ah, con me sfondi una porta aperta; purché tu ti renda conto che in questo non metterti d'accordo smetti di essere chiesa assieme al credente in disaccordo.
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Quello che non vuoi capire è che Gesù lascia la piena libertà di scegliere, non detta leggi o norme, l'adesione a lui non deve essere una forzatura ma un'adesione libera, poiché egli agisce nello spirito e non nel corpo. Quindi il tuo discorso sulle pizze e sui gusti non dice niente di più di un gusto, ma qui non parliamo di gusti parliamo di sentimenti duraturi.
In secondo luogo,come dissi una volta, bisogna vedere a chi Gesù si rivolgeva e qui si rivolgeva a tipi che si scandalizzavano dei suoi pensieri e del suo modo di agire, in sostanza a uomini di legge che lo mettevano alla prova; e la gente si stupiva perché ne sapeva più di loro e li zittiva sempre. Se poi consideri che aveva salvato dalla lapidazione, andando contro la legge di Mosè, un'adultera colta in fragrante è tutto un dire.
La norma, e non finirò mai di ripetertelo, è per chi non è in grado di progredire da solo, e di più, la norma è un grande vantaggio per chi la gestisce, che poi magari neanche la rispetta, e crea tante sotto-norme per pesare più del dovuto. Caro axeUgene noto che tu puoi anche aver letto i vangeli ma non ci hai molto riflettuto, che vuol dire non cercare di provarti su di essi. Se i vangeli sono solo una lettura da capire e basta lasciano il tempo che trovano; invece i vangeli sono letture che cambiano chi li legge con riflessione.
son tutte cose scritte da qualcuno Crep , Gesù non ti ha mai parlato o chiesto soldi per un libro che parla di lui
:rotfl: io non voglio capire ?
un'adesione libera, ma se non aderisci vai all'inferno, perché il Padre onnipotente ti scova e giudica; se non è legge questa ? è ovvio che puoi anche fare una rapina in banca, sperando di farla franca; allora anche il reato di rapina non è una legge, soprattutto perché hai più probabilità di sfuggire alla polizia che a Dio;
ma tu pur di contraddire me e dire che non voglio capire sei disposto a contraddire l'evidenza ?
il discorso sulle pizze c'entra, invece;Citazione:
Quindi il tuo discorso sulle pizze e sui gusti non dice niente di più di un gusto, ma qui non parliamo di gusti parliamo di sentimenti duraturi.
perché, se il messaggio evangelico non si atteggiasse a legge morale, i comportamenti cui si riferisce sarebbero indifferenti: fai così come ti dico, porgi l'altra guancia; ma se invece gli vuoi dare una fraccata di mazzate, va bene lo stesso :asd:
ah, ma allora c'è la norma ! nella frase sopra dicevi il contrario; spero che prima o poi tu faccia fare pace ai neuroni;Citazione:
La norma, e non finirò mai di ripetertelo, è per chi non è in grado di progredire da solo
non è che se tu personalmente non uccideresti mai vuol dire che nel codice penale non è efficace il divieto e la repressione dell'omicidio;
sai, io sono stupido; forse molto stupido;Citazione:
Caro axeUgene noto che tu puoi anche aver letto i vangeli ma non ci hai molto riflettuto, che vuol dire non cercare di provarti su di essi. Se i vangeli sono solo una lettura da capire e basta lasciano il tempo che trovano; invece i vangeli sono letture che cambiano chi li legge con riflessione
perciò devo affidarmi alla protesi della logica, che serve agli stupidi per capire, e chiedo a te che sei un esperto e sai tanto;
sinora, ho sempre creduto che i testi sacri prescrivessero dei comportamenti, come delle leggi, dovuti, non facoltativi; nel senso che alla trasgressione corrisponde una punizione;
adesso arrivi tu che sai molto più di me, per esperienza personale, e mi dici il contrario; quindi vanno tutti bene, buoni e cattivi, a Dio/Gesù non importa se gli dai retta; poi però dici che la legge invece c'è, per quelli che non sono capaci come te di stare lontani dal peccato, progredire da soli;
e io mi sento ancora più stupido, perché più rifletto su quello che scrivi, meno capisco.
Se non vuoi capire sei libero di farlo:asd:
Essere in una situazione migliore della precedente non è costrizione ma libertà, perché miglior scelta.
Se Gesù mi incita ad essere in un certo modo dovrò pur provarlo su di me, no? Forse inizialmente non è necessariamente libera scelta, ma se dopo averlo provato mi sento meglio posso scegliere se rimanere o ritornare, e se scelgo di rimanere quello che sono diventato lo scelgo proprio perché mi sento meglio e non perché ne sono costretto, quindi sentendomi meglio ne sono anche convinto. Su questo punto, come ho detto precedentemente in altre occasioni, mi conforta il fatto che all'abbandono di alcuni al suo seguito Gesù chiese agli apostoli: " Volete andarvene anche voi? " come per dire, siete liberi di andarvene per i cazzi vostri:), Pietro a nome di tutti rispose. "E dove andremo? Tu solo hai parole di vita eterna". Ecco cosa cercavano quelli che tu definisci "costretti" ed è quello che cerco anch'io: la vita eterna.
