(entra Veronica e si dirige al bancone con fare sbrigativo)
se Jampa non viene a far parlare veronica la potete far parlare voi
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(entra Veronica e si dirige al bancone con fare sbrigativo)
se Jampa non viene a far parlare veronica la potete far parlare voi
(Sasha si volta a guardare discretamente il sedere di Veronica che sta entrando. Un'avvenente signora di mezza età si siede al suo tavolo approfittando della distrazione.)
Signora: (sorridendo sfrontata) Posso sedermi a questo tavolo?
Sasha: (si volta a guardare la donna per un attimo) L'hai già fatto. (si guarda intorno e tossisce, poi guarda l'orologio) Certo, rimani pure, ma ho solo dieci minuti. Cosa cerchi?
(lo sguardo di Sasha, nascosto da un berretto, continua a vagare nel locale mentre la donna lo fissa. Veronica intanto abbraccia il suo compagno, e Stefano appoggiando la birra sul bancone, nota la strana coppia che si è formata al tavolo, che adesso sta sussurrando sommessamente.)
Veronica: (abbraccia Loris)scusa il ritardo, ma sono passata un attimo da Alessandro per avvisare Elvira che sarei venuta da te... ci hanno invitati a cena a casa di Ale che ne pensi?
LORIS: Uhm...s
Veronica: Alan... hai un brachetto?
Alan: troppo dolce per i miei gusti masì... ce l'ho...
(la signora seduta con Sasha)
Signora: mi chiami Viviana e tu? (continua a bere il bicchiere di merlot dal calice quasi vuoto)
LORIS: (si guarda attorno e, ad un tratto, scorge in un angolo Sasha. Tra s
Sasha:(Guarda discretamente verso il banco, poi torna a parlare con l'interlocutrice) Mh? mi chiamo Sasha (distratto) è buona quella cosa? (indica il bicchiere)
Loris non conosce sasha... :DCitazione:
Originariamente Scritto da Passio
prima battuta che mi vedo costretta ad eliminare... sorry
Viviana: niente di speciale, credo sia meglio la tua birra... stai aspettando qualcuno che mi dai solo dieci minuti prima di scaricarmi... sasha? (pronuncia il nome allungando le consonanti) che nome atipico...
Sasha:(con un ghigno, ripete il proprio nome con la pronuncia corretta) Ma chiamami come vuoi, non è un problema. Dicevo? ah, sì sto (tossisce) ho un appuntamento di lavoro, con la mia commercialista. Il lavoro... è lavoro. (le fa l'occhiolino)
Viviana: sembri un tipo interessante, non ne passano molti da queste parti di tipi così... (si sistema i capelli lunghi e neri in una coda alta) Alan! Mi porti un altro verduzzo?
(Sasha incrocia lo sguardo di Loris mentre guarda verso il bancone)
Alan: subtio Vivi!
Viviana: incredibile che la persona più misteriosa qui, dopo te, sia quel ragazzo dietro il bancone... cavoli... potrebbe essere mio figlio... (lo sguardo si perde mentre osserva il bicchiere vuoto nelle sue mani)
Sasha: E perché sarebbe misterioso? (si accosta alle labbra la bottiglia di birra e guarda verso Stefano)
Viviana: è nuovo, lavora in biblioteca e fa girare la testa a tutte le ragazzine del circondario... (sorride come se anche lei fosse una ragazzina) e non solo... legge sempre, si veste in maniera strana... non risponde mai alle domande sul suo conto... ma sta ad ascoltare, è indubbiamente strano per queste parti (Alan arriva col vino)
Alan: ecco a te (si avvicina all'orecchio) non esagerare...
Viviana: non ti preoccupare Al...
(il barista si allontana poco convinto)
Viviana: qui pensano tutti che io abbia bisogno di una balia (ride in maniera quasi isterica)
Sasha:(rivolge di nuovo lo sguardo verso la donna che beve, riflettendo) Sembri una donna che sa cosa vuole. (guarda l'orologio discretamente, dicendo) Come mai tutta sola?
Viviana: (chiaramente una donna che ha bisogno di parlare parlare parlare p'arlare...) Sono stata lasciata... ma non da mio marito... quello se n'è andato un secolo fa... dal mio compagno... tutti scappano da me prima o poi (beve)