Per il compleanno mi � stato regalato CHIARA D'ASSISI, ELOGIO DELLA DISUBBIDIENZA di Dacia Maraini: Assolutamente singolare!
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Per il compleanno mi � stato regalato CHIARA D'ASSISI, ELOGIO DELLA DISUBBIDIENZA di Dacia Maraini: Assolutamente singolare!
Autore: Glenn Cooper
Titolo: La mappa del destino
Lettera a mia figlia - A.Socci
Cono, ma non leggi niente che si allontani almeno un po' dalla sacrestia? :)
sto leggendo : 'The Goldfinch' in edizione originale
C. Iulius Caesar, De bello gallico.
Nel libro quarto si narra di come i Germani, nonostante le formali profferte di pace e amicizia verso i Romani, facessero vari dispettucci a pi� riprese in Gallia. Sbaragliati dalle truppe di Cesare furono ricacciati al di l� del Reno. Da l� mandarono ambasciatori e ostaggi per chiedere protezione a Cesare. Erano pronti anche a inviare imbarcazioni per scortare lui e le sue truppe al di l� del fiume, ma Cesare non si fidava.
Sicch� fece costruire dai suoi un ponte sul Reno lungo 500 metri e largo 12, secondo un procedimento innovativo che ci descrive, tale per cui il ponte avrebbe retto con tanta maggior forza, quanto maggiore sarebbe stata quella della corrente.
Il ponte fu costruito in soli 10 giorni. Cesare e i suoi trascorsero in Germania 18 giorni, poi tornarono in Gallia e distrussero il ponte.
Giulio Cesare � il miglior prosatore di tutti i tempi, il suo stile � insuperabile e, soprattutto per chi � in grado di leggere il testo in lingua originale, una vera rivelazione. Solo Voltaire gli si avvicina, seppur vagamente. Per� non biosgna prendere per oro colato tutto quello che scrive...
Cesare � misurato e obiettivo nella stragrande maggioranza dei suoi resoconti. Solo al rientro in patria durante l'inverno soleva indire dei festeggiamenti esagerati, con l'obiettivo pi� che legittimo di mantenere alta la reputazione del suo partito.
Ben poche sono le esagerazioni o le inesattezze imputate al suo testo, e il pi� delle volte ci� � dovuto alle successive manomissioni dei copisti. In particolare il passo in questione non � reputato affatto esagerato, anzi � stato preso molto sul serio, tant'� che qualcuno ai giorni nostri ha provato a ripetere la stessa impresa. E pazienza se ancora si lambicca su come avesse potuto riuscirci.
Polvere, di Patricia Cornwell
Ultimo finito e recensito:
Ho cominciato le favole di Goethe.Citazione:
Originariamente Scritto da pv,26/4/2014, 22:12 ?t=1402378&st=435#entry394865293
Racconti del terrore di E.A. Poe
l'ho trovato sul web,ce l'ho cartaceo, ma mi servirebbe per fare dei copiaincolla
http://a53.video2.blip.tv/7530006730...ribidor829.pdf
e non riesco a tradurlo...
Buio a mezzogiorno di Arthur Koestler.
Dicevo...
" Una ciofecata: Buio a mezzogiorno di Arthur Koestler.
Uno dei soliti libri anticomunisti.
Letto nel '40 poteva , forse , avere un senso. Letto ora , l' unico senso che puo' avere e' verificare se Costa Gravas ha tratto "La confessione" da questo inutile libro."
Faccio ammenda.
Proprio partendo dal fatto che e' stato scritto nel 1940.
Se lo avessimo letto prima, il PCI e il comunismo non sarebbero esistiti.
75 anni fa descriveva il delirio dell' ideologia comunista.
Ideologia peraltro non del tutto cattiva, ma al fuori di ogni logica. Al di la' del bene e del male.
... 'na strunzata.
Peraltro, "La confessione" di Costa Gavras e' leggermente diverso....
Serie B ma almeno 7.
Sto leggendo la saga de "Le cronache del ghiaccio e del fuoco". Assolutamente fantastica. Scritta in modo splendido e dettagliata al punto che meriterebbe di entrare nelle antologie scolastiche.
Sto leggendo con gusto Oblomov di Ivan Aleksandrovi? Gon?arov :D
L'oblomovismo non mi � ignoto. Grandissimi i narratori russi.
Le favole - Goethe
Che poi sarebbero due racconti.
Uno sarebbe la fiaba.
Diciamo che su trenta pagine di fiaba, ce ne vogliono 35 per spiegarla.
Cioe' che la fiaba non e' altro che la metafora del rapporto di Goethe con Schiller.
L' altra e' la storia della volpe Renaldo e dei suoi nemici: l' orso , il lupo e il coniglio.
Comunque Goethe e' sempre Goethe.
Serie A ma solo 6.
Conrad -Nostromo
I piu' dovrebbero aver letto Tifone.
E in fondo lo dice lo stesso Conrad: dopo "Tifone", successo strabiliante, non gli veniva da scrivere nulla.
E avrebbe fatto bene.
Invece ripesco' una vecchia idea, un vecchio personaggio ed eccoti le 400 pagine di "Nostromo".
Che in pratica parla di una miniera.
Sembra una telenovela sbrodolata.
Pero' Conrad e' bravo e sa scrivere. (Non come Pasternack :sick: )
E anche se non vuole alla fine la storia comincia ad intrigare.
