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Originariamente Scritto da
Vega
E dove la vai a pescare la parte più intima di noi stessi, nel Mondo delle Idee o nella scatola cranica?
beh, nella scatola cranica direi di no; tu, al quadrato di un binomio saresti arrivata di tua sponte, o sei ricorsa a quel "Mondo delle idee" in 200 pag. scritto da Ferrauto o Zwirner ? la tavola degli elementi indo'e ll'è ?
non lo vuoi chiamare Mondo delle idee ? sono d'accordo;
se io apro la tua scatola cranica non trovo la prova che facendo una figlia con te tu la educheresti alla libertà e non ad un ruolo tradizionale di sottomissione, o che se ti affido il gatto tu non corri a Vicenza per fartelo preparare in salmì :asd:
se devi fidarti o meno di una persona, come fai ? puoi fidarti del giudizio di altra persona fidata; ma al giudizio su quest'ultima come sei arrivata ? in base a quale esperienza qualificata ?
prova a rispondere e vedrai che ci avviciniamo al nocciolo di tante cose.
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Quindi tu stai dicendo che non è il cervello che elabora informazioni e trova soluzioni ma arrivano dall'Iperuranio.
Axe, non è che te ne puoi uscire con il semplice dire idee o mondo delle Idee, senza dire come, dove è perché si origina o.
Certo, non nasciamo con la tavola periodica degli elementi in testa e nel DNA, ma quel prodotto è frutto delle capacità del cervello.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Quindi tu stai dicendo che non è il cervello che elabora informazioni e trova soluzioni ma arrivano dall'Iperuranio.
Axe, non è che te ne puoi uscire con il semplice dire idee o mondo delle Idee, senza dire come, dove è perché si origina o.
Certo, non nasciamo con la tavola periodica degli elementi in testa e nel DNA, ma quel prodotto è frutto delle capacità del cervello.
sì, certo; del cervello di altri; i quali, a loro volta hanno cumulato informazioni;
il tuo sapere, ma anche il tuo agire, richiedono certamente un cervello, come elemento necessario;
ma non sufficiente, ovviamente assieme al corpo;
il che significa che non puoi fare scienza del comportamento in base al solo cervello, è semplice;
la scienza deve descrivere la causa dei fenomeni e, funzionalmente, renderli riproducibili, o quantomeno funzionalmente utili a comprendere in via analogica fenomeni che una tesi falsificabile possa descrivere;
questa cosa non la puoi ordinariamente fare a partire dalle funzioni cerebrali per il comportamento umano di cui parliamo qui, che è complesso;
infatti, mi fai le ramanzine, ma non rispondi mai alle mie domande; ricordi qualcuno... :asd:
ti ho chiesto: su quali elementi basi la tua fiducia in una persona ? gni apri la chiorba ?
se vuoi parlare da scienziata, le tue considerazioni sull'origine del comportamento X devono necessariamente esprimere una tesi, o un abbozzo di tesi falsificabile per cui a determinate condizioni - causa - corrisponderanno determinati esiti e non altri - effetto;
se questo non lo puoi fare - come sembrerebbe sperimentalmente accertato per i comportamenti complessi - il cervello, per quanto necessario, di suo non spiega e non spiegherà mai nulla, se non alla fine dei tempi, dove vedremo la vincente alla finalissima delle religioni :D
quindi tirarlo in ballo è una coneria :asd:
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Veramente Axe, chi sta ripetendo all'infinito certe provocazioni e sta coneggiando:D sei tu.
Difatti chi è che non risponde su dove come, dove e perché si producono idee e comportamenti.
Vuoi forse negare gli studi? Neghi forse chi guarda come lavora e si "accende il cervello" quando pensa e si emoziona?
Questa del cervo che non spiega va segnata, perché voglio proprio vedere come comunichi, apprendi ed elabori informazioni, percepisci l'ambiente e come provi emozioni, compresi i tuoi sacri valori.
Guarda, proprio tu fai appello alla bisogna alla genetica, agli ormoni, ai neurotrasmettitori, ai monogamia seriali per buttarla sul biologico quando si tratta di relazioni e ribattere a chi noi sappiamo, mò ora sono io che pisciò fuori dal vaso! :D
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Veramente Axe, chi sta ripetendo all'infinito certe provocazioni e sta coneggiando:D sei tu.
