Come vi divertite quando non ci sono eh?! :D
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Ma chi? Dove? Quando?
Maestri, insegnanti che ti mandavano dietro alla lavagna o ancora meglio che ti mettevano con le ginocchia sui ceci?
Andiamo na meraviglia :v
Per non parlare delle famiglie
Uhhh
Ma tu veramente credi a questo che hai scritto?
Secondo me tu, ci prendi per il c*lo tutti
La bellezza coltivatela dentro
Che non c’è cosa più bella che vedere la giovinezza crescere e sbocciare
E crederci
Ma tu probabilmente sarai vecchio (forse bavoso?)
Non anagraficamente
Ma nell’anima
:climb:
:dunno:
se ti capita, vai con Maria a un paio di spettacoli nel teatro del bardo, che non ricordo dov'è, ma è un posto bellissimo, tutto in legno, dove fanno i festival; magari una cosa leggera, tipo le Allegre comari; fai un regalo a te, e soprattutto a lei; a questa età le resta come una ricchezza inesauribile; che è pure una delle cose migliori che abbia prodotto l'Isola, assieme al rock dei 60 e 70;
io avrei fatto carte false per avere una figlia anglofona in grado di capire il senso e l'atmosfera di quel teatro;
detto sottovoce, io lo preferisco di gran lunga a Dante.
Oramai siamo arrivati al teatro
Arte e spettacolo :asd:
Addirittura!!! Guerra all'autodeterminazione femminile ahahahahahahaha perdona la risata Axe ma mi viene spontanea: questa è un'affermazione da Politburo, da Comitato centrale del PCUS :asd:
Secondo te queste parole della Bibbia ledono l'autodeterminazione della Donna!!!!!
"La bellezza di una donna allieta il volto;
e sorpassa ogni desiderio dell'uomo;
se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza,
suo marito non è più uno dei comuni mortali." (Siracide 36)
Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare!". (Proverbi 31)
Sono cioè parole di destra, di restaurazione, di conservatorismo cieco e abbietto?!?!
Probabilmente ti sei lasciato prendere la mano. Voglio sperarlo, poiché quando lasci da parte i tuoi steccati ideologici sei uno col quale si interloquisce volentieri.
Leggerò la tua risposta lunedì, ciao!
Citazione:
Secondo te queste parole della Bibbia ledono l'autodeterminazione della Donna!!!!!
"La bellezza di una donna allieta il volto;
e sorpassa ogni desiderio dell'uomo;
se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza,
suo marito non è più uno dei comuni mortali." (Siracide 36)
Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare!". (Proverbi 31)
SE queste parole ledono l'autodeterminazione della donna...
Poveri noi!
non vedo cosa abbia a che vedere il comunismo sovietico con la questione femminile; mah...
posto che difficilmente puoi trovare qualcosa di più lontano dal mio pensiero, mi sembri a corto di argomenti;
beh, mi pare tu ti faccia acciecare dalle belle parole:Citazione:
Secondo te queste parole della Bibbia ledono l'autodeterminazione della Donna!!!!!
"La bellezza di una donna allieta il volto;
e sorpassa ogni desiderio dell'uomo;
se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza,
suo marito non è più uno dei comuni mortali." (Siracide 36)
Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare!". (Proverbi 31)
Sono cioè parole di destra, di restaurazione, di conservatorismo cieco e abbietto?!?!
