Si abortisce, spesso in maniera occulta per non incorrere nel disprezzo dei paesani cattolici benpensanti. Stesso dicasi per i divorzi. Si manipolano gli embrioni con moltissime difficolt
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[QUOTE=artemis;802149]Ok, uccidiamoli tutti allora, perch
Erin , la tua preoccupazione sociale e' condivisibile. Ma c'e' qualcosa che và oltre, se me lo concedi. Anche Nostro Signore poteva scegliere di salvarci senza essere dissanguato su una croce! Poteva farlo...era Dio. Il grosso problema che ci sovrasta e' pensare di sostituirci a Dio nella gestione della Vita (lo scrivo in maiuscolo a scanso di equivoci). Decidere noi della vita e della morte delle persone: Terribile!
[QUOTE=artemis;802149]Erin, questa sparata da te proprio non me l'aspettavo. Tutti i bambini, anche quelli non-nati, quando muoiono, sono al cospetto di Dio. Ok, uccidiamoli tutti allora, perch
[QUOTE=artemis;802164]Me lo dici con quale faccia ti arroghi (o vi arrogate) il diritto di pesare delle vite? Perch
[QUOTE=Bigio;802163]E se dicessi che Dio non esiste? Come risolviamo il problema reale e tangibile di questa discussione?
P.S. Ma Dio non era quello che mand
Tutte e due, se possibile! Se c'e' da scegliere, sempre il piu' indifeso.
GIANNA BERETTA MOLLA
24 settembre 1955 sposò Pietro, che aveva conosciuto pochi anni prima. Nella frazione di Ponte Nuovo, dal 1956, svolse il compito di responsabile del Consultorio delle mamme e dell'asilo nido facenti capo all'Opera Nazionale Maternità e Infanzia, e prestò assistenza medica volontaria nelle scuole materna ed elementare di stato.
Fu mamma di tre bambini: il 19 novembre 1956 nacque Pierluigi, l'11 dicembre 1957 Maria Zita (Mariolina) e il 15 luglio 1959 Laura.
Nel 1961, verso il termine del secondo mese di una nuova gravidanza, Gianna fu colpita da un fibroma all’utero. Prima dell'intervento operatorio di asportazione del fibroma chiese al chirurgo di salvare la vita che portava in grembo, anche a scapito della sua.
Il 21 aprile 1962 partorì Gianna Emanuela e per Gianna iniziarono lunghe sofferenze. Già dopo qualche ora dal parto le condizioni generali di Gianna si aggravarono e nonostante tutte le cure praticate, le sue condizioni peggiorarono di giorno in giorno.
Morì il 28 aprile a soli 39 anni.
La canonizzazione [modifica]
Il 6 novembre 1972 l'Arcivescovo di Milano, il cardinale Giovanni Colombo, promosse la causa di beatificazione della Serva di Dio Gianna Beretta Molla. Il 6 luglio 1991, papa Giovanni Paolo II la rese Venerabile.
Il 24 aprile 1994, in Piazza San Pietro, Gianna fu proclamata Beata [1] come "madre di famiglia" dal Papa. Iniziò quindi il processo di canonizzazione con il susseguirsi di notizie circa fatti ritenuti prodigiosi grazie alla sua intercessione.
Il processo è terminato ufficialmente nel febbraio del 2004 e il 16 maggio 2004, nell'anno dedicato alla famiglia, Giovanni Paolo II, in Piazza San Pietro a Roma, ha proclamato Gianna Santa [2] .
È stata la prima donna sposata salita alla gloria degli altari negli ultimi mille anni di storia della Chiesa cattolica. La sua festa votiva è il 28 aprile.
[QUOTE=artemis;802164]Me lo dici con quale faccia ti arroghi (o vi arrogate) il diritto di pesare delle vite? Perch
[QUOTE=artemis;802149]Erin, questa sparata da te proprio non me l'aspettavo. Tutti i bambini, anche quelli non-nati, quando muoiono, sono al cospetto di Dio. Ok, uccidiamoli tutti allora, perch
Mia sorella ha avuto un figlio a 16 anni neanche compiuti...
Se avessero avuto la vostra logica, i miei l'avrebbero costretta ad abortire. Non l'hanno fatto, anzi. E adesso io ho un nipote splendido di 11 anni... una sorella felice, sposata con un uomo che l'ama, un altro nipotino nato da un paio di anni... Una famiglia splendida, felice, nonostante le difficoltà passate.
Mi dite che senso aveva per mia sorella abortire? Ha lasciato la scuola al terzo anno di liceo, proprio perchè incinta, lasciata dal ragazzo dopo un anno dalla nascita di mio nipote... I miei con un fardello in più, contando che avevano già tre figlie... C'erano tutte le "ragioni" (vostre)
Mia sorella però non era a rischio di vita.
Ed è questo il punto. Quando la madre è a rischio, allora va bene, si può cercare di trovare una soluzione, magari un aborto ben meditato... (infatti la moratoria mi sembra un'esagerazione)...
Ma in tutti gli altri casi, con uno Stato sociale (o almeno così dovrebbe essere) che potrebbe dare una mano a una ragazza madre, l'aborto NON HA ALCUNA UTILITA'.
Erin, nemmeno Dio si mette di mezzo fra te e la tua libertà, io chi sono? Porto solamente la mia esperienza di vita, i fatti che mi son successi e la luce (poca, in verità) che mi viene dalla Parola di Dio. Ciao, a domani.