Difatti chi è che non risponde su dove come, dove e perché si producono idee e comportamenti.
come ?
citami i famosi studi sulla neurofisiologia del terrorismo, della pittura cubista o della propensione napoletana al neomelodico :rotfl:
Citazione:
Vuoi forse negare gli studi?
questo è puro conismo, il rimando all'autorità :D
Citazione:
Neghi forse chi guarda come lavora e si "accende il cervello" quando pensa e si emoziona?
ma che minchia c'entrano le emozioni ?
qui si parla di apparati culturali complessi, come le ideologie del sacro;
tu chiami in causa il cervello su queste cose, come se la neurofisiologia potesse spiegare perché si venera Budda, Gesù o il fantasma Formaggino, perché di questo si tratta;
Citazione:
Questa del cervo che non spiega va segnata, perché voglio proprio vedere come comunichi, apprendi ed elabori informazioni, percepisci l'ambiente e come provi emozioni, compresi i tuoi sacri valori.
te l'ho già spiegata, ma ci metti un po' a capire:
nel post sopra ho scritto:
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Originariamente Scritto da
axeUgene
il tuo sapere, ma anche il tuo agire, richiedono certamente un cervello, come elemento necessario;
ma non sufficiente, ovviamente assieme al corpo;
Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Guarda, proprio tu fai appello alla bisogna alla genetica, agli ormoni, ai neurotrasmettitori, ai monogamia seriali per buttarla sul biologico quando si tratta di relazioni e ribattere a chi noi sappiamo, mò ora sono io che pisciò fuori dal vaso! :D
beh, ma in quei casi effettivamente si tratta di selettori di emozioni elementari e pulsionali che pesano molto e sono sperimentalmente valutati in ipotesi strutturate;
ma qui stiamo parlando di sofisticati apparati ideologici che funzionano su mediazioni ed elaborazioni molto complesse, sulle quali la biologia ti può dire poco o nulla;
la riprova è che, mentre di studi sulle funzionalità dell'accoppiamento ce ne sono a bizzeffe, se ti presenti ad un comitato scientifico pretendendo di spiegare a partire dal cervello perché uno aderisce a Italia Viva o diventa ultrà della curva, ti prendono a uova marce;
se vuoi andare in auto da qualche parte, l'auto è necessaria, ma non ti dice dove vai; al più puoi sapere a che velocità di crociera sarebbe in grado di andare, posti altri vincoli e imprevisti; se da S. Giovanni vai a Milano in 2 ore probabilmente hai un'auto potente e guidi anche in modo disinvolto; ma se io so che guidi così e hai un auto potente non posso sapere che vuoi andare a Milano, o a Roma o Genova;
per lo stesso motivo le funzioni cerebrali non possono spiegare comportamenti complessi, dove interagiscono con infiniti altri elementi; e quindi tirare fuori le emozioni primarie quando si tratta di spiegare certi meccanismi culturali è parecchio azzardato, a èsse generosi.
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Ax, quando finiscono la sceneggiata ed il coneggio?:taptap:
Se le funzioni cerebrali non possono spiegare, dove, come e perché si formano i comportamenti complessi (al netto di chi ragiona col culo:D)? Anche la cultura, non tanto come insieme di nozioni ma come capacità di produrla, pensiero, memoria, linguaggio e tutte le cosette che servono.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Vega
Se le funzioni cerebrali non possono spiegare, dove, come e perché si formano i comportamenti complessi (al netto di chi ragiona col culo:D)? Anche la cultura, non tanto come insieme di nozioni ma come capacità di produrla, pensiero, memoria, linguaggio e tutte le cosette che servono.
allora, come ragiona una persona di scienza se vuole attribuire delle cause ad un fenomeno/comportamento ?
a) prima di tutto, osserva definisce il fenomeno, in modo esclusivo ed inclusivo, che si tratti della propensione al sacro, della misoginia, del tifo sportivo, della pedofilia o della passione per il capocollo o la frittura di pesce; dopodiché
b) raggruppa soggetti e circostanze che pongono in essere il comportamento studiato e raffronta quel gruppo ad un campione di sovra-insieme, per osservare se nel target si verificano tratti comuni e distinti in una misura significativamente diversa dal campione generale;
c) solo a quel punto puoi scremare e restringere il campo delle ipotesi; potresti trovare che un 80% dei pedofili guardava Heidi e non Mazinga-zeta, mentre la proporzione tra i non-pedofili è inversa; e allora fai l'ipotesi Heidi; oppure scopri che i non-pedofili guardavano Heidi al 75%, e l'ipotesi si scarta in partenza;
magari trovi proprio un gene, se hai fortuna; ma se quel gene l'hanno più o meno nella stessa proporzione anche le persone che non mettono in atto il comportamento studiato, scarti l'ipotesi biologica, ecc...
poi, può anche darsi che non ci sia modo di spiegare compiutamente e in modo deterministico, ma solo di ottenere indicazioni di indirizzo; una mia conoscente studia il rapporto tra maschilismo e misoginia, e ha osservato che non c'è un vincolo necessario, ma a volte in società fortemente maschiliste dove si determina miseria materiale, povertà estrema, è più frequente una diffusa propensione misogina; nel compiere questa operazione, per forza si incontrano a latere indizi ridondanti rispetto all'ipotesi, oppure divergenti; col che, il ricercatore e i committenti avranno modo di stabilire la misura dell'affidabilità predittiva, per cui magari un intervento internazionale di vigilanza darà la priorità a contesti tradizionalisti in cui si verificano situazioni di estrema miseria, come più a rischio;
ma, evidentemente, nel caso degli esseri umani, l'aspetto biologico può - al termine di questo percorso o, incidentalmente, prima - risultare eventualmente determinante, in genere per comportamenti semplici, che magari operano da con-cause, come la violenza agita, o altro;
ma addurre in prima battuta una causa biologica non è una strategia efficiente sul piano del metodo scientifico;
così ti va bene ?