E se tu mi risponderai che lo faccio per interesse personale, avrei molti modi per risponderti, ma il migliore di tutti è che la vita eterna mi interessa molto, più della vita terrena, infatti per me la vita materiale sta alla vita spirituale come la scimmia sta all'uomo:asd:.
Per quanto riguarda i miei neuroni essi sono in continua lotta tra essere uno o essere l'altro:asd:, ed io, non saprei quale:rotfl:, non gli do pace.
Volevo dire che la cultura è per forza apprendere da altri ma alla fine il pensiero che ne risulta è solamente tuo.
sì, come dallo psicanalista...
abbi pazienza eh, ma tu stai negando che il precetto religioso si atteggi a legge morale, destinata ad un fine pubblico; cioè affermi che l'unico senso di aderirvi è il benessere personale del credente, e non una giustizia che riguarda anche gli altri, insomma una morale, questo si fa, quest'altro no, perché risponde ad una normazione superiore all'interesse del singolo;
il problema è che in un certo senso non avresti nemmeno torto; ma come la metti tu la cosa diventa una farsa, con un Gesù psicanalista e tu che fai il papa della tua chiesa personale;
quasi mi vergogno di essere tuo complice nel fare da spettatore a sta recita, perché l'argomento meriterebbe comunque più rispetto, se non altro per la rilevanza culturale.
ah anfatti , di tutta sta storia capisco che fa ricerca per la sua salvezza e pararsi il culo ..e invece Gesù crocefisso per gli altri , quanti libri ti serviranno ancora Crep ?
E io pagavo per la pensione altrui; è un circolo, ma a me sembra un po' vizioso e per capirlo basterebbe ascoltare i telegiornali; non ho sostenuto che io sia migliore di te ma dico solo che a me la remunerazione, anche se è una brutta parola, sta bene. Non vedo perché se ho rinunciato alla carriera perché era necessario entrare in un meccanismo indegno composto da persone che del prossimo se ne strafregavano, se ho ceduto mille volte in situazioni che il mio carattere non me lo avrebbe permesso, e questo l'ho fatto in nome di quel Gesù in cui credo, non debba aspettarmi ciò che lui ha promesso a chi fosse andato alla sua sequela. Ho dato quel senso alla mia vita. Premetto che non volevo e non voglio lamentarmi perché sto bene come sto, ma tu a volte me le tiri fuori:v.
Per quanto riguarda la tua situazione non posso far altro che dispiacermi.
In che senso ti dispiace , io lavoro perché mi va di farlo e perché ho ragazzi che dipendono da me , e questo per me significa essere un buon cristiano , mica andare a messa , fatti concreti
lo è solo nel momento in cui sostieni che anche gli altri dovrebbero non uccidere e non rubare, che il precetto è comunque rivolto anche agli altri, come principio generale di giustizia, e non come una semplice facoltà individuale, indifferente per chi enuncia il precetto stesso e anche per te, perché unicamente rilevante per la condizione spirituale della persona in questione;
la differenza - che ovviamente comprendi bene, altrimenti non faresti tutte ste capriole e giochi di prestigio - è che col Gesù psicanalista sono solo fatti tuoi; con la legge devi confrontarti sui principi, e può essere imbarazzante argomentare, prendere posizione esplicita;
e nemmeno ti biasimo troppo, perché su queste cose si consumano strappi e paradossi molto concreti, e uno può anche non volersi sottoporre a certe sollecitazioni; capita certamente anche ame in qualche occasione, su questioni diverse.
se è taumaturgo dell'anima, è sostanzialmente una psicanalisi;
ma tu le capriole le fai per non discutere i contenuti che lanci come pietre nello stagno; hai introdotto una relazione tra Gesù e la maschilità; poi, ti sei accorto che quell'argomentazione portava diritto all'imbarazzante dottrina dei "carismi", magari per vie tortuose, e hai ritratto la mano;
alla fine, l'impressione che comunichi è quella di suggerire in qualche modo la promozione e l'adesione al magistero tradizionalista della Chiesa, ma evitando di difendere quei contenuti in modo esplicito, senza mai prendere posizione;
niente di particolarmente originale, dato che è lo sport preferito della maggior parte dei "credenti" di casa nostra, in mezzo al guado tra l'ortodossia di Cono, e la libertà di Arcobaleno, ma senza muoversi, ché lì in mezzo si sta freschi e vicini tutte e due le sponde, secondo le necessità.
Si, hai ragione.
