scusami, non capisco ancora cosa ci sia di "pesante"
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tutto !
ahahhah "affliggere" uno che si è macchiato di quei crimini ??Citazione:
il punto che non comprendi è l'antigiuridicità della pronuncia personale di un giudice, che deve essere terzo, perché rappresenta proprio la sentenza, e non ultra;
in quel modo, la giudice ha abusato della sua posizione per affliggere oltre la sentenza;
potrebbe farlo, e se rappresentasse il sentire comune, ne riceverebbe approvazione.Citazione:
poniamo che nel mio esempio, la legge italiana effettivamente contenga ancora disposizioni tali da negare lo status matrimoniale alla coppia omosessuale, e quindi il commento del giudice conservatore fosse conforme alla norma prevalente; lo riterresti legittimato ad esprimere dalla sua carica opinioni e atteggiamenti di ripugnanza o censura ?
La legge, alla fine, rispecchia la comunità che la esprime.
Continui a fare questo esempio perché ti rendi conto che oggi quel tipo di legge stride col sentire comune.
Io ho capito benissimo cosa intendi, ma sto cercando di invitarti a considerare che il giudice, la legge, il tribunale, non agiscono in un vuoto culturale e sociale.. ma mi pare che tu non riesca a vedere oltre i muri della corte.Citazione:
tu proprio non capisci l'oggetto della questione, che non è il problema delle violenze sulle donne, ma lo status del reo in custodia della legge e i motivi che ispirano la disciplina di quello status nel momento in cui egli è completamente soggetto alla legge e all'autorità;
se non ti riferisci a questa tematica e non ne comprendi il rilievo e il significato generale, prendi fischi per fiaschi;
poi, magari è quello che vuoi, e allora è un altro par di maniche.
direi di no; ti ho fatto anche l'esempio;
certo, oltre la sentenza; non ti conviene fare dell'ironia su materie che non conosci; rimedi solo brutte figure;Citazione:
ahahhah "affliggere" uno che si è macchiato di quei crimini ??
rappresenta a dire di chi ? e l'approvazione come la misuri ?Citazione:
potrebbe farlo, e se rappresentasse il sentire comune, ne riceverebbe approvazione.
appunto, la LEGGE; la quale non dice che prima o dopo la sentenza il giudice ha facoltà di umiliare o disprezzare un imputato ma, al contrario, dispone strumenti di controllo e disciplina nei confronti del giudice stesso, affinché si attenga ai limiti della sua funzione;Citazione:
La legge, alla fine, rispecchia la comunità che la esprime.
se vuoi ripristinare la gogna, lo devi fare per legge, quindi opera del legislativo, e non per iniziativa personale di un giudice; hai presente quella storia della separazione dei poteri che ha posto fine alle monarchie assolute, o il giorno in cui l'hanno spiegata a scuola avevi il morbillo ?
quale legge ? ad ogni modo, se una legge non va, si cambia in parlamento; il giudice può - in misura limitata, a seconda del grado di giudizio e delle circostanze, e nella sentenza - disporre in modo tale da sollecitare la risoluzione di un eventuale conflitto tra norme; ma non può sostituirsi al parlamento e alla legge comminando pene accessorie fuori dalla sentenza;Citazione:
Continui a fare questo esempio perché ti rendi conto che oggi quel tipo di legge stride col sentire comune.
nella mia incredulità per quello che scrivi mi illudo che osservando le cose da un altro punto di vista tu capisca il punto, ma vedo che il desiderio di prevalere ha la meglio, anche se qui non sai proprio di che parli;
non sono io, è l'ordinamento che vuole questo; la legge è forma; il contesto culturale e sociale si esprime nelle sedi proprie, come il parlamento, l'informazione, ecc...Citazione:
Io ho capito benissimo cosa intendi, ma sto cercando di invitarti a considerare che il giudice, la legge, il tribunale, non agiscono in un vuoto culturale e sociale.. ma mi pare che tu non riesca a vedere oltre i muri della corte.
la giustizia, all'opposto, ha la funzione di garantire certezze e, per quanto possibile; di non consentire arbitrii di qualsiasi tipo;
ci manca solo che i tribunali sentenzino in base alle pressioni ambientali e manifestazioni che si tengono di fronte al palazzo perché non agiscono in un vuoto culturale e sociale.
certo che me ne rendo conto; infatti a volte i processi penali con giuria si spostano persino di sede, proprio per evitare le pressioni ambientali sui giurati; il fatto che le aspettative dell'opinione pubblica costituiscano una pressione non significa che la giustizia debba tenerne conto;
ripeto: ci sono sedi proprie in cui manifestare la sensibilità verso un problema sociale molto sentito, e la prima è il parlamento; la giustizia no, perché la sua funzione è pensata esattamente per fare da contrappeso agli altri poteri, come garanzia, e soprattutto impedire che il sentimento comune, anche e soprattutto di una maggioranza, determini ingiustizie.
Pesante: che produce effetti considerevoli ed addirittura eccessivi: ad ogni incontro pubblico negli Usa, come ho avuto modo di citare, non si fa che sottolineare il problema delle molestie; ci manca ancora la serata degli Oscar, ma siamo sulla buona strada...
ho appena visto una puntata di The Closer, dove la vice capo, dopo aver ottenuto la confessione da un sospettato di rapimento, stupro e omicidio di una bimba di 8 anni, con l'aggravante di palese sprezzante razzismo, gli dimostra il suo palese disprezzo. E lui si suicida in carcere.