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Quanto ancora la vuoi far durare la sceneggiata e la mistificazione?:corn:
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Laura perdonami, ma veramente è Axe ad essere lineare nel suo ragionamento e tu contorta. Cervello e mente non bastano a spiegare l'esistente. L'identità non ce la dà il cervello. La nostra ESSENZA risiede altrove. Staccare o non staccare una spina chiama in causa molto altro che i neuroni. L'Uomo infatti non agisce sempre e solo razionalmente. Fra la mente e la mano (fra l'idea e l'azione concreta) entra sempre in gioco l'Etica, la Morale, la Coscienza.
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Originariamente Scritto da
conogelato
Laura perdonami, ma veramente è Axe ad essere lineare nel suo ragionamento e tu contorta. Cervello e mente non bastano a spiegare l'esistente. L'identità non ce la dà il cervello.
da solo, certamente no;
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La nostra ESSENZA risiede altrove. Staccare o non staccare una spina chiama in causa molto altro che i neuroni. L'Uomo infatti non agisce sempre e solo razionalmente. Fra la mente e la mano (fra l'idea e l'azione concreta) entra sempre in gioco l'Etica, la Morale, la Coscienza.
quindi ? che cosa dovremmo dedurre da questo ?
ti leggo.
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Quando finisce la sceneggiata Axe e di far finta che l'altro non abbia detto alcune cose, certi termini?:taptap::corn:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Laura perdonami, ma veramente è Axe ad essere lineare nel suo ragionamento e tu contorta. Cervello e mente non bastano a spiegare l'esistente. L'identità non ce la dà il cervello. La nostra ESSENZA risiede altrove. Staccare o non staccare una spina chiama in causa molto altro che i neuroni. L'Uomo infatti non agisce sempre e solo razionalmente. Fra la mente e la mano (fra l'idea e l'azione concreta) entra sempre in gioco l'Etica, la Morale, la Coscienza.
E vai con la tiriteraaaaaaaa!
Quante volte l'hai scritta così, pari pari?:mumble:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Laura perdonami, ma veramente è Axe ad essere lineare nel suo ragionamento e tu contorta. Cervello e mente non bastano a spiegare l'esistente. L'identità non ce la dà il cervello. La nostra ESSENZA risiede altrove. Staccare o non staccare una spina chiama in causa molto altro che i neuroni. L'Uomo infatti non agisce sempre e solo razionalmente. Fra la mente e la mano (fra l'idea e l'azione concreta) entra sempre in gioco l'Etica, la Morale, la Coscienza.
Senza voler togliere a @vega il diletto di risponderti
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
...cervello...mente...esistente...identità...esse nza...razionalmente...
e per finire alla grande...Etica...Morale...Coscienza
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
Prova a darne una "definizione": ti accorgeresti della ridicola inconguenza, infarcita di banalità, di quanto hai scritto.
E confermo: non leggi. E se leggi, non vuoi/sai capire.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
restodelcarlino
Senza voler togliere a @vega il diletto di risponderti
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
...cervello...mente...esistente...identità...esse nza...razionalmente...
e per finire alla grande...Etica...Morale...Coscienza
:rotfl: :rotfl: :rotfl:
Prova a darne una "definizione": ti accorgeresti della ridicola inconguenza, infarcita di banalità, di quanto hai scritto.
d'accordo; ma ti sembra questo il punto, in effetti ?
tu puoi anche decostruire quegli oggetti incompiuti e relativi, però il "trappolone" filosofico di cui ho detto altrove è che questa decostruzione lascia un vuoto che viene colmato solo da stupidaggini;
Cono sarà pure inconsapevole ed ignaro, ma chi lo ha istruito no, e sa da secoli che opporre il sapere al precetto morale è come voler diluire l'olio con l'acqua; uno ha l'acqua - potentissima in altre circostanze - continua a fallire e quelli se la ridono e ti incitano a continuare;
ma noi siamo itagliani, e ci piace darla vinta alle tonache, fischiare dalla piccionaia mentre quelle decidono ogni anno il cartellone.
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L'esistente, fino a prova contraria, lo percepiamo con i sensi. A parte chi ragiona col culo, lo facciamo col cervello. Cono, che tu voglia ancora vendere la tiritera del bene e del male, dell'identità, della coscienza, la percezione di ciò che esiste e qualcosa di più, che scendono dall'alto dei cieli o si producono chissà come e chissà dove al di fuori del nostro corpo, è fatica sprecata. Ma proprio, proprio sprecata.