Non ce la fa proprio a scrivere solo pagine inutili.
Dopo averci spappolato i cabbasisi con la miniera, alla fine potrebbe nascere un' altra storia, un' altro libro: Nostromo e l' amore bigamo con due sorelle, figlie del Garibaldino.
Per fortuna qualcuno muore e la storia non inizia neppure.
Comunque mi e' dispiaciuto che sia finito.
Ma solo un 6 in serie B.
Pasternak.
Conrad nacque polacco e impar� l'inglese in et� adulta. Direi fin troppo bravo a scrivere in una lingua non sua.
Hai ragione. Molto meglio l'irrinunciabile The Second World War di Winston Churchill, opera che gli valse perfino il Nobel per la letteratura.
Beh, per� la descrizione che B�ll fa dei membri del circolo dei cattolici progressisti � grandiosa. Quasi come quella di Grass della signora dell'alta borghesia tedesca impegnata nel comitato di accoglienza per gli ebrei.
Casomai ti capitasse di leggere Churchill, vedi se trovi traccia di qualcuna delle sue infami porcate. Tipo quella di non aver avvisato i bulgari dell'imminente bombardamento di Sofia da parte dei tedeschi, per non far capire a questi ultimi che gli inglesi avevano decifrato il codice di Enigma (� anche vero che la Bulgaria, assieme a molti altri paesi, fa buona compagnia all'Italia nel reparto dei voltagabbana).
O tipo quella, nell'immediato dopoguerra, di essersi recato in Italia sotto mentite spoglie per recuperare le prove del suo peccaminoso m�nage con Mussolini (a sua discolpa potremmo dire che la Gran Bretagna era piena di simpatizzanti nazifascisti: non solo lui e Mosley, ma anche Edoardo VIII).
Se mi capita, lo legger� senz'altro, ma sapevo gi� che Winston era tutt'altro che un santo e che i suoi rapporti "duceschi" sono a dir poco imbarazzanti. C'� chi ipotizza che sia stato lui a far fucilare il povero Benito in riva al lago...
Se le capita, legga il "Tambuto il latta" (ma mi sa che l'ha gi� fatto), � una grandiosa allegoria della Germania, delle sue manie e delle sue colpe. Un'opera impensabile in Italia, dove le colpe si sono perse in mezzo a una paccottiglia di letteratura retorica antifascista indigeribile (tranne qualche lodevole eccezione).
Fra i tanti anche l'amico Peter Tompkins, di sicuro un protagonista di primo piano di quei giorni.
Infatti proprio a quel romanzo mi riferivo.Citazione:
Se le capita, legga il "Tambuto il latta" (ma mi sa che l'ha gi� fatto)
Tipo il signor Kurt Suckert, alias Curzio Malaparte, contro cui hanno puntato il dito fino alla sua morte anche parecchi democristi che molto tempo dopo di lui vestivano ancora la camicia nera.Citazione:
Un'opera impensabile in Italia, dove le colpe si sono perse in mezzo a una paccottiglia di letteratura retorica antifascista indigeribile (tranne qualche lodevole eccezione).
Nemmeno il compagno Migliore ci ha fatto una gran figura, ma questa non � una novit�.
Quoto e straquoto quanto scrive di Malaparte, grandissimo giornalista ma ancor pi� grandissimo scrittore... "La pelle" ma soprattutto "Kaputt" sono un po' troppo scomodi per l'Italietta postbellica di qualunque colore, ma si tratta senza dubbio di due delle migliori opere letterarie del dopoguerra. Purtroppo manca l'ins�dispensabile imprimatur "antifascista" e quindi dovremo attendere un bel pezzo la riabilitazione del Kurt...
Apparte che ad aver letto sia Kaputt che La pelle siamo almeno in tre, non riesco a capire in che mondo vivete.
Se mai si fosse dovuto riabilitare Malaparte, lo si e' gia' fatto da almeno 50 anni.
Eppoi nei suoi libri, cos� come in Celine, di fascista non c'e' nulla.
P.S: ho sempre dei problemi con la trascrizione dal cirillico dei nomi russi.
In un mondo che sopravvive non grazie ai fatti che lo smentirebbero, ma grazie alle parole e alla memoria corta delle sue pecore. Oggi come ieri.
Tu vivi su un pianeta diverso?
A parole, non nei fatti. Criticare la retorica dei vinti � sempre facile, ma ancora non ho sentito nessuno scagliarsi contro quella della resistenza, perch� la vigliaccheria italica sempre quella �.Citazione:
Se mai si fosse dovuto riabilitare Malaparte, lo si e' gia' fatto da almeno 50 anni.
Non dirlo a me, ma alla cultura di regime. Quella che da sempre definisce l'etica e il contenuto dei libri di storia in base al politicamente corretto del momento.Citazione:
Eppoi nei suoi libri, cos� come in Celine, di fascista non c'e' nulla.
A parte questo, ritengo C�line uno scrittore mediocre, nemmeno paragonabile a un Malaparte che invece meriterebbe miglior fortuna, anche se spesso vengono accostati.
Strano. Fra i tanti problemi di questa terra, credevo che almeno questo fosse stato risolto.Citazione:
P.S: ho sempre dei problemi con la trascrizione dal cirillico dei nomi russi.