Probabilmente ti sei lasciato prendere la mano. Voglio sperarlo, poiché quando lasci da parte i tuoi steccati ideologici sei uno col quale si interloquisce volentieri.
quante volte compare in quella citazione la parola "marito/uomo" ?
nemmeno ti accorgi del senso di quanto hai citato, per cui quell'essere femminile tanto lodato lo è non per se stessa, ma per il complemento che rappresenta per l'uomo; per te è una cosa normale;
se poi andassimo a riprendere quella dottrina dei "carismi", per la quale la donna sarebbe vocata all'accudimento e ai "sentimenti" e l'uomo alla guida e alle regole, cioè il comando, la cosa sarebbe palese;
ma non è che devi convincere me; qui non ci sono affiliati al comunismo sovietico o femministe newyorchesi estremiste, ma persone normali;
normali, non sceme;
tu credi non capiscano che - oltre all'Islam e le sue ortoprassi, più che la religione in sé - l'idea cattolica di famiglia tende da sempre e pervasivamente ad una limitazione della capacità femminile di autodeterminarsi ?
lotta al divorzio, alla contraccezione e all'aborto, dottrina dei "carismi" di genere, tradizionalismo declinato in vari modi, e la stessa contestazione dell'individualismo - cioè, della libertà dell'individuo - in favore di un "noi" sociale il cui equilibrio è sperequato a tutti gli effetti;
il mondo maschile abusa, si fa proprietario, padrone, privilegiato, ostacola, sminuisce, irride, fino a minacciare ed uccidere le donne che si vogliono sottrarre; e il papa che dice ? "perdonatevi !" :asd:
poi devi constatare che la religione sia impopolare; forse non ai giornalisti di avvenire, ma a molte persone con cui la domenica ti scambi il segno di pace a messa Vannacci e le sue idee piacciono parecchio, visto che più o meno sostiene le tue stesse tesi:
tutto va al contrario di come dovrebbe. nessuno sta al suo posto, l'autorità viene meno, ecc...
Indubbiamente, ne parlavamo anche ieri: ma la presenza di figure e modelli di riferimento erano decisive per affrontarli e uscirne fuori....
Oggi la situazione si presenta tutta nella sua spaventosa drammaticità, Lady: le famiglie frammentate e disgregate, la fuga e l'assenza dei padri (leggi "Il padre, l'assente inaccettabile" di Claudio Rise') la mancanza di fratelli e sorelle nella cultura del figlio unico, professori, insegnanti e maestri considerati antagonisti, nemici che limitano, avversari eccetera. L'ansia della prestazione, del risultato, del successo a tutti i costi, senza più il supporto degli adulti, può avere (e di fatto ha) conseguenze devastanti sulla psiche dei ragazzi. Ora, domandiamoci: tutto ciò è irreversibile? Chi nasce oggi, chi verrà al mondo domani, è condannato all'infelicità? No di certo! Sta a noi adulti ripensare un nuovo modo di aiutarli. Sta a noi genitori, padri, madri, insegnanti, educatori, costruire un mondo più a misura loro, più rispettoso delle loro fragilità e, in due parole, più Umano.
abbi pazienza, Cono: non sei una cattiva persona, ma ti manca proprio una cultura storica e sociologica di fondo:
quando in una società succedono le cose che descrivi, vuol dire che un mondo è tramontato; è come se uno volesse una Milano di soli milanesi o lombardi della provincia, senza meridionali e immigrati stranieri; resterebbero 20mila persone, soprattutto anziane e incapaci di fare qualsiasi lavoro necessario; forse qualche sciura di porta Venezia dedita allo shopping :asd:
il padre di cui parla Risè è una figura prodotta e giustificata da una società rurale, militarista e gerarchizzata in un modo tramontato con l'ultima guerra mondiale e l'atomica; sta al mondo di oggi come un carburatore o l'albero di trasmissione all'auto elettrica;
se continui a concepire il ruolo maschile secondo quella favoletta resterai sempre alienato dal mondo in cui vivono i tuoi figli; ma non è che te lo dico io; te lo dice la cronaca: quell'idea di famiglia che piace a te non esiste più, perché non ha più senso, né funzione; anzi, è tendenzialmente dannosa, perché il più delle volte fallisce e genera costi, umani ed economici, frustrazioni e infelicità.