Il fatto che Gesù sia taumaturgo dipende dal fatto che è innanzitutto psicoterapeuta che dipende dalla conoscenza che egli ha dell'uomo: "Egli conosceva i loro pensieri" (Mt 12,25). Egli sente, con intuito certo, quale uomo è capace di porsi sul suo stato di coscienza: " Le mie pecore ascoltano la mia voce; io le conosco ed esse mi vengono dietro " (Gv 10,27). Sa subito dire di Natanaele che non c'è "finzione" ( mascolinità esemplare) in lui; e Natanaele con grande meraviglia gli chiede "Come fai a conoscermi così intimamente?". D'altra parte nel confronto con gli avversari, egli è molto bene a conoscenza, non solo della loro cecità, ma della loro cattiveria aggressiva, della "malizia del cuore" da cui sono mossi; e con ciò s'intende sempre che egli conosceva tutto ciò che promanava dal centro del loro essere, perché "cuore" esprime nel Nuovo Testamento un'idea di totalità, sta cioè per "homo totus", e così egli può dire loro con una inappellabilità addirittura tremenda: " Ma io vi ho conosciuto, che non avete in voi l'amore di Dio" (Gv 5,42).
Per quanto riguarda il guado e le sponde conogelato Arcobaleno, può essere, ma a metà, infatti io come cristiano non mi reputo fisso o fissato:asd: ma in continua trasformazione, se poi tu la chiami necessità, non saprei per cosa.
Ciao, buongiorno! Avrebbe potuto o non avrebbe potuto, allora, Gesù Cristo fare tutto da solo? Perchè s'è voluto servire della fragilità di Pietro? Di una pietra così instabile? La risposta è semplice: Perchè, aldilà del peccato umano, apparisse la Sua Signorìa, Arco. Che sopra la Chiesa ci stà Lui! Per questo le forze degli Inferi non potranno MAI prevalere su di Essa....:)
Gesù non avrebbe mai potuto fare tutto da solo, innanzitutto perchè venne assassinato presto.
Solo Dio potrebbe, "con un megafono", far sentire a tutti gli uomini contemporaneamente i suoi messaggi.
Pietro venne premiato per la sua confessione di fede. Comunque, non è per nulla certa l'estensione del "primato" di Pietro ai Papi ed è proprio il loro comportamento a negare tale "primato".
Se la storia ci avesse consegnato tanti Papi eccellenti, il ragionamento potrebbe essere diverso...
La misericordia è l'ultima a morire e soccorre chi non ha più niente da fare.
La prima cosa che Gesù chiese agli apostoli è di rinunciare a tutto e seguirlo, a te sembra che la chiesa di Cristo abbia rinunciato a tutto? Come puoi seguire Cristo se non impari dagli uccelli, che vivono alla giornata, senza nessuna sicurezza. Solo in quel modo puoi saper se Dio esiste ed è con te; non credo esista altro modo. O crepi o c'è Dio che ti salva.
Non è il modo di avere le spalle coperte, come un pasto sempre assicurato quando hai fame, od il letto rifatto quando vai a dormire; dov'è Dio quando hai tutto pronto?
Gesù ha indicato Pietro come roccia per i suoi fratelli, perché ha insegnato a Pietro ed agli apostoli come vivere nell'indigenza. Dov'è l'indigenza della chiesa o del papa quando è tutto previsto?
No Arco: C'è molto molto di più! Cristo non fonda una Chiesa di "perfetti". Ma di peccatori. E Pietro non fà eccezione.....
Rispondendo anche a Crep, la Chiesa non può governare un miliardo e mezzo di credenti dalla Jungla. Da una capanna. E nella sua storia millenaria ha anche partorito tanti San Francesco, che han vissuto il Vangelo davvero sine-glossa! E perlopiù sconosciuti ai calendari. Gente santa che ha vissuto in mezzo a noi accudendo poveri, anziani, malati e ultimi della terra senza clamore. Servendo in essi Cristo in persona!
Pietro è stato solo una pietra nella costruzione della chiesa cristiana, all'epoca una guida. Il messaggio è stato portato da Gesù per conto di Dio.
Tutto il resto, nel bene e nel male, è opera dei singoli credenti.
E' facile giustificare i lussi vaticani come necessità per governare una chiesa molto numerosa, così come è facile giustificare i lussi dei parlamentari come necessità di una "dignità" superiore rispetto al resto del popolo.
Di sicuro né i primi né i secondi sono prescritti da Dio. E nemmeno i più di 300 bersaglieri come guardia personale del presidente della repubblica o le guardie svizzere del Vaticano.
Quello stupendo messaggio è stato portato da Gesù, che l'ha affidato a 12 poveracci semi-analfabeti: Possibile pensare che simili Parole siano state artificiosamente inventate, amico Arcobaleno?
"Andate e fate discepoli in tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Ecco: Io sono in mezzo a voi ogni giorno. Fino alla fine del mondo!"
Hai detto bene GOVERNARE, per me è un bel ricatto. Vuole stare ovunque e va a finire nei piani alti sottraendo le elemosine per i bimbi malati.
E' penoso che cerchi il numero ed il consenso. Possibile che non capisci che gestire e governare sono termini economici e di potere.