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Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
E' la Terra di Canaan, Bibbia alla mano. Quella che Dio promette ad Abramo nella notte dei tempi.!
Dimentichi i Tre Giuramenti che Dio ha chiesto al popolo ebraico nel Talmud:
1. non usare la forza per tornare nella terra d'Israele
2. non opporsi al "giogo delle nazioni", ma attendere che che la giustizia divina si manifesti nel mondo
3. "non precipitare la fine dei tempi", cioè non compiere alcuna azione per accellerare la Redenzione
La creazione dello Stato di Israele infrange tutti e tre i giuramenti, ed è per questo che gli ultraortodossi sono antisionisti.
La terra di Israele è stata sì promessa, ma non va conquistata con la forza.
Dunque direi che come giustificazione possiamo scartarla al volo.
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Erin, da quando Giosue', successore di Mose', introdusse il popolo nella Terra Promessa e poi fino al grande regno di Davide, il popolo ebraico considera li' le proprie radici.....
Poi vi son state varie diaspore e varie peregrinazioni, fino ed oltre Gesu' di Nazareth.
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[QUOTE=erin;971534]Dimentichi i Tre Giuramenti che Dio ha chiesto al popolo ebraico nel Talmud:
1. non usare la forza per tornare nella terra d'Israele
2. non opporsi al "giogo delle nazioni", ma attendere che che la giustizia divina si manifesti nel mondo
3. "non precipitare la fine dei tempi", cio
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Qui si arriva a parlare delle favole.....la terra promessa da Dio nella notte dei tempi glie la daranno il mese del nulla nell' anno del mai il giorno del forse. Seriamente parlando si sta avendo quello che, secondo me è un vero e propio furto di terra....che poi possono viverci entrambi i popoli insieme è vero, ma alla luce dei fatti è irrilevante perchè è pura teoria.
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Serena Renella e Serena Erin, mi sà che state facendo un po' di confusione. Siamo noi cristiani che definiamo il paradiso come una nuova terra promessa. Gli ebrei vi furono concretamente introdotti da Giosue', dopo la morte di Mose', che la contemplo' dal Monte Nebo (Giordania) prima di morire.
"Mosè salì dalla pianura di Moab sul monte Nebo, sulla cima Pisga, che si trova di fronte a Gerico. Il Signore gli mostrò tutto il paese: la regione di Galaad fino al territorio della tribù di Dan, 2quello di Neftali, di Efraim e di Manasse, quello di Giuda fino al mar Mediterraneo, 3il Negheb e la pianura nella vallata di Gerico, città delle palme, fino a Zoar. 4Il Signore disse a Mosè: "Questa è la terra che ho promesso ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, quando dissi che l'avrei data ai loro discendenti. Io te la faccio vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!". 5Mosè, il servo del Signore, morì là, nella regione di Moab, come il Signore gli aveva detto. 6Fu sepolto in una valle nel territorio di Moab, di fronte a Bet-Peor; ma, fino a oggi, nessuno sa dove si trova la sua tomba. 7Mosè aveva centovent'anni quando morì: ma la sua vista era ancora molto buona, ed egli era ancora nel pieno del suo vigore. 8Nella pianura di Moab gli Israeliti piansero la morte di Mosè e fecero trenta giorni di lutto. 9Giosuè, figlio di Nun, era pieno di saggezza e di capacità, poiché Mosè aveva posto le sue mani su di lui. Gli Israeliti gli ubbidirono e seguirono gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè. 10In Israele non ci fu più un profeta come Mosè: il Signore si era manifestato a lui a faccia a faccia. 11Più nessuno fu come lui per i prodigi straordinari che il Signore gli aveva comandato di fare in Egitto davanti al faraone, ai suoi ministri e a tutto il suo popolo. 12Più nessuno fu come Mosè per la sua potenza irresistibile e per le sue opere terribili che aveva fatto davanti agli Israeliti. " (Deuteronomio 34)
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Se prima c'era solo il Venezuela a protestare contro i criminali di guerra,
adesso c'
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[QUOTE=conogelato;971539]Serena Renella e Serena Erin, mi s
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Senza considerare che il Talmud è di molto posteriore al Deuteronomio. Però il discorso da fare sarebbe lungo e si andrebbe OT; il Talmud nasce sull'onda del trauma della Diaspora dopo le devastazioni causate dalla rivolta di bar Kochba, naturale che formuli un reciso rifiuto del ricorso alla violenza che aveva contrassegnato lo zelotismo (peraltro è proprio di tradizione rabbinica la deformazione in bar Kozeba).
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[QUOTE=Gloucester;971625]Senza considerare che il Talmud
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Ed il discorso perde definitivamente di senso se partiamo dal presupposto che qualsiasi governo, ad iniziare proprio da quello che aspira a ricoprirsi di una patina confessionale, se ne sbatte ampiamente dei dettami dei propri testi sacri.
@Gloucester
:asd:
@tutti
Quest'uomo
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[QUOTE=Piotr Aleksejevic;971631]
@tutti
Quest'uomo
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Firmato finalmente il cessate il fuoco della piu' assurda e inutile guerra che io ricordi....
