevo scritto:
� chiaro l'enunciato: se tu, a qualsiasi titolo di esperienza, davvero credi - e non vuoi credere o speri - per forza obbedisci a quella che intendi come Volont� di Dio e a maggior ragione se quel dio � giudice onnipotente e onnisciente;Citazione:
se credi davvero che Dio ti giudichi dopo morto, solo se sei idiota puoi disobbedire a ci� che intendi come Sua volont�.
a fare diversamente, saresti pi� idiota di uno che sale sui tralicci dell'alta tensione a fare esercizi di parallele asimmetriche :asd:
che libero arbitrio sarebbe mettersi contro un onnipotente che certamente non ti darebbe scampo, e quale virt� configurerebbe mai invece l'obbedienza, in mancanza di alternative remunerative ?
capisci bene che se credi in una giustizia divina, ci� implica l'onnipotenza perch� in difetto di quella qualcuno potrebbe sottrarsi a quella giustizia; ma se credi davvero nella giustizia divina e nell'onnipotenza, il tuo comportamento � moralmente irrilevante, dato che in quella prospettiva non hai alternative;
paradossalmente, se tu invece non credessi alla remunerazione - a quel dio giudice, onnipotente, creatore, ecc. della tradizione - ma scegliessi ugualmente per il bene, nella convinzione che potresti anche scegliere il male e farla franca, allora veramente il tuo agire sarebbe animato da qualcosa di cui si pu� discutere il senso, la sostanza, l'ubicazione, ecc...
[QUOTE=axeUgene;1482919]guarda, hai proprio frainteso:
si sa che ci sono degli scritti a cui le persone, a diverso titolo, attribuiscono origine divina; /QUOTE]
Prima di risponderti vorrei sapere che cosa intendi precisamente per "origine divina", poi mi sembra che a "titolo diverso" sia ben vago.
Scusa se insisto ma su questi argomenti bisogna essere il pi� precisi possibile altrimenti le domande rimangono inevase e le risposte girovagano per il sito in attesa dello stop:asd:
Ma tutti, i ripieni di fede, stanno a dire che quegli scritti, nelle parti esoteriche, li abbia scritti dio di sua mano, o per telescrittura il che e' uguale.
Non sembra ci sia ambiguita' sul significato.
Poi nella decifratura dio si e' perso e ciascuno e' andato per conto suo, salvo dire io sono l'unico che ha capito fra una moltitudine:rotfl: di apprendisti capiscioni.
io per "origine divina" intendo quello che intende chi attribuisce alle Scritture quell'origine;
il che �, appunto, un fatto oggettivo; anzi, il fatto, l'unico confermabile: molte persone ritengono le Scritture ispirate da Dio;
a titolo diverso vuol dire che alcune di quelle persone semplicemente ritengono in quel senso senza addentrarsi; mentre altre discettano sul significato, l'esegesi, ecc...magari avendo una preparazione specifica e posizioni distinte, i coni, i riccardi, fino ai teologi veri e propri;
spero di essere stato chiaro.
Ah, origine divina secondo te vuol dire ispirate da Dio.
Se vuoi continuiamo pure a ramengare perch� ti faccio un'altra domanda al quadrato visto che da vago sentore ci siamo innoltrati in una selva oscura:asd: cosa significa ispirate da Dio? Anch'io quando le capisco le sento ispirate da Dio, in fondo la rivelazione o apocalisse non � altro che arrivare all'ultima verit�, quella che ti fa capire tutto dandogli il senso, oppure non ti fa capire niente ed allora vaghi. Se fosse cos� semplice, come tu dici, attestare la verit� e realt� di ci� che � stato scritto nelle Sacre Scritture tutti dovrebbero credere allo stesso modo, come gli ispirati dal Dio unico invece no, perch�?
Perch� purtroppo dopo millenni di catene letterarie si sta liberando un certo Ges� di Nazareth, molto diverso da come ci � stato presentato da quasi sempre, cio� diverso da quasi tutte le interpretazioni precedenti, ma il brutto che il modo di insegnare � quello "edificante".
crep, sveglia, ch� non hai letto bene ! :D
io non ti ho espresso la mia opinione su cosa significhi oggettivamente "di origine divina", ma ho solo preso atto che della gente esprime quell'opinione di un legame tra certi testi e l'ispirazione divina;
leggi Cono, o Riccardo, e ti dicono che le Scritture hanno origine divina, intendendo quelle in particolare e non altre;
io non sto giudicando il merito di ci� che credono, ma prendo solo atto che loro credono cos�, che � un fatto oggettivo; ci sei ?
Minacciano tutti una qualche pena se non gli dai retta, una vale l'altra.
Nessuno ti obbliga a credere.
Quel che � certo � che la Vita � una cosa seria: Magnifica, straordinaria, meravigliosamente bella. Ma anche terribilmente seria e importante.
Ogni nostro gesto, ogni nostra scelta, ogni nostra azione lo �.
Certo, per noi, fuori e' un caso, forse piacevole, forse fastidioso, per lo piu' indifferente e ignorato, manco sanno che esisti se non sei ricercato e anche li c'e' da vedere:asd:
Solite chiacchiere ma la questione posta � un'altra e come sempre non manchi mai di non rispondere nel merito.
Non stavo parlando del libero arbitrio ma della questione di una pena che non avr� mai fine ed in cui il credente, che si fregia di essere portatore di valori, di compassione e di amore, sguazza come un paperotto.
Come la mettiamo?
La mettiamo che credere nell'infinita Misericordia di Dio, f� scivolare via ogni timore:
"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana". ISAIA 1
Chi si danna in eterno ha fatto una scelta. Definitiva e inappellabile: Compiere il Male e rifiutare perfino la Piet�, il Perdono e la Misericordia di Dio.
"Ecco, io pongo dinanzi a te la vita e la morte, il bene e il male, il fuoco e l'acqua: A ciascuno sar� dato ci� che avr� scelto" (Sir 15)