Originariamente Scritto da
axeUgene
devono ? dove hai letto che "devono" ?
ora, mi rendo conto che non è semplice per chi non sia abituato a ragionare di leggi, col rigore che la materia impone; ma almeno il sospetto che l'elaborazione di norme in un paese affine al nostro quanto a principi giuridici generali - non l'Arabia Saudita - non avvenga a pera e che quelli non siano tutti scemi potrebbe sovvenirti;
quella di cui si parla qui è, chiamiamola così, una norma software rispetto al punto hardware, che è questo:
poiché:
a) l'osservazione e l'evidenza mostrano che naturalmente alcune persone, nell'insieme dei loro caratteri, mostrano naturalmente un genere incerto, dove una serie di elementi diversi dall'apparato genitale si discostano dalla norma del genere associato a quei genitali; questa condizione è naturale e non "patologica", da correggere; e
b) la dichiarazione di appartenenza ad un genere produce effetti psicologici e sociali tali da generare disagio e inadeguatezza, sia nella persona interessata, sia nei genitori, con conseguenze che possono essere devastanti per l'equilibrio della persona interessata;
quindi, la legge pondera l'esigenza di queste persone di veder riconosciuta una condizione diversa dalla ordinaria bipartizione di genere e valuta come preponderante questo interesse rispetto alla necessità di individuare una persona come necessariamente appartenente al genere maschile o femminile, perché evidentemente questa necessità non risulta funzionalmente rilevante per un fine pubblico, potendo comunque essere documentata l'identità della persona;
se ci pensi bene, per quale motivo dovrebbe essere rilevante una definizione di M/F ? a te, e a chiunque, cosa cambia se sulla carta d'identità del tuo vicino Pino Patanè c'è scritto "maschio" ? anche perché nei rarissimi casi in cui il genere diventa determinante per un motivo giuridicamente rilevante, ci sono comunque gli accertamenti bio-sanitari del caso, per esempio per le competizioni sportive, dove l'apparato genitale resta determinante; non gareggi tra le donne se hai il bacchiolo, nemmeno se micro;
è per questo che non capisco proprio lo scandalo rispetto ad una norma che in effetti non cambia la vita di nessuno che non sia interessato, se non nel senso di riconoscere alle persone che si trovano in quella condizione la loro natura di "non malati", il fatto che non siano mostri che devono adeguarsi, giustificarsi o correggersi.