Bello!
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Bello!
nella finestra sopra hanno disegnato un bel cazzo , chi è ?
È un arcobaleno piccolo!
Una bella finestra, che parla di speranza ed allegria!
Video e risate a quattro
Screenshot di quattro amiche che si ritrovavano ai tempi del coronavirus
Sono ritornata ai tempi di quando si facevano le foto tessera alle macchinette nelle stazioni
Sabato prossimo le porto a fare l’aperitivo vista fiume ❤️
Ci siamo ripromesse di metterci in tiro per venire guardabili nelle foto :asd:
Mi era sfuggita questa tua finestra creativa, Efua, bellissima!
Struccate e spettinate oggi :D
Al prossimo appuntamento ci siamo accordate che ci presentiamo come se dovessimo uscire insieme
Dopotutto lo facciamo sempre quando torno
È sempre bello ugualmente è vero, anche se in modalità diversa
Ci siamo fatte un sacco di risate
Ci voleva proprio
Anche noi, tantissime. Sono le mie compagne più fedeli delle uscite del venerdi sera. Quelle in cui torniamo a casa piegate. Quando siamo insieme ridere è la norma. Pure a distanza
E se ne è andato l'ennesimo medico. Avrei dovuto andare da lui per una visita di controllo qualche tempo fa, poi tutto era slittato per via dell'emergenza. E qualche tempo fa la notizia che si era ammalato. Hanno provato a curarlo, ma non ce l'ha fatta. 59 anni. Le notizie dolorose continuano, i contagi continuano, la situazione degenera. E non posso non chiedermi quando finirà.
Mi spiace dark.
Comunque... questa quarantena mi fa venire in mente quando i genitori ci chiamavano dal balcone... la sera, dopo il tramonto... per farci rincasare... dopo un pomeriggio in cui, si giocava un'interminabile partita a pallone!!
Non avevamo i telefonini... i watzapp... ma ci si vedeva lo stesso con gli amici tutti i giorni... oggi invece mi capita di ricevere una video chiamata di mio compare... il quale... sta sclerando e mi chiama per "vedere" un amico!!!
Avevamo tutto, senza avere niente.... ed eravamo lo stesso contenti... ma chi lo dice che non possiamo ancora girare con in tasca un gettone... o le mitiche "diecimila lire" che ti facevano sentire ricco, pur non comprando nulla?
Mah... ecco il senso delle generazioni... esistono perché come in una lavatrice accesa... tutto è sempre in movimento!!!!
Oggi abbiamo fatto un servizio sulle bare. Sulle decine di feretri accatastati un po' ovunque in obitorio e alla cappella dell'ospedale, in attesa che si liberi un posto per la cremazione o per la sepoltura. I parenti alle porte che vogliono dare un ultimo saluto ai propri cari, ma gli viene negato, perché c'è il rischio di contagio.
Mille pensieri si affollano nella mente. Le voci e i volti di chi non c'è più. Di chi ha perso la battaglia. E non possiamo fare altro che continuare a combattere, a resistere. E a vivere.
Dark, ti volevo ringraziare per queste testimonianze che in prima persona ogni giorno ci porti.
Sono notizie devastanti che comunque ci aiutano a capire l'effettiva situazione in cui stiamo vivendo.
Nessuno pensava di dover vivere questo stato di cose e hai ragione, dobbiamo continuare a resistere per poter ritornare a vivere.
Non sarà mai più come prima ma la vita continuerà e ci adatteremo.
Sono d'accordo con tutti voi, questo male che ha afflitto l'Italia prima o poi finirà, e come ho detto anche io non sarà come prima e diventerà solo un brutto periodo della nostra vita che avremo superato...
LadyHawke facciamo quello che si può per creare delle giornate piacevoli, che per i più piccoli iniziano ad essere pesanti...
Fuori dalla loro routine, lontani dai loro amici, dalle loro attività, play date e feste di compleanno, che prima mi mandavano al manicomio
Sempre con qualche borsa da preparare, qualche parte dove andare
E’ un momento terribile
E il mio pensiero va spesso alle persone che si trovano in prima linea ad affrontare il dramma della morte
Qui i morti sono molti, probabilmente più che in Italia
Molti muoiono in casa, per questo non risultano nella conta dei morti per covid
Per me è la quinta settimana con il virus
Faticosamente e lentamente inizio a stare meglio
La vita è veramente un soffio
Grazie a te per il sostegno.
Non tutti purtroppo capiscono quale sia veramente la situazione.