Centinaia di innocenti sacrificati sull'altare delle rispettive mire di potere. Disgustoso.
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Ma quale tregua ...
domani si ricomincia.
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Ah beh certo, se non cambia il modo di approcciarsi al problema, e' matematico.
Israele parli anche con Hamas
di DAVID GROSSMAN
Come le volpi del racconto biblico di Sansone, legate per la coda a un'unica torcia in fiamme, cos
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Olmert dice che Hamas ha subito colpi durissimi durante la controffensiva israeliana, dice che ha sottovalutato la determinazione di Israele ed
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[QUOTE=Pulsar;972596]Olmert dice che Hamas ha subito colpi durissimi durante la controffensiva israeliana, dice che ha sottovalutato la determinazione di Israele ed
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Fine 2010. Se entro quella data non si sarà formato lo Stato Palestinese, con relativo rispetto dei confini e del diritto ad esistere di Israele, prepariamoci ad altre insulse e inutili carneficine...
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http://www.ansa.it/opencms/export/si...876020755.html
Mentre al Cairo i dirigenti egiziani lavorano per mettere a punto un cessate il fuoco fra Israele e Hamas, forse gia' da giovedi', sul terreno la situazione e' tornata oggi a deteriorarsi quando miliziani palestinesi hanno attaccato il Neghev a piu' riprese.
Da Gerusalemme il premier Ehud Olmert ha avvertito che la reazione di Israele potrebbe essere ''non proporzionata'' e a Gaza i miliziani di Hamas hanno avuto ordine di sparpagliarsi per non rappresentare un obiettivo per la aviazione israeliana. Intanto nel governo Olmert - a circa una settimana dalle elezioni politiche - profondi dissensi sono maturati fra il ministro della difesa Ehud Barak, laburista, che punta a un accordo tacito con Hamas per una tregua prolungata, e il ministro degli esteri Tzipi Livni, Kadima, che insiste per un atteggiamento molto piu' rigido.
A Gerusalemme sono accolte con prudenza le notizie divulgate dalla rete televisiva al-Arabiya circa una disponbilita' di Hamas a sottoscrivere un accordo di cessate il fuoco di un anno sulla base delle proposte egiziane. Non e' escluso che si tratti di un espediente di Hamas per prevenire nuovi attacchi israeliani su Gaza alla vigilia delle elezioni del 10 febbraio, ha detto una fonte politica citata dalla radio militare. Ad accrescere il nervosismo dei dirigenti israeliani sono giunti appunto i ripetuti attacchi palestinesi (cinque razzi, tredici colpi di mortaio e un agguato armato ad una pattuglia di confine che perlustrava una pista ai bordi della striscia di Gaza).
Secondo il capo dell'intelligence militare gen. Amos Yadlin si tratta di attacchi condotti da gruppuscoli che cercano in tutti i modi di infiammare la zona di confine. Hamas, a suo parere, mantiene un atteggiamento passivo. Il Likud, principale partito di destra, comunque non lesina critiche al governo Olmert per non aver saputo riportare la calma nel Neghev e chiede una reazione forte.
''Non c'e' dubbio che una risposta ci sara' '' ha previsto in serata il vicepremier Haim Ramon, un dirigente di Kadima. Ma anch'egli si rende conto che proprio il ministro della difesa Barak esita a rimettere in moto la macchina da guerra.
''Barak - ha spiegato Ramon - vorrebbe giungere ad una intesa tacita con Hamas'' puntellata da una attivita' internazionale che impedisca il traffico di armi verso Gaza. Ma si tratta, ha precisato, solo di ''speranze''. D'altra parte Ramon lotta in seno al governo per impedire che Hamas (''una organizzazione terroristica e antisemita'') continui a mettere radici a Gaza. Cosa che, a suo parere, significa accettare che ai confini di Israele si crei ''una dependance iraniana''.
La Livni, ha precisato Ramon, concorda con il suo approccio. Fra la popolazione del Neghev intanto cresce il malumore nei confronti di Olmert, e la delusione per l'esito della operazione Piombo Fuso e' sempre piu' forte. ''Alle minacce di Olmert di rispondere agli ultimi lanci di razzi palestinesi non sono seguiti fatti'' ha notato Zwi Fogel, un ufficiale della riserva che vive nel Neghev occidentale.
''Inoltre non abbiamo ancora capito come Israele sapra' impedire il traffico di armi di verso Hamas, che tra un anno sara' prevedibilmente in grado di colpire Tel Aviv. Infine nessun progresso sembra essere stato compiuto per la liberazione di Ghilad Shalit'', il caporale tenuto in ostaggio da Hamas dal giugno 2006. Nella imminenza delle elezioni politiche questo malumore potrebbe penalizzare i partiti di governo e rafforzare i partiti della destra nazionalista, che gia' sono dati in netto vantaggio negli ultimi sondaggi.
Insomma, dopo l'ultima grande campagna "in difesa di Israele" e per riconquistare la benevolenza dell'elettorato, sembra che i risultati non abbiano portato ne uno ne l'altro.
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- 8 alle elezioni. Non se ne puo' piu'!!!
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