Visualizzazione Stampabile
-
Solo et pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human l’arena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,
perché negli atti d’alegrezza spenti
di fuor si legge com’io dentro avampi:
sì ch’io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch’è celata altrui.
Ma pur sí aspre vie né sí selvagge
cercar non so ch’Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co’llui.
FRANCESCO PETRARCA
Parafrasi
Solo e pensoso vado attraversando con passi lenti
i campi completamente abbandonati
e volgo gli occhi attento a evitare
le orme degli altri uomini.
Non ho altro modo per difendermi dalla gente
che si accorge del mio stato d’animo
perché nel mio atteggiamento triste
si vede di fuori come io dentro arda:
tanto che io credo che anche i monti, le radure pianeggianti
i fiumi e i boschi sappiano quale sia
la mia vita, che tengo nascosta a tutti.
Eppure per quanto cerchi luoghi inospitali e solitari
Amore mi accompagna sempre
e insieme dialoghiamo, lui con me e io con lui.
-
Non posso darti soluzioni per i problemi della vita.
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
però quando serve sarò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
solamente posso offrirti la mia mano
perché ti sostenga e non cada.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza,
quando qualche pena ti tocca il cuore,
però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico.
Non sei né sopra né sotto né in mezzo
non sei né in testa né alla fine della lista
Non sei né il numero 1 né il numero finale
e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista.
Non sono gran cosa,
però sono tutto quello che posso essere.
(Jorge Luis Borges)
-
-
Citazione:
Originariamente Scritto da
conogelato
Bella
No, non è bella: è solo uno spunto di riflessione su cosa chiediamo all'amicizia.
-
Nella solitudine, nella malattia, nella confusione,
la semplice conoscenza dell’amicizia
rende possibile resistere,
anche se l’amico non ha il potere di aiutarci.
È sufficiente che esista.
L’amicizia non è diminuita dalla distanza o dal tempo,
dalla prigionia o dalla guerra,
dalla sofferenza o dal silenzio.
È in queste cose che essa mette più profonde radici.
È da queste cose che essa fiorisce….
PAM BROWN
-
Amanda Gorman, 22enne poetessa americana alla cerimonia di insediamento di Biden: non vi sembra che la sua “poesia” sia troppo retorica? O era inevitabile in un’occasione come questa?
https://www.tpi.it/esteri/amanda-gor...0210121730554/
-
San Martino del Carso
Di queste case
Non è rimasto
Che qualche
Brandello di muro
Di tanti
Che mi corrispondevano
Non è rimasto
Neppure tanto
Ma nel cuore
Nessuna croce manca
E’ il mio cuore
Il paese più straziato
GIUSEPPE UNGARETTI
-
Una media di quattrocentottanta
miliardi di battiti al minuto.
E non ci metto gli animali
che non so contarli. E lascio stare gli anni,
e lascio stare i giorni e anche le ore.
Quattrocentottanta miliardi
di battiti mi bastano. Messi insieme
fanno un gran rumore, un rumore
infernale e nessuno se ne accorge.
Patrizia Cavalli
-
Fai che il tuo cuore
sia come un lago:
con una superficie calma e silenziosa
e una profondità colma di gentilezza.
(Lao Tzu)
-
Giorni della Merla
29, 30, 31
dal gelo non si salva nessuno!
Di gennaio tal giornate
son da sempre assai gelate;
le più fredde, le più glaciali
adatte solo agli orsi polari!
Lo sa bene mamma merla
che era bianca come perla
ma per scaldarsi un po’ al camino
diventò nera carboncino!
Da quel dì scura a vederla:
furono i Giorni della Merla!
JOLANDA RESTANO
-
L'arte di perdere
L’arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.
Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell’ora sprecata.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare.
Nessuna di queste cose causerà disastri.
Ho perduto l’orologio di mia madre.
E guarda! L’ultima, o la penultima, delle mie tre amate case.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Ho perso due città, proprio graziose.
E, ancor di più, ho perso alcuni dei reami che possedevo, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è stato un disastro.
Ho perso persino te (la voce scherzosa, un gesto che ho amato). Questa è la prova. È evidente,
l’arte di perdere non è difficile da imparare,
benché possa sembrare un vero (scrivilo!) disastro.
Elizabeth Bishop
-
Il mio voler per colpa tua, mia Lesbia,
di te a tal punto e tanto si è imbruttito
che non potrei mai più volerti bene,
fossi anche la migliore delle donne,
né, la peggiore, smettere di amarti.
Catullo
-
Febbraio
Caro alla vita è il mese di febbraio,
che ama impazzar, folletto, per le strade
e sparge lieto in tutte le contrade
il cieco ardore del suo cuore gaio.
(B. Da Osimo)
-
Bambina mia,
Per te avrei dato tutti i giardini
del mio regno, se fossi stata regina,
fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.
Tutto il regno per te.
E invece ti lascio baracche e spine,
polveri pesanti su tutto lo scenario
battiti molto forti
palpebre cucite tutto intorno.
Ira nelle periferie della specie.
E al centro,
ira.
Ma tu non credere a chi dipinge l’umano
come una bestia zoppa e questo mondo
come una palla alla fine.
Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e
di sangue. Lo fa perché è facile farlo.
Noi siamo solo confusi, credi.
Ma sentiamo. Sentiamo ancora.
Sentiamo ancora. Siamo ancora capaci
di amare qualcosa.
Ancora proviamo pietà.
Tocca a te, ora,
a te tocca la lavatura di queste croste
delle cortecce vive.
C’è splendore
in ogni cosa. Io l’ho visto.
Io ora lo vedo di più.
C’è splendore. Non avere paura.
Ciao faccia bella,
gioia più grande.
L’amore è il tuo destino.
Sempre. Nient’altro.
Nient’altro. Nient’altro.
Mariangela Gualtieri
-
non dimenticare che la risposta a qualsiasi domanda può essere trovata su Wikipedia