"Stai sereno". (Renzi a Letta poco prima di subentrargli come Presidente del Consiglio).
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"Stai sereno". (Renzi a Letta poco prima di subentrargli come Presidente del Consiglio).
:asd:
sotto
Dio non fa incontrare le persone per caso.
Non tirare fuori Dio anche qui Cono. Non siamo in religione.
Che poi la maggior parte delle volte sono le persone sbagliate, che si incontrano.
Quando mi guardo attorno e vedo certe relazioni mi chiedo come certa gente sia potuta finire insieme quando palesemente non c'entrano niente l'uno con l'altro.
La cosa più assurda è quando nonostante tutto vanno avanti. Vivono facendosi la guerra, coltivando insoddisfazione e acrimonia perché vorrebbero che l'altro fosse diverso, invece di capire che è ora di mettere la parola fine e voltare pagina.
E si nascondono dietro un "lo faccio per i figli", come se per un figlio fosse più salutare vivere in una famiglia attraversata da continue tensioni che neanche il Medio Oriente, invece che in una famiglia di genitori separati, che magari si sono rifatti una vita e sono finalmente felici.
Non credo che sia cosi' semplice e banale.
Siamo fatti per "essere sociali".
Non é la stessa cosa.
"Coppia" intende una esclusività, la "Socialità" intende molto di più.
Se fossimo solo programmati per la "coppia", saremmo estinti da millenni. Essendo "sociali", ci siamo ancora.
Questo é quello che "Madre Natura" ha scritto nel nostro DNA.
...aspetto le correzzzzioni folgoranti della superesperta in materia, naturalmente...
...é Madre Natura che (per ora) spinge per la "continuità della stirpe"...quindi, chiamatelo come volete:..unitevi, moltiplicatevi, difendetevi,progredite(!!??)...é scritto nel nostro DNA (come in quello delle carote, panda, licheni,limacce, bacherozzi e divi tv...)...
E' tutto banale. Squallidamente banale.
Si nasce, si "vive" per riprodursi, e si "finisce".
Noi, "umani sapienti sapienti" indoriamo la pillola con chiacchiere, rivelazioni profetiche, albe, tramonti...
Eterni, in quanto particelle massenregeticamente equivalenti, ognuna identica a se stessa...."esistente", in quanto in relazione spaziotemporale transeunte con altre.
Vogliamo parlare di "Ammmmmore"?
perché no?
é gratis
:ban:
per natura, saremmo monogami seriali: qualche anno - il tempo biologico di un figlio che cammina ed è in grado di mangiare da solo quello che gli viene presentato - e si migra per dar luogo ad una nuova combinazione genetica, con la varietà che aumenta le probabilità di sopravvivenza del proprio patrimonio genetico;
la coppia stabile più a lungo serve per pagare il mutuo; se i banchieri avessero studiato antropologia, avrebbero congegnato mutui rinegoziabili a scadenze quinquennali automatiche, con l'opzione del subentrante :asd:
Cono, i tuoi apocalittici menu notturni, forse, annebbiano il tuo spirito, di solito acuto e preciso, e ti fanno un po' perdere nei meandri della mia prosa caliginosa e oscura.
Io sostengo esattamente il contrario di quello che mi attribuisci. Per restare nell'esempio oceanico, l'umanità per sopravvivere ha bisogno non di un'isola corallina (=la coppia, ovvio....altrimenti, come ti riproduci? La stampante 3D ancora non c'é....) isolata, ma di un... arcipelago ben articolato e connesso, per poter, pianin pianino, estendersi e sopravvivere. Contro venti,maree....e diluvi :)
La notte? tisana .....(o spaghettino aglio e olio, che va sempre bene....)
Ma sarà poi vera l'immagine idilliaca dell famiglia cui aspira Cono? Vediamo che ne pensa il Cristo.
Gesù si aspettava a brevissimo tempo l'arrivo del Regno (Mt.16:28+24:29-31,34 + Mr.9:1 + Lc.9:27) e dice che si sarebbero disgregate le famiglie e non sarebbe più esistito il legame famigliare tra quelli che l'avessero accolto e quelli che non l'avessero accolto (Mt.10:34-37).
Dice: "I figli si solleveranno contro i genitori e li faranno morire" (Mt.10:21). E dice: "Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, e la moglie e i figli, i fratelli e le sorelle, e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo" (Lc.14:26).
In Mr.3:21 è scritto che i suoi famigliari volevano farlo passare per matto e allora lui disconosce subito sua madre e i suoi fratelli (Mr.3:31-35), e li scaccia anche in Mt.12:46-50, e in Lc.8:19-21.
E in Lc.11:27-28 dice che per lui sono più importanti quelli che ascoltano la sua predicazione e la mettono in pratica della sua stessa madre. Nel Vangelo di Giovanni Gesù apostrofa sua madre così:
“Donna, che cosa ho io a che fare con te?” (Gv.2:4).