Ora: sarà pure un telefilm, quindi una finzione, ma pensi che sia davvero tanto distante dalla realtà ?
Non sto dicendo che sia giusto o perfetto. Dico che nella realtà agiscono degli esseri umani. Sinceramente uno/una che non dimostrasse alcun sentimento in presenza di uno stupratore di bambini/e, mi sembrerebbe veramente un alieno.
ecco: pensa al caso di un errore giudiziario - statisticamente significativi - nei confronti di una persona fragile;
se è per questo, tutti abbiamo scatti di nervi o possiamo desiderare una sigaretta; ma se fai il neurochirurgo devi avere il controllo, altrimenti fai altro;Citazione:
Ora: sarà pure un telefilm, quindi una finzione, ma pensi che sia davvero tanto distante dalla realtà ?
Non sto dicendo che sia giusto o perfetto. Dico che nella realtà agiscono degli esseri umani. Sinceramente uno/una che non dimostrasse alcun sentimento in presenza di uno stupratore di bambini/e, mi sembrerebbe veramente un alieno.
se fai il giudice, il centro della tua deontologia professionale - almeno in uno stato di diritto - è la nozione di terzietà e il rigore che questa ti impone; i sentimenti li manifesti a casa tua;
oltretutto, per il giudice di un paese democratico - in verità, per qualsiasi cittadino civicamente alfabetizzato - questa stessa idea dovrebbe ispirare proprio un sentimento di ripulsa per ogni abuso o eccesso dell'autorità, proprio perché contrario all'idea di giustizia, a prevenire certi comportamenti.
Va bene, tu insisti a dire che chiunque dovrebbe essere sempre freddo come un robot, e facendo un lavoro in cui ogni giorno è posto a confronto con ogni genere di malefatte, crimini e nefandezze, dovrebbe rimanere sempre perfettamente insensibile, oltre ad essere professionale.
Be'... non esiste questo mondo, sappilo.
Per cui a me non fa scandalo che una giudice donna, in presenza di un crimine che ha colpito così schifosamente delle giovani donne, in un mondo in cui le donne, solo negli ultimi 60 anni, dopo millenni di totale negazione della dignità di persona al sesso femminile, hanno iniziato ad avere un minimo di rispetto e di riconoscimento dei loro diritti, almeno sulla carta, e dopo aver applicato in modo professionale ed imparziale la legge, si conceda un gesto che dimostra, senza ledere, di fatto, nessuno, nemmeno il reo di quello schifo, una minima parte di quello che almeno il 50% dell'umanità condivide o condividerebbe, in quelle circostanze.
:clap :rotfl:
eccola quá la perla:asd:
chiama tutte le donne del mondo a raccolta e armatevi di forbici!
..finiti gli argomenti ecco la carta jolly ; maschi vs femmine :v
(peccato che no c´entra na cippa col lavoro del giudice)
:asd:é de coccio nun c´é sta nulla da fa :wall:
guarda preferivo che diceva direttamente di formare uno squadrone della morte, e io ,che sono decisamente pro-pena di morte, magari (nel male)sarei stato tentato..:D
ma l´insistere nell´ambiguitá di cambiare la legge a piacimento, spacciando per legale una palese illegalitá (camuffandola da "esempio culturale")
mi evidenzia del perché l´Italia vada sempre peggio...:asd:
non mi interessa; l'errore ci sta, e va punito come quelli di tutti; non posso certo ammettere che si legittimi;
anche il carabiniere che fa ordine pubblico allo stadio è sotto pressione, ma questo non può legittimare una violenza abusiva per il fatto che non è un robot, e "succede";
non ti fa scandalo perché non hai una cultura giuridica e nemmeno liberale; che è una cosa perfettamente lecita; però richiederebbe coerenza ideologica, disponibilità consapevole a subire anche le conseguenze di un impianto ideologico diverso; e su questo avrei qualche dubbio;Citazione:
Per cui a me non fa scandalo che una giudice donna, in presenza di un crimine che ha colpito così schifosamente delle giovani donne, in un mondo in cui le donne, solo negli ultimi 60 anni, dopo millenni di totale negazione della dignità di persona al sesso femminile, hanno iniziato ad avere un minimo di rispetto e di riconoscimento dei loro diritti, almeno sulla carta, e dopo aver applicato in modo professionale ed imparziale la legge, si conceda un gesto
invece lede tutti; a partire dal generale sentimento di giustizia per la figura del reo in custodia; lede le regole, e lede anche il diritto del condannato a non subire altre sanzioni oltre a quelle previste dalla legge;Citazione:
che dimostra, senza ledere, di fatto, nessuno, nemmeno il reo di quello schifo, una minima parte di quello che almeno il 50% dell'umanità condivide o condividerebbe, in quelle circostanze.
il nostro impianto giuridico ti dice che anche se sei Eichmann in attesa del patibolo, non ti posso torturare o esercitare violenze morali diverse da quelle disposte dalla legge;
ma il primo torto nel derogare, si fa a noi stessi, anche se hai difficoltà a capirlo;
io non lo voglio un Roland Freisler, nemmeno se sta dalla parte dei buoni.