Però si, resistere e stringere i denti è il modo migliore per andare avanti. Imparare ad adattarci, e magari imparare anche a vivere in modo diverso, con ritmi diversi. Credo che adesso sia il momento di ascoltare più la natura che ci circonda e imparare a seguire più i suoi ritmi.
Io sto pensando a tutte quelle famiglie come te con bambini e magari vivono in pochi metri quadri, roba da esaurimento.
Per te è la quinta settimana per me, sempre stata bene, niente febbre, e per il mio nucleo famigliare sono state sette settimane di isolamento. Finalmente siamo liberi! O meglio io ufficialmente sarei stata libera dal 20 marzo ma vivendo sotto lo stesso tetto in 3 persone e due bagni per quanto si possano tenere le distanze, per quanto io l'unica senza sintomatologia( anche mia madre come me che vive sotto) ho preferito continuare per precauzione, perchè di fatto come di comporta questo virus nessuno ha ancora delle certezze, oltretutto senza tampone e analisi del sangue che possano confermare o escludere contagiosità e sono stufa!
Finalmente abbiamo avuto la nostra certificazione di fine quarantena e isolamento dalla nostra ats.
Mio padre nonostante ricoverato prima dal 5 di marzo ad oggi, dopo essere stato dimesso dall'ospedale con due tamponi di seguito negativi e aver passato altri 14 giorni in isolamento, sta benissimo, niente sintomi, niente febbre niente di niente eppure deve fare ancora altri due tamponi e bisogna che qualcuno lo trasporti al Sacco, totale finora da quando si è ammalato, ricoverato quarantena post ricovero a oggi 8 settimane. Siamo stati gestiti da due ats di province diverse, che non si comunicano per niente i dati tra di loro, neanche all'interno della stessa tra uffici diversi dello stesso piano per cui non sapevano chi era un certo dottor xx che ci ha contattato, ogni giorno uno operatore medico diverso, a ripetere le stesse cose, per cui inizialmente avevano sbagliato il cognome di mio padre, risultava residente in una casa di riposo di non so dove, eppure mio padre è sordo ma non ancora rimbambito da non sapere chi è e dove vive, forse per questo non siamo stati contattati subito da chi avrebbe dovuto tenerci monitorati.
A proposito siamo stati segnalati alla prefettura come famiglia, ora con la certificazione stiamo tranquilli, sia mai che tra ats e prefettura le comunicazioni ritardino.
Dico altri due tamponi ok, non vengono di casa ti devi arrangiare e portarti l'anziano ma siccome non abbiamo voglia, nel caso di nuova positività, sissamai, di finire di nuovo in carcere a vita, useremo un'ambulanza del servizio volontariato di zona.
Se penso a quelli che in 14gg di isolamento totale dopo il termine dei sintomi o dall'ultimo contatto con un malato, sono ritornati a vivere o magari lavorare, mi pongo delle domande.
Ma com'è che ci sono politici, personaggi tv che sono già di nuovo operativi in minor tempo?
Mica me lo riesco a spiegare io.
Si parla tanto di Europa unita ma non siamo manco uniti noi come nazione, ogni regione vuol fare come gli pare, non esiste più un'unica sanità, il sistema sanitario è diventato un'azienda e tra aziende della stessa regione difficoltà a collaborare e avere un database in comune di dati da consultare e scambiare su l'intero territorio, senza vedersi chiamare da cento operatori diversi.
Quindi la guarigione è lunga, sempre che si guarisca completamente.
Quando leggo ste cose mi vengono i brividi, per come certe situazioni vengono gestite male.
Una mia amica è medico di base e si è trovata ad andare da sola a visitare i suoi pazienti sintomatici a casa e a prescrivergli tac perché se non erano gravi i tamponi mica glieli facevano. Poi alla fine hanno messo le Usta, ma con molta calma. Intanto diversi medici di base si sono ammalati e alcuni sono morti perché hanno continuato a visitare. La mia collega è rimasta una delle poche che visita di persona e che fa anche visite a domicilio. Molti medici solo online ormai. Li comprendi anche: le Ats li hanno lasciati soli. I DPI glieli hanno forniti dopo un mese che era iniziata l'emergenza, fa te...
