Magari le norme possono essere interpretate in modo differente, magari ci sono altre soluzioni che non siano un impossibile (secondo me) referendum.
Secondo me.
Secondo.
Me.
M.
.
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Magari le norme possono essere interpretate in modo differente, magari ci sono altre soluzioni che non siano un impossibile (secondo me) referendum.
Secondo me.
Secondo.
Me.
M.
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Vabbe', adesso non facciamo giri e giri, se dai come campo da gioco il cortile dietro casa, non c'e' tanto da spaziare.
Metaforicamente eh.
Dipende.
Se uno s'ingegna, spazia eccome...
E' ginnastica da avvocati.
Polemico.
Ehm, per rispondere a rubyn e un p
[QUOTE=rubyn;938433]
Vedi mat, il mio ragionamento deve prescindere dalla costituzione semplicemente perch
[QUOTE=mat612000;938529]Attenzione per
Certo.
Come tagliarsi via un dito perchè ho un'unghia lunga.
Il crocifisso non è abolito (come si possa fare ad abolire il crocifisso è mistero per me), l'Italia ha scelto di essere uno stato non confessionale nel momento in cui ha stabilito nella Costituzione la reciproca indipendenza e che i rapporti tra stato e chiesa sono regolati dai Patti Lateranensi (art. 7).
La scelta è già stata fatta, mi dispiace per te.
Se vuoi che parliamo di cose concrete mi può andare bene, così stiamo parlando solo delle tue fantasie.
Se vuoi cambiare la Costituzione datti da fare.
E' questo il punto. L'Italia ha scelto, e di scelte ne fa tutti i giorni. E devi accettarlo. Ti ricordo che fu la Germania a scegliere di diventare nazista, e fu la Russia a scegliere di diventare comunista, l'america scelse di diventare indipendente e l'Italia di abolire la pena di morte.
Nella storia di scelte se ne fanno tante, anche sbagliate, e si ritorna sui propri passi.
Per quanto mi riguarda non c'è la necessità di definire il cattolicesimo la religione "ufficiale" dello stato, ma se il nostro popolo vuole il crocifisso è sacrosanto appenderlo in aula.
E sulle scelte si può ritornare, oppure no. Si può sbagliare, oppure no. E sicuramente le scelte di cui sopra non erano legali, ma non per questo sono state sbagliate.
Per tornare sui propri passi è però (in linea di massima) necessario rispettare delle regole, adesso come adesso, secondo le regole vigenti il simbolo religioso in un edificio pubblico non è giustificato.
In base a cosa affermi che "il popolo" vuole il crocifisso?Citazione:
Per quanto mi riguarda non c'è la necessità di definire il cattolicesimo la religione "ufficiale" dello stato, ma se il nostro popolo vuole il crocifisso è sacrosanto appenderlo in aula.
Definisci intanto cosa intendi per "popolo", e soprattutto chi sarebbe il portavoce della volontà del "popolo".
Continui a passare da un piano del discorso ad un altro.Citazione:
E sulle scelte si può ritornare, oppure no. Si può sbagliare, oppure no. E sicuramente le scelte di cui sopra non erano legali, ma non per questo sono state sbagliate.
Legali furono le elezioni che portarono alla nomina a Cancelliere di Hitler, questo nessuna persona di buon senso può negarlo, ma cosa c'entra con "giusto" e "sbagliato"?
La Rivoluzione d'Ottobre fu un atto di forza e impose una nuova legalità.
Fu giusta o sbagliata?
I tedeschi potevano votare, i russi no.
I tedeschi vivevano male ma di scicuro meglio dei russi nel 1917, cosa c'entra "giusto" o "sbagliato"?
Secondo me tu non vuoi prendere posizione e fai i salti mortali per portare un punto di vista oggettivo che non esiste.
Per me il sistema di potere nazionalsocialista era "sbagliato" e "ingiusto" anche se Hitler prese il potere con metodi (più o meno legali), e allora?
Per me la Rivoluzione d'Ottobre fu molto più "giusta" del sistema di governo in vigore sotto lo Zar anche se fu un atto di forza illegale.
Onestamente non vedo il problema.
La decisone di togliere il simbolo religioso dagli edifici pubblici in Italia nel 2008 per me sarebbe sia legale che "giusta".
[QUOTE=mat612000;938588]Per tornare sui propri passi
[QUOTE=Philosopher of science;938329]Ehm, per rispondere a rubyn e un p