"Il padre, l'assente inaccettabile" di Claudio Rise' (continuoa ad ignorare chi sia Risé) anno di pubblicazione 2003 datato ormai
so che la mia esperienza non fa statistica ma mi sembra di vedere i padri trentenni molto partecipi della vita dei loro figli, assi più partecipi rispetto ai padri di vent'anni prima
E, leggendo:
mi domando per quale ragione la generazione "adulta" che ha fatto tanti danni non si ritiri in sordina e anche con un poco di vergogna e voglia invece accanirsi nell'aiutare quando non è in grado di farloCitazione:
Indubbiamente, ne parlavamo anche ieri: ma la presenza di figure e modelli di riferimento (ad esempio?) erano decisive per affrontarli e uscirne fuori....
Oggi la situazione si presenta tutta nella sua spaventosa drammaticità, Lady: le famiglie frammentate e disgregate, la fuga e l'assenza dei padri (leggi "Il padre, l'assente inaccettabile" di Claudio Rise') la mancanza di fratelli e sorelle nella cultura del figlio unico, professori, insegnanti e maestri considerati antagonisti, nemici che limitano, avversari eccetera. L'ansia della prestazione, del risultato, del successo a tutti i costi, senza più il supporto degli adulti, può avere (e di fatto ha) conseguenze devastanti sulla psiche dei ragazzi. Ora, domandiamoci: tutto ciò è irreversibile? Chi nasce oggi, chi verrà al mondo domani, è condannato all'infelicità? No di certo! Sta a noi adulti ripensare un nuovo modo di aiutarli. Sta a noi genitori, padri, madri, insegnanti, educatori, costruire un mondo più a misura loro, più rispettoso delle loro fragilità e, in due parole, più Umano
Cono ci vorrebbe tutti cosi’! :D
https://i.ibb.co/zhKN1LV/IMG-3377.jpg
Io sto facendo un esercizio di pazienza incredibile
Più di una volta mi sono dovuta trattenere e cancellare imprecazioni e parolacce buttate giù di primo acchito
Pure così...chissà...
Allegato 35953
Secondo me
Cono e’ un prodotto dell’intelligenza artificiale
Ancora prima che l’intelligenza artificiale esistesse!
:D
Ma quali figure di riferimento e modelli? Quelli di facciata?
Come quella del padre che un tempo era più lontano ed assente rispetto a tante famiglie di oggi?
O del padre padrone? Realtà di molte famiglie del passato?
Cono mi sembri un disco rotto, continui a fare paragoni col passato che non esiste più.
Possibile che non riesci ad accettare che la società è cambiata, è in continuo cambiamento, i modelli di conseguenza non possono più essere gli stessi di 50-60 o cento anni fa?
Che oggi si devono fare i conti anche con la tecnologia che un tempo non esisteva?
Come i nostalgici del passato... cosa vuoi tornare all' epoca preistorica della pietra e clava?:D
Possibile che non ti entra che i disagi sono sempre esistiti in tutte le epoche? Oggi ci sono disagi diversi che un tempo non esistevano.
Possibile che non prendi in considerazione che oggi la nostra società è diventata multietnica?
Non esistono più i modelli di famiglia unici derivanti da educazione cattolica?
E che i giovani che vivono oggi nel nostro paese e soffrono di disagi spesso provengono da famiglie di immigrati e multietnici? Oppure provengono da ambienti degradati? Dove manca la cultura?
Che non si può fare di tutta un' erba un fascio ma guardare ai disagi giovanili caso per caso, ad esempio il ragazzo che pesta l'insegnante a scuola da quale contesto sociale proviene? Che famiglia ha alle spalle? Oppure il genitore che aggredisce un insegnante?
Ogni caso di disagio va valutato a sé non generalizzando.
Ma se sono proprio gli storici e i sociologi, che lanciano il grido d'allarme? A me può mancare: ma a un Bauman? A un Galimberti? A un Recalcati? A un Papa Francesco? Possiamo dire che tali personalità sono prive di cultura storica e sociologica? Proprio venerdì il Santo Padre è intervenuto agli Stati Generali della Natalità e le sue parole sono state il primo titolo di giornali e TV.