LadyHawke, la cosa veramente importante è che nonostante tutte le rogne, possiamo raccontarle
Fortunatamente per noi siamo in una casa con mq all’italiana, dove possiamo convivere senza dare capocciate al muro
Pensa che, in mezzo a tutte le rogne burocratiche che avete vissuto
In qualche modo siete esistiti: come singoli, come famiglia, come persone
Qua semplicemente non esisti
L’immunita’ di gregge che avevano annunciato
Stanno procedendo con quella
Addirittura lessi, non mi ricordo in quale paese, che dopo 24 ore senza sintomi, si poteva ritornare alla vita nel mondo
Io non sono nemmeno sicura di essere negativa ora
Procedi a fortuna, a sorte
Perché se per me si fosse messa diversamente, credo che avrei avuto difficoltà a raccontarlo
@Dark
Esatto, è proprio così, la mia dottoressa medico curante è una di quelle che visita a domicilio anche in questa situazione, mettendo a rischio se stessa e all'inizio i medici di famiglia dovevano arrangiarsi per conto loro perchè non fornivano le mascherine adatte, erano introvabili.
Si capisce perchè tanti medici che con coscienza si sono prestati poi alla fune si sino ammalati.
E avevano direttive precise da seguire non potevano inviare un paziente se non corrispondeva a certi parametri compresi la saturazione bassissima, quindi mio padre è stato fortunato perchè è andato e ricoverato quando ancora stava per così dire benino, altrimenti secondo me se arrivava con un quadro già gravemente compromesso non ce l'avrebbe fatta.
Purtroppo nessuno mi leva dalla testa che se le persone colpite dal virus, a meno di gravi patologie, fossero ricoverate per tempo molti si salverebbero e si sarebbero salvati.
Ho sentito storie di persona morta non con chissà che patologie e neanche poi così anziano l'ambulanza del 118 chiamata a casa aveva escluso il virus e rifiutato di portare in ospedale, evidentemente non ritenendolo necessario, il giorno dopo richiamata l'ambulanza ricoverato dopo un paio di ore è morto tampone risultato poi positivo.
La persona che me lo ha detto è affidabile quindi le credo che suo marito ha perso uno zio così.
Sì certo alla fine per quanto sgangherato il nostro sistema sanitario è certamente migliore però secondo me fin dall'inizio poteva essere gestito meglio.
Comunque secondo me in mancanza di tampone valgono i 14 giorni dalla fine dei sintomi e della febbre.
E poi che ci vuoi fare devi adeguarti al paese in cui vivi purtroppo.
Anche molti casi comunque possono essere curati a casa senza ospedalizzare se ai medici di base forniscono gli strumenti per poter curare ed evitare l'intasamento negli ospedali, la prassi è usare almeno antibiotici e altri farmaci che inizialmente i medici di base non avevano possibilità di procurarsi e usare.
Io penso che non si è stati attenti a vedere i segnali di qualcosa di grave che poteva succedere ovunque
Penso che molte persone possano farcela se seguite per tempo
Non credo alla corsa a tutti i costi in ospedale
E credo che la priorità all’inizio doveva essere quella di mettere in sicurezza ospedali e personale medico
Tra un medico che si infetta per fare una visita a domicilio e tra uno che ti fa una telefonata, dicendoti che sei giovane e che ce la farai, ci sono parecchie altre sfumature che fanno la differenza tra la vita e la morte
Ma chiaro. Lo dicono pure i medici ospedalieri stessi. Ho intervistato un mio amico medico che è direttore del nostro pronto soccorso e del comparto di emergenza e urgenza. Mi ha sempre detto che i pazienti devono essere tamponati già a casa, e pure curati dai medici di base, che gli possono somministrare i farmaci che somministrano anche in ospedale. Purtroppo nelle strutture ci sono stati problemi di spazio (il nostro ospedale è stato riconvertito tutto in ospedale covid e comunque hanno dovuto mandare altrove molti pazienti). Ma se almeno avessero gestito bene i pazienti a casa tamponandoli e curandoli di conseguenze, i morti sarebbero stati molti meno.
E’ iniziata la quinta settimana di vita da virus...
Oggi sono uscita e sono andata per la prima volta, da quando hanno chiuso i negozi, alla high street
Stupore, incredulità, sconforto totale
Perché tutti quei luoghi in cui ero stata, avevo passato del tempo con mia figlia, non erano più come li avevo lasciati
Il supermercato-ristorante dove andavamo insieme era senza i tavoli, i vari stand con i cibi pronti, chiusi
Gente incredula, scritte di mantenere la distanza sociale ovunque
Ero in fila quando ho visto passare una mia cara amica, che non vedevo da tempo, con la famiglia
Aveva un bimbo piccolo, ho fatto finta, a malincuore, di non vederli...
E’ stato scioccante tutto
Insieme alle cose che mi servivano
Ho preso i fiori
Almeno una parvenza di normalità
In questa che non è più normalità