Originariamente Scritto da
axeUgene
l'autoritarismo è esattamente quello che perori: l'autorità senza i suoi motivi condivisi; mi rimproveri le mie spiegazioni dettagliate; se tu le leggessi impareresti qualcosa; ti chiedo da dove sorgerebbe l'autorevolezza che è il presupposto per l'esercizio dell'autorità e tu mi rispondi col recupero dell'autorità proprio di quei padri inetti e delinquenziali;
infatti, Magiostrina è divorziata e avrà avuto i suoi ottimi motivi; il suo lavoro di squadra lo fa senza l'ex-marito, magari formando una squadra nuova, oppure no, secondo il suo carisma e la sua sensibilità; così, en passant, ti rammento che la tua ideologia prescriverebbe a Magiostrina che in caso di separazione - perché non ammetti il divorzio - lei dovrebbe restare casta a vita, a poco più di 40 anni, credo; e che nell'educazione alla relazione che le avresti impartito, fosse stata tua figlia, quell'ex-marito avrebbe dovuto essere il primo e unico uomo conosciuto :asd:
è ovvio che con questi presupposti difficilmente riesci a capire il mondo in cui ti trovi e a formulare soluzioni;
le cose che scrivi qui sono tutt'altro che autorevoli e serene: non c'è un'indicazione concreta, ma solo tanta paura di prendere atto della libertà delle persone e della realtà;
e le due cose sono strettamente connesse, perché se tu volessi prendere atto di come sta cambiando il rapporto delle persone normali con l'idea di famiglia, le idee educative per rendere le famiglie più solide e vivibili verrebbero fuori; questo non accade perché il tuo modello si basa esattamente sui fraintendimenti che hanno portato alla disgregazione: vuoi continuare a costruire casette tradizionali di mattoni in un'area sismica, pregando che non arrivi il terremoto; quando la strada più sensata sarebbe proprio l'opposto, edifici strutturalmente elastici;
il problema delle tue esposizioni è che tu rimuovi la semplicissima circostanza che il desiderio autodeterminato è diventato una costante di massa, scindendo la nozione di famiglia da quella di coppia, laddove le élites hanno sempre gestito questa cosa;
le persone normali da decenni non stanno più in coppia e non mettono più su famiglia per una convenzione sociale automatica, proprio perché il modello che piace a te ha prodotto alienazione e depressione nel momento in cui la condizione media ha smesso di essere quella dell'abbrutimento rurale e dell'ignoranza;
io ho frequentato anche ambienti cattolici e reazionari, e ti posso assicurare che persino in quelli nessuna persona si sogna più di immaginare un mondo in cui la famiglia resta in piedi se viene meno il desiderio reciproco di stare insieme; è proprio una cosa che non esiste più nel mondo occidentale; forse nelle teocrazie islamiche...
la nostra generazione, figlia di mamma e papà tradizionali, è stata la più colpita dalle droghe pesanti; negli anni '80 gli eroinomani erano centinaia di migliaia, e il fiancheggiamento al terrorismo o le prassi di violenza politica erano anche un fenomeno di massa, quotidiano; ma tu hai dimenticato tutto e vedi "l'emergenza";
se questa generazione non ha voluto replicare quel modello, evidentemente il messaggio trasmesso da quei padri e madri è stato inefficace, controproducente;
senza andare nel patologico conclamato della violenza agita, i figli hanno spesso vissuto in un'atmosfera di ipocrita alienazione, con madri sacrificate, silentemente vittimizzate, passive e colpevolizzanti, e padri puttanieri; perché le prostitute soddisfano i padri di famiglia; proprio quelli a cui tu vorresti restituire l'autorità, perché insegnino ai figli maschi ad essere in quel modo e alle femmine ad essere infelici e sottomesse come le madri, quando le cose prendono una piega sbagliata; perché quella era la "famiglia tradizionale", una volta scartata la confezione del Mulino bianco; sai in quanti rimproverano ai genitori proprio di non essersi separati ?
poi ti meravigli dell'ovvio, cioè che la gente non si sposa e non fa figli, per "egoismo", come fossero i vip del gossip televisivo; e ci credo: una ragazza che constata violenze quotidiane da parte di maschi non educati al rispetto della libertà altrui, sarà - giustamente - diffidente; e anche un ragazzo, mediamente sensibile, proverà disagio nei confronti della pressione ad interpretare un preteso "carisma del caxxo" che non esiste nella vita quotidiana;
se vuoi famiglie serene, dove i genitori continuano ad essere tali anche se finisce la coppia e ne inizia un'altra, devi educare i giovani ad essere preparati a questa circostanza, che è nella natura umana di monogamia seriale;
intanto dovresti educarli al desiderio e alla sessualità, che non è la trasgressione fine a se stessa, come emblema di potenza, ma esplorazione rispettosa, senza inganni sentimentali; una volta adulti, capaci di conoscere le proprie inclinazioni e con l'esperienza di saper distinguere un fondato attaccamento e una compatibilità da motivi esterni, il desiderio di emancipazione dalla propria famiglia, altre pressioni esterne, opportunità materiali, ecc...
non è certamente un caso che le seconde nozze e le relazioni tra persone che hanno già esperienza si dimostrano molto più serene e durature; ed è anche molto educativa e foriera di autostima e sicurezza la capacità di amore che riconosce la libertà dell'altro di non volerci più ed andarsene, invece di reagire con stizza e rancore, o peggio, violenza, quando quella persona smette di puntellare le nostre fragilità;
visto che ti piace la cultura popolare e le canzoni, ti cito Sting:
If you love somebody, set'em free; se ami qualcuno, lascialo libero; e insega ai tuoi figli a fare altrettanto, ché l'amore non può generare infelicità, altrimenti non è amore.