Francesco interviene alla IV edizione degli Stati Generali della Natalità e replica alle teorie per cui la nascita di bambini è fattore di squilibrio: "La vita è un dono, non un problema. Lo è il materialismo cieco e dilagante e il consumismo che è un virus malefico". Il Pontefice riporta i dati di uno studioso di demografia: "Armi e anticoncezionali investimenti con più reddito: uno uccide la vita, l'altro la impedisce". Appello ai governi: maggiore impegno per frenare l'emorragia di vita.
https://www.vaticannews.va/it/papa/n...-famiglia.html
Vannacci diffonde odio, Papa Francesco diffonde Amore, Axe. Non mi cadere così.
In un’Italia dove l’età media è di 47 anni, in un’Europa che da “Vecchio continente” sta diventando sempre più un “continente vecchio”, in un mondo dove armi e anticoncezionali sono gli “investimenti che danno più reddito”, in una società dove le madri sono costrette a scegliere tra lavoro e figli, “urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine” a favore della famiglia, oltre che “un impegno maggiore da parte di tutti i governi”. Per il quarto anno di fila, sin dalla prima edizione, Papa Francesco interviene agli Stati Generali della Natalità, il grande evento che riunisce ministri, giornalisti, intellettuali, imprenditori, personaggi dello spettacolo e dello sport per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche legate alla denatalità e alle relative soluzioni.
Per il Papa il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. “Senza bambini e giovani, un Paese perde il suo desiderio di futuro”, afferma. Guarda all’Italia, ad esempio, dove l’età media attualmente è di 47 anni. Mentre alcuni Paesi del centro Europa hanno un’età media 24 anni. I record negativi, tuttavia, salgono e l’Europa sta progressivamente diventando “un continente stanco e rassegnato, così impegnato ad esorcizzare le solitudini e le angosce da non saper più gustare, nella civiltà del dono, la vera bellezza della vita”.
...e questo è vero! Ma quando da sporadici, certi fatti diventano quotidiani, qualche considerazione d'insieme possiamo farla, Lady. Anche qua lascio la Parola al Santo Padre....
Che futuro aspettarsi? Sono urgenti politiche efficaci e lungimiranti così da “seminare oggi affinché i figli possano raccogliere domani”. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi, insite il Papa, per aiutare le famiglie, le mamme o “tante giovani coppie dalla zavorra della precarietà occupazionale e dell’impossibilità di acquistare una casa”. Insomma bisogna promuovere “una cultura della generosità e della solidarietà intergenerazionale, per rivedere abitudini e stili di vita, rinunciando a ciò che è superfluo allo scopo di dare ai più giovani una speranza per il domani”.
Parla sempre di "domani" il Papa: non di ieri. Non di ritorno a un passato remoto, amici ed amiche.
Proprio ai giovani si rivolge infine il Papa: tanti quelli che affollano la platea dell’Auditorium della Conciliazione, provenienti da scuole medie e licei. Chiede loro “coraggio”, a fronte di un futuro che "tra denatalità, guerre, pandemie e mutamenti climatici” può apparire inquietante.
Non arrendetevi, abbiate fiducia... Non rassegniamoci a un copione già scritto da altri, mettiamoci a remare per invertire la rotta, anche a costo di andare controcorrente!
https://www.vaticannews.va/it/papa/n...-famiglia.html
“Un Paese cresce quando dialogano in modo costruttivo le sue diverse ricchezze culturali: la cultura popolare, la cultura universitaria, la cultura giovanile, la cultura artistica e la cultura tecnologica, la cultura economica e la cultura della famiglia, e la cultura dei media”.
È dunque “necessario forgiare un nuovo paradigma culturale, attraverso “un patto educativo globale” per e con le giovani generazioni, che impegni le famiglie, le comunità, le scuole e le università, le istituzioni, le religioni, i governanti, l’umanità intera, nel formare persone mature”, conclude il Santo Padre.