Fine di un'illusione: pensavo di essere unico :D
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Nulla che sia necessario, tutto sommato!
"Manuale di retorica"
di Bice Mortara Garavelli
"Grande é l'importanza oggi di un manuale di retorica. Una prima ragione, e già basterebbe,é la mancanza nella nostra cultura dell'oggetto stesso in questione"
quarta di copertina
La solitudine del satiro
Ennio Flaiano
Minima Moralia
Theodor Ludwig Wiesengrund (Adorno)
Iniziato a leggere "Uccidi i tuoi nemici" di Niven, sarcastico, graffiante, politicamente scorretto...
Sto preparando la valigia per una breve vacanza (protetta).
In soffitta ho ritrovato “Il Maestro e Margherita”, Michail Bulgakow.
Le pagine ingiallite tendenti al marrone sui bordi, l’odore un po’ fastidioso di carta vecchia, i caratteri piccoli di una edizione economica, qualche ricordo del tempo passato.
Un classico sulla Resistenza, scritto a posteriori, I piccoli maestri di Luigi Meneghello, che sinora mi era sfuggito. Qualcuno ha visto il film che ne è stato tratto?
Non lo leggo ancora, ma l'ho ordinato su Amazon in versione cartacea: Falcinelli, Figure. Tanti amici me ne hanno parlato, è appena uscito.
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Perché alcune immagini diventano famose e altre no, perché ci catturano, stupiscono, ipnotizzano: come funzionano? "Figure" ci accompagna nella bottega di pittori, fotografi, registi, da Raffaello a Stanley Kubrick, rivoluzionando il nostro modo di guardare. Spesso, davanti a un quadro, tendiamo a domandarci che cosa significhi, o quali fossero gli intenti del pittore, o come si collochi nell'epoca in cui è stato realizzato: ma così la storia dell'arte rischia di essere una spiegazione solo di storia, anziché di arte. Riccardo Falcinelli adotta un paradigma completamente diverso. Invece di cercare il "significato" delle immagini, entra nel loro ingranaggio, le tratta non come simboli da decifrare, bensì come meccanismi da smontare, ci spiega in che modo sono state progettate e costruite, e perché. "Figure" è un libro per chi vuole capire le immagini, ma anche per chi vuole inventarle.
Sembra interessante. Mi dirai com'è!
Tredici lame (racconti dal mondo della prima legge).
Bel libro dark fantasy di Joe Abercrombie. C'è di tutto come al solito nei racconti di questo scrittore fantasy che credo sia uno dei miei preferiti, forse è arrivato a piacermi addirittura più del grande George R.R. Martin.
Mercenari ubriaconi, eroi pericolosamente schizofrenici, stregoni che gestiscono banche micidiali come eserciti, scalcinate compagnie di guerrieri, cortigiane e soldati. Spadaccini boriosi e donne che conquistano il potere col ferro, il sesso e col veleno. Sangue, polvere, sudore. Questo è il mondo della prima legge di Abercrombie.
Sono a metà e già ho paura di finirlo troppo in fretta :(
Premio Nobel alla Glück. Sinora non l'ho sentita nominare, e voi?
Love Poem
There is always something to be made of pain.
Your mother knits.
She turns out scarves in every shade of red.
They were for Christmas, and they kept you warm
while she married over and over, taking you
along. How could it work,
when all those years she stored her widowed heart
as though the dead come back.
No wonder you are the way you are,
afraid of blood, your women
like one brick wall after another.
Poesia d’amore
C’è sempre qualcosa da fare del dolore.
Tua madre lavora a maglia.
Presenta sciarpe in ogni sfumatura di rosso.
Erano per Natale e ti hanno tenuto caldo
mentre lei si è sposata più e più volte, portandoti
con sé. Come poteva andare,
quando per tutti quegli anni ha conservato il suo cuore vedovo
come se i morti tornassero.
Non c’è da stupirsi che tu sia come sei
impaurito del sangue, le tue donne
come un muro di mattoni dopo l’altro.
Per il momento (primi capitoli) è molto interessante, l'autore scrive bene, l'unica cosa che mi infastidisce un po' è che le numerosissime immagini vengano corredate dall'autore e dal titolo solo nelle note finali.
Lo stesso Falcinelli aveva scritto in precedenza Cromorama, un saggio sui colori, che aveva avuto un grande successo e che una mia amica ha lodato moltissimo (ha detto addirittura che centellinava la lettura per non finirlo troppo presto).
Uscirà il 15 ottobre il libro di Annalisa Malara, la dottoressa che per il prima diagnosticò il Covid19 in Italia, quando nessuno se l'aspettava, In scienza e coscienza. Cos'è successo davvero nei mesi che hanno cambiato il mondo (Italiano)
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Codogno. Una notte in ospedale. In pronto soccorso arriva uno strano caso di polmonite. Il mattino dopo la dottoressa Annalisa Malara, anestesista, è di turno in terapia intensiva quando portano Mattia. Giovane, atletico, eppure si è aggravato di colpo e la TAC è chiara: polmonite interstiziale. Perché le terapie non funzionano? Contro cosa combatte, il corpo di Mattia? È il 20 febbraio e da poco più di un mese si ha notizia di un virus misterioso che uccide, a Wuhan. In Italia però non sta circolando e secondo il protocollo sanitario nazionale Mattia non è un soggetto a rischio. Eppure. Annalisa non perde tempo e si procede d'urgenza con un tampone. Positivo. Mattia Maestri è il primo paziente italiano a cui viene diagnosticato il Covid- 19. È in arrivo uno tsunami e dall'ospedale di Codogno hanno appena suonato la campana d'allarme. Da quel giorno la vita di Annalisa e di noi tutti è cambiata. La pandemia, che era stata prevista ma a cui nessuno era preparato, ha dilagato. Per mesi infermieri e medici come Annalisa hanno lavorato su turni massacranti, senza pause, senza risparmio, per assistere centinaia di migliaia di malati. In molti hanno perso la vita facendolo. La storia di Annalisa, dei suoi colleghi a Lodi e Codogno e di come hanno fatto scudo all'avanzata dell'epidemia è la storia di Davide e Golia: piccoli ospedali con pochi mezzi, schierati contro un mostro spaventoso. Ma è anche una storia di tenacia e competenza. Ed è, più di tutto, una storia di cura che ci riguarda tutti molto da vicino.
Un libro coinvolgente anche se datato, è Kaputt di Curzio Malaparte.
Iniziato il birraio di Preston di Camilleri.
L'hai letto? Se non ricordo male Camilleri è il tuo scrittore preferito.
Certo che l'ho letto, mi è anche piaciuto, ma Camilleri non è il mio scrittore preferito, credo sia molto apprezzato dalla Pazza.
In verità l'ho scritto pensando che fosse il contrario...
:asd:
Ricorda che io devo mettere sempre i puntini sulle i, anche se qualcosa mi piace.
Ho appena terminato 1984 di George Orwell, un libro inquietante, consigliatissimo.